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" Cosa? Ma é ciò di cui potremmo aver bisogno!" guardando bene l'oggetto.
" Dovremmo cercare di capire se è utilizzabile e...e che fine hanno fatto le altre due? Altezza perdonatemi ma non comprendo la vostra reticenza nell'utilizzarla. " Sfiorando piano il metallo. " Che abilità ha questa armatura? " |
Come disse Altea, oltrepassarono il ponte sospeso sui loti e sul laghetto di bambù, per ritrovarsi poi in un giardino di piante e lampade in pietra.
E qui videro arrivare finalmente qualcuno. Un uomo alto, dal volto inespressivo e la voce bassa. “Prego, signori...” disse “... vogliate seguirmi...” |
“Si, forse hai ragione...” disse con sguardo duro Gillen “... non avrei dovuto chiederti tanto... ti auguro di riuscire nella tua missione e trovare l'uomo indicato dall'oracolo...” si voltò, gettò con rabbia a terra il bicchiere ed andò via.
Un attimo dopo arrivarono anche Selia e Daniel. “Siamo pronti, Gwen...” mormorò la fata. |
Attraversato il cortile ci trovammo in un altro maestoso giardino.."Sembra uno di quei giardini Zen che noi occidentali invano tentiamo di imitare non capendone il significato..solo per estetica".
Ma ad un tratto arrivò un uomo e ci disse di seguirlo e feci cenno agli altri di andare e dissi sottovoce.."Ci aspettavano forse? O è cordialità orientale?" speravo solo che la bellezza di quel posto non celasse una trappola. |
“Signori...” disse l'uomo grasso a quel saluto di Gaynor “... non pensavo che qualcuno potesse ancora chiamarci così...” ridendo.
“Già, la vita è piena di sorprese, vero?” Sorridendo quello con gli occhi azzurri, che ancora teneva stretta la mano della diva nella sua. “Dove l'hai trovata?” Il grasso indicando Gaynor. “Complimenti, niente male davvero... è una ninfa dei boschi forse?” Sarcastico. “Sei sempre stato fortunato con le donne, lo ammetto, ma pescare questo bel bocconcino in questo luogo sperduto batte ogni mia più rosea considerazione su di te.” Divertito. “Dacci un taglio.” Seccato quello dagli occhi azzurri. “Chi è questa donna, Hiss?” Chiese il biondino. “Già, credo sia ora delle presentazioni...” sorridendo Hiss a Gaynor “... il mio nome è Hiss, mentre questi sono Goz e Lion...” indicando rispettivamente il grasso ed il biondino “... il tuo nome invece?” Alla ragazza. |
Rimasi pietrificata dal suo sguardo duro, freddo, distante.
Poi sobbalzai quando il bicchiere si infranse sul pavimento, al pari del cuore nel mio petto. Rimasi immobile, di sasso, incapacitata a muovermi. Quando arrivarono gli altri mi voltai verso una finestra per celare gli occhi umidi e rossi. "Io non posso seguirvi, non più. Andate voi e riferite a mio padre che mi dispiace, che ho fallito e ha sbagliato a riporre in me la sua fiducia, così come tutti voi, ma io devo restare qui. " Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Tutti indicarono eccitati ed esaltati il lago, fissando quelle anomale increspature sulle acque.
Pochi minuti e poi più nulla. “Ehi...” disse uno dei presenti “... avete visto tutti? Era il drago! Il drago!” E tutti esultarono. “Calmi...” fece Erien “... come fate ad esserne certi? Poteva essere qualunque cosa... magari un grosso pesce o un serpente acquatico...” “Sciocchezze!” Esclamò un altro dei presenti. “Non esistono pesci d'acqua dolce così grandi e neppure serpenti di tali dimensioni!” E tutti urlarono trionfanti. “Forse sarà il caso di saperne di più...” Erien a Nyoko che restava con la spada in pugno. |
Quando notai che la creatura misteriosa era scomparsa, rimisi la spada nel suo fodero e guardai scioccata la scena.
"Ma aprite gli occhi!" dissi spazientita. Guardai Erien leggendo pensieri turbati. "Vediamo di scoprire di che si tratta. Dopo andiamocene." dissi arrabbiata. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
“Mi raccomando” disse Icarius a Clio “non rivelare a nessuno il desiderio espresso... altrimenti non si avvererà... potrai parlarne solo quando si sarà realizzato, se Dio vorrà.” Sorridendo. “Beh, ora dovresti davvero chiamare una delle tue ancelle, visto la bella collezione che qui vedo di olii profumati per la pelle... sandalo, ambra, cannella...” scorrendo con lo sguardo sulle bottigline a bordo vasca “... ed il tuo abito va asciugato per giunta...” raccogliendo il leggero e corto abito ormai intriso di umidità che la ragazza si era sfilato per il bagno.
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“Probabilmente sono andate perdute per sempre...” disse Taddeus a Dacey “... nessuno ne ha più sentito parlare...” guardò la ragazza negli occhi “... se questa corazza fosse ancora utilizzabile, allora spetterebbe al principe, ossia a me, indossarla e combattere... ed io non ne sarei capace...” chinando lo sguardo.
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