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Era tutto pronto per la partenza, e incontrai il messo di Raton.
Un uomo insignificante, a dire la verità. Ed era comunque meglio dei nostri uomini, come stavamo messe male. Gli sorrisi, con deferenza ed eleganza. "Salute a voi.." annuendo "Ebbene quali informazioni portate?". Ero curiosa di sapere che cosa avesse da dirmi di così fondamentale. |
Era come una folle e meravigliosa cavalcata lungo i sentieri selvaggi di vallate lontane, oltre tutto e tutti.
Una sfrenata cavalcata in cui Hiss appariva simile ad uno stallone selvaggio che Eeila cercava di dominare, di domare, di fiaccarne l'indole e la forza. Così la dea poteva essere da lui venerata. Queste armi la dea usava per averlo sempre per sé. |
Hiss ormai era completamente in preda dei sensi ma pure io lo ero...quelle sensazioni ci portavano sempre più in estasi.
I miei movimenti su di lui erano sempre più veloci e ritmici, sentivo le sue mani afferrare forte i miei fianchi e mi misi seduta a cavalcioni su di lui, dominandolo in quella folle corsa. E in quel momento sfuggì quella frase.."Hiss..ti amo" mentre mi stendevo sopra di lui con movimenti più veloci. |
Avendo ripreso Elv conoscenza, insieme a Cassandra e ad Astral cercarono di lasciare quel posto.
Il cortile era presidiato da diversi uomini e poco dopo ne arrivarono altri due. Erano quello vecchio e quello giovane incontrati da Cassandra alla magione il mattino stesso. |
Correvamo cercando di uscire da quel posto, ma il cortile si era riempito di uomini. Grandioso! Ora come avremmo fatto? Neanche un'incantesimo ci sarebbe stato utile, o almeno non molto. "Dobbiamo trovare un'altra via di fuga..." dissi guardandomi intorno ansiosa.
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Missan sorrise ad Elyse.
“Sua altezza è davvero degno di ciò che si dice sul suo conto...” disse fissandola “... i miei omaggi e complimenti... quanto a ciò cerchiamo, beh, posso dirvi solo che non è ciò che pensate sia... non è una gemma... probabilmente invece si tratta di una moneta...” |
Ignorai i complimenti dell'ometto di Raton, roba trita e ritrita, che non meritava attenzione.
Piuttosto mi concentrai su quanto aveva detto. "Una moneta..." pensierosa "E come siete arrivati a questa conclusione?" guardandolo pensierosa. |
Eeila a cavalcioni sul suo cavaliere, sul suo stallone, si muoveva sinuosa, veloce, instancabile, mentre lui sotto la sosteneva con la sua virilità, facendola sussultare, godere, gemere.
“Anche io, mia dea...” disse Hiss con la voce stavolta dall'eccitazione “... ti amo da morire...” muovendosi con impeto sotto di lei. |
Uscimmo da quella casa, ma arrivando nel cortile vedemmo che era pieno di uomini e due di loro erano quelli incontrati da me la mattina!
Dovevamo riuscire ad uscire da lì. Vidi una grande catasta di legno dalla parte opposta a noi e pensai che potesse essere utile come diversivo. Allora feci rotolare giù tutti i piccoli tronchi con la magia, provocando un enorme frastuono. "Questo dovrebbe distrarli e permetterci di uscire. Dobbiamo essere attenti, ma veloci" sussurrai ai due. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
I nostri movimenti in sincronia sempre più forti e sempre più folli..e poi quelle parole di Hiss e il mondo si illumino'..continuai instancabilmente fino lo sfinimento.
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