Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 21-12-2017 16.18.43

Clio mise gli occhiali protettivi e guardò il monitor su cui Icarius faceva scorrere i diversi dati.
Era come un'infinita scansione e dal monitor, insieme alle centinaia di informazioni si sprigionavano luci policrome che passavano in rassegna l'intera rete cittadina e nazionale.
Quel processo durò quasi mezz'ora ed alla fine Icarius spense quei moderni macchinari.
"Non che si sia rivelato granché ma almeno possiamo già escludere qualche possibilità..." disse lui togliendosi gli occhiali e facendo segno alla ragazza di fare altrettanto "... la rete Internet non ha avuto alcuna funzione veicolare in tutto ciò, anche se ora è totalmente controllata dalle macchine ribelli... quindi se davvero c'è qualcuno dietro a tutto ciò non ha di certo usato la rete informatica... cosa alquanto scontata visto che anche animali e piante sembrano essere vittime di tutto ciò..." pensieroso.

Elv annuì a ciò che Gwen aveva detto, quasi per confermare ogni sua parola.
"Beh, si sarà trattato di certo di qualche robot, magari usato per il controllo del territorio..." disse lo scienziato "... spiegazione più che plausibile direi... molto più misteriosi invece questi strani cerchi nei campi..."

La passione scoppiò, come una fiamma che in breve divenne intensa.
Altea scoprì le sue nudità più intime e femminili, rivelandosi i suoi slip di pizzo e mostrando ogni sua grazia a Hiss che la guardava con desiderio ormai indomabile.
Lei lo liberò di quei pantaloni ormai inutili ed ancora zuppi per aver attraversato quell'acquitrino, liberando finalmente la sua virilità oramai prorompente, ardente e colma del desiderio più puro.
Lui allora si chinò su di lei, col viso fra le sua gambe calde ed accoglienti, cominciando a giocarci con la bocca e la lingua, rendendo subito il volto della scrittrice rosso da impazzire ed il suo sesso ardente di umido e travolgente desiderio.

Lady Gwen 21-12-2017 16.25.39

"Sì, probabile che abbia ragione..." al dottore, anche se non ero molto convinta, non sembrava affatto un robot di quelli che vedevo in TV.

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Altea 21-12-2017 16.29.36

Ormai eravamo in preda alla passione in quella boscaglia..eravamo fuori da ogni tempo e luogo.
Hiss indugio' sulla parte più intima di me e gemetti di desiderio afferrandolo per i bruni capelli e portandolo sulla mia bocca.

Clio 21-12-2017 16.32.13

Osservammo quel monitor per un tempo che mi sembrò infinito, mentre il sistema scansionava tutto lo scibile umano racchiuso nella rete.
Niente, nemmeno la rete era la risposta a quella strana ribellione, nessuno aveva veicolato l’attacco passando da lì.
Sospirai, mentre mi toglievo gli occhiali accanto ad Icarius.
Aveva ragione, dopotutto… alberi e piante come potevano essere comandati dalla rete?
“Ehh..” sospirai, guardandolo “E come si controllano animali e piante? Con la magia?” lievemente ironica.
“Credi davvero che sia una punizione divina che annuncia la fine del mondo?” gli chiesi, più seria, guardandolo negli occhi.

Guisgard 21-12-2017 16.44.37

"Le macchine ormai da tempo gestiscono molti aspetti della vita umana." Disse lo scienziato. "Robot costruiscono auto, moto, navi ed aerei ed oramai le più importanti industrie dipendono dal lavoro di macchine sempre più avanzate. È quindi facile immaginare che i robot ora stiano costruendo altri robot, magari anche diversi da come li possiamo immaginare noi."
"Di questo passo non li fermeremo più!" Esclamò Elv, per poi guardare Gwen.
"Forse una possibile risposta potrebbe farcela uno di quei misteriosi cerchi nei campi..." mormorò il brillante scienziato.

Hiss era fra le gambe accoglienti di Altea, sua intanto il godimento più estremo di lei, quando la scrittrice prese la sua testa e la portò alla sua bocca.
I due così si baciatono con impeto e trasporto.

Icarius restò pensieroso a quelle parole di Clio.
"Non credo che Dio usi animali e robot per scatenare la Fine del Mondo..." disse "... forse la chiave sta nel fantomatico individuo che i robot chiamano creatore... ammesso esista davvero..."

Lady Gwen 21-12-2017 16.47.35

"Tuttavia, è Anche quello che ha detto tuo nonno, ha detto che presto ci sarebbe stata una totale rivoluzione delle macchine..." risposi io.
Non riuscivo a pensarci, che presto avremmo rischiato di venire soppiantati e quasi invasi da queste macchine, cosa ci aspettava?

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Clio 21-12-2017 16.50.53

“No, infatti…” annuii “Ci mancherebbe altro, direi!” alzando gli occhi al cielo.
Dovevamo capirci di più su quella storia, dovevamo riuscire ad andare fino in fondo.
“Sì, credo anche io che la chiave di tutto sia il creatore…” pensierosa “Dobbiamo riuscire a capire di chi stanno parlando, se è un uomo, un’organizzazione che si nasconde dietro questo nome aulico, un alieno o che so io..” sospirando nuovamente.
“Chiunque sia, dobbiamo trovarlo, altrimenti non avremo nessuna speranza di sconfiggere tutto questo…”.

Guisgard 21-12-2017 17.14.13

"Si, sono d'accordo con lei, dottore." Disse Elv allo scienziato. "Ci andrei anche adesso a vedere uno di quei cerchi nei campi..."
"Benissimo, prenderemo la mia auto e faremo un giro per le campagne vicine." Lo scienziato. "Vado a prepararmi."
"Si, certo." Elv annuendo, per poi guardare Gwen.

"Allora cerchiamo di scoprire se davvero esiste questo creatore dei robot." Disse Icarius a Clio, per poi aprire un piccolo computer molto compatto e maneggevole.
Allora sul piccolo monitor apparve un nome femminile: "Immah".

Clio 21-12-2017 17.45.02

Annuii ad Icarius.
“Sono d’accordo con te..” pensierosa “Dobbiamo assolutamente capire chi sia questo creatore e capire come fermarlo!”.
Seguii Icarius che aprì un piccolo computer, che si accese poco dopo.
Quando quella parola comparve sul mini monitor ci misi qualche secondo a capire che si trattava di un nome, un nome di donna.
Improvvisamente mi sentii dannatamente stupida ad aver creduto di aver sentito una strana sintonia tra noi, una tensione calda e inebriante che ci legava in un gioco continuo di seduzione.
Ma quel nome…
Abbassai lo sguardo immediatamente, cercando di nascondere la mia espressione.
Forse ero davvero una scema ad aver pensato una cosa del genere…
Mi sforzai di sorridere, e alzai timidamente gli occhi su di lui.
“Immah…” lessi, con un tono che cercava di nascondere ogni emozione “È la tua ragazza?” arrossendo ancora di più.

Altea 21-12-2017 18.08.12

Afferrai Hiss dolcemente per i capelli..ci lasciammo trasportare da quel bacio e mi misi di lato baciandolo sulle guancie e poi sulle labbra, il mento, il collo e più giù scivolai fino alla sua intimità, con i giochi più proibiti dell' intimità ..la mia testa era tesa verso quel piacere che precede quello spasmodico dell'amplesso e risalii fino alla sua bocca.


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