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Avrei mai potuto trovare qualcun'altro che mi parlasse in quel modo al mattino appena sveglia?
No, mai. Risposi al suo bacio stringendolo forte e portandolo dolcemente dal mio lato del letto. "Un aspirante pirata che è anche poeta, ho fatto davvero un affare..." sussurrai, scherzando. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Le parole dell'uomo mi spiazzarono. Suonavano dolci, quasi irreali, come se io fossi stata realmente la cosa più preziosa del mondo per lui in quel momento. Non capivo bene cosa intendesse, ma tuttavia gli posi una domanda.
"Come hai fatto a capire che ero ciò che cercavi? E perché ti rimetti quell'orribile maschera?" Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
“Da gas, Clio...” disse Guisgard “... falla volare quest'auto...” tenendosi al seggiolino.
Intanto l'auto dietro aumentò la velocità per non perderla. “Chiunque sia al volante è un osso duro...” mormorò lui “... ancora più gas, Clio...” la esortò, per poi fissare il pannello di controllo dell'auto bianca. |
Dacey sonnecchiò, senza addormentarsi davvero.
Poi spuntò l'alba su Capomazda City. Ma si avvicinava l'ora del suo appuntamento con Simon. |
Nora accennò una risata beffarda.
"Fidanzato, non essere ridicolo..." rispose. Avrebbe dovuto solo provarci qualcuno a dirle cosa doveva fare o dire, o cosa non fare e non dire. Si sarebbe ritrovato con un pugno ben assestato in pieno viso. E doveva andar bene. "Comunque il motivo non è affar tuo" concluse secca. Intanto aspettava che l'altro uomo arrivasse. |
Annuii, e iniziai ad accelerare.
Ancora e ancora. Controllavo i parametri, ed eravamo comunque lontani dalle velocità in cui l'avevamo spinta al centro. "Ce la faremo.." mormorai, continuando a guardare la strada. Allora accelerai ancora, tenendo saldamente il volante in mano. "Chissà chi è e cosa vuole da noi.." mormorai. |
"Là dove? Intendi alla Ateon?" in quel momento mi squillò il cellulare e lo afferrai guardandone il numero.
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Quando arrivò il mattino, come avevo immaginato , Tardes non era rincasato.
Mi preparai con cura per il mio primo giorno alla casa editrice. Era davvero un nuovo capitolo per la mia vita ed ero un po' nervosa man mano che si avvicinava l'ora di andare. Appena prima di uscire mandai un messaggio a mio marito, per avvisarlo. " Immagino che tu immerso di lavoro, spero davvero che ne verrete a capo presto. Sto andando al lavoro, ancora mi fa strano anche solo dirlo. Ci vedremo nel pomeriggio, se riesci a tornare per allora. " Per fortuna non dovetti attendere molto alla fermata del autobus e arrivai puntai nel ufficio. Cercavo di non pensare al pranzo, volevo essere principalmente concentrata sul lavoro. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Elv sorrise e rispose a quell'affettuoso abbraccio di Gwen.
“Che vuoi farci...” disse il teppista con un sorriso “... in effetti hai trovato un uomo d'oro... sai quante vorrebbero essere al tuo posto?” Facendole l'occhiolino. Poi il suo cell squillò. “Si?” Rispondendo lui. “Salve, ragazzi. Dove siete? Ah, qui vicino a dove mi trovo io ora... si, certo che ricordo il nostro appuntamento... datemi una mezz'oretta e vi raggiungerò... a dopo.” E staccò. |
“Se ti rifiuti il tuo bel faccino smetterà di sorridere” disse la fredda voce al cell “ed il tuo corpo da modella finirà a battere su qualche strada dei sobborghi di Bruxian Town... chiaro? Quindi niente scherzi, né colpi di testa... ti aspetto fra due giorni... mi farò sentire io... a presto, bellezza...” e staccò, lasciando Altea preda di cupi pensieri.
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