Camelot, la patria della cavalleria

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-   -   Gli strani e misteriosi casi del professor Minsk (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2572)

Altea 30-04-2019 17.15.55

"Lo aspetterò qua.." sorrisi.
Poi arrivò un uomo, il giornalista "Un orango con un cappuccio addosso.. Suvvia non ci credo proprio.. Qualcuno vuole sviare le tracce".

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Guisgard 30-04-2019 17.19.39

"E' invece è così." Disse Gozz ad Altea. "Ho consultato siti di zoologia... gli oranghi tendono ad imitare il comportamento umano... comunque ho spiegato tutto nel mio articolo." Annuì. "Quel Minsk ha fatto di nuovo centro." Fumando.
In quel momento tornò anche lo sceriffo.
Swan avvertì che tracce di sangue e di impronte avevano mostrato l'orango ormai in fin di vita.
Nel pomeriggio una squadra di ricerca avrebbe cercato il suo corpo.
Intanto, nella piazza, Gwen ed Elv erano insieme, stretti l'una all'altro.
Tutti si sentivano più liberi.

Guisgard 30-04-2019 17.21.09

Destresya mollò quel ceffose che prese in pieno il volto di Garion, strappandogli un lamento e delle lacrime.
Piangeva e non diceva nulla, col viso sempre più rosso, lo sguardo carico di vergogna ed un'eccitazione che lo prendeva da dentro, quasi consumandolo.
Piagnucolava e non diceva nulla.

Lady Gwen 30-04-2019 17.23.32

Si respirava un'aria più tranquilla, serena, rilassata.
Pareva davvero che fosse finita una volta per tutte.
"Vieni, andiamo a casa. Avvisiamo la zia..." lo presi per mano e mi incamminai con lui verso casa mia.
Davvero mi veniva difficile crederlo, ma mi faceva anche pena il pensiero di quell'animale ormai moribondo e sofferente.
Avrei certamente preferito si trattasse di uno psicopatico da mettere in galera, piuttosto che un povero orango, ma era andata così.

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Altea 30-04-2019 17.30.57

Non ero convinta ed andai vicino a Swan.. "Come si fa a non trovare il corpo dell'orango.. Il barone lo ha colpito e poi? Ha detto lui ha fatto safari e sa come colpire e prendere gli animali.. Ma il tempo ci dirà se sarà vero, lo si spera.." sorridendo al bel sceriffo.

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Destresya 30-04-2019 17.38.27

Lo fissai intensamente, furibonda.
Se pensava di prendersi gioco di me si sbagliava di grosso.
Poi quel pianto, col viso rosso e abbassato.
Non seppi spiegare perchè, ma quella vista mi internerì.
Lo fissavo piangere, piccolo e indifeso, e alla fine sospirai.
"Su, vieni qui piccolo..." con la voce più dolce prendendolo tra le braccia.
"Se prometti che d'ora in poi farai il bravo bambino e non farai più arrabbiare la zia, ti perdono.." accarezzandogli i capelli dolcemente.

Guisgard 30-04-2019 17.46.58

Don Domenico era seduto accanto al lettino, con una piccola lampada sul comodino ad illuminare la stanza, in modo da non essere fastidiosa.
“Lei...” disse con un filo di voce roca fissando il parroco “... lei mi crede un... mostro... vero?” A fatica e tossendo con tono stridulo.
“Non sforzarti, la ferita ti sanguinerà di più...” mormorò Don Domenico.
“Lei è un prete...” accennando un ghigno grottesco che doveva essere simile ad un sorriso “... non... non dovrebbe dire bugie...” tossendo.
“Non sforzarti... cerca di riposare...”
“Non voglio...” faticosamente “... non voglio passare i... miei... i miei ultimi istanti... addormentato...”
Don Domenico lo fissò.
“Lei... lei deve dirlo a tutti...” tossendo “... deve dirlo... io... io... ho un'anima...” con un ringhio sommerso da un grugnito che mutò in un ennesimo colpo di tosse.
Il parroco lo guardò con compassione.
“Non è... non è così?” Con occhi grandi al sacerdote. “Io... io ho visto... cose che... che voi uomini ignorate... ho... ho visto il cosmo infinito... lo spazio... l'universo... i suoi... i suoi segreti... io... io sono stato il primo...”
“Ascolta...” Don Domenico “... la grande intelligenza e la conoscenza sono diverse dall'anima... non è questo che rende un animale simile all'uomo...”
“Come...” tentando di alzarsi ma senza riuscirci “... come può... come può sapere in che modo... tossendo forte “... in che modo... un essere vivente glorifica Dio?”
“Hai ragione, non posso saperlo...” scuotendo il capo Don Domenico “... parlami di quella luce...”
“Gli...” con tono roco e confuso “... gli antichi astronauti... non sono... mai andati via... mi... mi sono avvicinato alla luce... proveniva dal... dal disco... un... disco ovale... una luce intensa... ho... ho... toccato quel... metallo sconosciuto qui sulla Terra... ed allora... tutto... tutto si... è mostrato in me... ho visto i segreti del cosmo... la... la storia dell'universo... ho visto... la verità... sono il primo... il primo della mia specie...”
“Perchè hai ucciso quelle persone?” Chiese Don Domenico.
“Per...” con un ultimo sforzo “... per... per ciò che voi... uomini... avete fatto... a noi... nei vostri laboratori... non è diverso... dai campi di sterminio... dei Nazisti... dei comunisti...” guardò il prete negli occhi “... non... non mi bruci... non bruci il mio corpo... ne... nell'Ultimo Giorno... Gesù Cristo... farà risorgere anche noi... animali... e ci... darà... come a voi uomini... la Vita Eterna...” e morì.
Don Domenico seppellì quella stessa notte il corpo nella campagna circostante, senza rivelare mai a nessuno la verità.
Una verità assurda ed incredibile.
Un orango, reso furioso dai maltrattamenti, fuggito nella campagna di Casarignone che si imbatte in un veicolo alieno giunto dalle stelle.
Un contatto che muterà in maniera sconvolgente e totale il suo cervello, rendendo il suo intelletto superiore.
Un animale che forse in una sola notte aveva scoperto più cose di quante noi uomini contempliamo oggi.
Un animale che voleva essere uguale all'uomo, ma che con questo aveva forse in comune solo la capacità di odiare.
Ma nessuno oltre Don Domenico conobbe mai davvero la verità su questa storia.

Non avvennero più omicidi e pian piano a Casarignone tutto tornò normale.
Minsk scrisse un libro, uno dei tanti, in cui raccontava dell'orango che per imitazione dell'uomo era diventato un assassino.
Ancora una volta il famoso e brillante scienziato aveva dimostrato come il paranormale non esistesse e tutto poteva spiegarsi con il raziocinio.
Gozz sfruttò la storia e ci fece molti soldi.
Il libro di Minsk fu un successo senza precedenti e la sua copertina, raffigurante l'orango che uccide, fece il giro della Rete.
https://i.pinimg.com/originals/5d/2f...19e7462092.jpg

FINE EPISODIO

Guisgard 30-04-2019 23.29.49

Episodio II: LA PIETRA DI GIRELLANIA



Quando Minsk, appena alzatosi dal letto, giunse nel suo ufficio per controllare la posta elettronica fu subito colpito dalla mail che compariva sul suo schermo.
Non era infatti quella che si aspettava di trovare, visto aveva già pubblicato in Rete l'annuncio relativo alla richiesta di una nuova collaboratrice per il suo programma di divulgazione scientifica.
La ragazza doveva essere laureata in una delle seguenti discipline, ossia in storia, in archeologia, in antropologia o in filosofia, indistintamente antica o moderna.
Doveva avere bella presenza per comparire in video, essere dotata di buona parlantina e mostrare uno spirito critico e di osservazione senza alcun tipo di pregiudizio.
In realtà diverse ragazze si erano presentate, ma nessuna aveva soddisfatto in pieno Minsk.
Quanto invece alla mail trovata nel suo pc, lo scienziato appurò che era stata inviata dal suo regista, il quale gli presentava il tema relativo alla nuova puntata del loro programma, tutto incentrato su un discusso e misterioso manufatto conosciuto come la Pietra di Girellania.
"Questa faccenda mi sembra interessante..." disse a Maday.
"Erano settimane che non ti vedevo così ispirato, capo!" Divertito questi.
Poi i due fecero colazione.
https://img.promipool.de/www-promipo...eck_fkuvb621ve

Lady Gwen 30-04-2019 23.34.43

Mi preparai a dovere davanti allo specchio, prima di uscire e dirigermi alla rinomata casa d'aste Soleby's.
Ci lavoravo da due anni e potevo dire di trovarmi abbastanza bene.
Soprattutto per le attività collaterali della nostra rinomata casa d'aste.
Perché sì, il nostro commercio d'arte serviva al riciclaggio di soldi falsi.
Ma dopotutto, come si diceva, chi non ha peccato scagli la prima pietra, no?
All'inizio che lavoravo da Soleby's, non sapevo bene quello che facevo, ero abbastanza ingenua, ma poi avevo continuato e ormai tornare indietro era tardi.
Le nostre aste venivano organizzate con lo scopo di raccogliere soldi da fare intascare alla casa, ma usando soldi falsi per comprare altri oggetti d'arte da vendere durante le aste, e così via dicendo.
Non esattamente legale, ma come detto, c'era chi faceva peggio.
Non era nemmeno esattamente ciò che pensavo avrei fatto per lavoro, quando ero una giovane studentessa di arte all'università, idealista e piena di sogni, di speranze, ma le cose cambiavano, nella vita, e non me ne pentivo.
Destreggiandomi nel traffico, riuscii ad arrivare da Soleby's in tempo per allestire la sala e sistemare le opere, in attesa che l'asta iniziasse.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...ba73aa87f8.jpg

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Guisgard 30-04-2019 23.48.36

Gwen arrivò alla casa d'aste mentre tutti erano alle prese con i preparativi.
Anche lei si mise subito al lavoro, fino a quando il vice direttore, il signor Leonin, il giovane e viziato figlio del proprietario, dotato di molti vizi e pochi principi, le si avvicinò.
“Dottoressa...” disse con un sorriso “... come procediamo? Non sono ancora riuscito ad invitarla a cena, ma spero almeno che sappia prepararmi al meglio la galleria per l'asta.” Fissandola compiaciuto.


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 10.00.44.

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