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Rimasi pensierosa, ma scossi la testa.
"Non ne ho idea... Ma qualsiasi cosa sia, mi spaventa..." guardandolo "E se lui invece di non essere preoccupato, semplicemente non fosse stupito più di tanto per ciò che sta accadendo?" pensierosa. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Missan annuì ad Elyse.
Poco dopo partirono. Lasciarono prima il palazzo, poi Beltas. Oltre alla regina, vi era naturalmente Aegos, poi i suoi due amici, due soldatesse ed infine Missan. Percorsero diverse miglia, fino a quando oltrepassarono i confini di Afragolignone. “Qui giungono tutte le nostre informazioni...” disse Missan “... in questa terra secondo i nostri saggi si trova ciò che chiamiamo la gemma...” |
Elv guardò Cassandra per un lungo istante.
“Cassandra...” disse “... cosa vuoi dire? Non capisco...” |
Ricambiai il suo sguardo.
"Voglio dire che nessuno si spiega queste morti e tutti ne sono scossi, tranne lui. Oltretutto, pare che faccia qualcosa di molto strano, in quel laboratorio. Credo che abbia a che fare con quelle morti" guardandolo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Partimmo, e io cavalcai accanto ad Aegos, guardando di tanto in tanto, senza lasciar trasparire quello che provavo.
O forse lui solo poteva comprendere quante emozioni mi attraversassero in quel viaggio. Io che non avevo mai lasciato Beltas, che avevo aspettato quel viaggio tutta la vita. Arrivammo ai confini di Afragolignone, e Misano apri ancora bocca. "Anche le nostre, o non saremmo qui.." sentenziai, per poi smettere di calcolare quell'omuncolo e guardare il mio cavaliere. "Tocca a te ora..." sorridendogli "Dove potremmo dirigerci?". |
“Sono accuse gravi...” disse Elv pensieroso “...bisognerebbe provarle... quale uomo sarebbe responsabile di delitti così atroci? Non lo so... bisognerebbe scoprire cosa avviene in quel suo laboratorio...” a Cassandra.
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"Lo so, ma al momento non mi vengono in mente altre spiegazioni. Comunque, dovremmo parlare di nuovo con Astral, prima o poi; ho visto che cercava qualcosa lì dentro, magari per lo stesso nostro motivo. Comunque, nessuna accusa è mai troppo grave per un individuo simile..." conclusi, con astio.
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Aegos si guardò intorno.
“Amici...” disse poi ad Ozz ed a Surugi “... voi cosa pensate?” “Direi di trovare un luogo in cui fermarci...” Ozz “... i cavalli devono riposare e noi mangiare qualcosa...” “Io intendevo in che direzione andare...” fissandolo Aegos. “Scendiamo verso Sud...” rispose Ozz “... le città più grandi ed importanti si trovano a Meridione...” “Si, sono d'accordo...” annuì Aegos, per poi voltarsi verso Elyse “... altezza...” fingendo in pubblico che fosse davvero sottomesso alla regina “... direi di proseguire verso Sud... e fermarci alla prima locanda...” |
Ascoltai il discorso tra i tre, senza intervenire, guardando la strada davanti a me.
Quelle parole sul meridione mi fecero tornare in mente le parole dell'antico codice, che rimbombarono nella mia mente, ancora e ancora. Cercai di concentrarmi sul momento, dopotutto nessuno doveva intuire il mio turbamento: la regina di Beltas a sempre tutto sotto controllo. Beh... quasi.. Nascosi un sorrisetto divertito a quel ricordo, mentre i miei occhi incontrarono quelli di Aegos, lasciandovi traspirare le emozioni che mi attraversavano. Poi ascoltai quelle ultime parole. "Una locanda?" esterrefatta "Non c'è una sistemazione più degna?". |
“In pratica” disse Elv a Cassandra “mi stai dicendo che secondo te la soluzione a questo terrificante mistero sta non nella brughiera, ma nel laboratorio di quell'Ennius? E come pensi di poter agire? Non certo bussare alla sua porta e chiedere di poter entrare a dare un'occhiata, vero?”
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