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C'era qualcosa di nuovo in quel bacio.
Qualcosa di profondo, viscerale, che ci avvolgeva come in un sogno incantato. L'Amore. Potevo sentirlo attorno a noi, dentro di noi, nei nostri respiri, nelle nostre labbra che si incontravano, si cercavano, si univano. Ma c'era qualcos'altro in quel bacio, la pace, la pace nel cuore che si bea di quei momenti come della cosa più preziosa al mondo. E le mie mani raggiunsero il suo viso, i suoi capelli, per esplorare il suo corpo e stingerlo a me, nella felicità più completa. |
Quel bacio travolgente, appagante, inebriante, seducente.
Un bacio fatto di passione e furore, trasporto e vigore. Un bacio che incatenava non solo le labbra, ma anche le mani e le braccia in una stretta di impeto. Icarius e Clio si abbandonarono così a quel bacio ed al suo abbraccio, mentre il cigolio ed il sussultare della carrozza quasi li cullava in quell'estasi così tanto attesa e desiderata. |
Sorrisi.."Eh..prima gettate il sasso e poi..come sono avvenute queste misteriosi morti..ma è inverosimile che tutta una stirpe non possa amare...benché io pensi..comunque. .certo è difficile vivere senza Amore".
Guardavo la distesa azzurra, la costa che si faceva più vicina e pensai pure al da farsi appena arrivata sperando lì avrei trovato una banca più seria..dovevo vivere in qualche modo ed arrivare a Palazzo. |
Sorrisi, poggiando il mio viso sul suo.
"Evidentemente, anche l'artista ha qualcosa di speciale se la musa ha deciso di aiutarlo..." dissi piano, quasi sussurrando "E sentiamo, in che modo questa musa dovrebbe aiutare lo spaesato artista in cerca di ispirazione?" Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
" E sia" divertita" se riuscirai a stupirmi avrai un premio. Ma sarò io a scegliere il premio" alzai appena un sopracciglio con un sorrisetto sulle labbra.
Quindi presi il bicchiere per unirmi al brindisi. "A noi" guardandolo negli occhi intensamente. |
Le lacrime si asciugarono, una dopo l'altra, in quel bacio così travolgente.
Potevo sentire il battito irregolare del suo cuore contro il mio, che faticava a reggere quel ritmo. Battevano sempre più veloci, quasi volessero rincorrersi come facevano le nostre labbra e le nostre mani. Quella carrozza, così intima e silenziosa era il nostro unico mondo. Mentre la sera scendeva tutto intorno, la nostra luce brillava nell'oscurità. |
Le onde del mare ci sospinsero verso la Santa Lucia. Vi salimmo, dando un ultimo sguardo a quella bellissima isola, teatro però di una spaventosa avventura.
"Già, speriamo che sappiano essere autonomi... quanto a te, puoi ringraziarmi dicendomi il tuo vero nome. Credo di aver guadagnato il diritto di saperlo..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
L'uomo rise ad Altea senza aggiungere altro.
Intanto il cielo si era annuvolato di colpo, con lampi e fulmini che scuotevano il paesaggio da lontano. “Sarà affrettarci a raggiungere Baias” disse l'uomo “prima che arrivi la tempesta...” |
“Beh...” disse Zoren giocherellando con i capelli di Gwen e con i laccetti del suo vestito “... non so... sei tu la musa... sta a te stupirmi, ammaliarmi...” sorridendole con malizia.
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L' uomo non rispose ai miei dubbi, forse non voleva rivelarlo ma avrei scoperto questa faccenda..se era nota, dunque era arrivata pure nel flegeese.
Ad un tratto il cielo si incupì e la barca iniziò ad ondeggiare forte...mi tenevo stretta.."Sembra stia arrivando una tempesta..forse la troppa afa..infatti sarebbe un guaio trovarci in mezzo al mare, questa barca non è nemmeno solida" leggermente preoccupata. |
“Bene...” disse Ehiss per poi sorseggiare dal suo bicchiere.
Poi chiamò con un cenno il locandiere indaffarato ad apparecchiare un altro tavolo. “Il signore ha chiamato?” Avvicinandosi l'uomo. “Si...” annuì il cavaliere “... ditemi... vi è in questo luogo un posto in cui poter invitare una ragazza? Per un appuntamento romantico intendo. Di quelli con uno scorcio di natura idilliaca, un cielo stellato, una bella e sognante Luna, magari a ridosso di qualche vecchio edificio abbandonato con una bella storia da poter raccontare.” “Ah, ecco...” sorridendo il locandiere “... il signore intende dunque compiacere una qualche dama, giusto?” “Già.” Ehiss, fissando poi Dacey. “Beh, abbiamo un luogo simile, ameno e solitario, come si conviene a chi è romantico e poetico come voi.” |
Sorridevo mentre seguivo le sue mani giocherellare coi miei capelli e con i laccetti del mio vestito.
"Mi spiegherai poi come siamo arrivati, dagli elfi e le fate, all'arte arcadica..." con una leggera risata, baciandolo e cercando le sue mani per intrecciarle alle mie. |
La carrozza sussultava per la stradina dissestata, ma i cuori di Icarius e Clio non erano da meno.
Pulsavano e vibravano forte, mentre i due si incatenavano l'uno all'altra con quel bacio appassionato. E nel baciarla, lui cominciò a far scivolare le sue mani lungo l'abito di lei, stringendo la stoffa fino a sentire e ad immaginare i tratti e le forme di quel corpo che di marziale aveva ben poco in quel momento. “Quando ti ho vista con quel vestito..” disse lui baciandola con vigore “... te l'avrei strappato di dosso per la gelosia e la rabbia...” |
Non mi aspettavo che interpellasse il locandiere e arrossii violentemente senza sapere che dire.
Certo che la voglia di Ehiss di accontentarmi mi rendeva felice. Risposi al suo sguardo ancora un po' rossa in volto. " Sono sicura che é un bellissimo posto" |
“Il mio nome...” disse il pirata con un sorriso malinconico, mentre il mare cominciava a far sussultare la Santa Lucia “... sono anni ormai che nessuno più lo pronuncia... è il nome del mio passato, legato a ciò che ero prima di diventare un pirata... da quel momento l'ho quasi dimenticato...” si voltò a fissare Gaynor “... eppure più di una volta, in queste notti, ho immaginato il suono di quel nome pronunciato da te... vuoi davvero saperlo?” Fissandola negli occhi. “Teous...” sussurrò lui “... mi chiamo Teous...”
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Il mio cuore batteva sempre più forte, in quell'abbraccio infinito e unico che trasudava felicità e Amore.
Sentivo le sue mani su di me, e mi sembravano sempre troppo lontane, con quell'abito che di delicato aveva ben poco. Poi quelle parole, e quel vigore che non mi aspettavo, ma che assaporai avidamente, senza opporre resistenza alcuna. Poi quelle parole, appassionate e decise, accesero in me qualcosa di sconosciuto, qualcosa di oscuro, intenso e inconfessabile. Dapprima risi, senza staccarmi da lui. "Ti avrei spaccato la faccia se ci avessi provato!" con un sorrisetto divertito e un lampo di malizia. Poi lo guardai negli occhi per un lungo istante. "Ti prometto che indosserò un abito molto più bello...." cercando nuovamente le sue labbra "Solo per te..". |
"Teous..." mormorai "è un bellissimo nome... Teous...Un domani, se vorrai, mi racconterai della tua vita, di ciò che sei stato prima di divenire un pirata..."
Mi voltai di spalle, guardando le onde che increspavano l'acqua. "Ma dimmi, cosa conti di fare adesso? Lasciarmi nel primo porto e riprendere la vita in mare?" Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
“Non temete...” disse l'uomo governando la barca che le onde facevano sussultare “... manca poco al porto di Baias...” rivolto ad Altea.
Poco dopo infatti, nonostante il mare sempre più agitato, la barca entrò nel porto. |
“Eh, sapessi...” disse Zoren, per poi baciare Gwen.
Ma un attimo dopo qualcuno bussò alla porta. “Saranno Go e Nyccio...” disse il mago “... la prossima volta li spedirò molto più lontani...” ridendo. |
Nonostante il mare agitato, l' uomo fu in grado di portarci al porto.
"Meno male...scampato pericolo" sorrisi "Anche perchè ultimamente non sono molto fortunata". Aspettai di attraccare al molo per poi scendere, avevo pagato l' uomo con il corno...e ora dovevo imparare l' arte di arrangiarmi. |
Risi alla sua frase quando sentimmo bussare.
"Penso che miinceranno un giorno, visto che te ne liberi continuamente per stare con me..." scuotendo la testa divertita. |
“Bene...” disse Ehiss notando il rossore sul bel viso di Dacey “... vorrà dire che lo visiteremo presto...” annuì al locandiere “... potete indicarci come ci si arriva?”
“Certo, messere.” Sorridendo il locandiere. “Dovete uscire dalla città... oltre la chiesetta del Purgatorio che è posta fuori le mura cittadine.” “Del Purgatorio...” ripetè Ehiss “... così si chiama?” “Si, messere.” Annuì il locandiere. “La riconoscerete subito... è piccola e sull'ingresso reca l'immagine di uno scheletro in sella ad un cavallo...” |
Icarius sorrise a quelle parole di Clio e la baciò ancora.
Ma ad un tratto la carrozza si fermò di colpo. “Ci siamo fermati...” disse Icarius “... chissà perchè...” |
Quell'incanto non poteva certo durare per sempre.
La carrozza si fermò. Alzai le spalle a quelle parole di Icarius. "Saremo arrivati.." azzardai, avevo perso la cognizione del tempo. Ma nel dubbio portai la mano alla spada, che non si poteva mai sapere. |
" Che nome insolito" ammisi e ancora più insolita era l'immagine descritta.
" Potremmo anche vedere la chiesa allora, visto che è proprio sulla strada" |
Teous sorrise, per poi avvicinarsi a Gaynor e per tutta risposta la baciò.
Un bacio appassionato, magico, non meno di quell'incanto che li aveva fatti attraversare il Tempo senza alcun motivo apparente. “Si, voglio trovare un'isola e lasciarti scendere da questa nave...” disse lui accarezzando il viso di lei, mentre il vento gonfiava i suoi biondi capelli “... e naturalmente seguirti... trovare un'isola sconosciuta e disabitata... un'isola in cui due persone possono viverci ed essere felici... e se anche fosse abitata, magari da indigeni pacifici, la renderemo il nostro nido d'Amore... Tristano, essendo un cavaliere, trovò una grotta per vivere con la sua Isotta... io invece, essendo un pirata, dovrò scovare un'isola...” facendole l'occhiolino “... naturalmente se anche tu vorrai vivere con me...” |
Zoren aprì la porta e vide un servitore del barone.
“Il signor barone chiede di parlarvi.” Disse al mago, che poi si voltò a fissare Gwen. |
La barca entrò nel porto senza grossi problemi, nonostante il mare che andava gonfiandosi.
Poi raggiunse il molo ed attraccò. “Eccoci giunti, madama.” Disse l'uomo ad Altea, che poi aiutò a scendere a terra. Lei lo pagò col corno come pattuito e lui se ne andò a bere in una locanda. |
“Non mi pare...” disse Icarius guardando fuori dal finestrino “... siamo nella brughiera...”
La porta della carrozza si aprì. “Scendete...” disse Affon a lui e a Clio “... il maltempo ha bloccato la strada... ci vorrà tempo prima di riprendere il cammino. C'è una locanda qui vicino. Aspetteremo là...” |
“Si, ci andremo.” Disse Ehiss al locandiere.
Poi lui e Dacey terminarono di cenare e chiesero una camera in cui passare la notte. La raggiunsero e sistemarono lì le loro poche cose. “Direi di andare a visitare quel posto...” il cavaliere alla zingara “... è sera e magari sarà più magico.” Facendole l'occhiolino. |
"Già, è vero.." mormorai, guardando anche io fuori dalla finestra.
La cosa cominciava ad insospettirmi. Poi Affon aprì la porta e chiarì la questione. "D'accordo!" dissi soltanto, per poi scendere dalla carrozza. |
Teous mi baciò appassionatamente, per poi dirmi che avrebbe voluto vivere per sempre con me.
"Ti senti dunque un novello Tristano? Guarda che Isotta avrà di certo avuto una dichiarazione d'amore in piena regola..." gli risposi sorridendo, per poi abbracciarlo. Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Scendemmo nel porto e l' uomo se ne andò a bere nella locanda...rimasi li..come doveva aiutarmi a trovare il Palazzo..forse era meglio entrare nella locanda e chiedere informazioni pure io.
Entrai e mi diressi al bancone e chiesi al locandiere.."Scusate...sto cercando Palazzo delle Ginestre, è una residenza famosa qui...vi stavano dei nobili importanti..potete dirmi il posto dove andare?" ma ero veramente agitata...ero sola...senza nessuno potesse aiutarmi..ma se me la ero cavata nel castello potevo farlo pure in quelle zone. http://i65.tinypic.com/6r3v2v.jpg |
“Immagino...” disse sorridendo il pirata a Gaynor “... però non nel mezzo di tornei e battaglie. Dunque, ora che sembrano cessati i pericoli, ogni momento può essere quello giusto per una dichiarazione degna di un romanzo.” Ridendo. “Anello compreso, naturalmente.” Facendole l'occhiolino, mentre la Santa Lucia prendeva il largo.
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Una volta nella camera mi fermai un attimo a osservarla prima di posare le mie cose.
" Il pavimento sembra abbastanza comodo" scherzai con un occhiolino, " pensi di dormire per terra anche questa notte?" avvicinandomi ad Ehiss di qualche passo. " Hai proprio deciso che vuoi stupirmi eh? Concordo comunque, la sera rende le cose molto più romantiche" e dolcemente mi strinsi a lui. Quando alzai lo sguardo sorrisi appena, senza dire nulla, per non rompere quella piccola magia nata spontaneamente tra noi. Mi piaceva restare con gli occhi tra i suoi, perdermi così in quell'azzurro senza fine. " Andiamo? " sussurrai dopo un po' e allungai la mano verso la sua. http://66.media.tumblr.com/52d362d89...m4bxo1_500.gif |
Zoren aprì la porta e vedemmo che era un servitore, venuto a dirci che il barone voleva parlarci.
"Bene, lo raggiungeremo subito" al servitore. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Icarius e Clio furono fatti scendere dalla carrozza e con Affon si avviarono attraverso una radura che li condusse ad una piccola locanda nel bel mezzo della brughiera.
Entrati, Affon chiese due camere. Una per lui e gli uomini che erano con loro, l'altra per Icarius e Clio. “Andate a riposare.” Disse Affon ai due. “Ripartiremo domattina appena la strada sarà di nuovo agibile.” |
“Già, il pavimento...” disse Ehiss guardando Dacey negli occhi “... magari si, visto è così comodo... e chissà che anche tu non voglia dormire con me...” con un lieve sorriso, tra il sensuale e l'enigmatico “... magari però il luogo che ci sta aspettando sarà più accogliente, romantico e magico di questa stanza e del suo pavimento...” prendendola per mano.
I due allora scesero al pianterreno e lasciarono la locanda, diretti nel luogo indicato dal locandiere. |
" Questo si che è romanticismo! Invitare una ragazza a dormire sul pavimento" dissi ridendo.
" E devo dire che è una proposta invitante..." rispondendo a quello sguardo enigmatico. Uscendo dalla locanda giocherellavo con la sua mano, decisamente più a mio agio e spensierata. Era bello vedere le strade piene di gente, tra la vivacità generale. " Nessuno si è mai impegnato tanto per regalarmi qualcosa di speciale" rivelai quindi mentre procedevamo |
Le Florealiche
Raggiungemmo la locanda in mezzo alla brughiera, e ci sistemammo per la notte.
Abbassai lo sguardo, con un leggero sorriso, nello scoprire che avevamo una sola stanza. Non sapevo bene come chiamare le emozioni che si susseguivano nel mio essere. Sapevo che avrei dovuto dirglielo. Magari capirà... Magari invece no... Ha detto di amarti dopotutto. Già, è vero.. Pensai con un sorriso, mentre entravo nella stanza, lasciando cadere la sacca su una sedia, e iniziando meccanicamente a togliere le varie armi che portavo addosso. |
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