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Altea uscì dalla sua stanza per scoprire cosa stesse accadendo.
Non vide nessuno, ma continuò a sentire quei rumori. Poi, all'improvviso, delle voci. Accompagnavano quei rumori. “Il passaggio segreto” disse una voce maschile “lo copriremo spostando i mobili... non deve vederlo...” “Non lo vedrà...” fece Irene “... è sopra a leggere... non pensavo tornasse così presto... ma per fortuna si è chiusa nella sua stanza...” Ma Altea aveva riconosciuto la voce dell'uomo. Era quella di Kos. |
O Santa Pace...Signore Eterno....avevo mille api che mi ronzavano in capo.......mi sentivo con la testa appesantita.....ma forse era la tensione accumulata...forse era il terrore per la divisa......appena vidi il soldato...urlai....mettendomi a sedere nel letto.......presi il bicchierino dalle mani del Sacerdote e bevvi l'amaro.....mio Dio com'era amaro.....eravamo all' interno della Chiesa e io ero stanca per il pellegrinaggio.....facendomi il segno della croce.....presi la mano del Sacerdote...." Non so come ringraziarvi Padre....forse ho chiesto troppo a me stessa Fra Bartolomeo me lo aveva detto che era troppo faticoso per me questo viaggio.....ma come potevo non dar retta al richiamo di nostro Signore ".....così scivolai in ginocchio e a mani giunte chiusi gli occhi e ringraziai Dio di aver trovato quella casa di accoglienza per permettermi di proseguire il viaggio...." Sono sicura che il Signore nostro Dio stia ringraziando anche voi buona Guardia......e i vostri figli e la donna che li ha portati in grembo......come la Madonna abbiamo trovato rifugio......solo una notte e andremo via Padre....il tempo di riprendermi...".....Guardai con occhi strazianti Il prete.....insomma la carità cristiana doveva pur esserci da qualche parte......
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Talia, così, lasciò la sala del ballo e piano raggiunse il terrazzo e da qui le ampie scale che davano verso il giardino di Borgolo.
L'aria era fresca, quasi fredda. La sera era però incantata, chiara di stelle scintillanti. Una sera magica, degna di quel firmamento. Tale che ogni stella pareva brillare di una luce differente da tutte le altre. Milioni di luci, dai riflessi vivi e variegati, scintillavano dunque nella volta celeste che sovrastava Borgolo. E uscendo nel giardino, Talia si lasciò avvolgere e poi sprofondare nell'incanto di quella sera. Una sera fatta di suoni e colori leggeri, soffusi e di magia e di mistero. Il contrasto tra il silenzio quasi assoluto del giardino con i rumori della sala del ballo sembrava distinguere quei due luoghi, conferendo al Borgolo i tratti e le fattezze di uno scenario fiabesco. Talia fece pochi passi e subito fu parte di quel mondo quasi ancestrale. Fino a quando, come uno spettro, le apparve qualcosa. Un'ombra, una figura immobile accanto ad un basso muretto. Fissava la statua di Giove che fiancheggiava lo stretto corso di un vialetto perso tra la lussureggiante vegetazione. |
Risi a mia volta, alle parole di Duon.
"Una donna eh.. interessate.. ma non mi convince, in realtà.." sorrisi "..mi piace il vostro quadro.. anche se, devo dire che non riesco a immaginarlo con gli occhi scuri.. vi assicuro che anche gli occhi chiari possono essere impenetrabili, se lo si vuole..". Oppure possono essere impenetrabili per qualcuno e rivelare tutti i propri segreti ad altri. Sentii l'occhiata di Roberto su di me, per un momento, alzai lo sguardo e quando incrociai il suo, gli sorrisi. No, io sapevo che Mirabole non era una donna. Così come avrei giurato che avesse gli occhi azzurri. Non puoi camuffare il colore degli occhi, non puoi. Forse avevano ragione Simone e il capitano a pensare che dietro Mirabole si celasse una banda, ma mi convincevo sempre più che quel priore Adamo fosse lui. Certo, non avevo nessuna prova, ma il modo in cui aveva parlato a Missani non poteva essere uno tra i tanti. Missani... In quel momento mi ricordai delle sue parole, di quanto fossero incomprensibili per me. Stavo per chiedere delucidazioni a Duon, ma mi accorsi che una dama si era unita a noi. La salutai con un educato cenno del capo. "Trovate, milady?" le dissi, sorridendo "..credo però che sia sterile, potremmo non vederlo mai.. insomma, o è abile come dice e scapperà via col suo quadro.. oppure.. non credo sopravviverà alla caccia..." dissi, con noncuranza. Ma era quello che pensavo, se Francesco de' Binardi era dietro le sbarre per essere entrato in casa di Roberto, chissà cosa poteva capitare a Mirabole se fosse finito nelle grinfie di Missari. Ma a me non importava, dovevo solo capire chi fosse, indicarlo a Missani e forse avrei rivisto mio fratello. Forse, non ero così ingenua da fidarmi di un uomo tanto meschino. |
Mi abbassai raso terra scivolando per appurarmi fosse davvero lui...si lo vidi in faccia..era Kos.
Mi diressi verso la camera e la richiusi piano, mi alzai, ero sudata mi appoggiai alla porta, il cuore batteva forte...Azable...ma perchè era alleato con Irene? E Altafonte sapeva qualcosa di questo? Presi il vestito del ballo, i gioielli e il fermaglio, aprii la finestra...era di nuovo arrivato il momento di mettere in atto la mia abilità nel salire e scendere dalle finestre. E cosi fu, fuggii con la veste e gli oggetti in mano guardando se qualcuno mi stesse seguendo finchè arrivai all'entrata del Palazzo di Altafonte e mi rivolsi alle guardie..."Sono in pericolo...nella mia dimora vi sta l'uomo di cui il vostro padrone vi chiese di proteggermi..per favore fatemi entrare in modo ritorni al ballo e ne parli col vostro padrone e se non avete una carrozza datemi un cavallo...e scortatemi". |
“No, non è possibile...” disse il soldato a quelle parole di Elisabeth “... nessuno può stare in questa chiesa eccetto Padre Roberio...”
“Figliolo...” intervenne il sacerdote “... questa è solo una suora... davvero temete che possa tentare di rubare il quadro? E sarà solo per stanotte... domattina ripartiranno... vero?” Guardando poi Velv. “Si, certo...” annuì questi “... si tratterrà solo di una notte... all'alba saremo già di nuovo in cammino...” “E il vostro capitano” mormorò il sacerdote “quando arriverà domattina non li vedrà neanche... infatti saranno già ripartiti da un bel po'...” “E sia...” sbuffando il soldato “... ma a condizione che resti solo la suora.” “Ma ha bisogno che qualcuno le stia vicino...” fissandolo Velv. “Ci sarà Padre Roberio.” Replicò il soldato, indicando il sacerdote. “Prendere o lasciare.” “E sia...” fece Padre Roberio “...mi prenderò io cura di lei... state tranquillo...” rivolgendosi poi a Velv. Questi guardò Elisabeth. “Posso restare solo un minuto con lei?” Chiese Velv. “Le avevo promesso di confessarla...” “Lo farà Padre Roberio.” Fece il soldato. “Io sono il suo padre spirituale...” disse Velv “... ed anche il suo confessore... non temete, non ci vorrà molto... suor Agnese è una pia donna...” “Su, non negate una confessione a questa nostra sorella.” Rivolgendosi Padre Roberio al soldato. “Aspetteremo fuori. Venite.” Ed uscì col soldato. Elisabeth restò così sola con Velv. |
Le guardie, a quelle parole di Altea, si scambiarono diverse occhiate fra loro.
“Signora...” disse poi uno di quei guerrieri “... noi prendiamo ordini solo dal nostro padrone. Se volete chiameremo Ermiano ed egli vi ascolterà.” Così uno di loro andò a chiamare il fedele servitore di Altafonte. Dopo qualche minuto finalmente l'uomo scese presso l'ingresso del palazzo. “Lady Altea...” fissandola stupito “... che sorpresa... non eravate al ballo con Sua Signoria? Come mai siete qui da sola? E' accaduto qualcosa?” |
Silvia sorrise a quelle parole di Clio.
“Mah, non saprei...” disse “... ma so che mi incuriosisce non poco cercare di delinearne l'aspetto... non so perchè, ma io lo immagino bello... di solito gli eroi dei romanzi d'avventura lo sono tutti...” “Io invece” fece Roberto, lanciando un'occhiata a Clio “penso che sia brutto. Si, decisamente.” “Oh...” stupita Silvia “... e perchè mai, milord?” “Non so...” scuotendo il capo Fiosari “... visto che non mostra mai il suo volto...” “Beh, mi sembra normale.” Sorridendo Silvia. “Dopotutto è un ladro.” “In verità” intervenne Duon “a Capomazda lo chiamano l'uomo senza volto... perchè è un maestro dei travestimenti... Mirabole, si dice, è tutti e non è nessuno.” Rise. “Prima, mentre ballavamo, sono riuscita a farmi recitare la nuova poesiola, alquanto irriverente, scritta dal Cavaliere di Altafonte... proprio sul misterioso Mirabole...” entusiasta Silvia “... e l'ho imparata a memoria... vediamo se la ricordo... si, ecco...” E cominciò a recitarla: “Chissà che faccia avrà... Chi lo sa chi egli mai sarà... So solo che Mirabole è il suo nome... Egli verrà stanotte, anche se non so come... Forse cercherà tesori, forse gioielli, ma verrà... E io che nulla ho, il mio cuore ogni suo battito gli darà...” “Davvero simpatica!” Ridendo Duon. “Si, lo penso anche io.” Annuendo Silvia. |
Sbarrai gli occhi per un momento fugace, lanciando uno guardo d'intesa a Roberto.
Allora non era un caso, quelle erano le medesime parole pronunciate dalla ragazza alla cappellina di San Michele. Avevo dimenticato la mia curiosità verso quell'individuo, con tutte le cose inaspettate di quella sera: il biglietto, il ballo, il bacio. Il bacio... Il bacio.. Battei le palpebre per allontanare quel pensiero. Dovevo concentrarmi, pensare a Mirabole. La stretta delle sue braccia, il suo respiro, il suo sguardo.. Il bacio.. Strinsi impercettibilmente la mascella, cercando di fermare il mare di sensazioni che continuava ad inondarmi, senza controllo. Sorrisi alla dama "Ma che simpatica, davvero... Anche questo Cavaliere d'Altaforte ho sentito dire che è un personaggio singolare e affascinante.. Anche se non ho ancora avuto modo di incontrarlo.. Temo che questa faccenda di Mirabole ci distragga troppo.." Risi "Voi avete addirittura ballato con lui, ditemi.. È davvero enigmatico come dicono?". |
Velv era gelido.....i suoi occhi lanciavano fulmini....ma la sua voce era ferma e il Sacerdote....comprese perfettamente quello che Fra Bartolomeo voleva fare......Il Soldato ovviamente era esecutore d'ordini e non si spiantava neanche di un centimetro....chi poteva essere il suo comandante....doveva essere un uomo che aveva il rispetto...anzi il timore della sua truppa.......Quando rimasi sola con Velv......gli indicai di sedersi su una sedia ...ed io in ginocchio incominciai a parlare......" Velv.....se qualcuno ci osservasse da qualunque fessura....non vedrebbe nulla di strano......in questa posizione ....io pulisco la mia anima.......ora Velv.....io rimarrò all'interno della Chiesa......quando il Prete si addormenta......io sarò libera di girare.....sperando di trovare il quadro ...... a quel punto.....se rubiamo noi il quadro il ladro rimarra' con tanto di naso....ma noi diventeremo i ricercati......non solo dalle guardie ma anche da Azable.....se e' lui che lo vuole lui verrà a cercarci............e se fosse tutta una finta ?....e se il quadro non fosse qui ?...........ho questo timore...ma nel caso in cui così non fosse.....ho notato che le finestre di questa stanza sono basse e senza protezione......"....avevo le mani in preghiera ed erano sudate....avevo l'adrenalina che correva come impazzita.....
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