![]() |
"Ma no, sono solo curiosa... Del resto, non avrei altro da fare no?" sorridendo.
"E poi, sarei con il mio abilissimo papà cacciatore, che mi proteggerebbe con la sua bravura e il suo fidato fucile..." con tono melenso appositamente per convincerlo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lui la guardò e sorrise.
"Temo che tu stia diventando troppo brava..." disse divertito a Gwen "... sfortunatamente il tuo abilissimo padre col suo fucile non potranno accompagnarti nel bosco, tuttavia non voglio negarti di andare... ma porterai con te anche lo stalliere... sarete in 3, così io sarò più tranquillo... va bene?" |
Ridacchiai alla sua constatazione, ci rimasi male quando mi disse che non poteva accompagnarmi e mi sentii anche peggio quando disse che sarei andata con Busk.
Non poteva averlo detto davvero, no no... Tuttavia, se volevo andare non avevo scelta. Feci dunque buon viso a cattivo gioco. "Allora, vorrà dire che mi devi una passeggiata, quanto prima. Buonanotte" con un sorriso, mentre lo salutavo con un bacio sulla guancia e andavo in camera mia per la notte. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen andò a dormire.
Era una notte molto fresca a Monsearcl, quasi fredda dopo una giornata di Sole. L'aria che soffiava dal Taburn calava silenziosa sul borgo, avvolgendo con le tenebre l'intero centro abitato. La notte trascorsa tranquilla e Gwen si svegliò il mattino dopo, con ancora il Sole ad illuminare quei boschi. |
Andai a dormire, mentre fuori la notte calava inquietante e profonda, densa, sul monte Taburn.
Dormii tutta la notte, fino a svegliarmi al mattino. Scesi giù per la colazione, con l'intento di fare in fretta per poter partecipare alle indagini di Bell. Insieme a Busk. Ma papà era stato chiaro e se volevo andare nel bosco, non potevo oppormi. Decisi che sarei riuscita a sopportarlo per una mattinata, non era così male, se non iniziava con le sue prediche superstiziose. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Ascoltavo i due uomini rapita, sempre più presa da quella conversazione.
Normalmente per me ogni idea del mio padrone era eccelsa eppure avevo qualche titubanza in questo caso. Possibile? Possibile che si trattasse di un uomo che operava in certe condizioni? Certo che io non avevo la sua mente, io conoscevo decine di mod di uccidere ma di certo non avevo l'acume di Odigel. "Però se usasse solo i suoi denti, voglio dire, il dottore avrebbe riconosciuto l'impronta causata dal morso di un umano, no? Se noi cacciatori da un morso riusciamo a capire se è un animale piuttosto che un altro, immagino che chi seziona cadaveri conosca perfettamente la dentatura umana, mi sembra più probabile l'ipotesi di una specie di arma fatta in modo da sembrare dei denti..." azzardai. Poco dopo giunse la notizia di una nuova vittima. Come immaginavo, Reddas non aveva ucciso un bel niente. Lo dicevo io che quello era un buono a nulla. "Beh non vi resta che analizzare le ferite secondo questa teoria!" incoraggiai il mio padrone con un sorriso. Comunque fosse, ero sempre dalla sua parte. |
Gwen si svegliò preso e quando terminò di fare colazione trovò nelle scuderie Busk già pronto per partire.
Era un calda mattinata di fine Giugno, con un Sole già alto a riscaldare le pendici del Taburn. In sella ai loro cavalli i 2 giovani lasciarono la rocca e raggiunsero le porte di Monsearcl, dove Elv, anch'egli a cavallo, si apprestava ad andare nei boschi. Ovviamente il poliziotto fu sorpreso di vedere arrivare i 2 ragazzi. |
Dopo la colazione, andai subito nelle scuderie, dove trovai Busk già pronto.
Il Sole di inizio estate era già alto e scaldava piacevolmente il monte Taburn, rendendo il tragitto gradevole. Vidi Bell che si dirigeva verso il bosco, così mi avvicinai, notando la sua faccia stupita. "Salute a voi, signor Bell" lo salutai con un sorriso "Spero non vi rechi noia un po' di compagnia. Oh, costui è Busk, il nostro uomo di scuderia" presentando anche il ragazzo, mentre temevo fermo Ares dalle redini.https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...e733fc8ff5.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Infatti, ragazza mia." Disse Annuendo Odigel a Destresya. "Io credo che utilizzi utensili o comunque strumenti particolari. Nei miei viaggi in oriente ho visto armi usate per torturare e capaci di martoriare in modo incredibile il corpo umano."
"Immagino..." mormorò Barber "... l'ho detto... la pazzia e la malvagità umana non hanno limiti..." Poi arrivò la notizia di una nuova, ennesima vittima della belva. Odigel però non sembrava interessato a sezionare un'altro corpo attaccato dalla belva. "A questo punto" pensieroso "credo sia più importante utilizzare altrove l'intelligenza e non più sui cadaveri dilaniati." "E dove?" Barber. "Nei boschi, dove agisce la fantomatica belva." Rispose Odigel, per poi fissare Destresya. |
Elv era stupito e parecchio.
"Signorina, posso capire la vostra curiosità ma non credo sia consigliabile per voi venire nel bosco con me." Disse a Gwen. "Non temete, proteggerò io la mia padroncina." Ironico ed impertinente Busk. "E comunque i boschi sono liberi e non potete certo vietarci di andare." Sorridendo. Elv lo guardò a lungo, poi fissò Gwen. |
Stavo per rispondere a Bell, quando Busk si intromise.
E giuro che l'avrei ucciso in quel momento. Si prospettava una giornata davvero lunga. Bell guardò a lungo Busk, e capivo la sua perplessità, poi guardò me. "Non preoccupatevi, davvero. Andrà tutto bene" annuendo con serietà. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"E vorrei sapere..." disse Elv a Gwen "... almeno per curiosità... come mai volete venire con nel bosco, signorina?"
"Ovvio, per via della belva, signore!" Intervenne Busk, divertito. |
Di nuovo, Busk si intromise.
"Credo di poter rispondere da sola" replicai brusca, guardandolo. Doveva ricordarsi che ora era un mio sottoposto al mio servizio, non più una semplice persona che conoscevo e doveva rispettare certo limiti. Poi, tornai a Bell. "Ammetto di essere particolarmente curiosa in merito alla vicenda. Mi avrebbe accompagnata mio padre, de non fosse stato impegnato. Ma date le circostanze..." accennando un sorriso. "Prometto che non vi sarò d'intralcio" aggiunsi poi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"E va bene..." disse Elv un pò seccato "... ma tenete a bada il vostro stalliere, signorina." Disse a Gwen.
Busk rise di gusto. I 3 allora partirono verso il bosco. Era una mattinata di Sole, i cui raggi dorati filtravano fra le querce fitte e robuste. Si udivano gli uccelli cantare, si sentiva il profumo della campagna estiva e persino il gorgoglio di un ruscello vicino. Il calpestio dei cavalli echeggiava fra gli arbusti secchi e quel luogo non aveva nulla di cupo o di sinistro, nonostante le tante aggressioni della famelica e misteriosa belva. |
Appariva seccato, di sicuro per Busk, come poi confermò con le sue parole e la cosa mi diede enormemente fastidio.
Annuii senza fiatare, ero troppo nervosa per parlare e dovevo aspettare che il nervosismo sbollisse. Il bosco sembrava un luogo incantato, certamente ben diverso da quello che passava come la dimora della bestia. I rametti scricchiolavano sotto gli zoccoli dei nostri cavalli e il Sole filtrava dalle foglie, illuminando i miei capelli fulvi. Quella visione, in parte, mi distese, facendomi dimenticare, o almeno spero, l'alterco con Busk, mentre continuavo a seguire Bell. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
I 3 avanzavano nel bosco, quando ad un tratto il sentiro prese a dividersi in 2.
"E ora..." disse Busk sempre con il suo tono impertinente "... da che parte si va, signor poliziotto?" Elv gli lanciò un'occhiataccia, ma un attimo dopo Gwen notò qualcuno. Era un contadino che arrivava con il suo carretto. Elv allora gli si avvicinò e chiese in che direzione si arrivava alle pendici del Taburn. Era un uomo scarno, dall'aspetto spigoloso ei modi spicci. Il contadino indicò il sentiero di sinistra e poi andò via. |
Ci trovammo davanti ad un bivio e di nuovo Busk parlò.
Notai l'occhiata di Bell e non potevo dargli torto, era davvero una spina nel fianco e non riuscivo a sopportarlo. Anzi, mi stava già balenando in mene l'idea di dire a papà di mandarlo via. Poi, vidi qualcuno. Era un contadino. Bell gli chiese da che parte dovessimo andare per raggiungere le pendici del monte e quello rispose, dopo andò via. A quel punto, dovevamo solo imboccare il sentiero. "Ti conviene tenere la bocca chiusa" sibilai sottovoce a Busk, contrariata. |
"Forse" disse sottovoce, ma con fare dispettoso e irritante, Busk a Gwen "non esiste la libertà di parola? Allora mi sa che avevano ragione quegli uomini che giunsero nel borgo settimane fa..." divertito, mentre Elv ringraziava e salutava il contadino per la sua informazione circa la direzione da prendere.
|
Lo guardai male.
Era davvero insolente, come poche persone che avessi conosciuto nella mia vita, sul serio. Sbuffai scuotendo la testa, mentre seguivo Bell nella biforcazione di sinistra che ci era stata indicata dal contadino dal viso scarno e smunto, prima che andasse via. |
I 3 presero il sentiero indicato loro dal contadino e percorsero un buon tratto di bosco, fino a raggiungere una sorta di selva fatta di rovi e sterpaglie. Qui il terreno si feceva più incerto, gli alberi più rari, tra solchi, dossi e rocce irregolari.
Dopo un pò un fetore invase lentamente l'aria, rendendola sporca e insopportabile. Measmi vaporosi salivano dal terreno e i 3 si ritrovarono presso una palude. "Attenti a dove i cavalli poggiano gli zoccoli..." disse Elv a Gwen e a Busk "... potreste spronfondare nelle sabbie mobili di questa palude..." Dopo un altro tratto i 3 arrivarono davanti ad un grosso albero di noce ormai secco. https://i.pinimg.com/originals/7f/68...17e5c04be6.gif |
Proseguimmo sul sentiero, che via via mutava in qualcosa di meno ridente e gradevole del normale tratto di bosco.
Una galleria di sterpaglia e rovi si aprì ai lati, mentre io coprivo il viso col bavero del mantello a causa dei miasmi esalati dalle sabbie mobili, seguii infatti il consiglio di Bell camminando con Ares sul ciglio della strada lontana dal pericolo. Avanzando, arrivammo davanti ad un noce che sembrava ben lontano dall'esser vivo. "Non si fatica a credere che ogni sorta di creatura possa dimorare da queste parti..." commentai, atona, guardandomi intorno. |
"Piuttosto" disse Elv "mi chiedo perchè mai quel contadino ci abbia mandato in questo posto... è impossibile che non sapesse di questa palude..."
Busk rise di gusto. Un attimo dopo Gwen vide il cavallo del ragazzo piantarsi con gli zoccoli nelle sabbie mobili della palude, cominciando a sprofondare velocemente. Busk cercò di tirare le redini per spronarlo, ma finì per cadere dalla sella nelle sabbie mobili. |
"E' davvero un bel quesito... Non c'è molta altra strada da percorrere, da queste parti... Temo ci toccherà tornare indietro..." commentai.
E in effetti, era proprio strano. Insomma, i contadini per primi dovevano conoscere tali zone, dovevo davvero credere che avesse commesso un errore? O peggio, ci avesse mandati fuori strada apposta? Anche se non ne immaginavo il motivo, dato che non gli avevamo arrecato alcun torto. Improvvisamente, però, il cavallo di Busk finì con le zampe nelle sabbie mobili e per quanto lui provasse a contenere i danni, cadde da sella finendo nel bel mezzo delle sabbie mobili. Subito scesi da cavallo. "Signor Bell, aiutatemi!" con tono svelto, mentre cercavo un ramo abbastanza resistente da allungare a Busk così che si reggesse, per tirarlo fuori da lì. |
Elv lesto scese da cavallo e aiutò Gwen nel tentativo di salvare Busk dalle sabbie mobili.
Ad un grosso e robusto ramo la ragazza riuscì a far aggrappare Busck, poi con l'aiuto di Elv lo rirarono fuori da quell'Inferno. Per il cavallo invece non ci fu niente da fare. L'animale sprondò nelle sabbie mobili in pochissimi minuti. |
Subito Bell giunse ad aiutarmi.
Per fortuna, Busk riuscì ad aggrapparsi al grosso ramo che sporgemmo nella sua direzione ed Elv lo aiutò ad uscire. Il povero cavallo, purtroppo, affondò, ma non sarebbe stato possibile aiutare entrambi. Almeno avevamo salvato Busk e speravo sinceramente che ciò rimanesse solo un brutto ricordo, senza che tale esperienza si ripetesse di nuovo in futuro. "Stai bene?" gli chiesi, per accertarmene. |
"Si..." disse annuendo Busk a Gwen "...si... credo di si..." ancora scosso e tutto sporco di melma.
"Questa palude" fece Elv "è una trappola mortale... nessuno potrebbe viver qui... nè uomini, nè animali, se non gli scorpioni o i serpenti... sarà meglio andarcene..." guardando i 2 giovani "... ma è chiaro che quel contadino ha voluto farci finire qui..." |
Annuii a Busk vedendo che, tutto sommato, stava bene.
Poi, ritenni che le parole di Bell fossero decisamente veritiere. "Sì ma perchè, mi chiedo..." mormorai, guardandomi attentamente attorno. Voleva forse che trovassimo qualcosa? Ormai ero curiosa e nonostante il posto mi mettesse i brividi, cercavo di capirci di più. |
"Forse voleva mandarci fuori strada..." disse Elv a Gwen "... o magari, peggio, farci fare la fine del povero cavallo..."
"Magari voleva aiutarci." Lesto Busk. "E come?" Elv. "Non so, magari facendoci scoprire qualcosa che si nasconde qui..." "Qui c'è solo la morte." Adirato Elv. |
Seguii lo scambio di battute fra i due e notai l'atteggiamento di Busk, nonchè le sue parole.
Aveva risposto in modo troppo lesto, per essere un caso. Così lo guardai, molto attentamente. "C'è per caso qualcosa che tu sai e che devi dirci?" gli chiesi, con tono fermo, fissandolo. Perchè se davvero ci fosse stato qualcosa, lo avrei torchiato finchè non mi avesse detto che cosa. |
Busk guardò Gwen.
"Nulla..." disse scostante "... cosa vuoi dire?" E riprese a camminare. Dopo un pò i 3 uscirono dalla palude, ritrovandosi di nuovo nel bosco. Era un pomeriggio soleggiato e senza i vapori e i measmi della palude l'aria era tornata chiara. Poco dopo avvistarono un piccolo villaggio ed Elv mostrò l'intenzione di andarci, forse per cercare quel contadino. |
Lo guardai, notai il suo tono e quella fu una conferma più che sufficiente.
Era chiaro che ci fosse qualcosa che non voleva dire, ma rimaneva da scoprire cosa... Che fosse legato ancora alla Vammana? Probabile, non potevo escludere alcuna ipotesi... Dopo un po' che camminavamo, ormai fuori dalla terribile palude, notammo un villaggio e fui d'accordo anch'io al pensiero di Bell che il contadino potesse trovarsi lì. Avremmo avuto certamente un bel po' di spiegazioni da chiedere. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Era un piccolo villaggio, formato da alcune casupole che circondavano uno spiazzo che fungeva da piazza.
Al centro vi era una chiesetta, la cui porta era insolitamente chiusa, nonostante fosse l'ora in cui si celebrava la Messa. Appena giunti Gwen Elv e Busk tutti quelli nella piazza li guardarono incuriositi. L'unica locanda di quel luogo aveva sull'insegna in legno un nome alquanto bizzarro e allo stesso tempo inquietante: "La tana del lupo" |
Il villaggio era piccolino, delle casupole che contornavano la piazza ed una chiesa
Stranamente chiusa, nonostante l'orario. Tutti ci guardavano incuriositi, al nostro passaggio, ma cercai di non farci troppo caso. "Non un nome molto incoraggiante, per una locanda..." dissi con sarcasmo, osservando il cartello col nome. Decisamente nine da affatto invitante. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv annuì a Gwen e poi fece cenno alla ragazza ed a Busk di andare proprio in quella locanda.
Non c'erano molti clienti, ma appena videro entrare i 3 si zittirono subito, guardandoli con sospetto. Alle pareti vi erano disegni di aggressioni da parte di lupi, con scene anche molto crude e violente. "Bene..." disse Elv sedendosi ad uno dei tavoli e indicando di fare lo stesso a anche a Gwen ed a Busk "... cosa vi va di bere? O magari mangiare?" |
Entrammo, iniziando a sentire, almeno io, una certa inquietudine non appena i clienti della locanda si zittirono, vedendoci entrare.
Qualcosa mi suggeriva che in questo villaggio non amassero i visitatori... Mentre ci sedevamo ad un tavolo, notai delle raffigurazioni di aggressioni da parte di lupi ed era orribile, cruento, veramente straziante, tanto che mi costrinsero a distogliere lo sguardo, perchè era davvero troppo. Quasi non sentii ciò che Bell chiese, ma ad occhio e croce chiese circa il nostro pranzo. "Oh... Ciò che prenderete voi andrà bene..." mormorai in risposta, ancora molto scossa da quelle immagini. |
"Bene." Disse annuendo Elv a Gwen.
Arrivò allora la locandiera, una donna dall'aspetto rude, il volto e le mani segnate dalla fatica, l'espressione dura e severa. "Cosa c'è da mangiare, signora?" Chiese Elv. "Nulla." La donna. "Neanche del pane scaldato su una piastra e del formaggio?" "No, signore." "Allora portateci qualcosa da bere, andà bene tutto." Elv a lei. "Non c'è nulla da bere qui, signore." Fissandolo la donna. "Andiamo bene..." sarcastico Busk. |
Arrivò una donna, presumevo la locandiera, dal volto rude e le mani segnate dal lavoro.
Alla nostra richiesta di avere qualcosa da mangiare o da bere, disse che non c'era nulla. Niente di niente. "Vedo però che avete dei clienti, qui... Non avete niente anche per loro?" le chiesi, con tono pacato, fissandola. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Per i forestieri qui non c'è niente." Disse la donna a Gwen.
"Dovete andarvene!" Uno dei clienti ai 3. "E perchè mai?" Elv. "Una locanda è un luogo pubblico." "Non qui!" Un altro dei clienti. "Non per voi!" |
Ah, eco.
Allora stavano davvero così le cose, ci avevo visto giusto. Uno dei clienti, addirittura, ci cacciò via. Infatti, guardai Elv incerta riguardo al restare là. Non pensavo avremmo concluso poi molto... "Vi comunico comunque che state parlando con un tutore della legge giunto qui per indicare sulle vittime della bestia" le feci notare, a quel punto, indicando Elv e pensando di smuovere un minimo di buon senso "Ma se davvero non ci volete, allora andiamo via" conclusi infine, alzandomi da tavola. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Qui la Legge non conta nulla." Disse un altro dei clienti a Gwen.
"Però potrei arrestarvi tutti." Elv. "Fatelo." Un altro ancora di quelli. "Sarà meglio andare via..." Busk a Gwen e ad Elv "... tra non molto tramonterà il Sole su questi boschi..." Elv annuì e fece cenno agli altre 2 di andare. In quel momento Gwen si accorse di un simbolo inciso sul pavimento di legno. Era una stella a 5 punte. https://em.wattpad.com/1751d26bdc200...it&w=720&h=720 |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 02.03.32. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli