![]() |
Quando risposi a Johnata, la mia voce divenne glaciale, come pure il mio sguardo.
"Capitano, farò finta di non capire cosa intendete, ma vi prego di raddrizzare il tiro del vostro discorso..." Feci cenno ad Anmara di far portare da bere allo sgradito ospite. "Ditemi piuttosto il motivo della vostra visita..." chiesi per la seconda volta. Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
“Usciamo e vediamo dove ci viene voglia di andare.” Disse sorridendo lo zio a Dacey.
I due così uscirono dalla bottega dopo averla chiusa. La città si mostrava con un impianto regolare segnato dalle strade principali che scandivano l'intero abitato urbano, fatto di case che si ammassavano lungo il perimetro delle mura, intervallate da piazzette. I palazzi più alti sorgevano invece più verso il centro, quasi a formare una corona attorno al cuore della città, rappresentato naturalmente dal Palazzo Ducale. Era ormai quasi sera e le strade tuttavia erano ancora attraversate dai passanti. Alcune botteghe poi avevano comunque la merce esposta. E mentre zio e nipote passeggiavano, ad un tratto, passando davanti ad una locanda, udirono alcune persone che parlavano fra loro. “Pare che lo spettacolo sarà rappresentato solo nel Palazzo Ducale.” Disse uno di quelli agli altri. “Perchè mai?” Chiese un altro di loro. “Non so, ma solo la cerchia nobiliare potrà vederlo.” Spiegò il primo che aveva parlato. “Sembra sia incentrato sulla maledizione dei Taddei...” |
Mi godevo quell'uscita camminando con calma e spostando gli occhi per le vie, alla scoperta di angoli sempre nuovi.
E di frasi sempre nuove. Come quella che udimmo arrivare da una locanda. << La maledizione....Quella del libro zio....E' quella...Oh quanto darei per vedere quello spettacolo!>> |
“Il mio volto” disse il prigioniero ad Altea “è un po' complicato mostrarvelo, visto il muro che ci divide. Ma facciamo un patto... io vi dirò il mio nome e voi invece vi descriverete. Se siete una prostituta, perlopiù giovane, allora di certo non vi manca la bellezza. Almeno morirò sapendo di aver chiacchierato con una bella donna. Ci state?” Ridendo.
|
Risi appena alle parole dei contadini.
"Ho l'aria di essere la ragazza di un ragazzo della brughiera?" Vagamente divertita. Solo il mio mantello doveva mostrare come minimo il mio ceto, anche se celava la mia uniforme. "Comprenderete che il messaggio posso riferirlo soltanto a lui, quello che so è che è moro con gli occhi azzurri..." Dissi, ripensando a quel ragazzino insolente. Gli occhi dei Taddei erano inconfondibili. |
"E' questo il vostro ultimo desiderio prima di morire?" sorridendo "Va bene..però poi oltre al nome voglio pure io una vostra descrizione...sono bionda e dai capelli lunghi, ho gli occhi verdi..la mia carnagione è eccessivamente bianca e devo trattarla con cura, sono alta e slanciata...forme al punto giusto direi" guardandomi e sistemando la scollatura "E tutti gli uomini che ho incontrato hanno detto sono una bellezza rara..sono francese di origine..ma il mio accento si è un pò sporcato per via dei tanti posti visitati. Troppo vanitosa dite?".
|
Johnata rise.
“Avanti, siete tutte uguali voi donne...” disse a Gaynor “... quando è si, dite sempre no... chissà poi perchè.” Divertito. “La mia visita? E sia... ebbene, altezza, sappiate che io qui rappresento lord Rovolin, legittimo ed unico erede del defunto lord Anione, ultimo duca di Capomazda. Vi informo che se... anzi, appena lord Rovolin salirà sul seggio ducale attuerà la sua intenzione di spodestarvi, mettendo sul trono al vostro posto una sua... massì, chiamiamo le cose con il loro nome... una sua amante che vanta come voi origini nobiliari... dunque le Flegee avranno una nuova regina, molto più vicina di voi a Capomazda. Siete sempre del parere di fare la difficile con me? Avanti, parliamoci chiaro... io posso esservi d'aiuto... fatemi entrare nel vostro letto stanotte e domattina cercheremo una soluzione.” Con occhi lascivi. |
“Beh, dovrai rinunciarvi a quanto pare...” disse lo zio a Dacey “... hai sentito quegli uomini, no? Lo spettacolo si terrà nel Palazzo Ducale, per i nobili. Non certo per la gente del popolo.”
|
“In effetti guardandovi ci chiedevamo del perchè foste capitata da queste parti.” Disse uno dei contadini a Clio.
Poi udirono le sue ultime parole. “Moro con gli occhi chiari?” Ripetè il contadino. “Allora state cercando quello scalmanato...” fissandola. |
La rabbia e lo sdegno che avevo trattenuto fino ad allora esplosero come una palla di cannone.
"Capitano, non vi farei entrare nel mio letto nemmeno se servisse a salvarmi dalla forca... Piuttosto, mi ucciderei con le mie stesse mani..." I miei occhi mandavano lampi e dovetti mordermi la lingua per non dire cose ben peggiori al suo indirizzo. "Lord Rovolin vuole spodestarmi? Bene, che ci provi... E ora andate via, prima che vi faccia buttare fuori a calci..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 18.22.40. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli