Mizzar e Budmin stavano arrivando.
“Opportuni come un temporale quando non sia ha un ombrello...” disse sarcastico Castel.
Poi lui e Diahnne cercarono un posto in cui nascondersi.
Infine lei si nascose dentro un grosso armadio d'altri tempi, mentre Castel sotto un tavolo coperto da una lunga tovaglia.

Mi nascosi dentro un vecchio armadio e spiai da un buco sottile, anche per tenere d'occhio Castiel.

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Ecco, e ora arrivava qualcuno, maledizione...
Ma non era possibile fare una cosa in santa pace?!
Ci nascondemmo in una di quelle porte, che si era rivelata essere uno sgabuzzino ed Elv osservò la scena dal buco della serratura.
Rumore di tacchi, lo riconoscevo.
Che fosse una donna?
Magari proprio quella con cui avevamo parlato.
Tuttavia aspettai prima di chiedere, non volevo che ci sentisse, così attesi.

Era morto, finalmente, morto stecchito.
Non avevo tempo di star lì a cincischiare, così passai oltre.
Dovevo trovare Best, a qualunque costo, prima che lo trovassero gli altri.
C'era qualcuno, mi avvicinai piano, in silenzio, guardandomi attorno.
Dovevo capire chi fosse.

Diahnne e Castel si nascosero un attimo prima che Mizzar e Budmin scendessero in cantina.
“Non c'è nessuno.” Disse Budmin.
“Pensavo che quella stupida fosse qui.” Mizzar riferendosi alla donna. “Cosa poteva essere quel sangue?”
“Accendiamo la luce e cerchiamo di capirlo...” Budmin.
Provò ad accendere la luce ma non accadde nulla, in quando Castel prima di nascondersi aveva tagliato i fili dell'interruttore in cantina.
“Dannata topaia...” nervoso Mizzar “... questa casa va a pezzi... vieni, ho fame...”
E risalirono su.

Elv guardava dalla serratura.
“E' la tipa che ci ha portati nell'archivio...” disse sottovoce a Kara “... quella Lupa... sta aprendo la porta di ferro... forse la fortuna ci sorride...”

Lonewolf con calma, attenzione ed in modo silenzioso si avvicinò alle pietre dietro le quali quella figura si nascondeva.
Sentiva il suo respiro rotto per la fatica della corsa.
Si avvicinò ancora.
Non riusciva però a vederlo in faccia chiaramente a causa della fitta penombra.

''Sì, immaginavo fosse lei...'' risposi io sottovoce ''Speriamo bene, sarebbe davvero un bel colpo di fortuna...'' sospirando.

Appena risalorono rimasi ferma ancora un po', aspettando che Castiel mi desse il segnale.

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Lance e Jennifer ripresero la loro fuga.
“A breve ci ritroveremo altri cacciatori alle calcagna...” disse lui “... ormai è chiaro che questi sensorphone sono una truffa... con questi ci localizzano e non possiamo liberarcene...” correndo.
La galleria cominciò ad allargarsi, fino ad aprirsi in un largo antro che rimetteva nella pista del girone.
“Sta cambiano tutto...” guardandosi intorno Lance “... la struttura della pista ed il colore delle rocce... credo siamo quasi giunti al secondo girone...”
Ad un tratto udirono qualcosa.
Era una melodia.
Una musica classica.
“Ma che diavolo è?” Stupito Lance.