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Rivolsi un'occhiata fulminante all'uomo che parlò.
Che impuniti... Alla sollecitazione di Busk, facemmo per andar via, quando notai un simbolo sul pavimento. Allora, toccai il braccio di Bell, con discrezione, per richiamare la sua attenzione. "Guardate... Non è uno strano simbolo da trovare in una locanda?" dissi, a bassa voce. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv guardò il simbolo indicato da Gwen, ma con lo sguardo le fece capire che non era nulla di che.
Una volta usciti dalla locanda però Busk si avvicinò a Gwen e ad Elv. "Era un simbolo magico quello..." disse il ragazzo riferendosi alla stella a 5 punte "... una stella a 5 punte... un simbolo molto potente." |
Bell minimizzò la cosa, ma il mio sesto senso mi suggeriva che ci fosse di più.
Infatti, Busk ce lo confermò quando uscimmo dalla locanda. "Beh, si potrebbe pensare che sia solo una vecchia superstizione di questi luoghi..." azzardai io. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Infatti." Disse Elv a Gwen. "Questo villaggio puzza di superstizione da un miglio di distanza. Beh, è ora di tornare a Monsearcl. A breve il Sole tramonterà e non vi va di restare al buio in queste lande."
Così, con i 2 cavalli rimasti, i 3 lasciarono il villaggio e tornarono a Monsearcl. |
Annuii convenendo con lui che fosse la cosa migliore, lasciarci alle spalle questo posto e non solo perchè stava per fare buio.
Tornammo così a Monsearcl, in tre ma, purtroppo, con due cavalli, lasciandoci alle spalle questa giornata assurda che non si era rivelata essere molto proficua e mi dispiaceva, soprattutto per Bell, oltre che avevamo rischiato di perdere Busk, che di certo non meritava la morte, nonostante il carattere. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Tornati al borgo, i 3 si separarono. Elv andò da Goz, di cui era ospite, mentre Gwen e Busk ritornarono alla rocca.
"Cosa racconterai" dise Busk a Gwen "a tuo padre ora? Di queto nostro giro per i boschi?" Sempre impertinente. |
Ci separano, con Elv che tornò da Goz e noi tornammo a casa.
Guardai perplessa Busk, alla sua domanda. "Cosa vorresti intendere, con queste parole?" chiesi, sulle difensive. Ormai lo facevo spontaneamente, quando si trattava di lui, era come un riflesso incondizionato. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Come sei malfidente..." disse divertito Busk "... pensi subito a male, eh!" Ridendo. "O forse hai qualcosa da nascondere a tuo padre?" Pungente ed impertinente a Gwen.
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Lo guardai senza comprendere.
"Mio padre sa perfettamente cosa ho fatto e dove sono stata, non ho certo alcunché da tenergli segreto" ribattei, stizzita, spronando con le gambe Ares ad aumentare l'andatura. Non capivo se lo faceva apposta o davvero non ce la faceva. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Busk rise e i 2 ragazzi tornarono alla rocca.
Lui si occupò dei cavalli, mentre Gwen potè entrare in casa. Avrebbe dovuto spiegare a suo padre come era morto l'altro cavallo. |
Non sopportavo davvero la sua continua risata, mi urtava da morire.
Finalmente, arrivammo a casa, così affidai Ares a Busk ed entrai, cercando papà da qualche parte. Lo stomaco si contorceva, sia per la fame, sia per l'ansia del dovergli comunicare la morte di uno dei due cavalli, della qual cosa mi dispiaceva infinitamente, ma non avevamo potuto fare nulla per salvarlo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen trovò suo padre nel salone.
Lui stava leggendo alcuni documenti, mentre sorseggiava del liquore. "Eccoti di ritorno." Disse lui vedendola entrare. Si accorse che era sporca di fango su questi tutto il vestito. "Immagino tu abbia avuto un pomeriggio movimentato." Fissandola. |
Papà era nel salone, controllando dei documenti e sorseggiando del liquore.
Poi, notò i miei abiti. Sospirai, mentre mi sedevo accanto a lui. Movimentato era davvero un eufemismo. A quel punto, gli raccontai tutto ciò che era successo durante la giornata, dall'inizio alla fine. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Sai..." disse lui mettendo via i documenti ed il liquore "... detesto i padri padroni... quelli che sognano per le figlie matrimoni convenienti o in qualche convento come badessa." Ridendo piano, come a deridere quel mondo. "Non ti dirò mai cosa fare, Gwen... ma attenta a chi frequenti." Alzandosi, per poi farle una carezza fredda ed uscire dalla stanza.
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Avrei pensato che dicesse qualsiasi cosa, che facesse una sfuriata per il cavallo, ma non mi sarei aspettata che dicesse quello.
Cosa intendeva? Parlava di Busk? O di Bell? Beh, certamente non avrei mai detto di frequentare Busk, semplicemente perchè non sarebbe mai e poi mai successo, era venuto con me solo per far stare più tranquillo Herbert, visto che lui non poteva. Riguardo Bell, beh, non mi sembrava una cattiva persona, era pure un poliziotto e dovevo ammettere che non riuscivo a leggere nulla di minaccioso nei suoi bellissimi occhi neri e profondi, anzi tutt'altro. Mi donò una carezza fredda, distaccata, poi uscì dalla stanza, lasciandomi preda dei dubbi, nel frattempo che andavo a cambiarmi per la cena. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen andò a cambiarsi e poi scese nel salone per la cena.
Herbert aspettava lei per cominciare, mentre Facio serviva il tutto in tavola. Ma poco dopo qualcunò bussò al portone della rocca. |
Scesi giù ed Herbert era già in tavola, attendendo me e Facio per iniziare.
Inaspettatamente, bussarono al portone. Guardai lui un po' stranita, chiedendomi chi accidenti potesse essere, a quest'ora, poi, curiosa, andai ad aprire al portone. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Niente da fare, quel Reddas sicuramente non aveva ucciso la bestia, non che la cosa mi stupisse, anzi!
E infatti il mio padrone era dello stesso avviso, a maggior ragione considerando che pensava si trattasse di un uomo e non di una bestia. Poi mi illuminai a quell'idea. "Nei boschi? Beh, almeno posso rendermi utile finalmente!" sorrisi, contenta di poter avere un po' di azione, dato che tutte quelle cose scientifiche mi facevano sentire abbastanza inutili. |
Sul portone della rocca era giunto Goz, chiedendo di poter parlare subito con Herbert.
Lo trovò nel salone con Gwen per la cena. "Non vi attendevo, signor borgomastro..." disse Herbert "... volete unirvi a me e a mia figlia per la cena?" "No, non ho tempo, messere..." Goz "... sono venuto chiedendovi di unirvi a noi... quel folle, quello in cura dal dottor Barber... beh, credo sia ammattito... si è rinchiuso in chiesa con dei bambini e minaccia di ucciderli... voi siete il più abile cacciatore rimasto a Monsearcl ed io sto raccogliendo tutti gli uomini capaci di usare un'arma da fuoco!" Nel frattempo nel borgo era scoppiato il caos a causa di questa faccenda del pazzo. Un uomo venne a chiamare Barber informandolo del fatto ed anche Destresya e Odigel, che erano ancora nello studio del medico, ascoltarono tutto. |
Era Goz ed era davvero molto molto strano vederlo qui ora.
Di sicuro era successo qualcosa. E infatti, quando parlò, raggelai. Ero sconvolta. Era purtroppo evidente che quell'uomo avrebbe combinato qualcosa, prima o poi ed eravamo arrivati a quel momento. "Accidenti, è terribile..." scuotendo la testa "Ma perchè fare una cosa simile, mi chiedo? Solo la sua follia, o c'è qualcosa d'altro?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Ascoltai allibita ciò che ci disse un uomo tutto trafelato.
Guardai il mio padrone preoccupata. "Beh, era quello a cui pensavi, il pazzo, no?" sospirai. "Sarà meglio andare a vedere che cosa sta succedendo!" annuii per poi uscire con Odigel e il medico. |
"E' pazzo." Disse Goz a Gwen. "Completamente andato. Dice di essere un lupo, un mostro e che ucciderà ancora. In pratica si sta accusando di essere lui l'autore delle stragi della belva."
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"E' solo un pazzo e queste cose non mi interessano." Disse Odigel a Destresya. "Va tu, col dottor Barber e poi mi racconterai tutto."
"Andiamo allora!" Barber a Destresya. |
Aggrottai la fronte e scossi la testa.
"Spero solo che si riescano a salvare quei poveri bambini... È ora che il dottor Barber prenda coscienza della pericolosità del suo paziente, non si può certo lasciare una persona libera di fare ciò che vuole, se è un pericolo per sè e per gli altri..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ma se un attimo fa avete detto che credete che l'assassino sia proprio un pazzo!" guardai Odigel sconcertata.
Ma io non potevo che obbedire ai suoi ordini così uscii e mi diressi con tutti gli altri verso la chiesa. |
"Naturalmente." Disse annuendo Herbert a Goz, per poi alzarsi da tavola e baciare Gwen sulla fronte. "Non aspettarmi alzata, mia cara. Buonanotte." e andò via con Goz.
Intanto nello studio di Barber, Odigel aveva dato nuovi ordini a Destresya. "Ci sono tanti tipi di pazzia, ragazza mia." Lo scienziato. "Io cerco ben altri tipi di folli. Ossia quegli uomini la cui malvagità è così incomprensibile per iloro simili da essere definiti pazzi. Il paziente del dottor Barber ha una patologia ben descritta dalla medicina. Il vero assassino invece è molto più che folle." |
Papà si alzò da tavola, mi baciò sulla fronte per salutarmi e mi disse di non aspettarlo sveglia.
Sempre se fossi riuscita a dormire... "Buonanotte... E sta' attento..." gli dissi, prima che andasse via. A quel punto, con lo stomaco un po' chiuso, cercai di mangiare qualcosa prima di andare a dormire. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen cenò poco o nulla e poi si ritirò nella sua camera.
Ad un tratto dal cortile sentì giungere dei passi, come se qualcuno fosse appena tornato alla rocca. |
Spiluccai la cena e mi ritirai in camera mia, sperando almeno di prendere un po' di sonno.
Ma quando ero già sotto le coperte, sentii dei passi in cortile, così mi affacciai alla finestra per vedere se si trattasse di papà che era tornato prima del previsto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen si affacciò dalla finestra e nel buio del cortile intravide una figura.
Era Busk, tornato ora dal borgo e diretto verso le scuderie, dove avrebbe passato la notte essendo lo stalliere della rocca. |
Mi affacciai e non vidi papà, bensì Busk.
Tornava dal borgo diretto alle scuderie. "Hey" lo chiamai, per attirare la sua attenzione "Hai saputo di ciò che sta succedendo al borgo, con quel pazzo barricato insieme ai bambini?" gli domandai "Papà è andato insieme a Goz a sistemare la situazione, all'ora di cena..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si..." disse Busk guardando verso la finestra di Gwen "... e ha sistemato tutto per il meglio, tuo padre." Con un filo di sarcasmo.
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Aggrottai la fronte, a quelle parole.
"Cosa vorresti dire? Per caso non l'ha fatto?" gli chiesi, notando il sarcasmo nel suo tono. Perchè di certo qualcosa voleva dire e volevo capire cosa fosse. "Che è successo?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Quell'uomo, il pazzo, è morto." Disse Busk a Gwen. "Freddato dal fucile di tuo padre. I bambini sono tutti salvi e tornati dalle loro famiglie. Dopotutto nel borgo tutti sapevano che quel poveretto infondo non era capace di fare del male a nessuno."
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Non seppi bene come reagire, a quella rivelazione, anche se me l'aspettavo, non ero sorpresa.
"Si sarebbe potuto evitare, se Barber avesse tenuto sotto osservazione il suo paziente. La colpa non è certo di quel poveretto, ma non si può rischiare la vita per la disattenzione altrui" commentai. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"No, la colpa è di tuo padre." Disse Busk a Gwen con un impeto d'odio. "Tuo padre è un assassino. Ha ucciso senza pensarci quel pobero infelice. L'ha ucciso a sangue freddo."
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Annuii appena alle parole di Odigel, senza controbattere.
Era inutile, mi domandavo perchè lo facessi. Così, mi voltai e seguii il dottore dove si stava svolgendo l'azione in tempo per vedere il pazzo morire. "Beh immagino di dover tornare dal mio padrone a riferire!" dissi al medico che era con me. |
Le sue parole mi scossero, ma mi rifiutavo di ascoltarlo oltremodo.
"Le tue illazioni non sono degne di ricevere risposta" dissi freddamente, chiudendo la finestra e tornando sotto le coperte. Non sapevo esattamente come mi sentissi, era una situazione che non mi faceva sentire confortata, a mio agio e non sapevo come gestire questa sensazione. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
lo spettacolo durò poco, il povero folle fu circondato ed ucciso dal fucile di Herbert.
I bambini così furono liberati e salvi. In breve la folla si allontanò e tutti tornarono alle proprie case. anche Destresya non aveva più molto da fare lì. Ma prima che potesse prendere la via per tornare alla locanda da Odigel notò qualcosa. Un uomo incappucciato con fare sospetto che si allontanava dalla piazza. Intanto alla Rocca, dopo quelle parole di Busk, Gwen cercò di dormire, ma senza riuscirvi. Nel cuore della notte sentì poi il cavallo di Herbert tornare nel cortile. |
Cercai disperatamente di dormire, ma quella faccenda e quelle parole mi rimbombavano in testa, senza darmi tregua tutta la notte.
Infatti, quando sentii il cavallo di papà che arrivava, mi alzai dal letto per raggiungerlo, tanto non riuscivo già a dormire, era inutile provarci. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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