![]() |
|
Con un brusco movimento tolse il braccio dalla mia mano, mi guardava con odio quasi ma in quella forza andai ad inciampare contro qualcosa e caddi.
Finii nell'acqua del mare, le onde erano leggere ma il mio vestito si bagno e mi voltai ad osservare dove ero inciampata arrabbiata "Almeno fare il gentiluomo e aiutarmi". |
In quell'acqua limpida e profumata di misteriose essenze, Gwen ed Elv continuarono a baciarsi.
Poi lui la guardò negli occhi, con uno sguardo carico di desiderio. La prese per i fianchi e la sollevò, facendola così sedere su una bassa e piatta roccia che spuntava dall'acqua increspata. Senza distogliere i suoi occhi neri da quelli verdi di lei, con fare delicato le fece allargare appena le gambe. Allora si chinò sul pelo dell'acqua, avvicinandosi a lei, cominciando, lentamente, a baciare il suo sesso rosso. |
Milo si voltò e subito si chinò per aiutare Altea.
La prese per mano e la fece alzare. "Scusa, non volevo..." disse. Ma poi si accorse di qualcosa che spuntava appena dalla sabbia. "Credo tu sia inciampata su questo..." abbassandosi per capire cosa fosse "... sembra una pietra sommersa nella sabbia..." |
Afferrai la mano di Milo "Bene...cosi va meglio?".
Osservai pure io la pietra e risposi "Sarà una pietra normale, sulla spiaggia capita di trovare pietre e scogli, ma mi ha davvero fatto male..strano sembra quasi spuntare dal nulla". |
Continuammo ancora, per chissà quanto tempo, ormai non avevo più idea di nulla a furia di stare su quest'isola.
Vidi i suoi occhi studiare i miei, poi mi condusse su una pietra e lì sentii la mia testa girare. Il cuore batteva all'impazzata, avevo tremendamente caldo e mi sembrava di impazzire. Affondai le dita nei capelli di Elv, ora bagnati d'acqua salata come i miei e li strinsi forte, con bramosia, per ancorarmi a lui e non perdermi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si, ma sembra strana come pietra..." disse Milo, cominciando a spostare la sabbia per tirarla fuori "... ha i bordi regolari..." e finalmente riuscì a tirarla fuori del tutto.
"Ma è incisa..." tenendola in mano e mostrandola ad Altea. Era una lapide consumata dal tempo, dalla calura e dalla salsedine. Di forma rettangolare recava delle parole incise in una lingua però apparentemente sconosciuta. |
Elv non acceva a smettere e Gwen si sentiva avvampare, con la testa che iniziava a girare piano.
Lui muoveva il capo con movimenti lenti, quasi ritmici fra le gambe di lei, mentre la ragazza affondava le sue mani fra i capelli scuri e bagnati di suo zio. Sentiva le labbra e la lingua di Elv che la facevano fremere, sussultare dove era più sensibile e calda. Poi quelle stesse labbra e quella stessa lingua iniziarono a muoversi più intensamente. Sempre di più. Sentiva quelle labbra e quella lingua dentro di lei, scivolare fin nella sua anima, muovendosi senza freni, sempre più velocemente, sempre più sfrenate. Era un piacere profondo, travolgente, folle. Gwen senza accorgersene si ritrovò a stringere la testa di Elv e a spingerla con le mani in modo ritmico, per provare sempre più piacere. |
Best e Destresya si accorsero di quella sagoma.
Se ne stava eretta, immobile e seminascosta nella folta vegetazione a fissarli. Il Sole non riusciva a penetrare in quel groviglio di felci e rampicanti, così che la misteriosa figura appariva vaga e mutevole in quella penombra. Il Sole ormai si chinava deciso sul promontorio di ponente e le luci del tramonto tingevano tutto di un purpureo trionfo policromo. "Rispondi..." disse Best "... chi sei?" Stringendo con una mano il bastone e con l'altra quella di Destresya. "E voi?" Echeggiò la voce della figura. Fece allora un passo avanti. Pur restando fra le larghe foglie ora però era più visibile. https://cdn.prod.www.spiegel.de/imag...6_fpy65.96.jpg |
Era un piacere profondo, travolgente, folle, era impossibile non impazzire.
Mi sconvolgeva sempre di più. Sentivo il fuoco consumarmi, dentro e fuori e la testa girava freneticamente. Non sarei stata in grado di reggermi, se non fossi stata su quella pietra. Stringevo sempre più forte i suoi capelli, agevolando i suoi movimenti ed impazzendo ancora di più. Forse sussurrai il suo nome fra i gemiti, non lo sapevo, era qualcosa di infinitamente travolgente, troppo per mantenersi lucidi ed io certamente non volevo esserlo, ora. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Che strano" guardandola mentre Milo la estraeva e me la mostrava "Non è certo un monolite, forse una lapide e vi è inciso qualcosa, in una lingua sconosciuta...forse una lingua antica del posto" deglutii "Speriamo di non aver profanato nulla, ma nessuno potrà aiutarci per decifrare queste frasi, che ne pensi tu?".
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 19.11.37. |
|
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli