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Herbert rientrò a tarda notte e Gwen andò incontro ad accoglierlo nel salone.
"Non era il caso che mi aspettassi svegli, Gwen." Disse lui. |
Lo trovai nel salone.
"Non riuscivo a dormire..." risposi, avvicinandomi. Ed era vero. Era inutile dire che ero rimasta abbastanza colpita dalla circostanza e mi aveva scossa parecchio. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Allora c'era qualcosa che ti turbava..." disse lui versandosi da bere "... cosa, Gwen?" Guardando la ragazza.
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Era incredibile come quest'uomo riuscisse letteralmente a leggermi dentro, erano davvero pochi quelli che ci erano riusciti, forse nessuno.
"Ho saputo che hai ucciso quell'uomo..." mormorai. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Herbert spostò i suoi occhi neri su Gwen.
"Si." Disse sorseggiando il suo liquore. "Mi avevano chiamato per questo. Se non l'avessi ucciso quell'uomo avrebbe di certo fatto del male ai bambini." Posò il bicchiere. "Ti inquieta sapere che tuo padre ha ucciso un uomo, Gwen?" |
Lo ascoltai attentamente, nel frattempo che sorseggiava il liquore.
Lo guardai con la serietà che la situazione richiedeva e mi fermai qualche istante a riflettere. "Voglio pensare che tu abbia fatto ciò che era giusto" risposi "Voglio fidarmi di te" aggiunsi poi, abbracciandolo. Avevo bisogno di lui nella mia vita e non ci avrei rinunciato solo per ciò che era successo. "Busk dice che per lui sei un assassino, ma è un idiota insolente e lo odio a prescindere..." mormorai poi, facendomi ancora stringere da lui. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Herbert strinse a sè Gwen, abbracciandola forte. I 2 restarono così per un lungo istante, durante il quale la ragazza si sentì protetta, sicura, amata.
"Domani lo manderemo via." Disse lui. "Dovevi dirmelo prima che non lo sopportavi." Accarezzandole il capelli rossi. "Forse ora dovresti dormire un pò, non credi?" Con tono premuroso. |
Mi sentivo bene quando lui mi abbracciava, ero protetta, una sensazione che non avevo mai provato prima.
Mi sentii sollevata quando disse che avrebbe mandato via Busk. Non lo sopportavo ed ero sollevata che andasse via, aveva davvero oltrepassato il limite. Annuii, era davvero meglio dormire adesso. "Buonanotte, papà" lo salutai, con un bacio sulla guancia, prima di andare a dormire. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Un'altra carezza ancora, un bacio sulla fronte e Herbert lasciò che Gwen andasse a letto.
Ora, più serena, avrebbe riposato bene. E così fu. La ragazza si svegliò al mattino, col chiarore del Sole sulla rocca. Dal cortile saliva l'odore delle focacce calde che Facio aveva preparato per la colazione. |
Dormii meglio, più tranquilla e con un peso in meno sul cuore.
Mi svegliai al mattino, il Sole che illuminava tutta la stanza scaldandola coi suoi raggi. Mi alzai, seguendo spontaneamente il profumo molto invitante delle focacce preparate da Facio e che non vedevo l'ora di assaggiare. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen si preparò e poco dopo scese per la colazione.
Nel cortile però vide Busk. Aveva gli abiti sporchi, in parte strappati ed il viso con escoriazioni e lividi. |
Quando scesi giù, dalle alte finestre vidi Busk in cortile.
Aveva gli abiti lacerati ed il viso era coperto da escoriazioni e lividi, infatti aggrottai la fronte. Così, uscii fuori, raggiungendolo. "Cosa ti è successo?" chiesi perplessa, senza capire cosa stesse accadendo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Sarai contenta ora..." disse Busk ancora dolorante "... cosa sei andata a dire a quell'uomo, eh? A piangere da tuo padre!" Fissandola con rabbia. "Quel dannato mi ha preso a frustate e poi cacciato." Sputando a terra. "Spero la maledizione vi uccida tutti!" E andò via, lasciando la rocca.
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Lo ascoltai sconvolta, non potevo credere che lo avesse fatto davvero.
Lo guardai andare via, mentre non riuscivo a capire. Probabilmente, anzi, sicuramente, mi ero illusa, mi ero lasciata abbagliare da una prospettiva che rischiava di scoppiare come una bolla di sapone. Entrai in casa camminando come un fantasma, incredula nei confronti di ciò che avevo appena visto e speravo che il mio non fosse solo un sogno destinato ad infrangersi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen arrivò nel salottino dove solitamente veniva servita la colazione e qui trovò Herbert ad attenderla.
Facio allora servì il tutto in tavolo. "Buongiorno, mia cara." Disse Herbert a Gwen. |
Arrivai in sala e trovai Herbert ad aspettarmi.
"Perchè l'hai fatto?" Iniziai "Perchè l'hai ridotto così? Ti avevo detto che non lo sopportavo, ma non era una valida scusa per trattarlo in quel modo. Voglio fidarmi di te, ma non farmi dubitare di ciò che sei, o di ciò che fai. A meno che tu non abbia intenzione di fare così con ogni persona che ci gravita intorno" conclusi, lasciando la sala. Avevo parlato con foga, dando sfogo a tutto ciò che pensavo, perchè davvero mi sentivo molto scossa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen lasciò la sala, adirata e forse delusa.
Era una mattina soleggiata e dal borgo giungeva un curioso silenzio. Il povero mentecatto ucciso da Herbert venne seppellito in una tomba semplice, in un angolo del Cimentero di Monsearcl. |
Mi sentivo delusa, presa in giro, sentivo che, forse, la signora Rust non aveva tutti i torti a dire che avrei sbagliato a fidarmi.
Ecco cosa ci avevo guadagnato fidandomi, ero stata illusa e poi delusa nel giro di poco tempo. Era orribile, non sapevo esattamente che sensazioni provassi, ma non mi piacevano. Sentivo una stretta forte allo stomaco e al petto, mentre stavo nella mia stanza sentivo come se dovessi scoppiare a piangere da un momento all'altro e per quanto mi sforzassi di vedere la cosa da un'altra prospettiva, non vedevo un Avia d'uscita. Forse, era stato un errore venire qui, sarei dovuta rimanere a casa mia, col mio onesto lavoro, lontana da Herbert. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen era in camera sua, avvilita, sconfortata, persino pentita di essere venuta alla rocca.
Ad un tratto sentì qualcuno bussare alla porta. "Gwen, sono io..." disse da fuori Herbert "... posso entrare?" |
Ero ancora avvilita, quando sentii bussare.
Era Herbert. "No..." mormorai, tentando di non scoppiare in lacrime da un momento all'altro. Non ero sicura di volere e potere parlare con lui, non ero riuscita a fare chiarezza dentro di me e non sapevo come avrei fatto a gestire tutto ciò. Non lo avevo previsto, non ero pronta e adesso non sapevo che fare. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Volevo uscire a cavalcare con te, ma se non vuoi andrò da solo." Disse lui da fuori. "Mi spiace saperti indisposta, Gwen. A più tardi..." e si allontanò, lasciandola tranquilla.
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Poteva essere che davvero non capiva la gravità della situazione?
Era davvero possibile? Non riuscivo davvero a capire... Non ci credevo che ritenesse tutto ciò normale, davvero non poteva essere così, doveva esserci uno sbaglio da qualche parte, perchè non era normale. Per cercare di schiarirmi le idee, decisi di scendere al borgo da sola, visto che stare in camera non mi avrebbe aiutato. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen alla fine decise di lasciare la rocca e di raggiungere il borgo.
Monsearcl appariva insolitamente tranquilla, sotto il caldo Sole di Luglio. tuttavia un piacevole e fresco vento giungeva di tanto in tanto, soffiando dal Taburn fin verso l'altura su cui sorgeva il borgo, a dare sollievo. Ad un tratto la ragazza vide, davanti al suo studio medico, il dottor Barber, l'uomo a cui Herbert aveva ucciso il suo paziente malato di mente. |
Tante emozioni si susseguivano, mentre percorrevo il sentiero assolato alleggerito dalla brezza.
Arrivai nel borgo, in cui aleggiava un sentore di tranquillità e mi sarebbe piaciuto sapere a cosa era dovuto. Dubitavo che c'entrasse la morte di quell'uomo, soprattutto perchè ciò non avrebbe allontanato il rischio della bestia. Da lontano, vidi il dottor Barber. Non ero molto in vena di parole, ma decisi comunque di parlargli. "Buongiorno" lo salutai "Ho saputo ciò che è successo col vostro paziente... Mi dispiace..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La questione si era risolta più in fretta di quanto mi aspettassi e il poveretto era stato fatto fuori senza tante cerimonie.
Non che mi preoccupassi per lui o per i bambini, l'empatia non era il mio forte, questo sicuramente. Stavo giusto per tornare dal mio signore a riferire quanto avevo visto quando notai qualcosa di strano, una figura incappucciata che se ne andava in giro con fare sospetto. Normalmente mi sarei fatta gli affari miei, ma in una circostanza come quella, dove ogni cosa poteva nascondere un indizio o essere importante, allora decisi di seguirlo senza parere, per vedere dove stesse andando. Dopotutto, in quel momento si sospettava di tutto e di tutti. |
Gwen si avvicinò al dottor Barber e lo salutò, parlandogli del suo paziente ucciso.
il medico si limitò ad annuire, col volto visibilmente affranto. Intanto, al centro del borgo, destresya aveva notato il misterioso individuo incappucciato. Decise così di seguirlo. Quello si muoveva furtivo, silenzioso e con fare ambiguo, quasi fosse un'ombra. Raggiunse le mura, deciso ad uscire dal centro abitato. |
Era affranto, distrutto e mi sentii terribilmente male per lui.
"Perdonatemi, io non so bene cosa dire... È meglio vi lasci solo, volevo solo esprimervi le mie condoglianze... Addio, dottore..." mi congedai, allontanandomi per lasciarlo solo. Non sapevo bene cosa dire e immaginavo che nemmeno lui fosse in vena di discutere, così ripresi a passeggiare per il borgo, pensando che magari sarei potuta passare in sartoria per qualche abito. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Barber vide Gwen andare via e rientrò nel suo studio medico.
La ragazza allora decise di passare dalla sartoria in cui un tempo lavorava. Ma prima di giungervi vide due figure sotto l'ombra di un porticato, appena dentro uno stretto vicoletto. Erano Busk ed un uomo avvolto in abiti scuri, dai lunghi capelli grigi e lo sguardo sottile. Gwen aveva già incontrato quell'uomo, essendo giunto al borgo giorni prima, accompagnato da una ragazza bionda sempre armata. |
Mentre mi dirigevo verso la sartoria, notai con sorpresa Busk in in vicolo, avvolto in degli abiti scuri, mentre parlava con un uomo dai capelli grigi ed il volto sottile.
Li avevo visto giungere alcuni giorni fa con una donna bionda, ma mi chiedevo chi mai potesse essere. Così, mi avvicinai con discrezione, per ascoltare ciò di cui stessero parlando. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Andrò a controllare gli annali del monastero, come mi hai detto." Disse Odigel a Busk.
I 2 si salutarono e l'uomo svanì nell'ombra del vicoletto, mentre Busk sbucò in strada, a pochi passi da Gwen. |
Sentii che parlava degli annali del Monastero, gli stessi che avevamo consultato insieme.
Capii che aveva cercato di traviare anche quell'uomo circa quella storia e sperai che lui, come me, si rifiutasse di prendere in considerazione quella teoria. Mi allontanai, dirigendomi nuovamente verso la sartoria, quando vidi che Busk sbucava dal vicolo non distante da me. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Busk si voltò e vide Gwen.
La guardò con disprezzo e si voltò per andare via. |
Si accorse di me, guardandomi con disprezzo, mentre andava via.
Non sapevo cosa dire o pensare, in poco tempo erano successe tantissime cose, troppe e mi sentivo confusa, soverchiata. Lo lasciai andare, di certo non aveva voglia di parlare con ne, né io con lui, cosa avremmo dovuto dirci dopo tutto quello che era successo? Così, continuai il mio giro, cercando di non pensarci. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Alla fine Gwen si ritrovò nel centro del borgo, proprio nei pressi della sartoria dove un tempo lavorava.
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Raggiunsi la sartoria ed entrai.
Non era solo per i vestiti, sebbene qualche acquisto avrebbe potuto risollevarmi il morale, ma avevo soprattutto bisogno di un volto amico, qualcuno che conoscessi bene, davvero e la signora Rust faceva al caso mio. Sentivo che il malumore era un po' scemato, adesso, ma preferivo aspettare ancora un po' prima di tornare a casa e confrontarmi con Herbert. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen entrò nel negozio e trovò la signora Rust impegnata a piegare varie stoffe sul bancone.
"Gwen..." disse stupita "... sei tu? Che sorpresa! Eppure avevo saputo che tuopadre preferiva fornirsi altrove per il tuo guardaroba, no?" Un pò acida. |
Trovai la signora Rust intents a piegare delle stoffe e fu subito sorpresa di vedermi, infatti io sorrisi.
Sì, anche la sua acidità mi mancava. Ebbi subito un assalto di nostalgia, non appena vidi quella stanza, il bancone, le stoffe. Era passato solo poco tempo, ma me sembrava una vita intera. "Mi era stato detto che aveva aperto un conto qui, in realtà, ma comunque sia, non può impedirmi di venire a farvi visita, no?" con un sorriso gentile, mentre mi avvicinavo a lei. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Forse stavo perdendo tempo, ma era come a caccia, decisioni prese sull'istinto, che dovevano essere portate a termine.
Ci sarebbe stato il tempo per dire al mio signore di quel poveretto, non sarebbe certo scappato. L'uomo incappucciato, invece, sembrava proprio deciso a scappare. Tanto che si dirigeva verso l'uscita dal centro cittadino. Oh ma io continuavo a seguirlo, avrei scoperto dove stava andando. |
La signora Rust sorrise a Gwen e la strinse a sè.
"Sono lieta di rivederti..." disse "... e dimmi... tu sei felice?" Intanto Destresya stava seguendo l'uomo incappucciato. Lo vide uscire dal borgo ed avviarsi da solo verso la campagna e poi nel bosco. |
Ricambiai l'abbraccio della signora Rust, Che da quando ero andata via era diventata decisamente molto più espansiva.
A quella domanda, mi irrigidii senza darlo a vedere e sorrisi. "Sì, mi piace la mia nuova vita, anche se mi manca terribilmente questo posto..." indicando il negozio. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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