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Arrivammo in una dimora nobile e Trevor e il dottor Misk scesero e io mi diressi verso il circolo letterario.
Ero perplessa..molto...e non era un difetto professionale. Il dottor Misk Rainneg era uno straricco, e per di più possedeva terreni qui ad Afragolignone...e quindi perchè aveva aspettato di giungere qui solo quando avevo dato la mia dimora in affitto? Se lo poteva permettere già da prima ovviamente...qualcuno aveva fatto in modo lui entrasse in casa mia. E poi pensai a quando Trevor mi chiese se sarei stata una di loro...cosa intendeva..ero venuta io stessa ad invitarlo, e poi mi sorprendeva come era a difesa di questo dottore, e di come non si era minimamente scomposto quando parlai di Antone..dovevo stare attenta. Arrivammo al circolo letterario e scesi, entrai e vidi alcuni scrittori e giornalisti conosciuti ai tempi universitari e pure colleghi.."Salve" dissi sedendomi al loro tavolo sorridendo, finalmente potevo stare tranquilla "Novità? E' troppo tranquilla la città non pensate? Nessun furto più, nessun clamore dalla Taddeus..sembra tutto tornato nella normalità". |
"Se pensate questo, possiamo sempre tornare sui nostri passi... io stavo andandomene, siete voi che mi avete fermata..." risposi piccata all'uomo. "Se il capo preferisce stare da solo, lungi da me l'idea di imporgli la mia presenza, tanto più che, a dispetto della prima impressione, credo non mi stia nemmeno tanto simpstico. E, giusto per amore della precisione, io non amo la compagnia di molte persone... tante volte un libro e un bicchiere di vino bianco sono i migliori amici del mondo..."
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Misk sorrise a Gwen.
Un sorriso rassicurante. “Nulla, damigella...” disse “... voi siete di certo una ragazza che non ha paura. Com'è giusto che sia. Sono lieto abbiate accettato il mio umile dono.” Riferendosi all'anello. Un attimo dopo tornò Theris. |
Lo guardai per alcuni lunghi istanti.
Un attimo dopo tornò Theris ed io mi voltai, sorridendogli e prendendo la sua mano. "È pronto il pranzo?" gli chiesi. Nel frattempo, l'anello era già scivolato nella tasca del mio vestito. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Nessuna donna lo è...” disse divertito Guisgard a Vivian “... allora voi siete particolarmente brutta secondo il vostro metro di giudizio riferito a me.” Ridendo. “Beh, ora sono curioso di vedere questa bellissima e ricca dama che chiede di parlarmi. Facciamo così... portatela qui nel cortile... dopotutto non ho ancora terminato la mia cavalcata...”
Intanto Dacey ed Ottan attendevano di essere ricevuti. “Sono sicuro che saprete tenere testa al nostro eccentrico riccone...” facendole l'occhiolino il giornalista. |
Altea arrivò al circolo letterario e trovò alcuni vecchi amici, con cui cominciò a parlare.
Questi però la informarono di ciò che era avvenuto nella notte al Museo del Maschio, con il misterioso assassinio del direttore, finito col capo mozzato. |
Risi a quelle parole.
"Intendevo che nessuna è speciale, se fate complimenti a tutte..." facendogli l'occhiolino per poi scuotere la testa, divertita. "E sia, ve la porterò qui, così poi potrò andare ad indagare.." sorridendo. E a prendere un vestito nuovo... Così, tornai nella sala degli arazzi. "Seguitemi, prego.." alla dama "Il signor Taddei vi riceverà nel cortile..". Li condussi così dove avevo lasciato Giusgard e qui trovai anche la ragazza che aveva parlato alla conferenza, insieme a Bafon. "Ecco la donna di cui vi ho parlato.." indicandola con un ceno della mano. "Ora se permettete, avrei del lavoro da sbrigare..." sorridendo. Lasciai così il palazzo, immettendomi nelle strade cittadine, iniziai a chiedere in giro che cosa fosse successo. Sicuramente i mormorii della gente mi sarebbero serviti. |
Ascoltai attentamente i miei amici esterefatta.."Il direttore?E' tremendo..era un uomo così placido, che fine orribile. Non si sa se hanno portato via qualche quadro, se è legato al fatto alla Taddeus e alla cattedrale...andrei a darci un' occhiata, che dite..qualcuno viene con me o intralciamo le indagini?" pensierosa.
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“Strano, lui sta simpatico a tutti.” Disse Bafon a Gaynor. “Almeno a molti.”
Attraversarono un lungo corridoio e l'uomo chiese ad uno dei domestici dove il capo. Quello indicò il cortile e Bafon portò lì la ragazza, dove trovarono Guisgard impegnato a cavalcare. |
Nyoko si congedò da Ausputin e da Wolfetta, raggiungendo la sua camera.
Qui era già pronta la tela bianca, su cui avrebbe dovuto dipingere il suo sogno. E nel fissare la tela la ragazza avvertì un capogiro... Un fiore nero. Una lunga ombra che divenne sangue vischioso e rosso. Una spada insanguinata ed una maschera strappata. Fu un attimo, poi la visione svanì. |
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