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“Invece qui è scritto nero su bianco...” indicò il padrone a Nora “... si tratta proprio di un cacciatore di taglie professionista... e sembra sia anche molto in gamba... mi chiedo a questo punto perchè mai quel collezionista abbia ingaggiato un cacciatore di taglie...” masticando noccioline.
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Sorrisi.
"Tranquillo, capirà. Poi gli spiegherò per bene. È un'emergenza, no?" sorridendo e baciandolo dolcemente. Poi mi staccai da lui e chiamai Richard. Mi dispiaceva lasciare Elv. Lui era solo, non poteva nemmeno denunciare il furto, a chi avrebbe dovuto appellarsi? Chi avrebbe avuto dalla sua parte? Nessuno, oltre me. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Dalla cucina arrivava un aromatico profumo di caffè.
Poco dopo uscì Guisgard con un vassoio. “Ecco il tuo caffè...” disse offrendo la tazzina a Clio “... e qui abbiamo dei biscotti...” sorridendole. Poi si sedette anche lui. “Forse non dovresti scorrazzare troppo su quell'auto...” alla ragazza “... la macchina che ci seguiva non credo si darà per vinta troppo in fretta... dovresti parlarne al tuo centro...” accendendosi una sigaretta “... fumi?” |
Simon guardò Dacey, senza però aggiungere nulla.
Finalmente arrivarono davanti al ristorante. Parcheggiarono e poi entrarono. Subito il principale li vide, invitandoli a raggiungerlo. Si sedettero al suo tavolo ed il pranzo cominciò. “Che bella coppia siete.” Disse il principale. “Si, sono un uomo fortunato...” Simon, prendendo la mano di Dacey “... Dacey è la donna migliore del mondo ed io ne sono innamorato alla follia.” E senza preavviso si avvicinò a lei e la baciò sulla bocca. |
“Ehi, non fare così...” disse Ren, prendendo la mano di Nyoko “... non volevo certo fare il saccente... cercavo solo di capire a cosa credessi tu...” guardandola “... vuoi che non ne parliamo più? Preferisci così?”
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Il profumo non era niente male, e quando Guisgard tornò addirittura con un vassoio lo guardai stupita.
"Accidenti, che servizio!" esclamai, sorridendo, spensierata "Grazie..". Si sedette accanto a me, e io presi subito un biscotto, per poi concentrarmi sulla tazzina di caffè caldo. "Lo so.." sospirai, scuotendo la testa piano "L'auto non è mai uscita dal Centro.." gli rivelai "L'ho portata fuori solo perché credevo che.." abbassai lo sguardo sulla tazzina, imbarazzata. "Credevo che se tu l'avessi guidata..." alzando gli occhioni imbarazzati e spalancati su di lui "Avresti cambiato idea..." sussurrai quasi, per poi abbassare lo sguardo, sconsolata "Ma non ha funzionato.." sospirai, per poi bere un sorso di caffè. "No, non fumo.." risposi poi, gentilmente. |
" Grazie per questo pranzo " dissi al capo una volta che fummo finalmente arrivati al ristorante. Tuttavia mi aspettavo di veder anche altri colleghi invece eravamo solo noi tre.
Dovetti forzarmi e sorridere alla affermazione dell'uomo e ancora di più nel sentire Simon portare avanti la farsa. Quello che fece dopo fu totalmente inaspettato e se non fosse stata per la presenza del mio principale nulla mi avrebbe trattenuta da mollare un ceffone a Simon. Facendo appello a tutto il mio autocontrollo invece finsi un sorriso. " Vogliate scusarmi un attimo" dissi alzandomi e gettando un'occhiataccia gelida verso Simon, quindi mi diressi verso il bagno. Lì mi sciacquai la faccia cercando di restare calma benché mi sentissi la rabbia ribollire dentro. Non gli avrei perdonato quel gesto. Una tornata nella sala presi giacca e borsa. " Perdonatemi ma purtroppo mi sento poco bene, preferisco tornare a casa a riposare. Vi prego di non interrompere però il pranzo a causa mia, anzi bevete alla mia salute. Prenderò un taxi per tornare. Ancora grazie per il pranzo, mi dispiace davvero dover andare." Non vedevo l'ora di allontanarmi da lì e non dover sopportare ancora la presenza di Simon. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
“Si...” disse Richard rispondendo al cellulare “... Gwen, sei tu?” Riconoscendo il numero sul display. “Sei già qui? Sei davanti all'ospedale?”
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Guisgard guardò Clio.
“Quindi” disse “è così importante che io guidi quell'auto? Tu, almeno, sembri tenerci molto. Perchè? Perchè una ragazza bionda tiene così tanto che uno sconosciuto guidi quell'auto? E poi non ho ben capito che ruolo hai nel centro... chi sei, Clio? Una scienziata? Una pilotessa? Io ti guardo, ma non riesco a capirlo... perchè sei qui con me? Qui e non altrove, magari col tuo ragazzo?” Fumando. |
“Oh, mi spiace molto...” disse il principale a Dacey.
“Aspetta, ti accompagno io...” alzandosi Simon “... l'auto è parcheggiata qui vicino...” Ma proprio in quel momento, voltandosi, Dacey notò un volto a lei famigliare. Si trattava di Palos, collega e miglior amico di suo marito Tardes, che la fissava. Era seduto ad uno dei tavoli con un amico, forse arrivato lì per la pausa pranzo. E probabilmente aveva visto quel bacio tra lei e Simon. |
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