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"Non sono la morte, ma la vita..." disse la voce con tono vagamente femminile "... libererò tutti... tutti... molto presto... forse già domani..." a Destresya "... cosa voglio che tu faccia? essermi amica e riconoscente..."
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Arrivarono due infermiere a prendere la ragazza, usando la forza quando lei si ribellò.
Quegli occhi terrorizzati, il corpo fremente per la paura... Guardai la paziente con cui stavo parlando, poi mi decisi e seguii le infermiere. Perché prendere una paziente perfettamente tranquilla e portarla via? Avevo sempre dubitato delle terapie in questo ospedale e non mi sbagliavo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen seguì le due infermiere che trascinavano via la povera ragazza.
Il peluche era caduto a terra, calpestato da una delle due infermiere. Arrivarono davanti alla stanza dove si attuavano gli elettroshock e qui Gwen non poté andare oltre, visto un infermiere bloccava l'ingresso. |
Le seguii, chiedendomi ancora la motivazione di una seduta di elettroshock proprio adesso, dal momento che la paziente era tranquilla.
A prescindere dal fatto che io lo avrei abolito comunque. Raccolsi il peluche, caduto a terra e calpestato, mentre andavo verso la stanza. Un infermiere bloccava il passaggio. "Mi faccia entrare, cortesemente" dissi, atona. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Non capivo, la cosa non mi piaceva neanche un po'.
Oddio, se c'era da scappare ero la prima a volerlo, altrochè. Dovevo giocarmi bene le risposte in modo da non inimicarmi un possibile alleato, o un'alletata, ma allo stesso tempo non tradirmi se c'erano i medici ad ascoltare. "Ah se mi tiri fuori di qui ti sarò amica eccome!" annuii, ma sempre con il mio tono spiritato "Ma chi sei davvero?" sempre più curiosa. |
“Mi spiace, non posso lasciarla passare.” Disse l'infermiere a Gwen. “Durante le sedute di elettroshock solo il personale autorizzato può accedere. Mi spiace, dottoressa, sono disposizioni sempre esistite e se manco verrò licenziato.”
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"Ah, personale autorizzato? Sono un medico di questo istituto, in caso non lo ricordasse" insistetti ancora.
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"Mi spiace, si rivolga al direttore, dottoressa." Disse l'infermiere a Gwen.
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"Bene, lo farò subito" dissi, risoluta.
Era ora di vederci chiaro in questa storia. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Te l'ho detto..." disse la voce a Destresya "... il liberatore..." benchè fosse una voce femminile "... preparati... presto uscirai da qui... una volta libera però non scordarti la mia amicizia..."
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