Rimasi letteralmente sconvolta.
Dovevo avere sentito male, giusto?
Certo, sicuramente avevo sentito male, non era possibile, non lo era!
"Come... Come avete detto che vi chiamate?" chiesi, con tanto d'occhi.

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"Elv, mi chiamo Elv." isse lui fiissando Gwen. "E' un nome come un altro, non sono l'unico ad averlo." Ridendo piano davanti allo stupore di lei. "Mi sembri un pò svampita, sai? Forse ho capito perchè sei qui tutta sola... ti sei di certo persa. Il tuo nome lo ricordi almeno?" Ironico.

Certo, non era l'unico ad averlo, ma stranamente quello che lo aveva, aveva anche la sua stessa faccia.
Ma poi, un pensiero improvviso mi colse.
E se il sogno aveva ragione?
Questa differenza temporale, quello strano viaggio che la nostra gente aveva fatto...
Mi riscossi e lo guardai male alla sua ironia.
Il carattere c'era, di sicuro...
"Mi chiamo Gwen" dissi poi "Il vostro nome ed il vostro viso... Mi ricordano moto quelli di una persona..." aggiunsi, persa nei miei pensieri in quella situazione surreale.
"Comunque, ho da fare, perdonatemi. Devo trovare qualcosa di molto importante" dissi poi spiccia, tornando a cercare i fiori rossi.
Dovevo capire di più di quella faccenda e capire come risolverla, al più presto.

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"Puoi darmi del tu, non sono così vecchio." Disse divertito Elv a Gwen. "Cosa stai cercando? Anche io, come detto, cerco qualcosa... magari possiamo cercare insieme, aiutandoci a vicenda. Ti va?" Fissandola.

Sospirai appena, premendo con le dita sulle tempie.
"Mi servono dei fiori rossi per un siero, il mio fidanzato rischia la vita per una vipera e non posso perdere tempo... Ne ho già perso abbastanza..." Mentre continuavo a cercare.

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"Capisco, è una cosa seria..." disse Elv a Gwen "... vieni, ti accompagno... bisogna far presto..." prendendola per mano e scendendo insieme verso il ventre di quella profonda caverna, mentre la vegetazione si faceva più fitta.
Alla fine raggiunsero uno spuntono roccioso sul quale, da una fessure nlla pietra, scorrevano gocce d'acqua.
Sullo spuntone amantato di muschio e foglie spuntavano dei fiori rossi.
"Eccoli!" Indicò Elv alla ragazza.

Sbarrai gli occhi trattenendo il fiato mentre mi prendeva per mano e mi portava verso la parte più bassa della caverna.
Sottrassi la mano al primo momento utile, era una cosa strana, era come essere con lui, ma al contempo no e non ci capivo più nulla.
Mi fiondai subito a raccogliere i fiori, vedendoli fra le rocce e ne presi più possibile, volevo evitare di prenderne pochi rischiando che non bastassero.
"Qual è... Qual è il manufatto che stai cercando?" chiesi, mentre raccoglievo i fiori.

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"Un manufatto molto antico..." disse Elv mentre Gwen raccoglieva quei fiori "... per molti pare sia leggenda ma io so che invece esiste ed è sepolto qui sotto... si tratta di un manufatto alieno... una maschera d'oro..."

Mi bloccai a quella risposta.
La maschera.
Elv.
Il sogno.
Tutti i pezzi quadravano, tutti, nessuno escluso.
Cercai di fare finta di niente, mentre riprendeva raccogliere i fiori.
"E cosa ci fanno poi i cercatori di tesori delle maschere d'oro?" chiesi, apparentemente per curiosità, ma a questo punto volevo davvero saperne di più.

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"Beh, se la trovo davvero poi posso venderla." Disse Elv a Gwen. "Come manufatto alieno ha un valore inestimabile ed io mi sistemerò per tutta la vita." Facendole l'occhiolino.