Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 13-06-2016 17.19.31

Icarius si voltò e fissò Clio.
Mai forse gli era sembrata così bella.
“Vieni, fuggiamo via...” disse porgendole la mano “... ormai il nostro ruolo, il nostro scopo è finito... che siano gli altri a continuare, a combattere le loro battaglie... vieni, Clio... fuggiamo insieme... lontano... dove potrò amarti per tutta la vita... ti amo...” con un cenno del capo per invitarla a seguirlo.

Clio 13-06-2016 17.24.10

Strabuzzai gli occhi, incredula.
Come poteva non aver ancora capito qual'era il problema?
Ero allibita e sconcertata.
Non volevo andare via, possibile che non avesse capito?
"Cosa.." mormorai "Cos'ha questo posto che non va?" chiesi, alzando gli occhi incerti su di lui.

Dacey Starklan 13-06-2016 17.25.42

Quello era uno di quei momenti in cui le parole non servivano.

Niente di ciò che poteva dirmi avrebbe potuto darmi certezze quanto quel bacio.

Un bacio che scosse tutto il mio animo risvegliando sensazioni nuove e uniche.

Un bacio che conteneva dentro di sé speranze e desideri.

Un bacio di cui mai mi sarei stancata e che non volevo far terminare.

Tutto era racchiuso in quel bacio, e tutto il mondo pareva perdere importanza.

Mi strinsi in quell'abbraccio cercando il suo valore.

Gli sorrisi teneramente rimanendo specchiata nei suoi occhi.

" Ehiss" mormorai dolcemente per poi baciarlo ancora.

Guisgard 13-06-2016 17.25.58

Attraversarono quello scorcio di isola, che separava la spiaggia dall'interno.
Così, per una foresta lussureggiante e tropicale scesero fino al piccolo villaggio.
Qui però nulla sembrava richiamare ad un ambiente ostile.
Infatti non sembrava una tribù guerriera.
C'erano molte donne, impegnate a lavorare la canapa o a spremere frutti e foglie per ottenere uno strano succo simile al vino, anziani fermi a pregare con sconosciuti rituali e bambini occupati a giocare.
Allora da una delle capanne uscì un uomo alto e robusto, dalla pelle bianca e l'aspetto bonario.
“Salute a voi, amici.” Disse sorridendo al pirata e a Gaynor. “Benvenuti.”
“Salve a voi...” il pirata “... chi siete?”
“Sono il dottor Belmont e vi do il benvenuto in questo splendido angolo di mondo.” L'uomo ai due nuovi arrivati.

Guisgard 13-06-2016 17.30.04

Pagant uscì poco dopo dalla locanda e con Altea salirono sul suo carro, per poi partire verso la loro meta.
Fu un viaggio non troppo lungo, costeggiando il mare da una piccola stradina che si inerpicava tra scogliere e promontori.
Infine raggiunsero il lussuoso Palazzo delle Ginestre, che sembrava per nulla cambiato rispetto ai ricordi di Altea.
E qui la dama riconobbe una figura ferma fuori al portone che discuteva con dei servi.
Aveva indosso ricchi abiti.
Era Guren.

Guisgard 13-06-2016 17.32.33

“No è casa nostra.” Disse Icarius a Clio. “Non capisci? E' la terra dei Taddei e delle loro battaglie, che non sono le mie e non sono più neanche le tue.” Fissandola. “Io sono Icarius e non Guisgard. L'ho capito stanotte. Ora ti chiedo... mi ami come io amo te? Mi ami per ciò che sono? Sono Icarius. Icarius e basta. Se si, allora fuggi via con me, lontano.”

Lady Gaynor 13-06-2016 17.33.49

Attraversammo la folta vegetazione ed arrivammo al villaggio, dove la vita sembrava svolgersi nel più tranquillo dei modi. Bambini che giocavano, donne dedite ai loro lavori e nessun viso ostile. Tirai un sospiro di sollievo... eravamo approdati su di un'isola pacifica.
Da una capanna, un uomo dalla stazza imponente uscì per darci il benvenuto. Si presentò come dottor Belmont ed aveva un'aria assolutamente bonaria.
"Salute a voi, dottore... diteci, dove siamo approdati?"

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Guisgard 13-06-2016 17.35.04

Quel bacio durò a lungo tra Ehiss e Dacey.
Come se lui temesse che lei potesse volare via.
Il domani era incerto.
L'ombra della maledizione era viva.
Ma l'avrebbero combattuta insieme.
Viaggiando insieme.
Alla ricerca del Fiore Azzurro e della Gioia.
Quella dei Taddei.
Quella vera, che rende felici.

Altea 13-06-2016 17.36.28

Durante il viaggio ammirai la bellezza della costiera finchè finalmente raggiungemmo Palazzo.
Non era cambiato, splendido e regale, il giardino pieno di fiori e ginestre.
Il mio sguardo si volse verso una figura familiare, lo scrutai attentamente e rimasi a bocca aperta..ma quello era Guren.
Non potevo crederci...lui era qui tranquillo e a me...mi avevano presa. Dove era lui mentre mi stavano portando via? Era pure vestito sontuosamente..sarebbe stato il colmo quell' avanzo di galera fosse davvero il conte.
Scesi dal carro di Pagant e lo ringraziai sorridendo..poi il mio viso si fece serio e mi avvicinai a Guren..."Oh milord..penso dovrei chiamarvi...chi non muore si rivede..un contrabbandiere che ha fatto carriera. Strano..io sono stata presa da non so chi e portata in una città lontana e voi..voi siete rimasto qui e vivo, non mi avete nemmeno salvato..siete voi il conte ha comprato il Palazzo di mia zia?" con sguardo severo.

Guisgard 13-06-2016 17.38.50

“Quest'isola sperduta” disse Belmont a Gaynor “non ha nome, né posizione sconosciuta. E' protetta dalla barriera corallina e da venti che stranamente oggi hanno soffiato poco. Per questo siete giunti qui. Una leggenda degli indigeni dice che un giorno sarebbe giunti due dei innamorati e bellissimi, a portare prosperità nell'isola. Io credo che siate voi.”
“Non siamo dei, ahimè...” il pirata.
“Ma siete innamorati e bellissimi.” Sorridendo Belmont. “Restate qui con noi. Posso assicurarvi che il mondo e le sue miserie qui non sono avvertite. Restate ad aiutateci a vivere felici. Io e mia moglie vi arrivammo anni fa e ne abbiamo fatto la nostra casa.”

Dacey Starklan 13-06-2016 17.41.05

" Ci stanno guardando" mi resi conto ma lo dissi ridendo, non mi importava di cosa pensasse la gente.

" Mi hai regalato una delle sere più belle della mia vita... A dispetto di quel vecchio, io non ho paura finché ti ho accanto. E non vado via, non ti lascio solo... E lo sai perché, sai cosa provo per te..."

Guisgard 13-06-2016 17.42.44

“Salute a voi.” Disse sorridendo Guren ad Altea. “Vi attendevo, sapete? Vostra zia mi disse che sareste tornata. Lei è in Francia ma le ho promesso, nell'acquistare questo palazzo, che vi avrei aiutata a tornare da lei a casa vostra. Io sono stato fortunato. Ho combattuto l'usurpatore Cimas e quando è morto il re mi ha ricompensato facendomi conte.” Raccontò. “Per questo vi darò il denaro per poter tornare in Francia dalla vostra famiglia.”

Clio 13-06-2016 17.47.28

Chinai il capo, visibilmente delusa.
"Intendevo questo angolo di brughiera..." a denti stretti, per nascondere le lacrime "Era perfetto.." sussurrai piano.
Come poteva sprecare quel momento così magico?
Non riuscivo a credere che non avesse compreso.
"Metti in dubbio il mio amore?" con gli occhi rossi e lucidi "Perché? Perché hai capito che non sarò mai la tua amante?" con rabbia, mentre le lacrime scendevano.
"Dovrei essere io a chiedermi perché non ci arrivi..." sussurrai infine, scuotendo la testa.
Poi chiusi gli occhi, ero stanca di piangere.
Li riaprii.
"Contento te.." secca, delusa, per poi rimettermi la sottoveste e alzarmi per andare a prendere il vestito.
E io che pensavo che quel meraviglioso angolo di brughiera, così magico e surreale fosse fatto apposta per noi.
E io che pensavo che lì avrei potuto essere finalmente donna, finalmente sua.
E io che non desideravo altro.

Lady Gaynor 13-06-2016 17.51.11

Quando il dottore ebbe finito di parlare, strinsi ancora più forte la mano di Teous e lo guardai negli occhi. Lo amavo da morire e restare insieme in quel paradiso mi sembrava la migliore delle opportunità che potessero capitarci. Una natura incontaminata e gente semplice, senza pretese, ma con un gran cuore. Potersi amare liberamente in quello scenario paradisiaco... non mi pareva vero dopo le brutture appena accadute.
"Amor mio, sarei felice qui, lo sento..." dissi a Teous
"Anche se non so cosa potremmo mai fare per rendere le vostre vite più prospere..." rivolgendomi poi al dottore.

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Altea 13-06-2016 17.51.56

A quelle parole il mio nervosismo salì..."Mia zia sapeva io sarei tornata? E da dove...è andata da un indovino..ma voi sapete che è successo in quella casa? Io no..so solo qualcuno mi ha tramortita, poi mi sono trovata in un posto chiamato Monte del Dragone...e poi invischiata in una storia stranissima e non ci crederete...mi sono pure innamorata..e se non sbaglio mentre mi tramortivano..voi eravate fuori la casa".
Ascoltai con attenzione le parole di Guren..."Mia zia...come avete fatta a conoscerla, mi hanno detto questo Palazzo apparteneva a una nobildonna decaduta e il conte..ovvero voi..la aveva pagata fior di quattrini per aiutarla..cosa è successo? Comunque vi devo elogiare..perchè avete sconfitto Cimas, vi siete fatto onore" e poi con curiosità mi avvicinai a lui sottovoce "Ma è vero vi è un presunto erede diretto del Duca..mi hanno parlato di morti misteriose e quindi questo erede come tutti i Taddei non può amare..vi prego narratemi questa storia" mentre storcevo il naso...io non volevo tornare a Corte e poi avevo i miei soldi.

Guisgard 13-06-2016 17.54.01

“Sei tu che non comprendi...” disse Icarius a Clio “... io ti amo e voglio che tu sia mia moglie... e voglio andare via da qui. Non capisci? Qui non saremo mai al sicuro. Altri penseranno io sia Guisgard. Qualcuno vorrà portarmi a Capomazda, qualcun altro addirittura uccidermi. Invece lontani da qui saremo liberi e felici.”

Guisgard 13-06-2016 17.56.18

“Questo posto è incontaminato.” Disse Belmont a Gaynor. “Qui siamo tutti amici, senza gerarchie e senza attriti. Ognuno lavora a ciò che più sa fare e tutti aiutano tutti. Restate qui e troverete di certo il vostro posto fra noi.”
“Io credo che qui si possa essere felici, amore mio...” mormorò il pirata.

Guisgard 13-06-2016 17.59.38

“A me interessa poco di cosa accade a corte.” Disse Guren ad Altea. “Qui sono felice e ho tutto ciò che desidero. Vostra zia ha preferito tornare in Francia perchè con il ritorno dei Taddei le donne come lei non sono ben viste, essendo un po' troppo sfrontata, diciamo così. Io sono stato onesto con lei, pagando il giusto questo palazzo e come le ho promesso sono disposto ad aiutare voi. Ora vi darò il denaro pattuito con vostra zia e sarete voi poi a decidere cosa farne.”

Altea 13-06-2016 18.06.09

A quelle parole rimasi interdetta..."Cosa? Mia zia sarebbe una sfrontata per i Taddei...magari pure una tipa come me...e perchè mai..a questo punto a me interessa..abbiamo sognato di venire qui..io l' ho seguita pur di non tornare in Francia e nemmeno mia zia voleva ritornarci..sfrontate? Bene...io vorrei i miei soldi...io ho un conto cospicuo in banca..i soldi che dovete darmi sono i miei..sapete che vi dico...fatemi andare a questa Corte di bigotti...vedranno chi sono le donne de Chermount.." e nel mio viso si dipinse una voglia di rivincita.."Presentatemi come una dama di compagnia del nuovo Duca...vedranno che abbiamo educazione, serietà e pure siamo imparentati coi reali francesi" ero davvero offesa...già Johnata ci aveva umiliate.

Lady Gaynor 13-06-2016 18.06.13

"Si, tesoro... lo credo anch'io..."
La vita era d'improvviso diventata bellissima... io, Teous e il nostro amore, un posto bellissimo e degli amici su cui poter contare. Non ero più una regina, ma ero di sicuro più ricca di prima.

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Clio 13-06-2016 18.11.10

Moglie...

Chiusi gli occhi, lasciando ricadere il vestito che avevo preso in mano.
Un respiro, un altro.

La cella era umida e tetra, da fuori giungevano strani rumori.
Aveva dormito per anni, forse era stata drogata, forse tramortita, forse semplicemente dimenticata.
Qualcosa l'aveva risvegliata, allora si era sentita incatenata, allora si era accorta di essere imprigionata.
Aveva lottato, aveva provato a liberarsi da sola, inutilmente.
Ma poi, improvvisamente, quando ormai stava per perdere le speranze, le catene crollarono, come d'incanto.
Si tastò i polsi e corse fuori, dove il sole per un momento l'accecò.
C'era il soldato di guardia, nella sua uniforme Verdeaurea, c'era la vergine innocente, che le sorrideva timidamente.
Erano immobili, inutili.
La donna allora alzò gli occhi al cielo, le guardò entrambe.
"Adesso comando io.." con un sorriso trionfante.


Tutto quello accadde nel mio essere, e potei vederlo.
Quando riaprii gli occhi ero diversa.
Ero libera.
Finalmente.
Mi voltai, e cercai immediatamente il suo sguardo.
Il mio sguardo era completamente mutato, era sicuro, malizioso, voluttuoso.
Lo raggiunsi, lasciando che la sottoveste scendesse piano piano, fino ad arrivare ai miei piedi, e la sorpassai, senza togliere lo sguardo dal suo.
"E ci voleva tanto?" con voce calda "Una donna o è vergine, o è moglie..." con gli occhi nei suoi "Non mi sembra difficile da capire..." scuotendo piano la testa "Bastava una sola parola ad avermi, per liberarmi..." sussurrai, sulle sue labbra per poi baciarlo.
Un bacio appassionato, intenso, un bacio in cui le mie mani lambirono il suo corpo, lo strinsero a me.
Lo volevo, lo volevo come non avevo mai voluto nient'altro.
E ora ero libera, ora ero sua, per sempre.
"Ti seguirò dovunque vorrai..." sussurrai sulle sue labbra "Nemmeno io ho voglia di rimanere a Capomazda.." con la voce sempre più rotta dalla passione.
"Ma dici che dobbiamo partire proprio adesso?" mentre le mie mani avide slacciavano rapidamente la sua camicia.
Il bello di essere una donna abituata a vestirsi da uomo.
"Oppure..." sussurrai, scendendo con le labbra sul suo collo sul suo petto, per poi tornare a morire sulle sue labbra "Non lo so, possiamo partire tra qualche ora?" col fiato ormai rotto "Nessuno ti cercherà oggi, il resto del mondo può anche aspettare..." sussurrai, afferrando la sua cintura "Io no.." per poi baciarlo ancora.

Guisgard 13-06-2016 18.12.41

“Io non so che dirvi.” Disse Guren ad Altea. “Io vivo qui nelle Flegee e non ho modo di andare a Capomazda. Non nei prossimi tempi almeno. I Taddei hanno un ducato da ricostruire ed avranno di certo altre priorità. Ora vi darò il denaro e deciderete voi come utilizzarlo.” Chiamò un servitore e lo incaricò di consegnare la somma di denaro pattuita ad Altea.
Poi la salutò, augurandole buona fortuna e tornò alle sue cose.

Guisgard 13-06-2016 18.17.53

Come un incantesimo.
Tutto mutò.
Icarius guardò Clio che bellissima gli disse finalmente di si.
“No, non c'è poi così fretta...” disse lui sussurrando.
Ed allora quell'angolo di brughiera divenne il loro nido d'Amore.
Lì si amarono.
A lungo, più volte, con passione.
In quel pomeriggio verde e ventilato di profumata brezza.
Tra cespugli in fiore e frutti maturi.
I sussurri di lui e i gemiti di lei.
Tra il canto degli uccelli ed il fruscio delle foglie al vento.
E si amarono.
Stretti al loro Amore ed alla promessa di una vita felice insieme.
E di nuovo il Tempo si fermò.
O forse non era mai esistito.

Altea 13-06-2016 18.17.55

Era il colmo .... Guren era stato un opportunista..si era fatto i soldi grazie a mia zia...presi i soldi e me ne andai ma non lo salutai.
Guardai Pagant e gli chiesi.."Messer Pagant...potreste aiutarmi..io ora vado in una sartoria a prendere abiti degni del mio rango e qualche gioiello..vorrei andare a Corte a Capomazda..." avevo un conto in sospeso e volevo vedere in faccia chi aveva considerato mia zia una donnaccia, quasi una prostituta di alto borgo...ecco perchè non sapevano amare..erano chiusi nella loro cerchia di perbenisti probabilmente..volevo vedere questo Duca, se ci fosse stato..altrimenti sarei partita per la Francia sconfitta ed umiliata "Potreste aiutarmi..o qualcuno potrebbe portarmi?".

Clio 13-06-2016 18.27.21

"Lo dicevo io.." sussurrai, ridendo.
Allora mi abbandonai, completamente.
Non sapevo per quale scellerato motivo non avesse deciso di dirmelo prima, perché avesse voluto sprecare attimi preziosi.
Sapevo solo che ora il tempo poteva aspettare.
Sapevo solo che quell'angolo di brughiera era tutto il nostro mondo ora, in attesa di trovare una nuova terra dove vivere appieno il nostro amore.
Non mi importava chi fosse, importava solo quello che provavo, quello che sentivo in quel momento.
Poi improvvisamente non seppi più niente.
E nulla ebba più importanza, delle nostre mani intrecciate, delle nostre labbra che si rincorrevano sui nostri corpi, scoprendoli a poco a poco, facendoli fremere, impazzire, godere, nella felicità più assoluta.
Forse il tempo si era fermato davvero, forse non aspettavo che quel momento da tutta la vita.
Senza remore, senza incertezze, senza catene.
Perché ora ero sua, sua e basta.
Ed era meraviglioso.
Ogni istante era più appassionato del precedente, in un crescendo di emozioni, inspiegabili, talmente belle da essere insopportabili.
Eppure non era mai abbastanza.
Le nostre labbra, così come i nostri corpi si cercavano insaziabili, raggiungendosi, congiungendosi, sorprendendosi a vicenda.
Una cosa sola.
E io mi sentii finalmente donna, finalmente amata, finalmente completa.
"Per sempre.." sussurrai piano, sulle sue labbra, prima di crollare al suo fianco.

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Guisgard 13-06-2016 18.34.03

Ehiss e Dacey partirono alla volta di Tylesia, sulle orme del Fiore Azzurro per combattere la maledizione e liberare i Taddei.
Gwen e Zoren misero in scena il loro spettacolo e tutta Suession ne restò affascinata, il barone su tutti.
Trovarono così il loro posto a corte, in un ambiente di mecenati ed amanti della magia.
Altea col denaro ricevuto e grazie a Pagant raggiunse Capomazda, dove in un ducato senza Taddei tutti attendevano il ritorno del vero duca.
Teous e Gaynor invece restarono sull'isola, vivendo finalmente liberi e felici per sempre.
Icarius e Clio, infine, videro trionfare il loro Amore, trovando poi un luogo tutto loro, una casetta in un ameno angolo del reame, in cui scrivere le pagine della loro storia.
E nel frattempo, nei cieli Afragolignonesi, una nave volante solcava gli oceani di nubi, con una nobile figura sul ponte a scrutare l'infinito.
Così la Santa Caterina ed il suo capitano dagli occhi azzurri ed il cuore inquieto partivano alla ricerca del loro Tesoro, mentre l'equipaggio così intonava:

“Lo cercan qua e poi lo cercan là,
Afragolignone si strugge e dov'è non sa!
Che sia sbocciato in un sogno e nel suo sussurro,
questo meraviglioso ed inestimabile Fiore Azzurro!”
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FINE

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