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Stavo giusto per andarmene, quando sentii una conversazione che sembrava più interessante di quanto non mi aspettassi.
L'aveva chiamato Milord? Poteva essere qualche nobile che si era nascosto? La cosa mi incuriosiva così decisi di girare intorno alla chiesetta per vedere se riuscivo a trovare un posto da cui si vedeva all'interno per capire che cosa stava succedendo e sopratutto adesso ero curiosa di capire chi fosse il misterioso viaggiatore nobile che voleva celare il suo aspetto. |
"No, gli animali non fanno simili calcoli." Dsse Barber a Gwen. "E' riuscita solo a sfigurarlo e ferirlo perchè poi alcuni pastori sono intervenuti a salvarlo."
Intanto, nel bosco, Destresya si mise ancora a seguire il misterioso incappucciato. L'uomo a piedi discese un declivio e raggiunse una piccola grotta e qui si rifugiò per riposare. |
Annuii.
"Capisco" dissi, anche se io continuavo a non vederci chiaro. "Beh, immagino mi convenga andare dal Borgomastro, adesso... Sono troppo in pensiero per mio padre e non vorrei gli fosse successo qualcosa, magari ha bisogno di aiuto..." dissi alla fine. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si, credo di si." Disse annuendo Barber a Gwen. "Io continuerò ad occuparmi del ferito. Se riesce a passare la notte credo possa avere buone possibilità di sopravvivere. Dopotutto è di costituzione forte."
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"Spero che ce la faccia e che riesca a riprendersi ottimamente" annuii con sincerità.
Poi, lasciai il suo laboratorio, montai di nuovo in sella ad Ares e mi diressi di gran carriera alla casa del Borgomastro. Non volevo disturbarlo, ma non potevo fare altrimenti. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen arrivò a casa del borgomastro quando lui era da poco rientrato, dopo che aveva passato gran parte del pomeriggio nel bosco appena giunta la notizia dei 2 uomini aggrediti dalla belva.
La ragazza fu fatta entrare da un servitore e ricevuta poco dopo da Goz. "Che schifo di giornata..." disse lui versandosi da bere "... più che a quelli di un borgomastro, i miei abiti somigliano a quelli cimiciosi e sporchi di un macellaio..." bevendo "... in cosa posso aiutarti, ragazza?" A Gwen. |
Arrivai da Goz e lui era da poco tornato, essendo stato stato fuori per le aggressioni.
"Mi dispiace disturbarvi signore, non lo avrei fatto senza un valido motivo, ma mio padre manca da stamattina. Era uscito per una cavalcata, ma non è ancora tornato e sapendo delle ultime due aggressioni, sono parecchio in pensiero..." sospirai. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Goz guardò Gwen.
"L'uomo ucciso dalla belva era un fattore che ben conoscevo..." disse il borgomastro "... quindi stai tranquilla, non era tuo padre... a meno che..." mormorò. |
"Sì... Sì lo immaginavo, insomma, il dottor Barber me lo avrebbe detto" constatai.
"A meno che cosa?" dissi, mettendomi subito sulle difensive"Cosa avete pensato, di preciso?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"No, nulla..." disse Goz turbato "... su, ora torna a casa... e magari tuo padre sarà tornato... va e cerca di dormire, ragazza..." a Gwen.
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Lo guardai di sottecchi.
No, non poteva liquidarmi così, non poteva. Ero preoccupata e lui mi mandava a casa? "Se avete pensato qualcosa che credete possa aiutarmi, dovreste dirmelo" insistetti, cercando di capire. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Non ho pensato nulla, ragazza." Disse Goz a Gwen. "Non c'è nulla da pensare, ma c'è solo da aspettare. Ora torna a casa e cerca di riposare. Domani con alcuni volontari andremo a cercare tuo padre nei boschi. Ora è buio e non si può."
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Sospirai, ma giusto per mantenere la calma e non esplodere con lui, non sarebbe stato molto educato.
E Goz non era il tipo con cui volessi avere un diverbio. "Sì beh, buonanotte, signore..." dissi sbrigativa, dirigendomi a passi rapidi e risentiti verso Ares. Salii in sella e mi allontanai da lì, ero nervosa, arrabbiata, Goz se ne era altamente fregato di quello che gli avevo detto, del mio problema, non era certo meglio di quel Reddas che era venuto qui con chissà quali grandi intenzioni. Speravo davvero per tutti che papà stesse bene e che il suo menefreghismo non avesse compromesso la sua incolumità. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Mentre Gwen, in sella ad Ares, si allontanava dalla casa del borgomastro, ad un tratto vide in uno dei ucoletti del borgo una figura familiare.
Era Busk. |
Girovagavo per le strade deserte e buie di Monsearcl, sentendo un leggevo brivido in realtà, dovevo ammetterlo, essendo da sola, quando incrociai Busk.
Era già la seconda volta oggi. Certo, il borgo era un piccolo paesino, ma era davvero assurdo che ci ritrovassimo di nuovo faccia a faccia. "Vorrei chiederti cosa ci fai a quest'ora della notte in giro, ma poi dovrei dirtelo anch'io..." dissi sarcasticamente, continuando a camminare con Ares. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Tranquilla, non mi farò i fatti tuoi..." disse Busk a Gwen "... quanto a me... beh, non riuscivo a dormire e allora facevo una passeggiata..."
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Il suo approccio, come il suo tono, fu meno caustico di quanto mi ero aspettata.
Annuii appena, tirando le redini per impartire un alt ad Ares, il quale si fermò. "Visto che ci sono, volevo dirti che non ho chiesto io a mio padre di fare ciò che ha fatto. Ci ho anche litigato per questo" dissi "E se penso che potrebbero essere state le ultime parole che gli ho rivolto..." sospirai, scuotendo la testa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ultime parole..." disse Busk "... che vuoi dire? Cosa è successo?" A Gwen.
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"È uscito stamattina e non è più tornato, sono in pensiero da ore, ho provato a parlare con Goz, ma quell'idiota non mi ha ascoltata più di tanto..." sospirai "Non riesco a stare tranquilla, sapendo che altre due persone oggi sono state aggredite..."
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"Si, ho saputo anche io..." disse Busk a Gwen "... 2 persone aggredite, una uccisa e l'altra ferita... tuo padre però mi sembra un uomo esperto, perchè si è attardato nel bosco?"
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"Non lo so, è quello che mi chiedo anch'io... Peraltro, non aveva motivo di stare fuori tutto questo tempo, nessuna notizia, niente... Non so se continuare a cercare o sperare che si faccia vivo... Non ho tutta questa voglia di andare nel bosco di notte..." risposi.
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"Infatti non devi andarci." Disse Busk a Gwen.
Ad un tratto i 2 ragazzi sentirono arrivare un cavallo. In sella vi era una figura avvolta in un lungo mantello nero. Avvicinandosi Gwen riconobbe quell'uomo: era lo scienziato giunto nel borgo con la ragazza bionda. Vide i 2 giovani e si fermò. "Salve." Lo salutò Busk. "Siete poi stato al monastero, signore?" "Si e ho trovato alcune cose molto interessanti." L'uomo. |
"Non è facile star qui ad aspettare..." sospirai.
Poi, giunse vicino a noi una figura incappucciata a cavallo e vidi che era l'uomo che parlava stamattina con Busk, infatti i due iniziarono a parlare e capii di aver inteso bene. Anche lui era andato al monastero a controllare ed ero curiosa di conoscere il suo punto di vista. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ma per ora posso solo dirti che non ci saranno più aggressioni." Disse Odigel a Busk.
"Come fate a dirlo?" Il ragazzo. "Se ne parlerà fra 29 anni." Con un sorriso sarcastico l'uomo, per poi andare via. Busk guardò Gwen perplesso. |
Aggrottai la fronte, alle parole dell'uomo.
Cosa? Tutta questa ricerca per dire ciò? Sul serio? Lo guardai andare via ancora perplessa. "Può essere che sia già finito tutto?" dissi incredula "Stento a crederlo, onestamente..." ricordavo ciò che avevo letto consultando gli annali del Monastero, ma troppe volte la bestia ci aveva illusi, sparendo e tornando puntualmente. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Seguii l'uomo fino a una grotta, e mi resi conto che però non potevo andare avanti così all'infinito.
Così, decisi di tornare sui miei passi e tornare da Odigel a riferire tutto quello che avevo scoperto. Non era molto, in realtà, ero sempre più inutile in tutta quella storia. Ma chissà che il mio padrone non avesse scoperto di più. |
"Si, è molto strano..." disse perplesso Busk a Gwen "... vieni, seguiamo lo scienziato... voglio capirci di più..." e lo seguirono fino alla locanda dove alloggiava.
Poco dopo arrivò anche Destresya. Tutti volevano parlare con Odigel. Lo trovarono nella sala al pianterreno, davanti ad un bicchiere di rosolio. |
Annuii, perchè volevo davvero vederci chiaro in questa storia.
Arrivammo alla locanda insieme al donna bionda che era con lui, mentre lo scienziato era intento a bere rosolio. "Perdonate" avvicinandomi "Cos'è che intendevate dire, poco fa? Quando avete detto che non ci sarà più nulla per 29 anni? Intendete forse che la leggenda della Vammana è reale e resterà tutto sopito per tutti quegli anni?" ipotizzai. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Una volta tornata alla locanda trovai un gran trambusto accanto al mio signore, con tutti che volevano parlare con lui.
Sorrisi, immaginando che avesse scoperto qualcosa di interessante riguardo la bestia. Non avevo dubbi, il mio padrone era di certo la persona più intelligente che avessi mai conosciuto. Così mi avvicinai a lui, facendomi strada tra la folla e mi misi ad ascoltare anche io che cosa aveva da dire, i miei racconti in confronto dovevano essere bazzecole. |
Odigel rise di gustoa quelle parole di Gwen.
"Vammana..." disse sarcastico "... per favore..." finendo il suo rosolio "... tutto è molto semplice... chi ha modificato e falsificato gli annali del convento, lo farà, forse, tra altri 29 anni... o meglio... forse lo faranno coloro che occuperanno il posto di chi li ha modificati poche settimane fa." Guardando poi Destresya. "Va in camera e prepara i nostri bagagli, Destresya. Partiremo all'alba. Qui non c'è più nulla di interessante per noi." |
Lo guardai pensierosa.
"Va bene, ma... Riguardo le morti? Di chi sono opera?" chiesi poi, seriamente curiosa "La mia opinione, era che qualcuno strumentalizzasse la leggenda per impaurire la gente e pare che fosse giusta. Ma dunque, allora, di chi è opera tutto ciò?" senza riuscire a darmi una risposta. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Meglio non farsi troppe domande, ragazza mia." Disse Odigel a Gwen. "Credimi, molto meglio restare nell'ignoranza."
"Che significa?" Busk. "Ciò che ho detto." Lo scienziato a lui. "Meglio sai e meglio è." |
Oh no no, non poteva cavarsela così, a buon mercato.
"Questa tragedia ha scosso il paese per settimane, mio padre è scomparso, non crede che ognuno di noi avrebbe diritto di sapere?" insistetti, con tono fermo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Odigel rise piano.
"Chiedetelo al buon dottor Barber..." disse a Gwen e a Busk "... lui sa molte cose..." "Ditecelo voi!" Busk. "Si tratta di un gruppo di uomini..." Odigel ai 2 ragazzi. "Una setta?" Stupito Busk. "No, una società segreta..." spiegò Odigel "... non c'è alcuna belva ovviamente... i morti servivano per spaventare, per far perdere fiducia alla gente nel potere dell'Arciduca e del vescovo..." "Assurdo..." Busk incredulo "... e cosa c'entra il dottor Barber?" "E' uno di loro." Odigel divertito. |
Rimasi sconvolta alla sua rivelazione.
Addirittura? Cose da non credere... "Dunque, è stato anche Barber a gettare volontariamente il paziente in pasto alla gente?" chiesi. "Pensate allora che il dottore e l'organizzazione abbiano raggiunto il loro scopo, finendo di mietere vittime?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Dipende, ragazza mia..." disse Odigel a Gwen "... tu hai ancora fiducia nell'Arciduca e nella Chiesa?"
"Io non l'ho mai avuta fiducia verso di loro." Busk. "Ti sei risposto da solo." Replicò Odigel. |
"Non posso dire averne mai avuta" dissi, sentendo poi Busk che rispondeva la stessa cosa.
"È comunque terribile, davvero un orrore..." scuotendo la testa. E un'idea iniziava a serpeggiare nella mia mente. Cercavo di fermarla, ma non era facile, era insistente e non mi lasciava in pace. "Voi... Voi pensate che anche mio padre possa far parte di questa organizzazione?" chiesi, timorosa, ma volevo saperlo. Avevo bisogno di saperlo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"No, lui no." Disse Odigel a Gwen. "Visto che è stato anch'egli attaccato. Infatti è tuo padre il paziente ferito in cura da Barber."
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Il sangue mi si gelò nelle vene e quasi svenni, mentre delle lacrime silenziose mi rigavano il viso.
"Io... Io sono stata lì prima, per cercarlo..." farfugliai, ma le lacrime mi impedivano di parlare normalmente. Mi sentivo davvero male al pensiero che aveva rischiato la vita e le ultime parole che gli avevo rivolto erano state di offesa. L'avevo quasi perso e ora, se fosse riuscito a farcela, sarebbe stato destinato a convivere per sempre col dolore e la sofferenza. La mia testa non riusciva ad elaborare dei pensieri connessi, nonostante la mia volontà. "Se... Se il dottore... Avesse intenzione di fargli qualcosa?" terrorizzata all'idea. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Questo non posso saperlo." Disse con indifferenza Odigel a Gwen.
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