Camelot, la patria della cavalleria

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Clio 14-02-2015 05.03.20

Quell'uomo mi piaceva sempre meno, decisamente.
"Come siamo stati sciocchi a venire qui.." mormorai, voltandomi verso la porta.
Ma in quel momento notai qualcosa.
Non era possibile...
Sbiancai.
La sua ocarina..
Ed era quella che avevo sentito suonare.
Chi aveva osato suonare la sua ocarina? Quell'uomo?
Alzai lo sguardo attonito sull'uomo.
"E quella come l'avete avuta?" sostenendo il suo sguardo "Allora non sono pazza, l'avevo davvero sentita suonare da qui... Perché l'avete voi, perché? Chi ha osato suonare la sua ocarina?" ero incredula, sbigottita, ma conoscevo bene l'ocarina di Guisgard, non l'avrei confusa con nessun'altra.

Guisgard 14-02-2015 05.09.52

Don Nicola fissò l'ocarina e poi Clio.
“Beh, non vedo cosa ci sia di così strano...” disse con indifferenza “... sono diffuse e molti suonano quel tipo di strumento... sarà capitata qui per caso, forse portata da qualcuno come offerta alla chiesa o magari come voto... come posso ricordarmi di una cosa così poco importante? Ora andatevene e lasciatemi tranquillo.” Sbottò.
Anche Ammone fissava l'ocarina.
“Si, è la sua...” guardando poi Clio “... anche a me sembra la sua...” si voltò verso il prete “... allora qualcuno la suona davvero... chi, ditecelo?”
“Andatevene vi dico.” Tuonò Don Nicola. “Mi avete davvero seccato.”

Guisgard 14-02-2015 05.15.35

Amore.
Questa parola aveva usato Altea e naturalmente non sfuggì all'attenzione del Priore Tommaso.
Il religioso comunque annuì e i due lasciarono la casa del pastore, per recarsi poi verso il Cimitero.
La campagna era più sinistra del solito, in parte perchè era ormai buio e in parte perchè l'atmosfera era particolarmente cupa e silenziosa.
E in effetti dopo il tramonto la brughiera non era uno scenario tranquillizzante, neanche per chi ignorava il terrore che si annidava in quelle terre.
Il religioso ed Altea attraversavano quei luoghi in un silenzio tetro ed opprimente.
Non c'era un solo animale selvatico nei paraggi, perchè quelle sono creature furbe e scappano quando c'è un qualche pericolo.
Le piante e gli alberi segnati dalle tenebre sembravano innaturalmente grossi e contorti, mentre il resto della vegetazione era fitta e aggrovigliata in modo anormale.
Addirittura dossi e fossati che sorgevano dalla terra ammutolita dai lamenti della notte facevano pensare a strane ed oscure presenze germogliate dal ventre maledetto del mondo.
La verità è che la paura si annidava nella brughiera da sempre ed era aumentata a dismisura da quando si era diffusa la leggenda della Gioia.
Infine i due raggiunsero l'antico Camposanto.
I cancelli di quel luogo di Eterno Riposo erano socchiusi ed un uomo se ne stava su quell'austera soglia, quasi come un novello Caronte posto tra il mondo dei vivi e quello dei morti.
“Giungiamo appena in tempo...” disse il Priore al becchino.
“E' tardi, tornate domani.” Fece questi.
“Siate clemente, buon Cristiano.” Scendendo da cavallo il religioso. “Se siamo giunti in questa inclemente ora è solo perchè abbiamo fatto un voto. Le Sacre Ceneri sono imminenti e poi comincerà la Santa Quaresima. E prima di allora noi dobbiamo pregare su una tomba.”
“E' tardi.” Perentorio il becchino. “Tornate domani.”
“Questa dama” mormorò il Priore, indicando Altea “ha fatto voto e non può essere rotto. Lasciateci entrare e al nostro ritorno ella sarà generosa con voi.”
E davanti a quella promessa di ricompensa, il becchino fece cenno ai due di entrare.
“Ma fate in fretta...” fissandoli il beccamorto.
“Ma ditemi...” a lui il religioso “... dove è sepolto l'Arciduca? Parlo di lord Guisgard...”
“Anche questo è un voto fatto?” Con tono enigmatico il becchino.
“E' solo la curiosità di chi, come me, ha udito molto parlare della sua morte.”
“Per grandi che alcuni uomini amino definirsi in vita, alla fine dei conti sono mortali come tutti gli altri...” con tono austero il beccamorto “... a chi come me fa questo lavoro non è concesso chiamare una tomba per nome, né ripetere ciò che recita la sua lapide... la indicherò solo come la tomba solitaria posta nel più oscuro angolo di questo Cimitero...”
Ad un tratto, dal sotto il porticato che delimitava l'ingresso di quel Camposanto, una figura prese forma, avvicinandosi a loro.
“Di cosa hai paura?” Ridendo il secondo becchino, fissando il primo e poi il Priore ed Altea. “I morti ti spaventano? I Taddei ormai sono solo ombre, soffi senza più la loro potenza... davanti a madama Morte tutti gli uomini sono uguali... la tomba di cui domandate” guardando il Priore Tommaso “è quella maledetta e abbandonata di un'antica, nobile e folle famiglia, il cui ultimo rappresentante è stato chiuso nella cripta da alcuni mesi ormai...”
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elisabeth 14-02-2015 19.19.46

Eravamo lontani da orecchie indiscrete....nessuno poteva ascoltarci, a questo comunque non avevo mai creduto...." Vedete che voi siate Fedele a Nostro Signore...non avevo dubbi ma so che siete fedele anche ai Signori che regnano su queste terre.......quell'uomo se volete il mio parere e lo volete..perchè io non sarei qui adesso....non e' matto....lui ha visto una verità svelata....sapete...e' come se io adesso assistessi ad un miracolo...ne rimarrei scioccata.....Il poveretto pero' ha un altro grande problema..l'ignoranza.....e la superstizione...ora facendo quattro conti.....se quello che dice e' vero......L'Arciduca non solo e' vivo e' nascosto ed e' anche in gravissimo pericolo......perchè chi lo vuole morto ....vuole anche la sua poltrona......".....mentre parlavo lo osservavo...era teso...confuso si muoveva nervosamente, mi misi il mantello e presi la borsa con le boccette....." Forse non sapete.....che al vostro novizio il mio laboratorio non e' piaciuto molto....nel senso che il mio lavoro potrebbe essere frainteso...eppure non mi sono rifiutata di venirvi in aiuto......quello che ho somministrato al poveretto..lo fara' dormire sino a domani..poi però o lo consegnerete alle guardie....e sapete che lo uccideranno...o farete in modo ....visto l'abito che portate di scoprire la verità.......infondo la verità rende liberi........Ora e' il caso che io rientri....qualcuno potrebbe chiedersi come mai oggi le mie preghiere durino piu' del dovuto...."......Conoscevo la strada che mi avrebbe condotta fuori........e così fu' in un tempo brevissimo....c'era un piccolo tratto di bosco che divideva il convento dal castello........De Gur non amava che lo facessi da sola e a piedi....ma c'era ancora luce.........ero presa dai miei pensieri...le parole di De Gur della notte prima si intrecciavano con quelle del povero matto.........De Gur cercava di difendere la sua gente...di difendere me..lui stesso......e se l' Arciduca...fosse scomparso per riapparire e pareggiare i conti con chi voleva tradirlo ?......e se invece quella leggenda fosse vera.......Quel sogno che avevo fatto.....era cosi' vero che la vista mi era andata via....la luce era stata assorbita dalle tenebre............sentii un rumore ma continuai a camminare ..affrettando il passo.....il Castello sembrava vicino...e io sembravo non arrivare mai......

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Altea 14-02-2015 20.06.26

Arrivati al cimitero presi le margherite grandi raccolte e presi un laccio dai capelli che si sciolsero e legai i fiori, quando udii le parole del Priore e dei custodi del cimitero e mi arrabbiai.."Io dovrei pagare per far visita a un defunto, mi meraviglio di voi Priore.."gettai i fiori a terra "e vedo che invece di fare il proprio lavoro si giudicano i vivi e i morti...forse uno di voi due è il Signore Onnipotente?" chiesi ai due becchini.
Presi Cruz e dissi al Priore di seguirmi.."Ci sarà altra occasione..anzi io me ne vado per un paio di giorni, vado ad aiutare suor Gertrude all' orfanotrofio, avevo già informato Petronilla cosi voi potrete continuare le vostre ricerche a Corte...e io mi ritiro da questa vostra cerca, io sono una bugiarda...tra me e Guisgard non vi fu amicizia...nulla..non è vero ebbimo una storia di amore interrotta per motivi che non voglio dire..e poi..il giorno della sua morte ero venuta per rinsaldarla e poi me ne andai non baciandolo per paura di soffrire di nuovo...e non è vero che vi è nostro figlio all' orfanotrofio e lo sa solo mio padre e suor Gertrude che mi aiutò a partorire in segreto".
Arrivammo a Corte e salimmo nella mia camera e gli mostrai un atto di nascita di quasi due anni fa.."Efrem de Taddei".."No, vi diranno è un falso, per non destare scandalo..perchè Guisgard non può aver amato una come me...state lontano da me..sono una bugiarda..lo sanno tutti.. che mi ha rifiutata, e non siamo mai stati amici..dimenticatemi, io me ne vado a Sygma dai miei dopo essere tornata dai miei giorni fuori".
Chiesi una carrozza e raggiunsi l'orfanotrofio e suor Gertrude mi apri.."Sono venuta come detto..lady Clotilde mi ha invitato a un pranzo e poi una festa pomeridiana e vi saranno molte nobildonne e ha detto ha organizzato una beneficenza per l' orfanotrofio" sorrisi alla suora dicendo andavo dai bambini.
Raggiunsi un ampio salone, mi venne in braccio un bimbo sui due anni baciandomi...era di pelle chiara, gli occhi di un azzurro particolare e i capelli neri e mossi e gli diedi una spada di legno intarsiata.."Diventerai un ottimo cavaliere da grande..seguirai le orme di tuo padre" e lo baciai stringendolo.
Una bambina mi guardava timidamente ed io presi una scatola e gliela consegnai.."Sono sempre di parola con voi..cerco di accontentarvi tutti". Dentro vi era un vestitino elegante rosa con fiocchi e pizzi bianchi.."Magari lo indosserai domani per accompagnarmi da lady Clotilde..vero Giulietta?" e lei annuì contenta.
Poi li accompagnai nella grande stanza da letto e dopo una favola, baciai il piccolo e spensi le candele.
Chiesi a suor Gertrude di svegliarmi presto ed andai nella mia stanza, mi stesi sul letto piangendo...sei sempre stata nulla per tutti...tutto ciò che hai detto e dicevi o fatto era per tutti frutto di una dama sciocca..non voglio più parlare con nessuno...loro sono il mio futuro...e il piccolo..sembra il ritratto di suo padre..ma pure suor Gertrude negherà tutto..sono sola...al mondo...e mi addormentai tra le lacrime.

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Galgan 15-02-2015 03.29.22

-Alzati, Lucas, non occorre che ti inginocchi davanti a me, io non sono il Pontefice-

risposi, sorridendo bonario.
Poi realizzai, era ormai il tempo, occorreva che mi incontrassi nuovamente con i due messeri, al Vecchio Castello; bisognava mettersi in cammino.

-Bene, mio giovane scudiero, a quanto pare, potrai calarti immediatamente nel tuo nuovo ruolo, dando prova della tua discrezione.
Seguimi, siamo attesi-

Clio 15-02-2015 16.55.35

Sbiancai alle parole dell'uomo.
Ah, noi l'avevamo seccato...
"Una cosa di poco conto.." sussurrai appena, incredula, voltandomi verso l'ocarina "Quella è la sua ocarina.. l'ocarina di Guisgard, saranno anche diffuse ma la riconoscerei tra mille..".
L'ocarina che disturbava i miei allenamenti..
L'ocarina che mi aveva condotto da lui..
L'ocarina che mi aveva fatto avere dei sospetti sulla Santa Caterina..
L'ocarina che sognavo sempre suonasse per me..
L'ocarina che annunciava il suo arrivo...

Senza che me ne accorgessi, mi si erano riempiti gli occhi di lacrime.
"Volete dirmi perché l'avete voi? E chi ha osato suonarla l'altra notte?" stavo crollando, ormai non riuscivo a fermare le lacrime, che mi rigavano il viso, ma il mio tono era comunque risoluto "Avete idea di cosa significhi sentirla suonare dopo tutti questi anni?" sostenendo lo sguardo dell'uomo, nonostante avessi la voce rotta dal pianto "Avete idea di quanto dolore porti con sé quel suono? Noi.." alzando per un momento lo sguardo su Ammone "Credevamo di aver perso il senno.. perché nessuno, mai, oserebbe suonarla... Ma io ieri sera l'ho sentita davvero, e proveniva da qui... voi mi avete scacciato, come state facendo ora.. eppure l'ocarina è qui.. quindi qualcuno l'ha suonata davvero..".
Di solito detestavo farmi vedere in quello stato, ma ero stata nascosta per così tanto tempo dietro una maschera di ghiaccio, che ormai mi era impossibile fermarmi.
Dovevo andare fino in fondo a quella storia, dovevo sapere.
"Quindi ve lo chiederò di nuovo, padre.." alzando lo sguardo provato sul religioso "Perché l'avete voi? Lui non se ne separava mai.. mai.. è stato trovato morto nel giardino, giusto? Beh, io so bene quanto amasse camminare nel giardino anche nella notte, ma aveva sempre la sua ocarina con sé, questo significa che l'aveva con sé anche la sera in cui.." la voce mi si spezzò "La sera in cui è morto.. ma certo tutti si sono accorti che è scomparsa Mia Amata, perché qualcuno avrebbe dovuto far caso ad un'ocarina.. Allora perché è qui? Chi ve l'ha data? Ma soprattutto, chi ha osato suonarla?".
Chinai il capo per un momento, cercando di respirare piano. Dovevo calmarmi, ma il dolore era troppo forte, e l'avevo nascosto per talmente tanto tempo, che ora voleva solo esplodere e consumarmi.
Calmati, Clio... respira...
"Ma voi dite che è una cosa di poco conto, di cui non potete rammentarvi...." scuotendo appena la testa "Allora, vendetemela.." alzando le spalle "Posso pagarvela a peso d'oro.. vi darò tutto quello che ho... Certo, siete un eremita e non vi serve tutto quel denaro, ma siete anche un religioso, potreste usare il mio oro per fare del bene... sicuramente lo usereste meglio di me.." con un leggero sorriso.
Ma poi il mio sguardo, che ormai mostrava il dolore che avevo cercato di celare al mondo, si velò di una luce diversa, e la mia voce si fece più bassa e più calma.
"Vi conviene rispondere alle mie domande, padre, o accettare la mia offerta..." chinando appena il capo, per poi rialzarlo un istante dopo "Perché vi assicuro che non ho niente da perdere, nemmeno l'anima... e non esiterei a prendermela con la forza... perché nessuno ha il diritto di suonarla, o di trattarla come qualcosa di poco conto... Nessuno...".

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Guisgard 16-02-2015 00.28.29

Don Nicola fissò, per un lungo istante, il volto di Clio in lacrime.
Come se il religioso cercasse nei suoi occhi azzurri una verità, anzi, una risposta a tutto ciò.
“Si, ora rammento...” disse poi, assumendo per un momento un'aria di pura indifferenza, al posto di quella sua espressione perennemente austera “... quell'ocarina la portò un giorno un tipo, un ragazzotto, forse uno zingaro... almeno così sembrava... ebbene mi confessò di averla trovata attorno al palazzo ducale e poi rubata... ma la sua coscienza gli rimordeva ed allora ha deciso di portarla qui, forse perchè questa cappella è lontana dai clamori della capitale... ecco, è tutto qui...” scosse il capo “... come vedete, dunque, nessun fantasma redivivo... ma credo di aver compreso chi site voi due... fate di certo parte di quel gruppo di fanatici... quelli che vaneggiano del loro duca ancora in vita... si, appartenete a quel gruppo di pazzi...”

Clio 16-02-2015 00.58.00

"Ora rammentate..." Con disprezzo "Ma guarda un po'... E siete stato voi a suonarla ieri notte? Voi avete osato tanto?" Sostenendo lo sguardo dell'uomo.
"Allora non ha alcun valore per voi.." Prendendo dalla borsa una sacca colma di monete "Ripeto, poiché è solo un pezzo qualunque, rubato per di più... Allora vendetemela..." Mostrando l'ingente contenuto del sacchetto "O questo, o la mia spada.." Con decisione.
Quell'uomo si faceva beffe di me, e io non lo sopportavo.
Poi le sue parole mi sorpresero.
"Gruppo di fanatici?" Sorridendo appena "C'è.. Davvero qualcuno convinto che lui sia vivo? Dopo tutti questi anni?" Scossi appena la testa "No, credetemi... Vi sbagliate di grosso...".
Vivo..
Poteva davvero esserlo?
"Anche perché.." Mormorai "Se fosse vivo lo saprei, se fosse vivo sarebbe venuto da me...".
Eppure ero profondamente turbata.
No, non mi avrebbe mai fatto questo, farmi credere di essere morto.
Sapeva che non mi sarebbe rimasto niente, sapeva che avrei cercato la morte anche se avevo troppo rispetto per me stessa per trovarla di mano mia.
No, era impossibile.
Era un bel sogno.. Un'inutile speranza.
La mia cara nonna diceva sempre che a tutto c'è rimedio, meno che alla morte.
E invece poteva essere vivo?
O forse aveva ragione quel prete, erano solo pazzi fanatici.
Ma ora non facevo che pensarci.

Guisgard 16-02-2015 01.00.50

Elisabeth attraversava quel bosco immerso ormai nelle tenebre dominanti.
Era però una sera spettrale, la Luna brillava muta sulla brughiera, in cui vagabondavano animali selvatici insieme a misteriose ed oscure leggende.
Era quello un luogo di profondo Inverno e fiori narcotici, capaci, per chi ne conosceva proprietà e caratteristiche, di fornire veleni ignoti e mortali.
Poi all'improvviso un fruscio.
Un mormorio che sembrò raggiungere ed avvolgere la moglie di De Gur.
E ad un tratto davanti a lei apparve qualcosa.
Un'ombra indefinita e silenziosa che mutò un attimo dopo in una figura immobile che pareva essere spuntata dal nulla, come quegli spettri che molti affermano di aver visto vagare di notte nella brughiera.
Poi quella figura avanzò di un passo, raggiungendo il vago pallore lunare e svelando così il suo volto.
Era un religioso.
“Salute a voi, signora...” disse ad Elisabeth “... in verità, da ciò che molti raccontano, mi aspettavo di incontrare spiritelli e fantasmi, non certo una donna.” Sorrise appena e mostrò un lieve saluto con un cenno del capo. “Perdonate la singolarità delle nostro incontro, ma cercavo il convento dell'abate Elia e siccome dubito che nei paraggi ci siano molte altre abitazioni, presumo che voi veniate proprio da quel pio luogo, o magari che lì siate diretta. Sono un religioso, il Priore Tommaso. Provengo dal vecchio Cimitero e volevo raggiungere il convento quanto prima. Potete forse aiutarmi, signora?”
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Guisgard 16-02-2015 01.10.57

Don Nicola ascoltò Clio senza distogliere i suoi occhi penetranti da quelli di lei.
“Figliola, io combatto ogni giorno con il peccato...” disse poi “... credete davvero che possa temere la vostra spada? O peggio ancora la morte? Lo credete davvero?” Scosse il capo. “Sono vecchio e vivo qui lontano dal mondo e niente del mondo può avvilirmi o spaventarmi. Piuttosto, vale la pena che una giovane e bella ragazza rovini la sua vita per uccidere un vecchio ed indifeso uomo di Chiesa come me? Se quella spada è vostra e non l'avete rubata o guadagnata con l'inganno, allora conoscete anche il suo codice.” Restò a guardarla negli occhi. “Si, vi sono dei pazzi in giro che credono molte cose, perlopiù assurde. Alla follia non vi è mai fine.”
“Di chi parlate, padre?” Chiese Ammone.
“Andiamo, davvero non ne sapete nulla?” Seccato il religioso. “Siete folli quanto loro.”
“Nulla, padre.” Scuotendo il capo Ammone.
“Si, forse è davvero così...” mormorò Don Nicola “... altrimenti, se così fosse, non sareste qui a seccarmi... beh, si fanno chiamare Il Patto delle Civette e vaneggiano su diverse cose assurde...”

Clio 16-02-2015 01.23.49

"Come vi ho detto, padre... Non ho nulla da perdere, la mia vita è finita da tre anni ormai..." Alzai ancora il sacchetto "Allora siate ragionevole e accettate il mio denaro.. Infondo quell'oggetto non ha alcun valore per voi.. Non me ne andrò di qui senza quell'ocarina.." Sostenendo il suo sguardo.
Scossi anche io la testa.
"Il patto delle civette?" Ripetei, sorpresa.

Guisgard 16-02-2015 01.35.36

“Ragazza mia, quell'ocarina” disse Don Nicola a Clio “è un dono, un voto che qualcuno ha portato qui per riparare. Dunque resterà qui, conservata insieme a tutto ciò che i fedeli decidono di portare. Se volete davvero quell'ocarina allora dovrete proprio uccidermi.” Sostenendo lo sguardo di lei. “Ed ora, vorrei restare da solo per pregare.” Seccato.
Si voltò e prese un Breviario da un cassetto.
“Parlateci di quel Patto...” fece Ammone “... di quelle Civette...”
“So solo che si riuniscono in certe notti...” mormorò Don Nicola “... confabulano su un possibile ritorno del duca...” con indifferenza.
“Come possiamo trovarli?” Chiese Ammone.
“Continuando con la vostra pazzia.” Rispose il religioso. “Vedrete che saranno loro a trovare voi. I pazzi si trovano fra loro.” Guardò Clio. “Ed ora, se non devo essere ucciso, gradirei restare solo.”
“Andiamo, Clio...” Ammone alla piratessa “... ma torneremo, padre...” fissando poi Don Nicola.

Guisgard 16-02-2015 01.56.56

La notte trascorse veloce ed il nuovo giorno dissolse con la sua luce alcune delle ombre che si annidavano su Capomazda.
Altea, così, fu svegliata dal rintocco della campana della chiesetta dell'orfanotrofio, che scandiva le preghiere e i lavori della monache.
Infatti dalla sua finestra si potevano vedere alcune suore nell'orto, impegnate a curare piante, fiori ed ortaggi lì seminati.

Guisgard 16-02-2015 02.09.46

Lucas sorrise a quelle parole di Galgan.
I due lasciarono la chiesa, per avviarsi al luogo dove era atteso il cavaliere eremita.
Presero la viuzza che dava verso la campagna, per poi risalire verso Oriente, ritrovandosi lungo una strada che tagliava in due il paesaggio.
E proprio su un fianco verdeggiante del vasto pianoro davanti a loro, il cavaliere ed il suo scudiero notarono un campetto di piante intriso di cupo silenzio.
Gli alberi nella notte tutt'intorno apparivano insoliti e repellenti, dando una maschera di inquietudine e mistero a quell'ancestrale scenario.
Le contorte radici avevano smosso i blocchi pentelici di un'antica stradina lastricata che passava da lì, formando dossi e fossati innaturali, dando l'idea di un qualcosa di grottesco, come di un volto sofferente contratto dal dolore, al punto che molti di quelli che vivono non lontano da lì temono di attraversare quel punto di notte, specie se la Luna splende tra i contorti rami degli alberi.
Quei luoghi infatti, secondo molte antiche leggende, sono frequentati da fantasmi e streghe e i contadini credono che uno di quegli alberi sia legato in modo sinistro all'evocazione del demonio e degli spiriti.
“In questo posto” disse Lucas a Galgan “non ci vivrei neanche da spettro...” guardandosi intorno.
I due proseguirono, fino ad avvistare nelle tenebre una muta costruzione.
Era un antico palazzo immerso nell'oscurità.
Aveva il tetto piano e regolare, due piani ed un androne inferiore, la porta d'ingresso in stile Taddeide ed il rivestimento esterno secondo il gusto e la moda aristocratica del posto.
Era rivolta verso Occidente quella costruzione che inizialmente sembrava essere stata concepita come dimora nobiliare di campagna.
Davanti all'ingresso c'era una piccola lanterna che illuminava a stento un logoro frontone quadrangolare.
E su di esso erano incise queste parole:

“Casello Alto.”

Poi ad un tratto Lucas indicò qualcosa a Galgan.
Un'ombra che si muoveva silenziosa verso di loro.
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Altea 16-02-2015 15.16.10

L' alba mi destò piano e mi affacciai alla finestra, le monache erano già intente al loro lavoro e la campana suonava indicando era il tempo per le preghiere.
Presi il mio rosario e iniziai a pregare silenziosamente, avevo dormito male e ad un tratto qualcuno bussò e si affacciò alla porta della camera coi suoi occhioni azzurri e i neri capelli ribelli e risi "Efrem, vieni avanti...ti ho sentito prima far disperare suor Gertrude, di carattere devo capire da chi hai preso la tempra..ti devo vestire, verrai pure tu con me e Giulietta".
Solitamente non mi mostravo con lui a Capomazda mentre a Las Baias eravamo soli e tranquilli ma non pensavo potesse destare sospetti, anche perchè con me vi era pure la bimba. Presi dalla valigia un vestitino elegante e mentre lo vestivo con cura mi abbracciò, respirai il suo profumo di innocenza, mi era mancato troppo e non solo lui.."Sai che..se non si avranno intoppi e si spera, tra pochi giorni partiamo via da Capomazda e andiamo dai nonni a Sygma?Staremo lì abbastanza penso e conoscerai i reali..sono nostri parenti".
Presi il bimbo e lo portai in corridoio e incontrai Suor Gertrude.."Porto pure Efrem, non succederà nulla e gentilmente vestite voi Giulietta. Volevo informarvi forse tra giorni andremo a Sygma, qui non ho più motivo di restare, niente che mi leghi a Capomazda ormai..penso capiate ma vi finanzierò comunque" gli occhi mi si inumidirono e rientrai in camera.
Iniziai a vestirmi e presi in mano il misterioso ciondolo pensierosa..Padre Tommaso diceva non c' entrava nulla con la morte di Guisgard e questo lo pensavo pure io ma mi sfuggiva il perchè io fossi andata da lui per sapere cosa fosse e poi non gli si diede importanza...non si sapeva da dove venisse, chi lo aveva portato e il motivo..era tutto oscuro, lo avrei portato dall' antiquario prima di andare da lady Clotilde. Altra cosa non mi quadrava fu il comportamento dei becchini...sembrava quasi volessero non farci entrare per celare qualcosa...Altea, se dirai a qualcuno come detto al Priore tu pensi lui sia vivo farai una fine molto brutta.
Finii di vestirmi e guardandomi allo specchio risi di gusto, lady Clotilde era una anziana contessa zitella e si diceva nella sua vita rimase sempre casta e quindi chi doveva andare a casa sua doveva vestirsi in certo modo, guardai il mio scialle e il cappellino da non scordare ed esclamai.."Ecco ora sembri proprio una perfetta zitella bigotta e acida".
Uscii da stanza, presi Efrem e Giulietta e salimmo su una carrozza ma prima mi fermai dall' antiquario di famiglia.."I miei omaggi milord, ho bisogno di un vostro consulto". Posai lo scrigno sopra il suo tavolo e presi dal sacchetto nero la collana e gliela mostrai "Voi sapete qualcosa di questa collana? So che siete un esperto pure sulla storia dei Taddei..se non ne sapete nulla posso lasciarvela e ripassare quando torno".
Lo guardai incuriosita, speravo non fosse nulla di pericoloso, il modo in cui mi fu recapitata era alquanto strano ed inusuale..e non credevo a nessun ammiratore..quelli regalavano pietre preziose almeno.

elisabeth 16-02-2015 16.35.22

D'inverno era impossibile calcolare il momento in cui il buio faceva scendere il suo nero mantello .....l' Abate Elia....mi avevano portata a pensieri lontani, Guisgard ..vivo o morto che fosse stava ancora dando del filo da torcere....Il rumore ...improvviso come sottofondo in quel tratto di bosco mi fece sobbalzare alla figura incappucciata che mi si paro' davanti........" Padre.....mi manca il respiro, mi spiace...ero immersa nei miei pensieri e anch'io come voi.....tra leggende, fantasmi ed altro...non mi sarei aspettata un frate......"......Mi ero presa un bello spavento......" Si...avete visto giusto...qui non ci sono case o casolari..il Castello dei De Gur accoglie le famiglie che necessitano ai loro Signori quindi sono al sicuro all' interno....il resto vive nella capitale a Capomazda....e l'unico altro centro abitato e' il Convento......provenivo proprio da lì.....se avete fretta posso accompagnarvi al convento...mi faro' riaccompagnare al Castello da un novizio, se invece potete attendere domattina...posso ospitarvi...visto che ormai siamo arrivati e domani potremmo andare insieme dall'Abate...devo vistare un' ammalato...quindi non mi causerà nessun problema......"........
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Clio 16-02-2015 16.46.35

Scossi la testa.
"No... non la lascio qui..." mormorai, fissando l'ocarina "Non ci ha detto chi l'ha suonata ieri notte...".
Chinai il capo, col viso rigato di lacrime.
"Va bene.." sussurrai poi "Non ne vale la pena.." tristemente "Pregate padre, ma badate che anche dire il falso è peccato..".
Seguii Ammone fuori dalla chiesetta, e mi appoggiai alle redini del mio cavallo.
"Sapevo che tornare a Capomazda mi avrebbe messo a dura prova.." asciugandomi le lacrime.
"Cosa ne pensi?" alzando lo sguardo sull'omone "Il Patto delle Civette.." mormorai pensierosa "Dobbiamo trovarli, ma come? Certo non vorranno farsi trovare.. ma possibile che nessuno abbia pensato di avvisarti? Io ero lontana, va bene.. ma tu... mah.." scuotendo la testa, sconsolata "Però se sanno qualcosa che noi non sappiamo, dobbiamo scoprirlo.." annuendo appena, per poi lasciare lo sguardo vagare tra la brughiera "Vivo.." sussurrai appena, per poi scuotere la testa "Se è davvero vivo e non mi ha detto niente, ce lo rimando io all'altro mondo, altroché...".

Guisgard 16-02-2015 17.38.57

“Fossi in voi” disse suor Gertrude ad Altea “non andrei a Sygma. Lassù la situazione è complicata. Alcuni pellegrini infatti mi hanno detto che oltre i territori Pontifici le libere città signorili e comunali sono in guerra fra loro. Una fra esse, la più ambiziosa e potente, ha dichiarato una guerra contro molte altre e si dice sia in rotta con la Chiesa. Insomma, partire per quei luoghi potrebbe essere molto pericoloso.”
Poi Altea si recò dall'antiquario di famiglia, per mostrargli il misterioso ciondolo.
“Davvero un bellissimo esemplare” osservandolo l'antiquario “ma credo che abbia un valore molto simbolico e nulla più. Potrebbe essere legato ai Taddei, ma qui vedo anche il simbolo di Suession e dunque del Lagno.”
“Oh, posso vederlo?” All'improvviso una voce alle spalle di Altea.
Era una donna molto bella, abbigliata con abiti preziosi ed eleganti.
“Si, credo di conoscere questo ciondolo...” disse poi.
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Guisgard 16-02-2015 17.41.50

Il Priore Tommaso sorrise ad Elisabeth.
“Allora vi ringrazio, madama.” Disse con un cenno del capo. “Accetto la vostra ospitalità, così che poi andremo insieme domani al convento. Prego, vi seguo.”
I due così tornarono al castello di De Gur.
E subito Tilde andò incontro alla sua padrona.
“Bentornata, milady.” Con un inchino la dama di compagnia, per poi fissare il religioso. “Avete portato un ospite, milady?” Chiese.

Guisgard 16-02-2015 17.43.12

Clio ed Ammone lasciarono la cappella di Don Nicola e ripresero la via per la capitale.
“A me sembra tutto strano..” disse l'omone alla ragazza “... forse il prete aveva ragione... saranno dei fanatici o peggio... magari cercano di sfruttare il nome di Guisgard... io stesso sono stato al suo funerale e tante volte ho visitato la tomba in cui riposa... no, non è vivo, Clio... è morto... morto come suo zio l'Austero... e non tornerà...”

Galgan 16-02-2015 17.44.51

Invero, la natura è mutevole; pur nel susseguirsi delle sue norme e leggi, pur nel continuo disputare con se stessa una sorta di supremazia che, di diritto, si annida tra le pieghe infinite di un'Intelligenza superiore, pur tenendo fede a tutte queste considerazioni, spesso la natura tende a rivelare il proprio aspetto cangiante......Quello stesso aspetto cangiante che, come in quel momento, tende a riempirci di sgomento.
Va detto, sicuramente, che anche in quel caso erano i destini degli uomini a destare inquietudine, o meglio, i destini che alcuni uomini avevano deciso per altri, e non la natura in se; ma sta di fatto, che parve che quei luoghi, nella loro propria essenza, fossero malvagi, e malvagia la luce che in essi risplendeva.
Eppure, lo sentivo, Dio era con noi.
Non è forse nella tenebra più fitta, che tende a crearsi la luce più pura?
Così è, e considerando questo, un cavaliere, e il suo impavido scudiero, possono essere potenti, se lo desiderano; forti di quella potenza che l'Altissimo concede ai semplici.
Alle parole del mio scudiero, fissai lo sguardo dinnanzi a me, in direzione dell'ombra che andava sopraggiungendo, e le mie parole uscirono con pacata naturalezza;

-In fede mia, fedele Lucas, se quest'ombra non è di questo mondo, il nostro potente e glorioso Signore farà si che alla sua dimora faccia ritorno; se al contrario è d'umane fattezze, con lei potremo discorrere-

Altea 16-02-2015 17.47.07

Un leggero silenzio, io muovevo i piedi nervosamente e pensavo alle parole della gentile suor Gertrude guardando i bimbi e sospirai..era meglio non andare a Sygma..infatti non avrei rischiato la vita mia e di Efrem ma ero preoccupata per i miei genitori.
L'antiquario disse la sua opinione.."Si..mi è stato riferito proprio questo da un Priore e da lady Sissi de Taddei...infatti è qualcosa di strano sia arrivato a me".
Nemmeno il tempo di finire e si presentò come venuta dal nulla una donna bellissima e affascinante, sembrava quasi un personaggio fiabesco con i suoi abiti preziosi.
Io e l' antiquario ci guardammo a vicenda e poi sorrisi alla donna ma sempre attenta.."I miei omaggi milady..davvero conoscete questo ciondolo? Piacere io sono lady Altea..con chi ho l'onore di parlare? E come mai sapete la verità di questo ciondolo..a me è arrivato per caso" e finsi un sorriso ma stavo iniziando a preoccuparmi.

Guisgard 16-02-2015 17.55.04

L'ombra continuò ad avvicinarsi a piccoli passi, quasi fluttuasse nell'aria.
E si avvicinò ancora, fino ad arrestarsi davanti a Galgan ed al suo scudiero.
“Benvenuto, sir Galgan.” Disse infine.
Aveva un lungo mantello e celava il suo volto sotto un cappuccio.
“Prego, seguitemi.” Con un cenno ai due.
Li condusse così all'interno del palazzo conosciuto come Casello.
Attraversarono un semibuio androne, fino a scendere nei sotterranei, in quella che sembrava l'antica fossa biologica di quella costruzione.
E qui trovarono altri individui abbigliati nel medesimo modo dell'ombra che li aveva accolti.
“Cavaliere...” disse uno di quelli, avanzando verso Galgan “... siete giunto qui, nel covo delle Civette.”
“Civette?” Ripetè Lucas.
“Si.” Annuì l'uomo. “La Civetta è il simbolo dei Taddei e noi tutti siamo fedeli al loro nome.”
“Ma prima” fece un altro di quelli “giurate, cavaliere. Voi ed il vostro scudiero. Giurate che tutto ciò che udirete qui mai lo rivelerete ad alcuno di ostile alla nostra causa. Altrimenti quello sarà il vostro ultimo giorno. Giurate.” Intimò al cavaliere ed al suo scudiero.

Clio 16-02-2015 17.59.04

Annuii ad Ammone.
"A maggior ragione voglio vederci chiaro, non permetterò certo che usino il suo nome..." scossi la testa "Anche se, infondo.. cosa potrei fare?" amaramente "Non sono nessuno..".
La campagna scorreva intorno a noi, inghiottendo i miei pensieri, per renderli ancora più cupi.
"Io non sono mai stata sulla sua tomba..." mormorai, triste "Vorrei andarci prima o poi, ora che sono qui... ma ho preferito vedere prima la mia casetta, che custodisce i ricordi di quando siamo stati felici.." abbassando lo sguardo.
"Non sono folle.. so che è morto e non può tornare dopo tutti questi anni..." tristemente, per poi prendere un profondo respiro, quasi potesse scacciare il dolore che aveva ripreso a impossessarsi del mio cuore e nella mia anima, violentemente.
Eppure continuavo a pensarci...
Era una follia, un'assurdità, una cosa senza senso, che non stava né in cielo né in terra.
Dovevo togliermelo dalla testa.
La morte era una di quelle situazioni in cui non si ha la terribile compagnia della speranza, che ti illude per poi farti soffrire ancora di più.
Ma io non avevo visto il suo corpo..
Avevo davanti agli occhi solo il suo sorriso guascone, il suo sguardo intenso, non avevo un'immagine di morte che cancellasse ogni dubbio.
Ma come poteva essere? Era stato seppellito...
Scossi la testa, quasi a voler scacciare quei pensieri impertinenti che non mi avrebbero portato nulla di buono.

elisabeth 16-02-2015 17.59.26

Ero contenta della decisione del frate...tornare indietro era pesante a quell'ora..." Sarete il benvenuto...Priore.....andiamo allora ".....il cammino fu breve e ci trovammo nell'androne del palazzo...dove Tilde ci venne incontro....." Tilde mia cara...se non ci fossi tu......si....credo che io sia la tua disperazione ....questo e' il Priore Tommaso......si trovava vicino al castello...deve andare a trovare L' Abate Elia....domani andremo a trovarlo insieme....bene fatelo accomodare nella sala da pranza.....io andro' nella mia camera il tempo di cambiarmi..".....feci qualche passo...e mi fermai di colpo..." Tilde perdonatemi...avete visto mio marito ?..."....

Guisgard 16-02-2015 18.20.49

La donna sorrise ad Altea.
“Certo che conosco questo ciondolo, milady.” Disse con garbo. “Lo conosco perchè mi appartiene.”
“Vi appartiene?” Stupito l'antiquario.
“Si, messere.” Annuì la donna. “L'ho perduto. Anzi, mi fu rubato. Ho cercato ovunque ed infine avevo pensato di passare qui da voi, nella speranza che il ladro avesse voluto rivederlo. E sono stata fortunata. Oh, ma perdonatemi, non mi sono presentata... il mio nome è Cassaluia.”

Guisgard 16-02-2015 18.23.24

L'imbrunire è simile ad un velo che veste la campagna, forse per nascondere i suoi spettri ed i suoi fantasmi.
E la brughiera è piena di misteriose creature.
Nate dall'inquietudine e dalla superstizione.
Dalla paura e dall'illusione.
E così la campagna intorno a Clio e ad Ammone cominciava a vestirsi.
Vestirsi di ombre.
“Se vuoi” disse l'omone alla ragazza “ti posso accompagnare io sulla sua tomba... adesso...”

Guisgard 16-02-2015 18.25.57

“Sono qui, mia cara.” Disse all'improvviso De Gur ad Elisabeth, uscendo da una porta laterale. “E come al solito non ti trovo mai ad attendermi.” Guardò il Priore Tommaso. “Abbiamo visite, noto...”
“I miei omaggi, milord.” Sorridendo il religioso. “Ero diretto al vicino convento e vostra moglie mi ha offerto ospitalità per stanotte.”
“Sempre generosa, mia moglie.” Sarcastico De Gur.
“Si, misericordiosa direi.” Annuì il religioso.
“Eppure avete un volto conosciuto...” a lui De Gur.
“Forse mi avrete visto al palazzo.”
“Davvero?”
“Si, mi occupai di stilare un rapporto sulla morte dell'Austero per conto di Sua Grazia il vescovo.”
“Capisco...” fissandolo De Gur “... ma sua Signoria è morto anni fa...”
“Ma suo nipote solo da pochi mesi...” replicò il Priore, suscitando uno sguardo inquieto di De Gur

Clio 16-02-2015 18.26.24

Mi voltai verso Ammone, trattenendo il fiato alle sue parole.
Avevo atteso e temuto quel momento.
Ma forse avrebbe cancellato quei pensieri che mi tormentavano.
Lentamente annuii.
"Te ne sarei grata, amico mio.." con un sorriso triste.

Altea 16-02-2015 18.33.55

Rimasi sbigottita..."Milady Cassaluia, è un piacere fare la vostra conoscenza..ma voi vorreste dirmi questo è vostro? Scusate vi siete intrufolata a casa di milord, mio caro amico e sembra lui ignori la vostra esistenza, e non si sa in che modo...e venite qui a dire il ciondolo è vostro? Questo ciondolo lo hanno fatto pervenire a Corte a Capomazda, e tramite un servo e arrivasse proprio a me..ora volete dirmi perchè qualcuno dovrebbe rubarvelo per poi darlo a me? Ho parlato con tre persone..un familiare dei Taddei, un Priore e il qui presente antiquario e tutti dicono ha a che fare coi Taddei e Suession...e forse il Lagno e le sue leggende..a meno che non abbiamo di fronte la Dama del Lagno..avanti mi prendete in giro" mi alzai scocciata e guardai l' antiquario.."Scusate me ne vado..questa donna sembra mi segua e voglia prendermi il ciondolo..certa gente ha proprio una bella faccia tosta".
Presi i bimbi e corsi fuori e salii sulla carrozza e raggiungemmo la casa di lady Clotilde..ciò che avevo vissuto era allucinante, sarei tornata dopo per sapere dall' antiquario se quella donna aveva detto qualcosa ma avevo il terrore dentro me.
Fui accolta a casa di lady Clotilde e mi unii con le altre e mi persi in chiacchiere stupide guardando i bimbi ma temevo la donna mi avesse seguita.

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elisabeth 16-02-2015 18.41.03

Parla del diavolo e spuntano le corna.....mi avvicinai e gli diedi un bacio sulle labbra.....e sorrisi molto divertita al suo sarcasmo....ero piu' che convinta che fossimo sul piede di guerra......ma tra moglie e marito non erano sempre rose e fiori...li lascia conversare...quel tanto che bastava per la loro presentazione....ma l'ultima parte.......mi suono' stonata......qualcosa aveva infastidito De Gur.....ma aveva risvegliato i sensi di difesa del Priore....Guisgard....quindi il Priore aveva certificato la sua morte....e a De Gur cosa importava, anzi ora aveva le prove che era morto realmente...un religioso non avrebbe mai potuto mentire...almeno così mi aveva spiegato l' Abate......" Padre, se permettete io e mio marito ci ritiriamo giusto il tempo perchè io mi cambi....saremo a breve da voi...e ceneremo...con la Grazia del Signore..."...presi De Gur sotto braccio e salii verso la camera da letto.......una volta dentro...." Sei stato magnifico...stamattina potevo andare al diavolo...e ora...ti dispiaceva non avermi trovato al tuo ritorno..........peccato che e' tutta una messa in scena vero ?.......spero.....di poterti rendere la tua libertà se e' questo che vuoi...quanto prima....odio essere di peso....".......
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Guisgard 16-02-2015 18.51.16

Ammone annuì a Clio e le fece cenno di seguirla.
Attraversarono la campagna e raggiunsero la viuzza che conduceva al Camposanto.
Qui trovarono due becchini sull'ingresso.
“Vogliamo visitare la tomba dell'arciduca.” Disse Ammone.
“E quale, mio bell'omone?” Ridendo uno dei due becchini. “Ce ne sono tanti. La Gioia ne ha fatto gran scempio.”
“Ridi ancora e ti troverai anche tu sepolto da qualche parte.” Sbottò l'omone. “Cerchiamo la tomba di lord Guisgard...”
“Si, ma fate in fretta...” mormorò l'altro becchino “... è buio ormai e noi chiuderemo presto i cancelli...”
“Non che scappino i morti...” divertito l'altro becchino.

Guisgard 16-02-2015 18.58.26

Cassaluia sorrise a quella reazione di Altea.
“Milady, vi prego, non è una degna reazione la vostra.” Disse pacatamente. “Non voglio certo ingannarvi. Anzi, se vi piace ve ne faccio dono di questo ciondolo. Ma badate che nessuno oltre me ne conosce il significato. Comunque vi darò prova di ciò che dico... controllate sotto la civetta... è scalfito ed è quasi impercettibile...”
E davvero il ciondolo presentava quella graffiatura, come detto da lei.
Cosa che appurò anche l'antiquario.
Poi Altea uscì ed andò da lady Clotilde.

Guisgard 16-02-2015 19.00.10

De Gur ed Elisabeth si ritirarono nella loro camera.
“Smettila, ti prego...” disse De Gur ad Elisabeth “... piuttosto, quel religioso... perchè è qui? Era necessario? Abbiamo sempre gente in questo castello. Poveracci, fannulloni ed ora anche un prete. Perchè?” Seccato.

Clio 16-02-2015 19.05.05

Sorrisi ad Ammone, e lo seguii nella campagna, verso il camposanto, in silenzio.
Non riuscivo a parlare.
I becchini stavano per chiudere, ma riuscimmo a passare.
Alzai timidamente gli occhi su Ammone e sorrisi appena, facendogli segno di entrate.
"Ti seguo.." sussurrai appena.
Aveva detto di averla visitata più volte, dunque immaginai sapesse portarmi da lui.
Sospirai piano, guardandomi attorno, mentre un'inquietudine sempre maggiore si posò intorno al mio cuore.

Altea 16-02-2015 19.05.35

Posai un bicchiere di succo di frutta sul vassoio e pensai a quella donna..io ero stata impudente? E lei che mi circuiva da quanto..e poi alla fine non era importante e me lo ha donato..calma Altea...calma.
Iniziai a camminare per il giardino e ripresi il ciondolo, la mano tremava e vidi sotto la civetta una graffiatura..solo lei conosceva il significato...già..poteva dirmi ciò che voleva..pure io potevo dire di aver visto ora Guisgard in quel campo laggiù camminare..maledii il momento in cui volli sapere di quel ciondolo, tutto andava storto.

elisabeth 16-02-2015 19.13.06

osservavo De Gur camminare avanti e indietro....era pensieroso mentre mi parlava....quasi volesse capire......Volesse capire perchè il priore si trovava lì....." Non sapevo che la confusione ti desse così fastidio...o almeno l'ho saputo ora......ma infondo non ci si conosce mai....abbiamo tanta gente al Castello perchè insieme abbiamo convenuto che sarebbe stato un bene avere cura delle persone che facevano parte della tua stessa servitù.....o di qualche malcapitato.....dicevi che la tua esperienza ti aveva segnato....che grazie al mio buon cuore tu eri ancora in vita..........Ora...se non ricordo male, mi hai fatto conoscere Tu l' Abate del convento qui vicino...io non sono cattolica e questo lo sai........eppure ha fatto comodo a tutti la mia conoscenza sulle piante officinali...tutto andava a meraviglia.....sino al giorno che Guisgard e' morto.......lì...sei cambiato...sei diventato irascibile...intollerante a tutto quello che era la tua quotidianità.........Quel Priore e' qui...perchè deve parlare con l'Abate...e siccome eravamo ad un passo dal portone del castello e a quest'ora tarda non mi sembrava il caso di tornare indietro......ho fatto si che rimanesse con noi....non e' un buffone...un poveraccio..un miserabile....anzi...e' un uomo di cultura con cui potresti fare un' ottima conversazione.........e giusto perchè tu lo sappia...sarò io stessa ad accompagnarlo domani al convento.......Sono una moglie tutta casa e chiesa....".........

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Guisgard 16-02-2015 19.41.19

Altea restò a fissare quel misterioso ciondolo.
Quel ciondolo di cui nessuno sembrava saperne nulla.
Nessuno tranne quell'enigmatica donna.
E in effetti il graffio sul ciondolo, quasi nascosto, impercettibile, era noto a Cassaluia.
Chi era quella donna?
Era davvero suo il ciondolo?

Guisgard 16-02-2015 19.44.13

“Guisgard, Guisgard, Guisgard...” disse seccato De Gur ad Elisabeth “... sono stanco di sentire quel nome ovunque in questo castello... è morto e non voglio più sentirne parlare... morto e morto resterà...” scosse il capo “... comunque, hai ragione... i religiosi sono tenuti in gran considerazione in queste terre, dunque hai fatto bene... vieni, è ora di cena... andiamo dal nostro ospite...”


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 12.43.39.

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