Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 22-07-2017 03.18.31

Pier la fissava, senza smettere di accarezzarle i piedi.
Le sue dita risalivano piano sulla caviglia ed ora fino al polpaccio.
“Già, sposata...” disse piano a Nyoko, per poi finire il suo bicchiere “... allora non posso baciarti, giusto? Devo accontentarmi del vino? Perdermi nel suo rosso vivo, invece che morire sulla tua meravigliosa bocca, Nyoko?”

Guisgard 22-07-2017 03.24.13

“Oh, sei molto gentile.” Disse Elv mentre sparecchiava. “Anche tu sei carina, sai? Anzi, molto più che carina... sei bella... un po' triste a volte, spesso silenziosa... forse perchè pensi molto... ed io vorrei tanto conoscere tutti i tuoi pensieri... è lì la chiave di tutto...” fissando Gwen.

Nyoko 22-07-2017 03.26.10

Lo guardai intensamente, sentendo ancora le sue carezze sulle gambe. Poi... Oddio, la domanda che stavo aspettando da una serata intera. Voleva baciarmi? Oh mio Dio! Mi divisi in due: una parte di me si era già gettata fra le sue braccia, l'altra era legata alla moralità e alla fedeltà. Ma cosa c'era di infedele se era già un matrimonio più che morto? Mi morsi il labbro e lo guardai ancora, sospirando appena.
"Non voglio sembrare una donna di malafede, infedele o qualsiasi altra cosa, ma... Se vuoi baciarmi... Sai dove sono le mie labbra" dissi lasciandole schiuse ed invitandolo con lo sguardo.

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Lady Gwen 22-07-2017 03.32.00

Davvero pensi che io sia bella, dottor Elv? Perché io non l'ho mai pensato di me, soprattutto adesso...
Rimasi infatti a guardarlo incantata, credendo di essermi immaginata tutto, mentre sorridevo appena e giocherellavo timidamente con una ciocca di capelli.
Davvero pensi che io sia spesso triste? Forse hai ragione... Ma non posso farci nulla...
"Basta chiedere" mormorai piano, con tono un po' traballante.

Guisgard 22-07-2017 03.33.21

“Domattina” disse la voce ad Altea “può venire qui in sede verso le dieci Troverà con chi sostenere il colloquio. Buonanotte.” E mise giù.

Altea 22-07-2017 03.40.37

Udii la voce..Non poteva essere né Tyson né Baffon..e chi era? Lo avevo detto io vi era qualcosa di strano..si sarebbe presentato in modo cordiale. Chiusi il portatile e mi stiracchiai. .alle 10 quel Capo sarebbe stato sottoposto lui ad un interrogatorio. Ma non riuscivo a dormire e mi vestii in modo elegante..da segretaria..una giacca, una camicia e una gonna corta.
Uscii e mi diressi verso la agenzia ma cautamente avevo una pistola nascosta. Accostai la macchina e mi incamminai a piedi verso la sede della agenzia e una volta arrivata lì osservai senza farmi notare se la luce era accesa.

Guisgard 22-07-2017 03.43.36

Pier guardò Nyoko, sorrise e cominciò a sporgersi verso di lei.
Si avvicinò alla ragazza e raggiunse le sue labbra dischiuse, calde ed invitanti.
E le trovò.
La baciò allora con desiderio, passione.
Un gioco di labbra e di lingue.
Un gioco proibito, peccaminoso, ma meravigliosamente appagante.
Un bacio lungo, avvolgente, penetrante.
Un bacio profondo, desiderato, sognato.
E la lingua di Pier che leccava quella di Nyoko.

Clio 22-07-2017 03.46.15

Lavoro facile e pulito, nessuno doveva accorgersi che ero stata lì.
Così colpii una delle guardie con un veleno irrintracciabile, che gli avrebbe dato solo un gran mal di pancia, ma molto plateale, in modo da fornirmi un diversivo sufficiente, per poter penetrare nell'edificio dal punto cieco delle telecamere di sorveglianza, come indicato dal mio diagramma, che mostrava perfettamente poi anche la piantina all'interno.
Fortunatamente quell'edificio non era l'Imperion Nolhia.

Nyoko 22-07-2017 03.50.03

Sembrava un film a rallentatore, lui che si avvicinava piano, quelle labbra che sembravano così belle, così morbide. Ci trovammo, in quello che era sicuramente il bacio più bello che avessi ricevuto. Lasciai che mi assaporasse, anche perché era quello che desideravo fare anche io. Sentì le sue labbra, terribilmente carnose e buone, poi la sua lingua sulla mia ed il fuoco che bruciava ogni angolo del mio corpo. Sentì l'insano bisogno di stringerlo a me, di sentire quel profumo così vivo e bello, di toccarlo e di farlo mio. Quello era un bacio proibito, ma non mi importava nulla. Ero felice così, con quelle sue labbra sulle mie. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...fbd92b64bf.gif

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Guisgard 22-07-2017 03.58.11

“Allora...” disse Elv a Gwen “... dimmi cosa pensi... ora... tutto ciò che pensi...”

Guisgard 22-07-2017 04.02.16

Altea uscì presto di casa, ma non era ancora giorno.
Afragolopolis era circondata dalle ultime ombre della notte.
Il profumo di cornetti appena sfornati in un bar raggiunse Altea.

Altea 22-07-2017 04.07.50

Sentii un profumo di dolci e cornetti da un bar vicino la agenzia ed entrai.
Mi sedetti ad un tavolino ordinando un cappuccino e una briosche ai mirtilli. Mi sedetti proprio di fronte una vetrata di fronte alla agenzia e guardavo se vi fosse luce mentre prendevo il giornale.."Da quanto tempo ha aperto quella agenzia?" chiesi.."Vedo sempre il Capo alla tv" aprendo il giornale leggendo pure le news.

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Guisgard 22-07-2017 04.08.43

Clio riuscì a trovare un modo per entrare nel museo, liberandosi di uno dei sorveglianti.
Ma gli altri tre erano sempre là.
La stanza, blindata, del museo era in un piano sotterraneo.

Lady Gwen 22-07-2017 04.10.18

Ormai lo avevo detto, non potevo tornare indietro.
"Penso che non mi ero mai definita particolarmente bella, fin'ora... Soprattutto ora..." iniziai "E che forse a volte sembro triste, ma non posso farci nulla, purtroppo..." mormorai piano, concludendo e guardando sul suo viso le tracce lasciate da ciò che avevo detto.
Non rivelo a tutti i miei pensieri, anzi, quasi a nessuno in realtà, quindi sei stato fortunato,
dottor Elv


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Guisgard 22-07-2017 04.18.05

In breve i due giovani furono travolti a quel bacio.
Un bacio che divenne infuocato e bagnato allo stesso tempo.
Pier allora strinse a sé Nyoko, baciandola con ancor più foga, toccandola ovunque.
La sua mano scivolò poi nel vestito di lei, nella sua scollatura e raggiunse il suo seno sodo.
E lo strinse dandole un brivido di puro piacere e mandare in fiamme le gote della ragazza.

Guisgard 22-07-2017 05.16.24

Onofrius apparve pensieroso a quelle parole di Elisabeth.
“Non saprei dirlo...” disse poi “... certo, solitamente è così... c'è un'intera letteratura medica che disegna simili tratti di assassini seriali con manie pedofile... non so, eppure è come se fossimo davanti ad un individuo particolare... ho pochi elementi per farmi un'idea, eppure c'è qualcosa... mah... forse hai ragione tu... è qualcuno che ha molto sofferto da piccolo...”
ad un tratto i due medici furono chiamati nel reparto A, dove c'erano i peggiori criminali della città.
E poi condotti presso la camera di Daniel Fabbrus.

Nyoko 22-07-2017 08.06.07

Nemmeno con Jeffrey nei momenti felici avevo mai provato niente del genere, cos'era? Il paradiso o l'inferno? Provavo un piacere immenso nel baciarlo eppure stavo andando letteralmente a fuoco. Lui mi fa sua ed io gemo sotto quel contatto ardente. Lo sento tastarmi, esplorare il mi corpo, ed io non posso far altro che gemere. Quando arriva al mio seno, impazzisco. Non posso non mettergli le mani fra i capelli, ne sento la morbidezza e gemo ancora. Nessun senso di colpa! Lo volevo sul serio e non me lo sarei impedito.

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Clio 24-07-2017 12.49.21

Entrai nel museo, mentre i tre erano impegnati a soccorrere il loro collega che aveva avuto un semplice attacco di vomito.
Nessun sospetto, nessun allarme, solo una semplice distrazione.
Certo non potevano sospettare che fossi entrata.
Andai poi nel sotterraneo dove c'era la stanza blindata che mi interessava.
Lì avrei trovato i proiettili di stronzio da analizzare.
Una volta al piano terra, analizzai la situazione con il visore della mia tuta tecnologica, per capire quale fosse la mossa migliore.


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elisabeth 24-07-2017 16.35.26

Ascoltai Onofrius.....e mi parve di capire che qualcosa in più di me sapeva su questo Daniel....ero convinta anch'io che chi era legato a malattie psichiatriche non era necessariamente un criminale......ma ero propensa a pensare che questa patologia era legata a degli schemi che univano l'io del paziente.....fummo condotti in una stanza dalle pareti imbottite è una luce biancastra....c'era un tavolo e quattro sedie......due uomini ci attendevano...il direttore...ed un uomo alto snello...più giovane di quanto pensassi..ordinato nell'aspetto e lo sguardo sveglio ed intelligente...." dove' Daniel Fabbrus ? "....

Guisgard 24-07-2017 16.39.13

Capitolo II: L'orco che ride


“Ucci ucci, sento odor di Cristianucci.”

(Perrault, Pollicino)



Il comandante Zulian entrò di buon passo, come sempre faceva quando era in movimento, tradendo quella sorta di ansia costante che pareva animare ogni sua membra e che tanto metteva sul chi va là i suoi uomini.
Ross era il più anziano e forse brillante del gruppo, da una vita nella polizia federale e come nessun altro sapeva mostrarsi pacato e riflessivo.
Stent invece era il tecnico della situazione, esperto di ogni tipologia di congegno ed abilissimo nel far funzionare le cose.
Poi c'era Zambr, tiratore scelto e pilota provetto, Monique, bellissima e mora, nonché ex avvocato prima di entrare nei federali, Pier, ex detective privato ed infine Win, detto il Tattico a causa della sua innata capacità di cercare, trovare e studiare ogni sorta di traccia.
Zulian entrò e tirò un paio di calci alla macchinetta che distribuiva i caffè.
"Perché diavolo" disse seccato "in ogni dannato ufficio c'è sempre una di queste macchinette rotte?"
"Lo fanno per spillare soldi alla gente, capo." Sorridendo ironica Monique. "Di là" indicò la ragazza "ci sono i tre ragazzi accusati di aggressione e forse dell'omicidio di Rasti Hut, il ragazzino scomparso stamattina nel nulla. Si teme possa trattarsi del 23 bambino."
Zulian non mostrò alcuna espressione sul suo volto essenziale.
"Vado ad interrogarli." Con voce afosa.
Passò nell'altro stanzino e trovò i tre ragazzini mesti e spaventati, con accanto i loro due avvocati.
"Sono minorenni" uno dei due legali "e non potete tenerli qui."
"Tuo nonno..." mormorò pianissimo il federale.
"Prego?" Stupito l'avvocato.
"Ho detto" fissandolo Zulian "tuo nonno."
I due legali si guardarono confusi.
"Perché avete pestato a sangue Rasti?" Chiese di botto il federale ai tre ragazzini. "Perché era frocio?" Sfogliando il rapporto sull'accaduto.
"Lei non può usare un simile linguaggio dispregiativo davanti a tre minori." L'altro avvocato.
"Ascoltami..." spostando lo sguardo Zulian verso il legale "... i qui presenti tuoi tre assistiti rischiano di essere accusati, nella migliore delle ipotesi, di bullismo. Inoltre c'è un ragazzino di undici anni scomparso nel nulla. Un ragazzino che a scuola tutti hanno visto insultato dai tuoi tre galantuomini perché ritenuto omosessuale. Credi che a me possa fregate di quanti anni hanno? Di voi due freschi laureati che giocate a fare Perry Mason? O forse di questo schifosissimo ed afoso Luglio che mi costringe a star qui a lavorare, quando invece vorrei essere con mia moglie a vegetare su una sabbiosa ed affollata spiaggia di qualche lurido lido?"
I due avvocati restarono sgomenti ed i tre ragazzini si spaventarono ancor di più.
"Avanti, raccontatemi tutto." Tornando a guardare i tre giovani accusati. "Dall'inizio. E cercate di essere convincenti."
"Abbiamo avvicinato Rasti all'uscita da scuola..." uno dei tre a capo chino "... sapevamo che quel giorno, come tutti i Mercoledì, suo nonno sarebbe passato più tardi a prenderlo. Allora lo abbiamo costretto a seguirci... gli avevamo detto che avremmo fatto solo una passeggiata attorno all'isolato..."
"Invece?" Zulian.
"Invece lo abbiamo portato alla vecchia fabbrica di batterie..." con la voce incerta il ragazzino "... quella abbandonata... ed abbiamo cominciato a spintonarlo... volevamo solo spaventarlo... è volato qualche schiaffo, vari insulti... ci siamo fatti prendere la mano... ma non volevamo fargli del male..."
"Poi?" Freddamente Zulian.
"Poi..."
"Non dire altro." L'avvocato.
"Un'altra parola e vi sbatto entrambi fuori di qui a calci in bocca." Distratto il federale ai due legali.
"Poi..." singhiozzando il ragazzino "... abbiamo... abbiamo deciso di buttarlo di sotto, nel canale che passa accanto ai vecchi cancelli... si sarebbe fatto un bagno, niente di più... ma poi... poi abbiamo visto quel pagliaccio..."
"Che pagliaccio?" Con gli occhi come fessure oltre gli occhiali Zulian.
"Un pagliaccio... era vestito come quelli del circo ed assomigliava al clown che pubblicizza i panini..."
"In verità" un altro dei tre ragazzini "non assomigliava a nessun altro pagliaccio... era sporco e giocava con delle palline..."
Zulian mostrò una smorfia impercettibile.
Sapeva bene che nel racconto di chi veniva accusato di omicidio o qualche altro fatto grave, prima o poi, compariva sempre un altro individuo a cui poter dare la colpa.
"Mi interessa sapere cos'è accaduto quando avete buttato Rasti nel canale." Il federale.
"Il pagliaccio ci guardava e ridacchiava..." il primo bambino "... ci diceva di buttarlo giù che poi sarebbe volato via... come le sue palline... e così... appena Rasti cadde nell'acqua cominciò a tossire e sputacchiare... allora il pagliaccio lo afferrò per un braccio, trascinandolo fino alla sponda... mentre le sue palline cominciarono a rimbalzare ovunque... non erano più cinque o sei... erano decine di palline... decine e decine di palline... palline ovunque... di tanti colori... tutti i colori... e trascinava via Rasti... allora lo tirò fuori dall'acqua e mise la testa sul suo collo... ci guardava e rideva... col suo sorriso rosso dipinto... ed i suoi occhi d'argento..."
"Gli mordeva il collo e mostrava i denti..." il secondo bambino "... tanti denti... denti grossi come quelli del leone allo zoo..."
"Io non so se mordeva il collo di Rasti..." fece il terzo bambino "... forse aveva solo la testa sotto il suo capo... e ci guardava... guardava e sorrideva... come... come un bambino che ridacchia senza capire perché..."
Un attimo dopo Zulian uscì dallo stanzino, gettando il rapporto su una delle scrivanie.
"Allora?" Guardandolo Ross. "Cosa hai scoperto, capo?"
"Che nel sottosuolo di questa città" sarcastico Zulian "c'è un pagliaccio vampiro." Scuotendo il capo. "Intanto quei tre resteranno nostri ospiti."
"L'accusa?" Ross.
"Trovane una tu..." rispose Zulian "... bullismo... o anche possesso di stupefacenti... avevano diversi spinelli negli zaini, no?" Per poi andare in bagno.
Uscì e tirò un altro calcio alla macchinetta del caffè, per poi inveire a causa del suo mal funzionamento.
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Guisgard 24-07-2017 16.51.00

Il cameriere portò al tavolino di Altea la brioche, scusandosi di non averla ai mirtilli, ma all'amarena ed il cappuccino.
“L'agenzia” disse poi alla bella detective “ha aperto da qualche mese, ma ha sempre una fila di clienti. Il capo? Si, in effetti è molto richiesto dai giornali e delle varie televisioni.”

Guisgard 24-07-2017 16.52.07

Quel bacio, caldo ed intenso, in un attimo fece ardere entrambi.
Le mani di lei fra i capelli di lui, con la sua mano forte a stringere il seno dell'infelice moglie.
Era un contatto così intimo, con Pier che la stringeva a sé sul sedile dell'auto, fino a far scivolare le dita sotto la gonna di Nyoko.
Era un gioco di labbra umide e voraci lingue quello che li stava unendo, contro ogni paura, remore e senso di colpa.
“Oh, Nyoko...” disse lui in un leggero sospiro di piacere sulla bocca di lei.
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Guisgard 24-07-2017 16.53.17

Elv sorrise a Gwen.
“Ci sono molti modi per una donna di essere bella.” Disse. “Tutti però dipendono da una sola cosa... la felicità. So che tu oggi non sei felice, Gwen, ma è per questo che ti ho portata qui. Per aiutarti, così che tu un giorno possa essere felice come tutti gli altri.”

Guisgard 24-07-2017 16.53.50

Con il suo moderno visore, Clio trovò la cassetta di sicurezza in cui erano conservati i proiettili di piombo.
Il tutto si trovava in una cassaforte a muro e blindata da titanio 0016.
Per avvicinarsi però bisogna eludere il campo magnetico di un sofisticato allarme ad infrarossi laser.
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Altea 24-07-2017 16.54.49

"Quindi l'agenzia fa furore nel mondo dell'Amore" gustando la colazione. ."Io sono stata appena assunta come segretaria e oggi devo parlare col Capo..ma hanno licenziato personale?"

Guisgard 24-07-2017 16.58.33

Elisabeth entrò ed alla sua domanda subito l'uomo alto, dai capelli lunghi e gli occhi azzurri, rise appena.
“Sono io, dottoressa.” Disse. “Daniel Fabbrus, per servirla.” Con un ghigno. “E' nuova? L'hanno portata qui per analizzarmi.” Divertito. “Beh, sono fortunato... è molto affascinante. Le andrebbe di fare sesso con me?” Ridendo. "O è di quelle vittime di un Amore tragico ed impossibile?" Fissandola.

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Lady Gwen 24-07-2017 17.00.37

Lo ascoltai e mi piacque il suo discorso.
Ma, dottor Elv...
"Allora, la mia bellezza non dipende dalla felicità, visto che non sono felice..." asserii, con tono candido "Io faccio eccezione?" chiesi, con un leggero sorriso.

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Nyoko 24-07-2017 17.05.05

Quella lingua... Quelle labbra... Quelle mani... Un mix di piacere immenso, un mix di pura passione. Allargo appena le gambe, appena lo sento sfiorarmi la gonna, mentre continuiamo a baciarci, sempre, senza sosta. Inizio a tremare e a gemere, sentendolo pronunciare il mio nome. Dio! Quanto mi sentivo bene, sotto quelle carezze e quei baci. E mentre mi sfiorava e mi baciava vorace, io facevo lo stesso, carezzandone il petto e gli addominali da sotto la camicia.

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Guisgard 24-07-2017 17.15.50

“Che io sappia no, signora.” Disse il cameriere ad Altea. “Non hanno molto personale. Forse sono tre in tutto se non sbaglio.”

Ad un tratto Altea vide arrivare un'auto davanti all'agenzia.

Guisgard 24-07-2017 17.16.43

Elv sorrise.
“Sei bella, Gwen...” disse “... e quando sarai finalmente felice la tua bellezza apparirà senza nuvole anche a te.” Annuendo. “Forse ora dovresti andare a riposare, no?” Fissandola, come se fosse stato sul punto di accarezzarle il viso.
Ma non lo fece.

Guisgard 24-07-2017 17.18.51

Quel baci, così voraci, calci, profondi.
Pier sorrise appena, in un sussurro di piacere, nel sentire che Nyoko aveva appena allargato le gambe al tocco della sua mano.
Lui allora arrivò con le dita fino a sfiorarle le mutandine, per poi accarezzarle l'interno coscia.
“Sei bellissima...” disse piano.
Poi, ad un tratto, squillò il cellulare di lui.

Altea 24-07-2017 17.19.41

Tre...a conto fatto..Tysson, Baffon e il Capo. .forse pensai sospettosa ricordando chi avesse risposto durante la notte.
Ad un tratto vidi un auto fermarsi davanti all' agenzia, presi il quotidiano fingendo di leggere ma guardavo fuori chi fosse sceso.

Clio 24-07-2017 17.21.01

Non sarebbe stato facile, per niente, ma era una sfida degna di Ishtar, dopotutto.
Anche se, dopo gli infrarossi avrei trovato una porta in titanio 0016 ad aspettarmi.
Una cosa alla volta.
Ora dovevo pensare a quegli infrarossi.
Impostai i sensori della mia tuta sugli infrarossi, in modo che mi mandassero delle vibrazioni se mi avvicinavo troppo al laser.
Poi presi un profondo respiro e iniziai a muovermi, agilmente tra quei raggi, calibrando ogni movimento, ogni spostamento d'aria, seguendo sempre gli avvisi della tuta.
Dopotutto un movimento sbagliato e sarei finita nei guai.
Ma io ero una professionista e ci misi tutto l'impegno di anni di addestramento.


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Lady Gwen 24-07-2017 17.22.25

Sì dottor Elv, ne sono certa, anche se a me non importa tanto della mia bellezza, ma forse a te sì e per questo mi impegnerò, te lo prometto
Seguì un attimo sospeso, come quel silenzio durante il quale ci si aspetta che succederà qualcosa.
Ma non successe nulla.
Lo guardai un altro istante, poi mi alzai per recuperare le mie cose e attesi che mi mostrasse la mia camera.

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Nyoko 24-07-2017 17.44.18

Sorrisi sulle sue labbra, ero sua e lui era mio. Lo volevo e non avrei finto di essere una santa. Ci baciammo ancora e lo sentì sfiorarmi l'interno coscia, Dio mio!
"Anche tu" dissi alla sua affermazione, gli morsi il labbro inferire, invitandolo ad esplorarmi ancora. Poi il suo cellulare squillò ed io mi bloccai appena.

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Guisgard 24-07-2017 17.55.16

Altea guardò l'auto davanti al Blaue Blume.
Vide così scendere Tysson, giunto per aprire l'agenzia.
Iniziava infatti l'orario di lavoro.

Guisgard 24-07-2017 17.55.37

Clio agilmente attraversò quei raggi ad infrarossi, fino a ritrovarsi davanti alla cassaforte con la cassetta.

Guisgard 24-07-2017 17.55.59

Elv sorrise a mostrò a Gwen la sua camera.
Non era molto grande, ma accogliente.
Dominava il motivo di un bianco avorio, delicato e molto diverso da quell'anonimo dell'ospedale psichiatrico.
“Spero ti piaccia...” disse lui “... ora vado, così potrai riposare... al tuo risveglio voglio farti delle analisi... nulla di che, solo qualche test attitudinale.” E andò via.

Guisgard 24-07-2017 17.58.18

Il cellulare squillò, ma Pier in un primo momento lo ignorò.
Ma continuò a squillare ed alla fine si decise a rispondere.
“Al diavolo...” disse infastidito e togliendo la mano dalla gonna di lei “... scusami, tesoro...” a Nyoko, per poi rispondere “... si? Ok... ma ora non posso... no, sto raccogliendo informazioni su quei libri... ma...” tentò di ribadire “... e sia... ok ok... va bene, dì al capo di calmarsi... arrivo subito...” staccò.
Guardò Nyoko negli occhi.
“Perdonami...” mormorò nervoso “... devo andare... pare sia scomparso un altro bambino...” baciandola ancora “... andiamo, ti riaccompagnerò a casa...” deluso.

Clio 24-07-2017 17.59.51

Non fu affatto facile, ma riuscii a trovarmi davanti alla casetta, dove c'erano i miei preziosi proiettili.
Allora la scansionai tutta, e iniziai a lavorare sulla serratura.
Per continuare il mio lavoro pulito, come piaceva a me, non potevo scassinarla con la forza.
Ma i sofisticati sistemi di cui disponevo erano in grado di provare infinite combinazioni, mi avevano salvato più volte.
La cosa migliore è quando nessuno si accorge del mio passaggio.


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