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“Qualcun altro...” disse Elv sorpreso “... per fare cosa? Che vuoi dire?” Guardando Kara.
“E' la tua bella?” Chiese uno dei bambini indicando la ragazza. “No, è solo bella, ma non è mia.” Rispose sarcastico Elv. |
“Ora ascoltami bene...” disse Brescian dando il tu a Jennifer, segno che la situazione cominciava a preoccuparlo non poco “... fingi di essere qui con me per bere tranquillamente... come una normale coppia... intanto però guardati attorno, senza dare nell'occhio... appena vedi qualcuno con un tatuaggio sul polso... beh, è il nostro uomo... si tratta di una stella stilizzata, simbolo della resistenza...”
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Gozzlon guardò Elise negli occhi.
“Si, lo era, capo...” disse “... molto manovrabile, ottima accelerazione e velocità di punta aumentata del 28% almeno... anche le armi sono molto efficaci... la differenza in pista l'ha fatta quel dannato pilota... è molto in gamba... il migliore dei suoi, senza dubbio...” |
Brescian mi stava mettendo ansia con le sue parole e il suo atteggiamento.
"Ok, beviamo pure tranquillamente..." gli risposi, cominciando a lanciare sguardi furtivi ovunque "Ma quando troveremo quest'uomo col tatuaggio, cosa dobbiamo fare?" Inviato dal mio P00C utilizzando Tapatalk |
Mi aprii in un sorrisetto divertito.
Che c'è, tesoro? Cos'è questo tono sorpreso? "Qualcun altro più disposto di te a mostrarmi i suoi pregi, ovviamente..." risposi, con espressione enigmatica, ma in fondo divertita. Guardai poi il bambino e poi di nuovo tornai sul viso di Elv sotto di me. E ora che c'entra questo sarcasmo? "Lo dici come se ti dispiacesse" cinguettai con tono finto e divertito, giocherellando con la cerniera del suo giubotto, mentre lo guardavo sorridendo furbescamente. Mi divertiva tutto ciò, in un modo nuovo, ma bello. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Bene! Partiamo subito, allora" dico fissandolo.
"Appena lo trovo, giuro che gli tiro il collo come ad un pollo!" dico innervosita. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
"Eh, e noi non abbiamo nessuno alla sua altezza?" guardandolo torva.
Una stretta di rabbia mi fece stringere i pugni. Lo avevamo, lo avevano eccome. Ma non potevo passare sopra a quello che aveva fatto. Cercai di restare calma. "Troveremo una soluzione, vedrai.." annuendo "Sono contenta che l'aeroscafo sia andato bene...". Era vero, ma comunque io volevo vincere, e mi serviva un campione. Un campione vero, uno di quelli che aveva la stoffa. Sì, mi serviva dannatamente una stella. E dove la vado a pescare? Sospirai appena, guardando un punto indefinito del muro. "Come punizione per la perdita, mi starai appiccicato tutta la sera, che quella specie di mezzo uomo mi stia alla larga..." alzando gli occhi al cielo. Non sopportavo Justin, e non sopportavo che fosse così bravo. |
“Seguirlo...” disse Brescian a Jennifer “... nel frattempo assumi un atteggiamento il più possibile normale... parla del più e del meno, siamo una coppia...” bevendo tranquillamente.
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Elv guardò Kara come a cercare di capire cosa intendesse dire.
Era molto seducente, doveva ammetterlo il ragazzo. “Ah, ecco...” disse vagamente infastidito “... non sapevo fossi qui per cercare i pregi di qualcuno...” piccato. |
“Temo che qualcuno abbia la tua stessa idea...” disse ironico Castiel a Diahnne “... dobbiamo trovarlo... andiamo...”
E risalirono in auto. “Ora ascoltami...” lui a lei “... hai notato persone sospette che chiedevano di lui? Qualcuno che cercava informazioni su tuo fratello?” |
Gozzlon sorrise ad Elise e in un attimo gli passò il malcontento.
“Certo, capo...” disse guardando tutta la sua presidentessa “... non chiedo di meglio... se queste sono le punizioni, allora spero di perdere spesso.” Divertito. |
"Noi non siamo una coppia e se avessi saputo fingere a quest'ora starei guadagnando una barca di soldi al cinema..." risposi infastidita "Parla tu, io ti ascolto..." aggiunsi continuando a guardarmi attorno, in cerca di un polso tatuato.
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Salimmo in auto e quasi mi sentì la testa scoppiare.
"Sì, due individui. Questa mattina! Chiedevano di lui per essere risarciti di un prestito di crediti..." dissi ricordandomi il volto di quei due brutti ceffi. "Mizzar e Budmin, mi pare si chiamino..." dissi sospirando. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
"Azzardati a fare una cosa del genere e ti mando al macello come quel tizio di oggi!" alzando gli occhi al cielo, ma comunque divertita.
Quei ragazzi erano un po' come se fossero la mia famiglia, i Guerrieri erano sempre stati la mia famiglia, fin da piccola. Eppure quel pensiero continuava e continuava ad ossessionarmi. "E dove lo troviamo un pilota all'altezza di Justin?" saltai su, dal nulla, guardando Gozzlon negli occhi. |
Ed ecco che ricominciava, come prima al bar.
Possibile che non si potesse andare d'accordo per più di cinque minuti? "Magari cercavo anche qualcuno con più senso dell'umorismo e pare che se qui c'è qualcuno di acido forse sei tu, non io" dissi io, infastidita a mia volta, mentre mi staccavo da lui e mi allontanavo "E comunque hai ragione, non sono qui per cercare niente di nessuno, ma per lavorare" aggiunsi, con tono scocciato e in effetti non avevo fatto ancora nulla, dovevo darmi una mossa. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Sono strozzini...” disse Castiel “... tuo fratello è in mano a degli strozzini... forse è fuggito per non pagarli... perciò lo cercano... dobbiamo trovarlo prima noi o sarà morto...” correndo veloce sulla strada.
Poco dopo uscirono dalla città, diretti verso la costa. |
“Io ne conosco uno solo così bravo, capo...” disse Gozzlon ad Elise “... lei.” Fissandola.
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Elv guardò Kara allontanarsi.
La guardava tutta. Ne era attratto. Attratto dannatamente. Allora si alzò e la raggiunse. “Puoi iniziare a scrivere...” disse “... magari sulle condizioni in cui sono costrette a vivere queste persone qui...” |
Brescian sorrise a Jennifer.
“Ok ok...” disse bevendo “... come non detto...” Passarono diversi minuti. “Un po' le somigli, sai?” A lei. “A lei, ad Amanda, la donna che amo...” finendo il suo bicchiere “... forse per questo mi piace guardarti...” |
Poco dopo Hiss e Shushan si ritrovarono su una Jeep con un altro militare.
Uscirono dalla base e si avviarono verso il Passo del Diavolo, circondati dalle pietre e dalla sabbia del deserto. Hiss allora guardò Shushan ed annuì. Era il segnale per agire e prendere così il controllo del mezzo corazzato. |
Impallidì!
Sentivo che quei due erano solo portatori di guai! "Maledetto... Testardo! Perché non si confida mai con noi? Avremmo potuto aiutarlo, in qualche modo!" dico innervosita e guardando la strada. Uscimmo dalla città e ci dirigemmo verso la costa. "Dove sarà? Fuori città può essere ovunque" dissi tramutando la mia espressione, da seria a terribilmente preoccupata. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
"Me?" risi piano, scuotendo la testa "Magari potessi, capitano..." sospirai "Sai quanto ho sognato di correre in prima squadra? Ma sono una donna, non si può..." alzando gli occhi al cielo.
"Ma troveremo un modo, lo so.." sospirando. |
Sentivo di nuovo il suo sguardo addosso, come quando eravamo al rottamaio.
Era una cosa strana. Eravamo finiti reciprocamente uno nella vita dell'altra senza farlo apposta e non sapevamo cosa fare, come comportarci. Ad un certo punto mi raggiunse. Mi limitai ad annuire, dondolandomi appena sulle gambe, ma rimanendo in silenzio. Oh accidenti, era lui che continuava a comportarsi in quel modo da una serata, e non per colpa mia, questo era evidente, visto che io cercavo di andargli incontro, ma lui non voleva saperne. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Uscimmo da Base Mars su una jeep e attorno a noi vi era solo deserto e rocce.
Il militare guidava e ad un tratto vidi il gesto di Hiss ..si doveva agire subito ma dovevamo agire pure con un piano non programmato. Mostrai ad Hiss la pistola e la testa del militare e poi il volante..in pratica io lo avrei tramortito e lui doveva essere pronto a prendere la guida della Jeep..del militare ci avrebbe pensato lui che fare. Aspettai un suo cenno di consenso, a meno che lui non avesse un piano migliore. |
"Beh, a me invece non piace che mi guardi..." risposi seccata "Tra l'altro, se davvero la ami non dovresti guardare nessun'altra. Io, ad esempio, non ho occhi che per mio marito, anche perché lui è bellissimo..." sospirai, ripensando agli occhi azzurri di Lance e al suo splendido sorriso.
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L'auto correva lungo la strada ormai prossima a divenire panoramica, con la linea azzurra e sottile del mare che pian piano si distendeva lungo tutto l'orizzonte.
“Se si vuole fuggire senza lasciare traccia” disse Castiel fissando la strada davanti a loro “allora si hanno solo due possibilità... uccidersi o correre verso il mare. Su uno dei tanti moli c'è sempre una barca pronta a salpare per luoghi improbabili, il cui capitano è disposto a non fare troppo domande in cambio di qualche credito extra.” Voltandosi appena verso Diahnne. “Noto che cominci ad essere preoccupata... beh, significa che stai capendo tutto... ossia che non è un dannato gioco...” |
Gozzlon sorrise ed annuì ad Elise, mentre tutti intorno a loro applaudivano la vittoria di Lord Justin.
“Dopo passi per il mio ufficio...” disse ad un tratto Enner alla bella presidentessa “... è importante.” Tornando poi a bere con gli altri. |
“Su, vieni con me...” disse Elv in tono spiccio a Kara.
Così i due lasciarono quella stanza, imboccando un corridoio laterale. Da qui presero delle scale e cominciarono a scendere. La ragazza ad ogni gradino sentiva sempre più odore di muffa, misto a quello di qualche strano medicinale da ambulatorio. Alla fine si ritrovarono in quello che sembrava essere un grosso garage sotterraneo. Ad un tratto sulle loro teste tutto cominciò a vibrare, come se lamiere ed aste metalliche stessero allegramente ballando. “Non spaventarti...” Elv “... è la linea veloce del filotram... siamo sotto la vecchia stazione...” |
Hiss annuì a Shushan, pronto a prendere il posto del militare alla guida della Jeep.
Ora toccava a lei agire. |
“Si, certo, come vuoi...” disse Brescian a Jennifer “... però ora cerca di calarti nella parte e fingi di guardare me... potresti non rivedere mai più il tuo bel maritino se attiriamo i sospetti di qualcuno...” fumando.
Poi sgranò gli occhi. “Sii naturale...” mormorò “... parla del più e del meno... su... non tradirti... non adesso...sono entrati due poliziotti...” "Ehi, voi due!" Ad un tratto uno dei due poliziotti. "Mostrate i documenti! Subito!" http://images.fandango.com/render/in.../390/21036.png |
Enner mi si avvicinò, e io gli rivolsi un sorriso cortese.
"Naturalmente, volentieri.." annuii, chiedendomi cosa mai potrebbe volere il presentatore. Non che fosse inusuale, anzi! Ci potevano essere moltissime cose che doveva dirmi, ma ero ugualmente curiosa. Per la durata della festa, presi da bere, feci conversazione, solite cose, insomma. |
Lo seguii, camminando dietro di lui con le mani ben calcate nelle tasche del giubotto.
Iniziammo a scendere sempre di più percorrendo delle scale; c'era un odore strano, come di muffa, ma anche di disinfettante, di ospedali e altre cose inerenti che non mi piacevano affatto. Giungemmo poi in un grande stanzone, come un garage e sobbalzai quando sentii tutto vibrare. Sì, in effetti dimenticavo che eravamo proprio lì, sotto tutta la città, camminando non visti e ascoltando non uditi. "Dunque? Come mai siamo qui?" chiesi subito, con tono spiccio. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Certo che non è un gioco, Castiel! Che cosa credi? Non ho quindici anni e smettila di trattarmi come una bambina"
Ero nervosa, mio fratello stava giocando con il fuoco e mi stavo agitando. "Quel figlio di..." dissi sentendomi improvvisamente fragile. No! Non devo piangere! Nessuno mi deve vedere conciata così! Nemmeno i miei fratelli. "Muoviti! E speriamo che non abbia già abbandonato la terra ferma" dico con la voce tremante. Dannazione! Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
La festa continuò così, trascinandosi stancamente.
C'erano i piloti delle due fazioni, ragazze succinte che sculettavano portando vassoi di Champagne sintetico e biocaviale, ricchi borghesi che simulavano per scherno le movenze dei predatori quando diventavano hamburger sotto i colpi dei cacciatori e naturalmente i potenti produttori e gli influenti sponsor del programma. Poi, verso la fine, Enner lanciò un'occhiata verso Elise e le fece cenno di andare nel suo ufficio. |
“Per farti scrivere il tuo articolo...” disse Elv a Kara “... no?”
Allora raggiunsero una porticina di ferro. Entrarono. Scesero di nuovo, stavolta su scalini metallici scivolosi per l'umidità. Poco dopo si ritrovarono in un ampio magazzino sotterraneo. C'erano tre uomini vestiti di nero attorno ad una tv. Si voltarono di scatto ed Elv li rassicurò con un cenno della mano. “Chi è lei?” Chiese uno dei tre. “Mia sorella.” Elv. “Balle, non ne hai.” “Dici?” “Te le porti anche qui le tue sgualdrinelle?” “Ok...” annuì Elv “... mi avete scoperto... è una giornalista... è ok... deve scrivere un articolo che faremo circolare clandestinamente...” |
“La smetterò di trattarti da bambina” disse Castiel con un vago sorriso a Diahnne “quando tu la smetterai di fingerti impassibile.” Imboccarono una stradina che li portò su una spiaggia isolata.
Si sentiva solo il fruscio delle onde. “Scendiamo...” mormorò lui. |
Che cosa? E secondo quale Dio avrei dovuto mostrare ad un perfetto estraneo le mie emozioni?
"Pensi che mi metta a piangere come le ragazzine disperate? Non sono impassibile! Sono preoccupata e appena vedo mio fratello primo lo picchio e poi lo abbraccio! Non mi mostrerò fragile, soprattutto a te" dissi facendogli un sorriso falso. Poi arrivammo alla spiaggia e scendemmo dall'auto. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Una volta amavo queste feste, ora non più, ora mi annoiavano.
Ma una volta era diverso, essere l'unica pilotasse della squadra femminile ad essere invitata era un lusso, era un vanto e poi... Sospirai. E poi era bello sgattaiolare via, in un angolo buio, solo noi, lontano dal mondo, sentire le voci concitate in lontananza mentre tutto ciò che importava erano i nostri sospiri. Maledetto bastardo! Finii il bicchiere di champagne all'istante, sperando che lenisse un po' della mia rabbia. Perché diavolo finivo per pensare a lui? Non si meritava nemmeno un briciolo dei miei pensieri, dopo quello che aveva fatto. No, la mia rabbia non scemava col passare del tempo, anzi. Finalmente la festa finì ed Enner mi fece segno di seguirlo. Almeno mi sarei distratta. Entrai così nell'ufficio, mi sedetti, e sorrisi ad Enner. "Di cosa voleva parlarmi?" gentilmente, con una punta di curiosità. |
Respirai profondamente cercando di mantenere la calma, presi l' arma e con un colpo secco e laterale lo tramortii alla nuca, il mio cuore iniziò ad accellerare...aspettai di vedere cadere il militare mentre Hiss prendeva possesso del mezzo..e poi la sua mossa, dovevamo certo liberarci poi dell' uomo.
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Sì, ma non mi sembra che io debba scrivere riguardo un garage vuoto e umido che puzza di ospedale
Comunque lo seguii oltre una porticina di ferro e lungo una scala metallica alquanto scivolosa, tanto che mi aggrappai alle sporgenze che trovavo nel muro. Ma tanto per sapere, quanti chilometri ci sono sotto Questa città? No così per chiedere Arrivammo alla fine in un magazzino, dove Elv si esibì in un tentativo (pietoso, tesoro, non ti offendere) di convincere tre tizi vestiti di nero che fossi sua sorella, ma com'era ovvio non ci erano cascati. Ma possibile che siate tutti uguali?! Maledizione a voi, come vi picchierei... Seriamente, era già la terza volta che sentivo le mani prudere e avevo paura che qualcuno ci sarebbe veramente andato di mezzo, se avesser continuato a fare insinuazioni di questo genere. Non risposi, mi limitai a guardarmi intorno, aspettando di avere informazioni utili. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
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