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"oh si.." gemetti, sempre più persa in quella recita così eccitante, complice e nostra.
TIrai fuori tutto il membro caldo e voglioso, sempre fissando negli occhi Cristiano con aria persa ed eccitata. La mia mano scalpitava, voleva d più, di più.. "No, non mi spavento, zio.. promesso!" tutta tenera, imitando una bambna, abbassando lo sguardo su quel membro imponente. "Guarda che brava che non mi spavento.." ti dico e poi scivolo sotto di te, con un movimento leggerl , per poi tirare fuori la lingua e iniziare a lambire il membro con le mie labbra vogliose. "Voleva un bacino, zio!" dico , tutta carina, per poi continuare, continuare... continuare. |
Miraggio...
Cioè quando le cose prima c'erano e poi sparivano? Avrei dovuto ricordarmelo... "Va beh, dobbiamo continuare, per arrivare Brawn" dissi a quel punto. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Ohhhhhhh... Destresya..." disse lui gemendo per come lei gli baciava il membro eretto.
Mostrava una voce fanciullesca ed ingenua, ma invece trattava la virilità di Cristiano come la più esperta e famelica delle donne, facendolo impazzire. Icarius nel frattempo ascoltava tutto, fremendo, geloso ed eccitata, combattuto fra l'odio e l'amore per sua zia. |
Dopo un attimo di sgomento, Rufus riprese la strada ed il carrozzone continuò il suo cammino.
Percorsero altre miglia, fino a quando fra le dune sabbiose Gwen vide qualcosa in lontananza. https://lumiere-a.akamaihd.net/v1/im...C864&width=768 |
Pervorremmo ancora il sentiero, fin quando vidi delle piccole casupola.
"Il villaggio! Drive essere quello! Brown!" esclamai, indicandolo. Speravo non fosse un altro... Come si chiamava? Miraggio... Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Rufus prese il binocolo e guardò quel posto spuntato davanti a loro.
"Non ci resta che raggiungerlo e vedere cosa accade." Disse a Gwen ed a Furia. Così il carrozzone si avviò verso quel luogo, cercando di capire se fosse reale o meno. Si avvicinavano sempre più e man mano quel villaggio era più chiaro, nitido, vero. Quando poi raggiunsero le prime costruzioni si resero conto che erano davvero giunti nel villaggio meccanico. |
Sembrava sempre più vero, sempre più reale...
E di fatti lo era! "Oh! Menomale!"esclamai. Almeno non avevamo preso un'altra fregatura! Ed ero proprio curioso di vedere cosa ci fosse in quest'altro villaggio! Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Il mio nome sulle sue labbra, come suonava bene, com’era melodioso, mi sembrava che non fosse mai stato così bello.
Aveva un modo così unico di pronunciarlo... o era la Mia eccitazione ad essere ancora più forte da farmi perdere il controllo. Il sapore del suo membro era così buono e intenso da rendermi sempre più famelica, la mia lingua correva e correva, facendolo impazzire, finché poi la mia bocca non lo inghiottí direttamente, tutto quanto, e iniziai a stringervi attorno tutta la bocca, in modo da sentirlo tutto, riempirmi la bocca, sfiorare la gola, mentre la mia linguetta insaziabile lo viziava e lo faceva impazzire ancora e ancora e ancora. https://cdn.pornpics.com/pics/2014-0...1003_03big.jpg |
Era un villaggio molto diverso da quello di Gwen, fatto di case perlopiù costituite da ferro, lamiere e stagno.
Capannoni erano disseminati un po' ovunque, con diverse officine e rottamai lungo le strade. Alcuni generatori animati da pale eoliche giravano cigolanti alla periferia ed ovunque nell'aria c'era odore di materiali sintetici. Al centro del villaggio c'era un bar, abbastanza frequentato. “Che posto strano...” disse Furia a Gwen ed a Rufus. https://img00.deviantart.net/6cf6/i/...wn-dbtj0ac.jpg |
Entrammo nel villaggio e mi guardai sempre più stupita e rapita attorno.
Non riuscivo a comprendere appieno la natura del termine "meccanico", ma di sicuro questo posto lo era. C'erano capannoni ovunque, pieni di pezzi simili a quelli che vedevo sul nostro carrozzone e al centro c'era un posto pieno pieno pieno di tanta gente! "Non è affascinante?" mormorai, con un sorriso sognante ed entusiasta. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Molto." Disse Furia, anche lui entusiasta come Gwen per quel luogo.
"Andiamo al bar, ho una certa sete." Fece Rufus. Ma prima che potessero entrare la porta di aprì e qualcuno fu letteralmente scaraventato fuori, rotolando a terra nella polvere. "Dannati, bifolchi..." il tipo nella polvere. Era un tipo alto, con capelli lunghi e scuri, occhi neri, lineamenti ben fatti. Si alzò, deciso a ritornare dentro. http://images5.fanpop.com/image/phot...29-500-281.jpg |
Annuii a Rufus.
In effetti anche io, un po'! Mi bloccai immediatamente quando qualcuno venne scaraventato fuori, proprio dal locale. Mormorò qualcosa e si alzò, sembrava, per tornare dentro. "Forse non dovresti" gli dissi, con voce leggera e tono candido. Poi lo guardai bene. Mi ricordava qualcuno... Oh! Sì! Sapevo chi! Lo avevo visto nella locanda! Erano suoi gli occhi scuri, e i capelli neri, lunghi. Pensai di nuovo che fosse molto bello, fuori da un foglio. "Io ti ho già visto" dissi, avvicinandomi di qualche passo "La tua faccia era su un manifesto" con lo stesso tono candido e tranquillo, come se le mie parole fossero la cosa più naturale del mondo, piegando appena il capo di lato e guardando i suoi occhi neri. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Non vi era connessione.. La tempesta si stava avvicinando e ad un tratto agente 0029 estrasse un taccuino e con fare altezzoso risposi.. "Certo hai appunti perché io ero comodamente in vacanza".
Mi alzai e mi avvicinai a lui per scrivere gli appunti pure io. Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Il ragazzo di alzò da terra con una certa solerzia, mostrando una notevole agilità.
Si voltò allora verso Gwen e la guardò come se avesse detto chissà cosa. "Mo, gi sbagli, impossibile..." disse "... mi avrai scambiato per qualcun altro..." spiccio. |
"Oh no no, sono sicura! Difficilmente sbaglio quando vedo un volto" annuii "Dicono che è perché rubi i metalli, per questo" aggiunsi.
Era lui, non potevo sbagliarmi! Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
0029 rise e fece spazio ad Altea in modo che si vedesse sul letto fino a lui.
Aprì così il taccuino e le mostrò i vari appunti. "Iasefol lavorava ultimamente sull'origine della vita e i risultati dei suoi studi sono stati riconosciuti a livello mondiale." Disse lui. "Ora che la scienza moderna ha indissolubilmente svelati l'impossibilità delle tesi evoluzionistiche, Iasefol appunto stava dando un netto contributo alle teorie Creazionistiche." Fissò Altea. "Magari per questo motivo si sarà fatto qualche nemico, non credi?" |
Ascoltai riflettendo.."Iasefol è uno scienziato molto Cattolico, fortemente legato al fatto che nella Creazione dell' Uomo e del Mondo vi sia Nostro Signore...ma perché odiarlo tanto da farlo scomparire e speriamo non lo abbiano ucciso..qualche fanatico..so che ha fatto una conferenza, possibile abbia conosciuto qualcuno lì?" guardando 0029 negli occhi azzurri.
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"Ahhhh... ohhh... si... così..." disse Cristiano in un gemito liberatorio, gettando la testa all'indietro, mentre con una mano sulla testa di Destresya cominciava ad assecondare i suoi moventi, come a darle il ritmo giusto nel continuare ad assaporare tutto quel suo membro caldo.
Una cascata di capelli biondi scendeva sul bacino di lui, tra l'inguine, in mezzo alle sue gambe, accarezzandolo ed eccittandolo sempre di più. Quel movimenti continui e veloci con cui lei muoveva la testa portavano alcune ciocche ad intrecciarsi su quel fallo inumidito, al punto che Destresya doveva spostarle con la mano e liberarlo per poterlo assaporare tutto. Cristiano continuava a gemere forte, folle di eccitazione ed abbandonato in quel godimento estremo. Icarius intanto, sul divano della stanza accanto, intuendo cosa sua zia stesse facendo, era ormai preda di una gelosia profonda, che pareva mutare quasi in odio. Ma era anche eccitato in un modo insopportabile e non sapeva più che poter resistere. |
"Ma tu sei pazza..." disse lui guardando Gwen negli occhi "... cosa vuoi da me? Smetti di delirare e lasciami perdere." In modo brusco.
Le dedicò un'altra occhiataccia e poi entrò di nuovo nel bar. |
"Beh, potrebbe essere una pista praticabile..." disse 0029 ad Altea "... una volta arrivati a Phitos forse ne sapremo di più..."
La nave prese a sussultare ancora più forte, al punto che Altea finì addosso a 0029, rotolando entrambi sul letto e poi a terra. La tempesta pareva essere arrivata. |
Spalancai appena gli occhi quando mi disse ancora che avevo sbagliato.
Forse non voleva che si sapesse. Alzai le spalle e tornai dagli altri quando se ne andò. Beh, pazienza... "Che facciamo?" Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Ho sete." Disse Rufus indicando il bar. "Entriamo... magari avranno anche da mangiare."
"Si, concordo." Furia. Così i due, insieme a Gwen, entrarono nel bar. Era un luogo affollato, chiassoso, dove c'era odore di tabacco e si sentivano diversi accenti e idiomi stranieri tutti insieme. Uno squallido trio di individui, arrangiati sopra un palco assemblato alla buona, suonavano per rallegrare l'ambiente ma nessuno dei presenti si segnava di ascoltarli. "Sediamoci lì, c'è posto." Rufus indicando un tavolo libero. Ad un tratto un uomo dal volto segnato da una cicatrice si avvicinò loro. "Vi interessa un condensatore al planium?" Fissandolo. "È in buono stato e posso farvelo ad un prezzo di favore..." |
Ero completamente fuori di me, persa in quella passione sempre crescente, sempre più incontrollata, sempre più inarrestabile.
La foga con cui facevo mio quel membro sempre più saldo e turgido era incredibile, tutto il mio copro fremeva, anelava di più, di più... Avevo il respiro rotto e la bocca riempita di passione, eccitazione folle. La sua mano sui miei capelli mi fece perdere completamente il controllo, facendomi dimenticare anche quel poco di ragione che potevo aver conservato e bagnando sempre di più il mio sesso, ormai folle e voglioso come quella corsa, quel momento di pura passione. I suoi gemiti mi inebriavano, la sua eccitazione mi avvolgeva tutta, mi riempiva, mi toglieva il respiro, la sua mano mi dava un ritmo folle, ma che non avevo intenzione di rallentare. Ero completamente persa nel mare della lussuria, della passione, dell'intesa, dell'intimità e della complicità. Esistevamo solo noi due, i nostri corpi vogliosi ed eccitati, la nostra passione incontrollata, i nostri gemiti e sospiri.. nient'altro. |
Annuii.
Entrammo al locale ed era pieno zeppo di gente. Si sentivano tante lingue diverse e questo era interessante. C'erano delle persone che suonavano, ma nessuno li ascoltava e non si sentiva nulla, con quel baccano. Ci sedemmo ed arrivò un uomo con una cicatrice. Non capii che cosa voleva venderci, ma di sicuro non ne avevamo bisogno. "Non ci serve, grazie..." mormorai in risposta. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Annuii a 0029. Ad un tratto vi fu un forte sobbalzo che mi fece perdere il controllo e andai contro il mio collega. In breve ci trovammo a terra ma le pratiche orientali mi aiutarono ad attutire il contatto col suolo.. "Ma inizio a pensare se arriveremo a Phytos" risalendo sul letto e sistemandomi i capelli.
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“Posso vendervi qualunque cosa...” disse il tipo “... acceleratori particellari, alimentatori a doppia combustione, carburatori molecolari, pressostati al plasma...”
“No, grazie, non ci serve nulla.” Fece Rufus. Ad un tratto Gwen notò qualcosa. In un tavolo poco lontano dal loro alcune persone discutevano animatamente. Tra essi c'era anche il ragazzo incontrato poco prima davanti al bar. |
Altea si tirò sù ed anche 0029 fece lo stesso.
La nave sussultava ancora, ma sembrava ora stabilizzarsi, sebbene dall'oblò si iniziavano a vedere le gocce di pioggia contro il vetro. 0029 allora si appoggiò alla parete, per evitare di cadere di nuovo a terra. “A Phitos cominceremo le nostre ricerche...” disse “... ho alcuni nominativi... si tratta di scienziati e colleghi di Iasefol... sicuramente troveremo qualcosa...” |
Non capivo proprio un bel nulla di quello che diceva, ma neanche Rufus sembrava interessato.
Ad un tratto, notai che in un tavolo poco distante dal nostro delle persone discutevano animatamente, fra cui il ragazzo di prima, quello del manifesto. Poggiai i gomiti sul tavolo e cercai di fate attenzione a ciò che dicevano. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Cristiano continuava a gemere, a godere, a premere sempre più intensamente la mano sulla testa di Destresya, impedendole di smettere, di fermarsi, anche solo di rallentare.
E più lei accoglieva quel membro solido nella sua bocca, più sentiva l'eccitazione di lui crescere, intensificarsi, quasi al punto di esplodere. Icarius intanto, sul divano nella stanza accanto, sentiva tutto ormai sempre più geloso ed eccitato. Ad un tratto la nave sussultò violentemente, interrompendo l'eccitante e travolgente pratica che Destresya stava mostrando a Cristiano, con entrambi che si ritrovarono sul pavimento. |
Gwen cominciò a prestare attenzione a ciò che dicevano al tavolo vicino.
“Togliti dai piedi ora...” disse un uomo grasso e sudato seduto al tavolo ed impegnato a mischiare carte da gioco. “Rivoglio ciò che è mio...” il ragazzo buttato poco fa fuori dal bar. “Non ho nulla che sia tuo.” Il grassone. “Ho il denaro...” mormorò il ragazzo. “Tutta la cifra?” “Si...” “Allora pagami, ora ed in contanti.” “Ho la cifra, ma non con me adesso...” Il grassone scoppiò a ridere e con lui tutti quelli che stavano seduti con lui. |
Mi sembrava parecchio in difficoltà.
Avevo il serio dubbio che lo avrebbero buttato fuori di nuovo... Diceva che qualcuno lì aveva qualcosa che gli apparteneva, e supponevo fosse vero. Gli servivano però dei soldi, che ora non aveva. Continuai ad ascoltare. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Gwen ascoltò ancora.
“Rendimi ciò che è mio.” Disse con rabbia il giovane. “Sei un pezzente.” Il grassone. “Ma posso fare qualcosa per te... e cioè avvertire i militari che sei qui e magari intascare la taglia...” ridendo. “Sei un bastardo...” masticando amaro il giovane. Allora, vinto dalla rabbia, si lanciò sul grassone. Scoppiò una mega rissa che in pochi istanti coinvolse molte altre persone, anche chi non c'entrava nulla con quella storia. |
La situazione peggiorò ancora, fino a degenerare del tutto.
Scoppiò una rissa, in cui fu coinvolto non solo il ragazzo, che avevo avuto conferma fosse lo stesso visto alla locanda, ma anche tanta altra gente esterna alla faccenda. Devo fare qualcosa, e in fretta. Non volevo immischiarmi nella lotta, ma dovevo intervenire. Allora schioccai le dita e molti di loro, fra cui il grosso uomo con cui lui parlava, furono scagliati contro le pareti del locale, districando quell'enorme groviglio che avevano creato. Sperai in quel modo di aiutarlo, se voleva indietro qualcosa che era suo, era giusto che lo riavesse. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Per un momento sembrò davvero che ci fossimo solo noi al mondo, che la passione che ci legava avesse annullato il mondo attorno a noi, trasportandoci come in un altro spazio, in un altro tempo.
Un tempo fatto di gemiti e sospiri, di notti speciali e magiche... Non avevo intenzione nè di smettere, nè di rallentare, il ritmo era incanzante, forte, intenso, tutta me stessa era concentrata su quello che stavo facendo, con ardore e passione. Ma la nave non era d'accordo e sussultò violentemente, facendoci cadere dal letto, ritrovandoci sul pavimento. Subito mi venne da ridere, per l'assurdità di finire a terra mente ancora eravamo intenti a... coccolarci.. Ma poi la cosa mi preoccupò lievemente. "Stai bene?" gli dissi, accarezzandoti il volto "Che può essere successo?" preoccupata, dopotutto Cristiano era il capitano della nave. |
La rissa scoppiò violentemente.
Gwen però intervenne e con la sua magia riuscì a districare il drappello che si era formato. Il barista intervenne con un grosso bastone di ferro, insieme ad altri e riuscirono nel giro di qualche minuto a sedare la rissa. “Avvertite i militari...” disse il grassone “... quel bastardo è un furfante!” Indicando il ragazzo. “E' un ladro! Si chiama Elv le Bluff!” Elv allora, temendo il peggio, scappò via, uscendo dal bar e correndo lontano. |
In un attimo Cristiano e Destresya si ritrovarono a terra, l'uno sull'altro.
Anche lui scoppiò a ridere, per poi baciarla, con passione. La baciò facendole sentire tutta la sua lingua. “Temo che la tempesta ci abbia investito in pieno...” disse accarezzandole il capezzolo con un dito “... penso che la rotta sarà molto instabile per un po'... sarà meglio vada a vedere... la mia presenza credo sia importante...” baciandola ancora, per poi rivestirsi in fretta. |
Il proprietario intervenne per sedare gli sgoccioli di quella rissa, mentre dal grosso uomo scoprii il suo nome.
Elv le Bluff. Era bello, mi piaceva. Lui scappò, per non farsi prendere, uscì dal locale ih fretta e non lo vidi più. Benché fossi tentata di seguirlo da una strana forza che di continuo mi animava e mi spingeva verso di lui, rimasi al tavolo, mentre tutto nel locale tornava alla normalità. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Rufus era rimasto seduto e solo Furia aveva tentato timidamente di dividere quelli che si menavano.
Poi il barista riuscì a riportare la calma. Elv però era scappato via. “Sarà meglio ordinare qualcosa e poi filare via da questo bar...” disse Rufus a Gwen. |
Avevo visto solo dopo Furia tentare di dividere i partecipanti alla rissa, ma poi tutto si era calmato.
E lui era scappato via. Annuii semplicemente a Rufus, attendendo di ordinare da bere. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Rufus ordinò da bere e qualcosa da mangiare.
“Finiamo in fretta e poi lasciamo questo bar.” Disse a Gwen ed a Furia. “Non mi piace affatto la gente che c'è qui...” “Non è che il resto del villaggio sia meglio...” mormorò Furia. “Si, infatti...” Rufus “... usciamo da qui, facciamo rifornimento e poi lasciamoci questo villaggio alle spalle.” Terminarono il loro pasto ed uscirono dal bar. |
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