Sospirai ed uscii dall'emporio, sconfitta e affranta, oltre che sconvolta.
Non capivo come questo meccanismo potesse essere possibile...
Guardai Elv, beh, il "nuovo" Elv.
"Allora non hai capito? Era dentro la maledettissimi locanda che non c'è!" dissi esasperata.
Affondai le mani nei capelli.
"Forse, credo di sapere cos'è successo, ma se già pensi che io sia pazza, lo penserai anche dopo..." scuotendo la testa.

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"Io penso che tu siain effetti un pò fuori di testa..." disse Elv a Gwen "... ed anche un pò maleducata in realtà, visto che ti ho offerto il mio aiuto per cercare quei fiori e poiti ho anche portata qui col mio cavallo." scuotendo il capo. "Beh, ora è meglio che vada... ho una ricerca da portare a termine... in bocca al lupo per tutto..." e raggiunse il suo cavallo.

Lo guardai sconvolta.
Ancora di più, beninteso.
Aveva anche il coraggio di offendersi?
"Bene, allora visto che sei così suscettibile e pensi che io sia solo pazza e maleducata, terrò per me quello che forse so sulla tua accidenti di maschera" sbottai, mentre se ne andava.
Questo scambio di battute mi fece pensare che doveva decisamente essere Elv, aveva sempre la sua testa calda e discuterci era impossibile.

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Elv si bloccò a quelle parole di Gwen.
"Ehi, un momento..." disse voltandosi verso di lei "... che vuoi dire? Cosa c'entra la maschera d'oro?"

"Ah vedo che ora ho la tua attenzione" dissi sarcasticamente.
"Se prometti di ascoltarmi dall'inizio alla fine, ti dirò quello che so. Bada che ogni cosa di ciò che ti dirò è vera. Ogni cosa" specificai.
Perchè per quanto la realtà potesse sembrare assurda ed incredibile, era veritiera.

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"Avanti, ti ascolto..." disse Elv fissando Gwen negli occhi "... sono curioso..."

Quello sguardo riuscì ancora una volta a smuovere qualcosa dentro di me, a togliermi il fiato, a farmi capire che lui fosse Elv più di quanto io fossi stata disposta a credere all'inizio.
Erano occhi neri, grandi e profondi che dentro di loro racchiudevano un intero universo da esplorare.
Presi un respiro profondo e cominciai a raccontare fin da quando io ed Elv eravamo stati arruolati, arrivando a quando lui era stato morso, includendo nel racconto anche il mio strano, ma veritiero sogno.

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Lui ascoltò ogni parola di Gwen, restando poi a fissarla.
"Ok... ho capito..." disse tornando dal suo cavallo "... o sei davvero suonata oppure mi credi davero un idiota..." montando in sella "... beh, ti saluto, ho altro da fare..." un ultimo sguardo e poi galoppò verso il lato meridionale della montagna.

Va bene che stentava a credermi... Ma se ne andò senza darmi il tempo di aggiungere altro.
Sempre il solito, anche attraverso il tempo, era sempre e comunque il solito!
Non sapevo che fare.
Ero lì, sola, nel bel mezzo del deserto, senza sapere che fare.
Rimasi lì a fissare un punto imprecisato davanti a me forse per sempre.
Alla fine, mi decisi e mi misi in marcia di nuovo verso la montagna.
Ora che non dovevo più trovare i fiori perchè non sapevo dove accidenti fosse Elv, il mio Elv, potevo provare a trovare il posto in cui riporre il monile, nel disperato tentativo di risolvere questa situazione assurda.

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Gwen alla fine, con poca altra scelta, decise di tornare verso la montagna.
Arrivò in un punto in cui il sentiero di divideva in 2, dove da un lato saliva verso la cima e dall'altro invece si raggiungeva il lato meridionale, ossia dove si trovava lacaverna in cui Elv stava cercando la maschera d'oro.