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"Siamo ad Afragolopolis, mia cara e qui la giurisdizione di Uaarania non ha potere." Disse Gerard ad Altea. "Tutti i cittadini sono liberi in questa città e come tale anche Lord Lenox ha il diritto di godersi la libertà. Sono certo che anche il marchese di Du Thazz la pensa come me."
Elv rise. "A chi non si arrende nonostante tutto..." disse alzando il bicchiere e guardando Gwen negli occhi "... ai grandi innamorati che lottano contro tutto e tutti... cin cin!" |
Sorrisi a Gerard e poi annuii a Lord Hannax "Il problema è risolto, effettivamente qui ad Afragopolis siamo liberi, ma forse leggo troppi romanzi" ridendo leggermente "E vedo alcune spie ovunque".
Immaginai la reazione di madam Payn nel sapere la notizia, ovviamente doveva saperla, sarebbe sembrato averla presa in giro e dovevo chiarire che il nobile era arrivato dopo la nostra chiacchierata ma senza spiegazioni, era troppo pettegola. "Bene, allora è tutto concordato" felice della situazione, non mi era mai capitato di distogliere la mia attenzione dalla mia vita sempre ben pianificata. https://i.pinimg.com/564x/40/89/88/4...f5e056b593.jpg |
Hannax mostrò un inchino ad Altea.
"Io accompagnerò il signor Hannax, cara." Disse Gerard a sua moglie. "Poi mi recherò al circolo, dove incontrerò il marchese Du Thazz." I 2 uomini salutarono Altea ed andarono via. |
Annuii "E' stato un piacere Lord Hannax, conto sul vostro aiuto e vi aspetto sempre nel mio Palazzo".
Gerard uscì, era impossibile...trascorreva ore fuori casa, ormai questo Palazzo era diventato solo un posto dove dormire, cambiarsi d' abito e perorare la nostra causa. Andai nel mio studio e mandai un messaggio a Trace, la mia assistente e le scrissi che avevo consegnato tutti i disegni per la lingerie da sposa e di attivarsi a prepararli e farli indossare alle modelle. Mi sedetti sul tavolo da lavoro e iniziai a disegnare un abito, aprii un libro cercando i vestiti tipici della Moldavia e iniziai a disegnare un sontuoso abito da sera con inserti che riproducevano quella Terra. |
Altea si mise al tavolo di lavoro, cominciando a disegnare un sontuoso abito in stile moldovo.
Poco dopo arrivò Margot con un biglietto. "Milady, è stato consegnato ad uno dei nostri cocchieri." Disse. "Non è stato visto però colui che l'ha portato, probabilmente vestito in modo anonimo." Lo consegnò alla padrona ed uscì dalla stanza. |
Margot entrò nello studio, lei sapeva poteva entrare quando vi era necessità e mi consegnò un biglietto.
Uscì e guardaii il biglietto...che stranezza..un uomo vestito in modo anonimo. Presi il biglietto e lo aprii, speravo non fosse niente di pericoloso..ma no forse un invito. Ma osservai pure se vi era qualche simbolo nella busta. |
Il biglietto non presentava alcun segno esterno e quando Altea lo aprì scoprì che non vi era neanche una firma.
L'anonimo biglietto così diceva: "Milady Altea, ben conosco la generosità sua e di suo marito nell'ospitare comuni amici in fuga da Uaaropolis. Anche io sono impegnato in questa nobile missione e sono un caro amico del marchese Du Thazz. Egli ora è fuori città per affari e parlarne con suo marito al circolo nobiliare sarebbe troppo pericoloso. Infatti pare giungerà ad Afragolopolis un uomo inviato dal governo di Uaarania, molto scaltro, intelligente e fanatico. Un vero nemico, pericoloso come pochi altri. Egli al suo servizio avrà molte spie ed il suo compito è arrestare il gentiluomo dei balcani che lei ospita in casa. Ho preferito scrivere un biglietto per avvertire lei e suo marito, in modo che dopo averlo ltto lei possa distruggerlo. Chiamare o trasmettere video sarebbe troppo rischioso. Si guardi dal Talento." |
Lessi il biglietto tutto di un fiato e rimasi per un istante immobile.
Ciò che avevo detto prima si era avverato, era pure stata una leggerezza quella del Principe Lennox farsi vedere in società. Andai subito in camera e posi il biglietto dentro un privato ed antico secretaire appartenuta ad una antenata de Bastian, duchessa di Capomazda..anzi molto più di duchessa. Non potevo scattare una foto e inviarla a Gerard, e dovevo avvertire il nobile. Talento...chissà cosa fosse...una spia, qualcosa del genere. Dissi a Margot di dire al Principe di avvicinarsi al salottino di avorio, dove i mobili erano in stile Compagnie delle Indie, e di preparare un tè. Dovevo riferire al nobile di stare molto attento e per fortuna, le nostre mura erano tutte insonorizzate. |
"Ah, quanto romanticismo ottocentesco... Si sta perdendo, con questi robot..." con voce melliflua e volutamente ironica "Cin cin" con un occhiolino.
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"Già, sono l'ultimo dei romantici." Disse con un sorriso impertinente Elv, mentre beveva il suo drink.
Ad un tratto squillò il biocellulare della ragazza. Margot annuì ed obbedì ad Altea. Infatti quando la bella padrona di casa raggiunse il salottino in avorio, aprendo la porta sentì una melodia. Leggera, soave, antica e malinconica. Note gentili come carezze e che vibrava di una passione come assopita, eppur viva. Entrando Altea vide qualcuno seduto al vecchio pianoforte, immerso nella penombra vaga del salottino, poichè le tendine erano abbassate. Il pianoforte era stato acquistato anni prima ad un'asta, presso un antico convento. Si diceva fosse appartenuto ad un maestro di musica morto poi suicida a causa del matrimonio della sua amata con un ricco banchiere. Un anno dopo anche lei si suicidò. https://www.puglia24news.it/wp-conte...09/unnamed.jpg |
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