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Sorrisi al cavaliere e mi voltai.
Ma poi sentii un latrato: un molosso stava aggredendo il cavaliere. "Maledizione!" urlai quasi, estraendo rapida la spada per colpire l'animale, bloccando così il suo inspiegabile attacco nei confronti di Svevos. Cosa diavolo gli era preso a quel cane? Se l'aveva scambiato per un ladro o per un cervo c'era qualcuno che non sapeva addestrare i cani in quel castello! |
Arrossii alla sua domanda non sapendo trovare una risposta che avesse un senso .
<< Ecco...io...>> il resto delle mie parole fu oscurato da un verso viscerale e ferale proveniente dal di fuori. Un verso animalesco, quasi demoniaco. Mi strinsi a Jean spaventata e vidi che lui stava guardando fuori dalla finestra. Mi feci coraggio per fare lo stesso. << Che cos'è? Sembra...sembra un enorme cane nero... Chi quel pover uomo? Qualcuno deve aiutarlo!>> |
Clio lesta estrasse la spada e colpì il molosso, che subito mollò la sua presa, per poi cadere al suolo agonizzante.
Svevos invece aveva una gamba completamente lacerata dai denti del cane. Vi erano dei soldati rimasti fermi ad osservare il tutto, poi visto colpire il cane corsero rapidi verso l'animale. “Dannazione...” disse uno dei soldati a Clio “... hai ucciso uno dei molossi del barone...” |
Dacey, stretta a Jean, osservò l'intera scena dalla finestra.
“E' uno dei molossi del barone...” disse il dignitario “... sembra abbia aggredito qualcuno...” E Dacey si accorse in quel momento che l'uomo assalito dal cane era Svevos. |
Riuscii ad uccidere il cane, ma per il cavaliere la vedevo brutta.
Guardai allibita i soldati. "Era da abbattere se azzanna a destra e a manca... dite al barone che gli ho fatto un favore..." scuotendo la testa "No, no, lasciate stare.. glielo dirò io stessa domattina, voi sembrate pecore impaurite..". Guardai il cavaliere. "Andate a chiamare un medico piuttosto, per la miseria... quello era un cane, questo un nobile cavaliere, per di più ospite.. riuscite a comprenderne la differenza?" severa ai soldati. Io non avevo certo paura del barone, come potevano averla quegli uomini. Era il bello di essere un mercenario. Fare il bello e il cattivo tempo come pareva a me. A Ferico non stava bene? Ottimo, poteva fare a meno di noi. Niente di personale. Mi chinai sul cavaliere. "Come state, Ser Svevos?" chiesi "Presto arriverà un dottore, non temete..". |
Clio si sincerò delle condizioni di Svevos che gridava per il dolore ed aveva la gamba completamente spolpata.
I soldati però erano fermi a fissare la scena, senza che nessuno di quelli muovesse un dito per aiutare il cavaliere o chiamare un medico. Ad un tratto, attirata dalle grida di suo figlio, corse nel cortile Dauna. |
"Pregate di non andare mai in guerra, voi altri..." osservando incredula la scena surreale che si stava compiendo attorno a me.
Era inaccettabile, davvero inaccettabile. Avrei riferito al barone, questo era sicuro. Arrivò una donna che sembrò accorgersi della cosa. Infatti non l'avevo mai vista. Poi compresi, doveva essere la madre di Svevos. "Madama, vi prego, qui sono tutti imbambolati.. restate con lui vado a cercare un medico.." alla donna "Andrà tutto bene.." le sorrisi. Puntai poi la spada insanguinata verso ciascuno dei soldati. "Se gli succede qualcosa, avrò la vostra testa con o senza la benedizione del barone, sono stata chiara, pecore belanti?" detto ciò scossi la testa e mi addentrai nel castello alla ricerca di un medico. Serata movimentata non c'era che dire. |
Clio entrò nel castello, ma ad un certo punto si ritrovò davanti la sagoma altera e feroce di Fagas.
“Ancora sveglia...” disse il Maresciallo, per poi fissarla tutta “... sarei curioso di sapere dove ve ne andate abbigliata così. Cercate di essere prudente, è pieno di soldati qui. Soldati maschi.” |
"A lavorare per voi, ecco dove sono stata, a cerare di carpire informazioni in incognito..." alzando gli occhi al cielo.
"Davvero? Soldati maschi eh.." fingendomi pensierosa "Quando comincerete a trovarvi degli eunuchi allora capirete che qualcuno ha detto una parola di troppo alla sottoscritta..." con un sorrisetto irriverente "Piuttosto, un uomo è stato aggredito e i vostri soldati sono stati inermi ed inutili.. è normale? Affari vostri, ad ogni modo, un ospite del barone ha bisogno di cure, dove trovo un medico?". |
“Spero che sappiate maneggiare la spada” disse Fagas a Clio “come dimostrate di saper usare la lingua. Quanto ai miei uomini... vi consiglio di stare attenta... non sono responsabile di loro una volta terminati i turni regolari... badate dunque che non vi trovino nelle loro ore di licenza...” guardandola negli occhi “... comunque non dovete interessarvi di ciò che accade qui agli ospiti del barone. Sappiamo trattare ognuno come merita...” con tono sinistro.
“Signore...” arrivando un soldato “... lo lasciamo morire dissanguato?” “No...” Fagas rivolto al suo soldato, senza però distogliere lo sguardo da Clio “... credo abbia avuto ciò che meritava... portatelo dal medico ora.” “Si, signore.” Il soldato per poi andare via. |
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