Avevo a che fare con una psicopatica, questo era sicuro.
"Perchè non so chi è lei e perchè mi abbia trascinata qui. Le basta come spiegazione?" con tono duro, rimanendo a distanza.

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La donna rise e di nuovoprese ad accarezzare, piano, i capelli rossi di Gwen.
"Psicopatica..." disse lei ripetendo quella parola "... psicopatica... come siete complicati voi umani... usate parlare in modo strano, difficile e non fate altro che costruire i vostri stessi problemi..." senza smettere di giocare fra le ciocche rosse di Gwen.
Si, quella donna vestita come una bambola, aveva detto proprio quellaparola.
Psicopatica.
Una parola che Gwen aveva solo pensato, non certo pronunciata.

Mi inquietò ancora di più, non solo perchè riprese as accarezzarmi I capelli e di nuovo mi scostai, ma perchè disse una cosa che io avevo solo pensato.
Pensato, non detto.
Cosa stava succedendo?
Avevo sempre più paura ed ero sola.
Maledettamente sola.
"Chi sei?" chiesi ancora, duramente.

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"Il mio creatore mi chiama Justine." Disse lei a Gwen. "Perchè ti allontani? Non voglio farti del male." Fissandola. "Hai paura di me? Sei bella, non dovresti." Con un sorriso enigmatico.

Guardai negli occhi il ragazzo divertita.
Aveva sicuramente fegato, bisognava ammetterlo.
Ridacchiai colo solo modo di Regna, e poi mi voltai verso Jamos al volente.
"Si può sapere quanto manca? Sei una lumaca!" sbuffai.

Sgranai gli occhi.
Creatore.
Allora...
"Sei un androide..." mormorai, in un'affermazione.
Chi doveva aver progettato una cosa simile, tanto da farla sembrare quasi umana?
"E smettila di toccarmi!" sbottai, infastidita ed inquieta, indietreggiando vistosamente.
"Voglio sapere dov'è Elv e che cosa ci faccio qui" ripetei per l'ennesima volta, con tono scocciato, ma sempre più determinato.

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"Si, esatto." Disse lei a Gwen, sorridendo. "Chi è il ragazzo che cerchi?" Chiese.
Intanto Regna aveva fatto salire nella sua auto quel ragazzo.
"Signora, mancano pochi metri." Jamos guidando.
Infatti pochi minuti dopo arrivarono alla sontuosa abitazione di Regna.
"Wow, che bella casa" Esclamò il ragazzo. "Non ero mai stato in questa zona di Afragolopolis! Sapevo che ci vivevano nobili e ricchi, ma non immaginavo ci fosse tanto lusso!"

"Un amico" dissi, perchè era ciò che Elv rappresentava, al momento.
"Ma non mi hai detto dove sono e perchè" fissandola, con fare inquisitorio.
Non avrei desistito finché non me lo avesse detto.

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"Un amico." Disse Justine con tono incuriosito, come se studiasse Gwen. "Sei qui perchè il mio creatore ti ha salvata."

Sbuffai, alla sua velata insinuazione.
"Salvata?" dissi, non fidandomi "Come faccio a sapere che non era quello che ci ha fatto finire fuori strada?" guardinga io.

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