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"Ah si... lavora per quel covo di ciarlatani." Disse Betix a Gwen. "Chi avrebbero preso chi? Il suo amico? Eravate inseguiti, forse?"
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"Ci hanno bucato una già e ci hanno fatto finire fuori strada..." dissi, ma poi mi resi conto di una cosa.
Come ci aveva chiamati? "Come ha detto, scusi?" iniziando ad infervorarmi, mentre mi avvicinavo e lo fissavo "È del nostro lavoro che sta parlando e non ho fatto tutto ciò che ho fatto per sentire il suo parere raffazzonato, dozzinale ed irrispettoso" sputai con rabbia, fissandolo con la stessa enfasi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Conosco l'agenzia per cui lavora da molto tempo ormai..." disse Betix a Gwen "... conosco i vostri principi, i vostri petodi ed i vostri scopi. Non venga a farmi la morale, non è il caso." Fissandola.
Justine intanto aveva smarrito ormai ogni curiosità verso la donna del bassorilievo, voltandosi così verso Gwen ed il suo inventore. "Cos'è un ciarlatano, padre?" Chiese. "Un imbroglione, mia cara." Rispose Betix, ma guardando Gwen con un ghigno. |
"Non voglio fare la morale proprio a nessuno, ma voglio che lei mostri il rispetto che meritiamo, senza sentirsi superiore in virtù di chissà cosa" ancora contrariata ed inasprita.
La situazione, dopo quella domanda, non migliorò. "Poteva anche risparmiarsi di portarmi qui, a questo punto. E farà bene a mostrarmi come uscire da qui. Ne ho abbastanza di lei e della sua cosa" con disprezzo, raggiungendo il corridoio da cui ero venuta, per provare a trovare l'uscita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Lei parla così solo perchè il suo centro di ricerche non riuscirà mai a costruire androidi come Justine, Gwen." Disse Betix. "Lei lo sa, lo ammetta quindi a se stessa."
"Chissà perchè gli umani scappano sempre davanti al torto." Ridendo Justine. |
"Non vedo alcun premio in casa sua, o un riconoscimento, una coppa, una coccarda" con acido sarcasmo, evitando di concentrarmi su ciò che Justine diceva, non ne valeva nemmeno la pena.
"Allora? Vuole farmi andare via o intende tenermi ancora qui?" con impazienza e ancora evidenti tracce di fastidio e rabbia. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Lei è solmente una ragazza viziata, maleducata e troppo isterica per capire davvero come stanno le cose." Disse Betix secco a Gwen. "Come fa a definirsi una studiosa? Povero mondo..." scuotendo la testa.
"Gli uomani più hanno torto e più è difficile farli desitere." Commentò divertita Justine. |
Temevo che sei avessi pronunciato un'altra sillaba avrei fatto una carneficina, là dentro.
Anzi, forse avrei potuto gettare Justine in un tritarifiuti, già che c'ero. Scossi la testa ed uscii dalla stanza, sbattendomi la porta alle spalle ed imboccando il corridoio. Nonostante ciò che affermava, mi ritenevo intelligente abbastanza almeno per trovare una maledetta porta ed uscire da qui. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen lasciò la stanza e si ritrovò in un lungo corridio, con varie sedie e sedili appoggiati alle pareti.
Sopra stavano adagiati bambolotti di ogni tipo, tutti dall'aspetto inquietante. In fondo al corridoio 2 porte, ciascuna con una scritta sopra. |
Storsi il naso, notando il corridoio pieno anch'esso di giocattoli.
Veramente ridicolo. E inquietante. Certamente sintomo di una mente malata e alterata. "Ma sul serio?!" protestai, trovandomi davanti a due porte. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 18.24.47. |
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