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Gwen arrivò davanti alle 2 porte.
Sulla prima c'era scritto: "Stretta è la porta e larga la via, fidati di tutto e più speranza non ci sia!" Sulla seconda invece: "Scegli l'antico o il moderno, scegi questo o scegli quello, ma mai il brutto e solo il bello!" |
Non potevo credere che avesse messo degli indovinelli sulle porte.
Poi ero io l'incompetente. Rilessi quelle parole astruse decine di volte, prima di decidermi. Beh, la mia società si chiamava Aesthetica, dunque dovevo fidarmi di questo dettaglio in realtà inutile ed insignificante. Così, entrai nella seconda porta, senza avere la minima idea di cosa ci avrei trovato dietro. |
Gwen aprì la seconda porta, trovandosi davanti a delle scale che scendevano in un ambiente sottostante del tutto al buio.
"Gwen." Disse ad un tratto la voce di Elc, proveninte proprio dal buio sottostante. |
Aperta la porta, mi trovai davanti ad una rampa di scale, che scendevano in uno spazio buio.
Mi bloccai, quando sentii la voce di Elv che mi chiamava. Era davvero qui? Betix mi aveva detto di no... Non sapevo se fidarmi oppure no. "Elv? Sei tu?" dissi, scendendo cautamente i primi gradini. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si, sono io." Disse Elv dal buio. "Scendi adagio, qu è tutto strano, Gwen."
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Sembrava lui, ma a me sembrava ancora tutto molto strano.
Continuai a scendere la scala, sempre con cautela, mentre aguzzavo la vista per tentare di vederci qualcosa. "Betix... Quell'uomo mi ha detto che non ti aveva trovato insieme a me..." dissi ancora. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ti a ingannata, è folle..." disse Elv dal buio oltre le scale "... presto, vieni qui, c'è un'uscita per lasciare questo posto assurdo. Ma fa presto, Gwen."
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"Oh, questo lo sapevo" sbuffando.
Speravo solo non fosse uno strano scherzo di Betix. Volevo crederci e speravo di non sbagliarmi. Arrivai alla fine della scala. "È tutto maledettamente buio, qua sotto" mi lamentai, cercando di vedere. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Ascoltai prima Gerard e poi Lennox "E' ciò che pensavo pure io, il Principe Lennox rappresenta davvero un pericolo per Uaarania, tanto da spingerli a mandare tante spie, il problema è riconoscerle, dovremmo parlare col marchese Du Thazz ma nella lettera anonima hanno detto di bruciare il biglietto, cosa che farò ma prima volevo avvisare entrambi. Non possiamo mandare una missiva è pericoloso, nemmeno scrivere al cellulare...il galà..potrebbe essere un' idea per vedere chi arriva e come si comportano e se vi è qualche estraneo. O lo trovate entrambi pericoloso?" indugiando più sul volto di Lennox. Come se la Regina chiedesse al suo Cavaliere più fidato un appoggio.
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"Avanza piano..." disse Elv dal buio "... adagio, passo dopo passo... io sono qui, al termine delle scale... ho le mani protese in avanti..." lui a Gwen che cercava di muoversi in quel buio profondo.
"Si, credo che lei abbia parlato con molta saggezza, madame." Disse Lennox fissando con i suoi occhi azzurri altea attraverso la sua maschera. "Il galà è forse l'unica possibilità per cercare di capire chi siano i nostri nemici." "Bene, allora rimanderemo tutto al galà." Annuì Gerard. Il meraviglioso orologio a pendolo, in stile Taddeo XVII che Altea aveva comprato ad un'asta tempo fa, suonò l'ora tarda. "Forse sarà meglio ritirarci e andare a dormire, mia cara." Gerard alla bella moglie. "Si, l'oa è tarda e col suo permesso, milady, mi ritirerei anche io." Lennox avvicinandosi ad Altea, prendendo poi la sua mano bianca e sfiorandola appena con una delicata carezza delle sue labbra sulla pelle di lei. "Buonanotte e che i fiori notturni possano sbocciare come pendagli nei suoi sogni, milady." La guardò ancora una volta, salutò poi anche Gerard e si ritirò per la notte. https://www.silverpetticoatreview.co...ured-image.jpg |
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