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Risi leggermente, i soldi sicuramente avevano il loro potere.
Ora finalmante avremmo saputo il mistero sul castello e, forse, poteva essere visitabile. Osservai istintivamente il bracciale, nuovamente quel senso di inquietudine che per fortuna riuscivo a celare ma non era una sensazione piacevole, ma dovevo trattenerla. |
Smas si sedette dall'altro lato della scrivania e mi chiede di illustrargli i nuovi sviluppi.
Allora, senza dire una sola parola, gli mostrai le foto sul computer, quelle che avevo scattato a Kim, o comunque dovessi chiamarla. Attesi dunque una sua reazione, cercando di capire come avrebbe elaborato il tutto. Era evidente, dagli scatti, che lei fosse libera di girare indisturbata, senza qualcuno a tenerla prigioniera. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Grazie, signore." Disse l'uomo prendendo avidamente il denaro. "Vi racconterò quella storia..."
"Bene, cominci pure che siamo curiosi." Hiss indicando se stesso ed Altea. "Quel castello era un'antica rocca ducale..." raccontò l'uomo "... e durante una delle visite del nipote del duca giunse una nobildonna del Nord... lui se ne innamorò, ma lei era sposata... cominciò però a corteggiarla... in modo infaticabile, con la devozione con cui si cerca un tesoro... egli donò come pegno del suo amore un bracciale alla dama... e si raccontà che, amando lui i fiori, coltivò un nuovo tipo di rosa a cui diede proprio il nome di lei... ma poi un giullare lo tradì e rivelò tutto al marito di lei, un uomo violento e rozzo... con un inganno fece credere al nipote del duca che ci fosse un appuntamento con sua moglie... ma con l'aiuto di alcuni servitori aggredirono il giovane nobile e lo murarono vivo... la leggenda vuole che nel castello ci sia ancora il suo fantasma..." Intanto, allo studio di Gwen, era giunto Herbert. Lei gli mostrò le foto e lui sbiancò. "E' lei!" Esclamò con i suoi occhi neri fissi su quelle foto. "Si, è proprio lei!" Incredulo. "Allora è viva!" Poi guardò meglio le foto. "Ma questi abiti... questi gioielli... come può avere un simile tenore di vita? Era spesso al verde..." rivolto a Gwen. |
Ascoltai avidamente il discorso...un bracciale...aveva proprio detto un bracciale, non poteva essere.
Scrissi al dottor Hiss sul tablet "Chiedete se il castello è visitabile, non si sa se la dama era una De Bastian?". Mostrai al dottore il bracciale ed aggiunsi "Questo apparteneva ad una mia antenata, e glielo regalò il nipote del Duca..non può essere una coincidenza, voglio vedere quel posto". La storia mi lasciò molto provata ma pensai a quanto quell' Amore fosse stato bello e vero, Amori eterni, i due amanti si sarebbero amati per sempre e forse in quel castello vi era ancora quella rosa". |
Ebbe la mia stessa reazione.
Sbiancò letteralmente e lo capivo, anch'io avevo avuto lo stesso pensiero. Ovviamente, si porse gli stessi miei quesiti, sebbene cercassi di capire la sua situazione economica. Insomma, chi è che va a confidarlo al proprio docente? Questa storia mi puzzava sempre di più. "Si è presentata come la dottoressa Loff, la quale vive nella stessa zona residenziale da dove ho visto uscire Kim, la stessa auto, una carta di credito ben fornita, peccato che la vera dottoressa Loff abbia un volto e non è il suo. Di Kim intendo. Sembra però più grande, più matura, come se all'improvviso avesse superato i quarant'anni" risposi. Poi, osservai lui. "Era fuori dallo studio di Bell, oggi?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Hiss fu sorpreso dal vivo interesse mosso da Altea verso quella storia.
Pensando che tutto ciò poteva aiutarla a guarire, chiese tutto ciò che lei voleva sapere a quell'uomo. "In verità" disse lui "non so molto su questo... c'è un custode... vive in una casa isolata lungo la stradina che porta al castello... se quel posto sia visitabile o meno solo lui lo sa." |
"Dottoressa Loff..." disse pensieroso Herbert a Gwen "... allora deve indagare su quella donna... come può avere un volto diverso? Sui suoi prifili social se appare diversa chi la conosce sarà sorpreso, no? Si, lei deve indagare su quella donna, dottoressa." Lui visibilmente agitato, ignorando l'ultima domanda di Gwen.
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Era deciso in me, io volevo andare in fondo a quella storia, ma forse era qualcosa che non riuscivo a definire neppure io, così diedi dei soldi all' uomo e scrissi ad Hiss doveva portarci assolutamente dal custode.
Fu un attimo, mentre osservai il castello apparve una immagine e sobbalzai. https://movieplayer.net-cdn.it/image...essa-88680.jpg |
"Farò le mie ricerche" dissi solo.
Notai comunque che aveva ignorato bellamente la mia domanda. "Le ho chiesto se oggi pomeriggio fosse fuori dallo studio di Bell e non era la prima volta" insistetti "Sto già indagando io, non è necessario che lo faccia anche lei" con tono fermo e irremovibile. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Quel fotografo non mi piace..." disse lui accendendosi una sigaretta "... e credo sappia molto più di quanto dica..." fissando Gwen "... comunque la pago per indagare su Kim, non su di me, dottoressa..." fumando.
Nel frattempo, davanti alla trattoria, Altea e Hiss erano con quell'uomo. Lei gli diede altro denaro e lui accettò, ovviamente, di portarli dal custode. Poi quell'immagine. Veloce, simile ad una breve visione, durata un solo istante eppure molto intensa. Un uomo ed una donna erano apparsi in quella fugace immagine. Chi erano? Forse il duca e la bella nobildonna sposata? Altea voleva scoprirlo. |
"Su Bell potrebbe avere ragione lei, ciò non toglie che comunque non voglio che lei intralci le mie indagini. Lei ha il suo lavoro, in aula e io ho il mio, sono certa che avrà molto da fare" sempre con tono fermo.
"Questo è tutto, non ho altro da dirle, sul caso" aggiunsi alla fine. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Tutto tornò come prima.. Oh no.. Non stavo impazzendo. Forse era una specie di sensitivita' o forte sensibilità dovuta alla mia attuale sensazione. Ma qualcosa di strano mi attirava in quel posto, qualcosa di indefinito. Oh.. Lui era bello.. Si, il nipote del Duca, se egli era era bellissimo e di un fascino particolare. Mi sentii avvolta da un torpore e subito dopo pure io fui sorpresa da quei pensieri. Perché mai lo avevo pensato, ero stata io a pensarlo? Salii in auto e feci cenno ai due uomini di salire.
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Herbert guardò Gwen negli occhi. Tirò un'altra boccata di fumo e poi spense la sigaretta. Si alzò e camminò un paio di volte su e giù per la stanza.
"Voglio incontrare quella dottoressa Loff..." disse ad un tratto "... mi porti da lei, adesso." Deciso. Nello stesso istante Altea, Hiss e l'uomo erano saliti in auto, diretti verso la casetta del custode. Imboccarono una stretta stradina dissestata e salirono per un pò sul declivio della montagna, fino ad uno spiazzo irregolare, proprio dove sorgeva la dimora del custode. "Vive qui da solo il vecchio Turron..." spiegò l'uomo. Un cane accolse abbaiando l'auto di Hiss. Un attimo dopo un uomo anziano apparve sulla porta della casa. |
Mi chiesi cosa stesse elaborando nella sua testa, iniziò a camminare per la stanza, come un orso in gabbia mentre lo studiavo attentamente e ciò che mi chiese mi spiazzò, ma rimasi impassibile.
"Cosa spera di ottenere?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"A lei si è presentata come la dottoressa Loff..." disse lui a Gwen "... ma a me non può ingannare... voglio che mi guardi negli occhi e mi dica chi è davvero. E lo farà." Appariva molto sicuro di se.
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Lo osservai con sincero interesse e alla fine sorrisi.
"Beh, dubito si sarebbe confusa, dopo oltre dieci anni di amicizia, ma chi sono io per smontare le sue convinzioni?" commentai, con tono a metà fra il comprensivo e il beffardo. Tanti altri tasselli si aggiungevano pian piano al disegno e Smas ci era dentro fino al collo, anche se non come colpevole. Poi, per farlo contento, presi l'indirizzo della clinica della dottoressa, curiosa della scena che volevo, a questo punto, godermi fino alla fine. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Non mi interessa della sua amicizia con Kim, dottoressa." Disse lui con tono freddo a Gwen. "Su, mi porti da lei. Andremo con la mia auto." Impaziente.
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"Sì, ma cerchi di essere educato" con tono brusco.
Allora gli dissi l'indirizzo della clinica, mentre salivo in macchina e se c'era qualcosa che mi stava facendo esasperare anche più di Kim era proprio Smas. Ero più che sicura che avrebbe incassato una gran fregatura, ma volevo essere lì per godermela. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Oh sapevo di poter sempre contare sul mio vecchio amico sforna pizzette!
Dunque anche lui aveva notato una macchina sportiva con alla guida un uomo distinto, dall'aria riservata e assorta. Mi venne quasi da ridere a quella descrizione così accurata eppure così sfuggente dell'uomo. "Al momento non ne ho idea, ma intendo scoprirlo, così farò bella figura col mio capo!" facendo finta di darmi delle aria per poi ridere, divertita. "Grazie della dritta!" gli sorrisi, e andai a sedermi sui gradini poco distanti, dove c'era una bella visuale della strada, lì, posiizonai sotto un cestino una piccola telecamera nascosta in quello che sembrava una specie di adesivo 3D di una qualche band psichedelica. Non sarebbe durata tantissimo, ma almeno mi avrebbe fornito qualche ripresa dello sconosciuto riservato e cupo. Io, intanto, me ne tornai al mio studio, per fare qualche ricerca su quelle ultime informazioni che avevo ottenuto inaspettatamente, prima di tutto, che Kim, una delle ragazze scomparse, era stata dal signor Bell. |
Herbert fissò Gwen senza dire nulla. Salirono in auto e partirono, diretti alla clinica.
Lì accadde tutto molto in fretta. Il professore pagò alcuni inservienti e uno di loro accompagnarono lui e la criminologa in un magazzino all'interno, dal quale, con un ascensore, risalirono al reparto dove era di turno la dottoressa Loff. "Ci toccherà aspettare ancora un pò ha detto l'inserviente..." disse Herbert a Gwen "... comunque vorrei scusarmi per prima... non era mia intenzione essere brusco..." mormorò. Destresya intanto, dopo aver piazzato la microcamera davanti allo studio fotografico, tornò al suo ufficio. E qui ebbe una sorpresa. Trovò infatti un uomo seduto sulla sua scrivania, con i piedi appoggiati tra fogli e documenti. "Salve." Fissand Destresya. https://www.spettacolo.eu/wp-content...uc-Merenda.jpg |
Arrivammo alla clinica, dove un inserviente ci accompagnò attraverso un magazzino e ci disse poi di aspettare.
Smas si scusò per le sue reazioni, almeno questo. "Capisco che ci tenga a Kim, ma qui non è colpa di nessuno ciò che è successo" dissi con tono calmo "Anche se l'ho vista tranquilla e libera in centro città" aggiunsi poi "E tutti noi vorremmo ritrovarla." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Mentre Gwen e Herbert parlavano fra loro, arrivò la dottoressa Loff.
"Salve." Disse cordialmente, ma poi riconobbe Gwen. "Io ci siamo viste prima, in centro... mi sta forse seguendo?" Perplessa. "Kim!" Avvicinandosi a lei Herbert. "Kim, dove sei stata?" "Prego?" La dottoressa. "Kim, sono io!" Lui afferrandola per le braccia. "Kim, non mi riconosci?" "Mi tolga le mani di dosso..." lei spaventata "... mi lasci o chiamo la sorveglianza!" "La tua voce..." Herbert lasciandola "... è diversa..." fissandola stupito. |
Kim, la dottoressa Loff, arrivò e subito Smas le sì rivolse, tanto che non riuscii a risponderle perchè lui la travolse afferrandola per le braccia.
Okay, la situazione rischiava di degenerare. "Ci scusi, non si sente molto bene..." le dissi, prendendo Smas per un braccio per allontanarlo "Piacere di averla rivista, arrivederci" allontanandomi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Kim..." disse lui mentre Gwen lo portava via "... mi lasci, dannazione!" Liberandosi dalla presa della criminologa. "Sono venuto fin qui e voglio parlare con Kim! Se lei non è interessata allora può andarsene in auto ad aspettarmi!" Il professore a Gwen.
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Cercò di divincolarsi.
"Che lei voglia accettarlo o no, quella donna non è Kim. Se lei vuole restare qui e farsi arrestare bene, ma io non posso riportarle Kim in questo modo, che le piaccia o meno" dissi con tono spazientito. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Non è Kim..." dsse Herbert fissando Gwen negli occhi "... allora cos'è? Una sua sosia? E' identica!" Esclamò. "Io la conosco bene! E' Kim le dico!"
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"Non lo so, non ne ho idea, ma devo scoprirlo e questo non è il modo giusto per farlo" ribadii, cercando di mantenere un tono calmo per far calmare anche lui.
"Non capisco se è la dottoressa Loff ad aver preso l'identità di Kim, o il contrario, non lo so. Ma so per certo che lei non doveva intralciare così le mie indagini" continuai, abbassando la voce per non farmi sentire. "Se a causa di questa sua uscita quella donna dovesse sparire dalla circolazione impedendomi di acquisire prove sulla questione, io non saprei più che fare. Lo capisce o no?" fissandolo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ma per favore..." disse seccato Herbert "... ma si sente? La dottoressa cosa avrebbe fatto? Avrebbe preso l'identità di Kim? E in che modo? Stampandosi la faccia di Kim sulla sua? Quella donna è identica a KIm, fatta eccezione per la voce! O forse crede che indossi una maschera?" Sarcastico a Gwen.
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Strinsi i pugni e serrai la mascella per evitare di fare una scenata, l'avessi fatto mi avrebbero probabilmente sentita fino nella città accanto.
"Bene. Se mette così le cose, d'ora in poi ognuno per la propria strada. Si tenga i suoi soldi, le sue convinzioni e cerchi lei di trovare la sua amata studentessa. Da questo momento io non lavoro più per lei. Faccia come le pare, visto che è così bravo, esperto e la console così bene, mentre io a suo dire sono la prima idiota che passa, lei con la sua boria e la sua auto sportiva. Vada al diavolo" sputai, con quanto veleno avevo in corpo, mentre me ne andavo, seppur a piedi, o alla peggio con un taxi, visto che non avevo nemmeno la mia benedetta moto. Era davvero un pessimo soggetto, era impossibile averci a che fare e mi sarebbe piaciuto capire come faceva Kim ad averci a che fare. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ma la smetta, sembra un'adolescente..." disse Herbert prendendo per un braccio Gwen, in modo alquanto duro, sebbene non violento e la portò fuori dalla clinica.
Si ritrovarono così dove era parcheggiata l'auto. "Salga, ce ne andiamo." Spiccio lui. |
"La smetta lei e mi lasci" sottraendomi con uno scatto brusco alla sua presa.
Salii in macchina chiudendo la portiera e volgendo lo sguardo fuori, fumando di rabbia per dover non solo gestire l'ormai apparente scomparsa di Kim, ma anche le pare di questo tizio, era mai possibile? Era davvero ingestibile. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Me ne tornai in ufficio in tutta fretta, cercando di elaborare mentalmente le ultime informazioni ed elaborando una strategia da percorrere.
Subito mi era semrbato di aver fatto moltissimi progressi, ma più passava il tempo, più mi rendevo conto che forse mi ero un po' esaltata per poco. Avevo appena finito un pensiero catastrofico, quando aprii la porta dello studio e restai di stucco. C'era dentro un tizio con i piedi sulla scrivania, tra fogli e documenti. "Mi scusi, posso aiutarla?" lo guardai con aria diffidente "Aveva un appuntamento?". Poteva essere che me ne fossi dimenticato uno, cioè.. dimenticato di annullare per qualche motivo. Ma chi diavolo era quel tipo? |
L'auto sportiva di Herbert partì sgommando.
"Ho bisogno di bere..." disse lui guidando, mentre Gwen fumava col volto girato verso il finestrino "... qualcosa di forte... e non mi va di bere da solo." Come chi non accetta obiezioni. L'auto in breve raggiunse la periferia, dove c'era un caffè isolato. |
Era un tipo bruno, dagli occhi chiari e l'aria scanzonata.
"Un ufficio che richiederebbe un tocco di gusto in più..." disse lui guardandosi intorno "... si, direi poco professionale e un tantino spartano... più adatto a studenti fuoricorso che ad un ufficio giornalistico, non crede?" Divertito a Destresya. |
Disse che aveva bisogno di bere e dal suo tono capii che dovevo accettare.
Ero indecisa se evitare di rispondere perchè non avevo voglia di parlargli. Ma decidermi fu più immediato del previsto. "Lei gestisce seme la vita a tutti?" sbottai, scattando come una molla "Non mi stupirei se Kim se ne fosse andata perchè l'ha mandata al diavolo anche lei" con pungente sarcasmo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Non si manda al diavolo il proprio professore..." disse Herbet accendendosi una sigaretta.
L'auto arrivò e parcheggiò. I due scesero e si sedettero ad uno dei tavolini al'aperto. "Io prendo qualcosa di alcolico, lei?" Herbert a Gwen, mentre arrivava la cameriera. |
"Vorrei avere la sua convinzione nella vita" sarcasticamente.
Arrivammo e ci sedemmo a un tavolo. "Whisky" senza troppe cerimonie. Non era l'unico a cui serviva qualcosa forte, stavo già dando di matto, ci mancava solo che dovessi farlo senza l'alcool. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La cameriera servì loro da bere ed andò via.
"So cosa pensa..." disse lui a Gwen bevendo "... avanti, mi faccia le sue domande, dottoressa..." |
Senza troppi complimenti, presi un sorso di whisky non appena ebbi il bicchiere davanti, sentendo il liquido ambrato bruciarmi la gola, ma andava bene così.
Era ciò di cui avevo bisogno, anche se non l'avrei detto a Smas. Poi, ciò che disse mi fece pensare che avessi le allucinazioni. "Certo perchè io le faccio delle domande, lei fa tutto il bimbo viziato e stizzito pur di non rispondere e ora mi dice che posso farle domande? A che gioco gioca?" con tono caustico. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"So cosa pensa..." disse lui bevendo "... avanti, me lo chieda, così chiudiamo con i suoi sospetti..." fissando Gwen.
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