...uscì dalla selva oscura, ove dalla Grotta di Cristallo vide vita sbiadita....
ma la lieve luce lenta e pulsante fece risplendere
i suoi umili occhi riportando le immagini
di un mondo diverso di un mondo in versi
assaporando ancora una volta il ritorno di un umile cantore.....

assaporando ancora una volta il ritorno di un umile cantore.....
affacciandomi al balcone al tepor delle note di un ammaliatore
che di amor e promesse vane fu solo il giocatore
ma un Bardo illuminò la strada di note di fantasia
e di qual bellezza gioisce l' anima con frenesia....

e di qual bellezza gioisce l' anima con frenesia...
l'anima rapita da mille tormenti di un tempo meschino, frenetico e beffardo,
lasciata ad asciugare al sole come acciuga con il pallone trafitta dal dardo,
mentre fluttuante e meravigliosa nel silenzio estenuante della Moderna,
come gli amanti di Gradara si unisce al vortce nell'altalena della lanterna,
che illumina il viso consunto dagli elementi d'oriente dove nasce il cardo,
oggi, che nella gioia della vostra Veronica, ancora canta quel Bardo...

Taliesin, il Bardo

...oggi, che nella gioia della vostra Veronica, ancora canta quel Bardo...
la cui voce rimbalza tra le acque pure dei laghi di Bretagna
tra le pietre erette dei Dolmen
la cui voce riempie il cuore di monaci dalle trecce corvine
ritornare per poi scoprire di non essere mai andato via.....

ritornare per poi scoprire di non essere mai andato via.....
fermo ad attendere forse non ti avrei mai piu' trovato
alle volte e' un desiderio profondo ...alle volte e' una
sofferenza richiesta....ma la mia mente si sofferma e ricorda
i discorsi silenti tra braci accese in una grotta di cristallo

i discorsi silenti tra braci accese in una grotta di cristallo
braci mai dome nell'amplesso celestiale di una fiamma antica
zampilli di fuoco appesi alle annerite pareti di forma sbiadita,
che divampano in un corpo conosciuto e perfettamente disegnato,
oggi, che nell'assenza della mia inconsistenza, il tuo volto ho disegnato...

Taliesin, il Bardo

oggi, che nell'assenza della mia inconsistenza, il tuo volto ho disegnato...
soffiando sui sogni.......respirando su tavole di colori
immaginando i tuoi occhi e la musica della tua voce
il canto o Bardo del tuo narrare
esigenza costante di liuti antichi tra labbra sapienti
ecco che il fuoco ravviva momenti di primordiale esistenza

ecco che il fuoco ravviva momenti di primordiale esistenza
danze primordiali attorno al falò di Beltane al suono di liuti e arpe
avvampa il Cielo di antichi Dei e riti di essenza pagana
risveglia il Bosco dal torpore di creature di un sonno nevoso...

...risveglia il Bosco dal torpore di creature di un sonno nevoso...
soffio di vento leggero che porta in seno ancora il freddo inverno
porta ancora in se parole gettate tra le correnti del mare...
promesse mai piu' mantenute...pensieri...racchiusi in bolle di ricordi

mentre il ruggito assordante della cascata del passato
assorda la mente che tenta di volare, leggera,
in luoghi nuovi, lontani e misteriosi,
il futuro sembra a portata di mano ma è così difficile da catturare