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Così, terminata la loro colazione, Clio e Roberto seguirono i militari fino al Palazzo di Giustizia.
Durante il tragitto Roberto non disse quasi nulla, limitandosi a farfugliare qualcosa circa il motivo per cui l'aveva seguita. “Ero preoccupato...” disse a bassa voce “... la prossima volta cercherò di non esserlo...” aggiunse risentito. Arrivarono così al Palazzo di Giustizia. Poco dopo furono ricevuti da Simone Missani. “Accomodatevi...” andando loro incontro “... accomodatevi... allora?” Fissando poi Clio. “So che avete una bella storia da raccontarmi.” Sorridendo. |
Altea bussò ed Ermiano aprì la porta.
La donna così vide chi vi era all'interno della stanza. Ermiano era fermo davanti alla porta, mentre invece Altafonte era seduto su una sedia. Aveva gli abiti sporchi e un taglio sul viso. http://a396.idata.over-blog.com/600x...e-noire-2.jpeg |
Posai lievemente la mano su quella di Roberto.
Una lieve fitta mi attraversò l'anima. Era solo preoccupato, pensai. Cosa mi aspettavo, che mi dicesse che voleva stare solo con me, lontano da tutti? Che voleva baciarmi ancora? Era quello che avrei voluto io, più di qualunque altra cosa. Ma lui? Dopotutto, potevo essermi immaginata tutto, il tono della sua voce, gli sguardi, il bacio.. No, quello non me l'ero proprio immaginata! Ma come potevo essere sicura che lui provasse ciò che provavo io? Persino in quel momento, così vicini. Serrai la mascella e guardai risolutamente fuori dalla tendina. Sospirai, eravamo arrivati. Dovevo smetterla di pensare in quel modo. Era controproducente, mi facevo soltanto del male. Entrammo nel palazzo di giustizia, dove Missani ci aspettava "Potete ben dirlo, viceprocuratore..." Sorrisi. Così, raccontai ogni cosa, il biglietto, la saletta degli arazzi, descrissi l'imbarcazione, l'elisir, riportai le sue parole, il suo messaggio. Poi, degli spari e di come fossi riuscita a scampare da quella poggia di fuoco, sottolineando con noncuranza che potevano benissimo uccidermi. A questo punto, se le cose erano andate come aveva riferito Roberto, sapevamo che io ero a bordo. Ma, evidentemente, ero sacrificabile. "Allora, dissi infine.. Mi sembra ovvio che stia parlando di de'Binardi.. A questo punto probabilmente avevate ragione voi nel dire che quella famiglia era coinvolta.. Infondo, è stato grazie alla faccenda del priore Adamo che Francesco è ancora vivo.." Sorrisi "..a proposito, il priore Adamo era davvero lui.. Non sbagliavo quando vi dicevo che i suoi occhi erano inconfondibili, di un azzurro così intenso, che non si trova facilmente.. Ah, un'altra cosa.. Non so se ci avevo fatto caso incontrando il priore Adamo ma, la sua voce.. Non era di Sygma, questo l'ho capito anche io, ma non saprei dirvi che accento fosse.. Vediamo se riesco a dar vi un'idea..". Pronunciai così qualche parola, cercando di imitare l'accento di Mirabole. "Non so, magari può esservi utile, magari per voi ha un senso..." Alzai le spalle. Mi voltai poi verso Missani "È chiaro che Mirabole si sente un paladino della chiesa, e anche della giustizia.. Avete poi riflettuto sulle sue parole? Vi accusava di aver catasto la morte di qualcuno, se non erro.. Sembrava una cosa molto personale, se risaliamo a quella morte, forse troveremo Mirabole..". |
Appena Ermiano aprì la porta entrai silenziosamente ma le mie mani iniziarono a tremare appena vidi Altafonte seduto e ferito gravemente al viso...accorsi vicino a lui...."Milord che vi è successo? Dobbiamo curare questa ferita oppure rischiate una infezione..ci vuole acqua calda per disinfettare, avete chiamato un medico?".
Involontariamente gli presi la mano dispiaciuta nel vederlo in quelle condizioni. |
Le parole di Clio resero Simone prima perplesso, poi turbato.
“L'accento sembra vagamente Capomazdese direi...” disse infine “... ammesso che voi lo abbiate imitato in modo corretto...” restò pensieroso “... bisogna scoprire come i de' Binardi sono coinvolti in questa storia... bisogna scoprirlo...” fissò Clio “... dovete scoprirlo... non mi importa come, ma dovete riuscirci... anzi, vi fornirò io stesso un motivo per andare da loro... domani giustizieremo Francesco de' Binardi... andrete a riportare questa notizia a suo padre...” “E non temete che Mirabole possa rubare il quadro nel frattempo?” Chiese Roberto. “Tra poche ore il quadro sarà portato qui da Santa Felicita.” Spiegò Simone. “E qui sarà al sicuro.” Roberto allora si avvicinò a Clio, sfiorandole appena la mano. “Quando lascerete stare mia cugina, signor viceprocuratore?” Fissando Simone. “Non l'avete coinvolta già abbastanza? Stanotte i soldati potevano ucciderla...” “Quando arresteremo Mirabole” sorridendo Simone “lei, come tutti noi, sarà libera di occuparsi di ciò che più le aggrada.” Sorrise. “Siamo in guerra, amici miei. E il pericolo è una costante.” |
“Non occorre, milady...” disse Altafonte ad Altea “... è solo poco più di un graffio... un po' d'acqua calda, del disinfettante e qualche benda basteranno...”
Ermiano allora corse a prendere l'occorrente. “Cosa ci fate qui a quest'ora?” Chiese poi il cavaliere alla dama. “Perchè avete lasciato così presto la festa? Avete forse trovato uno spasimante segreto?” Abbozzò un sorriso, ma il taglio gli causò subito dolore. |
"Milord non sforzatevi troppo...oh no...non ho trovato uno spasimante anzi appena vi ho visto ballare con altre dame e ignorarmi io sono fuggita...ma sono successe cose gravi a Castelflorenzio..che forse ora è meglio non raccontarvi ma dopo..solo che non posso tornarvi..Madama Irene è alleata con Azable, entrando prima non se lo aspettavano e ho visto il braccio destro di Azable parlare di me e uscire da un passaggio segreto."
Ermiano portò la bacinella con acqua calda, la presi, usai del disinfettante per pulirmi le mani e con una pezza bagnata dalla acqua passai la ferita del Cavaliere.."Comunque...io..non posso tornare laggiù, mi cercano e potrebbero uccidermi..non posso fare altro che tornare a Camelot e purtroppo sposarmi..anche perchè..io credevo voi mi amaste ma vedendo come ballavate con le altre dame ho capito che mi sbagliai". Tolsi la pezza dal suo volto e lo guardai silenziosamente per alcuni momenti nei suoi occhi...si dice che gli occhi sono lo specchio della Anima e allora volevo solo parlargli coi miei occhi e il mio sguardo. Disinfettai la ferita e ci posi sopra una pezza e la saldai..."Ecco fatto milord..per tutto quello che avete fatto per me". |
“Siete stata sciocca a lasciare il ballo...” disse Altafonte ad Altea “... e ancora più sciocca se ora decidete di tornare a Camelot... l'infelicità è una dama assai sgradevole...” tenendosi poi la benda sulla ferita “... quanto a me...” fissandola con i suoi occhi chiari “... io sono molto più simile ad uno spettro, un'ombra... non vedete? Sono solo... non ho amici, ma solo servitori e soldati... gente insomma di cui posso pagare i servigi, senza richiedere affetto... resterete qui... domani andrò io in quel palazzo a cercare di capire cosa nasconde...” le sorrise “... ora riposerò un po'... fate anche voi lo stesso...” si alzò “... e grazie per avermi medicato... grazie, Altea...” ed uscì dalla stanza.
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Fui portata fuori dalla Chiesa con un Velv infuriato.....lo seguii fino a quando non fummo abbastanza lontani ci infilammo in mezzo ad una boscaglia e li' arrivo' tutta l'ira di Velv...anche se devo dire molto signorile......mentre lui parlava chiusi gli occhi...e quando fini'....riaprendoli.....gli dissi "....Certo che a quel soldato lo avrei preso volentieri a pedate nel deretano...e perdonatemi se non e' molto signorile..in quanto a voi......mi avete fatto passare per pazza...magari una Suora Visionaria..sarebbe stato meglio...comunque Fra Bartolomeo......dalla vostra mente eccelsa cosa tiriamo fuori adesso ?...pensate che Azable sia seduto su una comoda poltrona a palazzo....aspettando che quei quattro imbecilli gli portino il quadro a domicilio ?...."......ripresi fiato.....e ......" Si penso proprio che succedera' questo....il quadro fino a casa.....abbiamo vestiti che non ci faranno entrare con tanta facilità........e comunque mi dispiace......sono un pò impulsiva........"...ero veramente desolata......ma Elisabeth era proprio quello....fiamme e fulmini.....
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Lo vidi andare via cosi...sempre misterioso..era solo, questo lo avevo capito bene e per di più sembrava qualcosa lo stesse tormentando.
"Ermiano...portate via la bacinella e le pezze sporche di sangue. Io vado nella camera a riposare un poco, non ho dormito nulla stanotte...e poi vi chiamerò per la colazione, ma se dovessi dormire troppo tardi vi prego di venire a svegliarmi". Ritornai in camera, sentivo solo i miei passi come se non vi fosse nessuno in quella dimora...mi guardai attorno...chissà quale era la sua camera pensai. Rientrai in camera e sospirai e mi stesi nel letto per riposare ancora un pò. |
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