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Altea inviò quell'sms e poi andò a letto, dopo essersi sfogata con Carlotta.
La notte trascorse più o meno serena ed al mattino le due ragazze erano già in piedi per prepararsi. Dovevano raggiungere la sede della Società Cibernetica Ateon. Poco dopo qualcuno bussò alla porta. |
Mi svegliai presto e mi preparai accuratamente e qualcuno busso' ed andai ad aprire. .Non avevo guardato il cellulare. .Non poteva essere lui..speravo non fosse qualcuno di pericoloso. .pochi sapevano dove abitavo.
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Ren annuì e sorrise a Nyoko.
I due arrivarono in facoltà e raggiunsero l'aula per seguire la lezione. “Ehi, ragazzi...” disse ad un tratto Syro, un loro amico studente “... partecipate al nostro party in costume? Tutto il corso ci sarà.” Ridendo. |
Arrivammo in facoltà e subito un nostro collega si avvicinò.
"Ciao Syro" dissi gentilmente con un lieve sorriso. Quando disse "party in costume" il mio sguardo si accese. Amavo le feste, mi piaceva vestirmi e sbizzarrirmi con i costumi e avrei partecipato. Siccome, però, tutti mi consideravano una tipa seria, non credevo che avessero potuto invitarmi. Con spiccato interesse, allora, risposi al ragazzo. "Beh... Si, perché no. Ci sarò. Ren, vieni anche tu, vero?" dissi guardandolo con occhi speranzosi. http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...18590811fd.jpg Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
“Vallo a capire...” disse Elv guidando nel traffico cittadino “... forse per lo stesso motivo per il quale non si può lasciare la propria auto incustodita, o perchè è impossibile ormai fare due passi a piedi la sera.” A Gwen. “Perchè viviamo in un mondo di matti.” Contrariato.
Arrivarono poco dopo davanti al grattacielo della Società Cibernetica Ateon. Parcheggiarono la moto e poi si avviarono verso l'ingresso. |
“Oh, scusami...” disse Guisgard a Clio dopo averla aiutata a scendere dall'auto “... magari per voi androidi è sciocco essere aiutati a scendere da un'auto, ma devo abituarmi al fatto che non sei la bella ragazza che sembri.” Sorridendo.
Poi la ragazza raccontò l'accaduto a Iasevol. “Cosa ne pensi?” Lo scienziato a Menya. “Non lo so, mi sembra una cosa così assurda...” la scienziata “... bisogna appurare il tutto... anche riguardo l'auto che ha inseguito la nostra.” “Si, hai ragione.” Annuì Iasevol. In quel momento Guisgard si accorse di un sms sul suo cellulare. “Scusatemi un momento...” ai tre, per poi allontanarsi di qualche passo e leggere il messaggio. |
Altea andò ad aprire e trovò sulla soglia Jakie, la sua manager.
“Buongiorno.” Disse lei. “Pronta ad andare? Magari facciamo colazione insieme, visto io non ho mangiato nulla stamani.” Sorridendo. “Altea, chi è?” Chiese Carlotta, appena uscita dalla doccia. |
Dopo un po' arrivammo alla Società ed entrammo.
"Cos'hai in mente di dire?" chiesi piano ad Elv "Non possiamo certo entrare e chiedere chi ha rubato una moto..." dissi, con tono sarcastico, ma anche perplesso. |
Gaynor mangiò e si sentì un po' meglio, emotivamente parlando.
Restò da solo per qualche minuto, poi la porta della stanza si aprì di nuovo ed entrò l'uomo mascherato. Quell'uomo poteva entrare in ogni istante e senza neanche bussare, il che faceva sentire Gaynor quasi un ostaggio, una schiava, più che una regina. “Spero tu abbia gradito il cibo.” Disse lui avvicinandosi al letto, dove lei stava stesa ed avvolta da quel velo strappato che a stento copriva le sue nudità. Nudità che lui ormai ben conosceva. “Devo dire” ancora lui “che mi sembri molto più rilassata rispetto a prima. Quasi a tuo agio direi.” |
“Ovvio di no...” disse Elv a Gwen “... diremo che siamo qui per conto di un club studentesco... ce ne sono tanti, nati per i motivi più disparati, non sarà difficile inventarsene uno... tu poi hai la tessera ed il libretto universitario con te, no?” Fissandola.
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