Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 21-02-2017 00.26.25

“Gwen...” disse al telefono Lucy, per poi scoppiare a piangere.
Ed allora la ragazza dai capelli rossi comprese l'amara verità.

Lady Gaynor 21-02-2017 00.28.07

Lanciai al giornalista uno sguardo freddo come un blocco di ghiaccio al Polo.
"Mi stia a sentire, Stamp... lei appartiene proprio a quel genere di persona che io detesto, che vive di pettegolezzi e malizia... mi lasci in pace e si tolga dai piedi..." terminai muovendomi verso l'uscita e tirandomi dietro Charlotte.

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Guisgard 21-02-2017 00.32.25

“Credo sia normale, essendo Hiss partito tempo fa da questo paesino...” disse lui a Dacey “... e comunque non dimentichiamo che lui è morto... quindi...” accendendosi una sigaretta “... si, buona idea... troviamo una pensione, un ostello, insomma un posto dove poter dormire...”
I due allora girarono un po' per la piazzetta, trovando infine un piccolo ostello.
Qui prenotarono l'unica stanza disponibile.

Lady Gwen 21-02-2017 00.36.27

Il silenzio.
Un silenzio amaro, grave, assordante.
Un silenzio di dolore, di sofferenza.
Un silenzio rassegnato, da cui non sarebbe più tornato alcun suono.
Un silenzio di pianto, di lacrime salate.
Ma non le mie.
Le mie non riuscivano a sgorgare, ad esplodere, quasi costringendomi a tirarle fuori con le unghie, pur di liberarmi da quella morsa lacerante che mi dilaniava dal profondo, come il vilipendio di un predatore che inveisce sulla sua vittima anche dopo che essa è già spirata.
Un silenzio inclemente, impietoso, che ti avvolge coi suoi artigli senza lasciarti mai più, che ti osserva compiaciuto col suo sorriso sadico e crudele.
Un silenzio come il mio lì, in piedi, come catatonica, con la cornetta in mano.




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Guisgard 21-02-2017 00.37.43

Con determinazione Gaynor evitò l'invadente ed indelicato giornalista, andando via con Charlotte.
Salirono in auto e sfrecciarono via, per le strade ormai buie di Afragolopolis.
“Sei stata incredibile...” disse divertita Charlotte “... ti sei liberata di quel tipo come se fosse la cosa più naturale del mondo...” ridendo “... sei un portento...”
Ad un tratto le due videro un posto di blocco.
E la polizia le fermò.
“Buonasera, signore...” il poliziotto “... mi spiace, ma da qui è impossibile passare...”
“Che succede, agente?” Chiese Charlotte.
“C'è stato un omicidio, signora...” rivelò il poliziotto.

Lady Gaynor 21-02-2017 00.46.13

"Guarda, cara... se avessi potuto l'avrei preso a schiaffi, quel deficiente..." risposi a Charlotte. "Ma cos'è laggiù... c'è la polizia..." dissi qualche secondo prima che ci fermassero al posto di blocco.
"Un omicidio? Buon Dio!" Esclamai facendomi il segno della croce "E chi è la vittima agente? Com'è successo?"

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Guisgard 21-02-2017 00.49.15

“Beh, non abbiamo molta scelta...” disse Marios a Nyoko “... siamo nel bel mezzo del nulla...” guardando la brughiera e poi quell'uomo “... siete molto gentile...” sorridendo.
“Ma vi pare?” L'anziano. “Purtroppo nei paraggi non ci sono meccanici, quindi dobbiamo telefonare a quello più vicino... una decina di miglia più o meno...”

Nyoko 21-02-2017 00.52.05

Feci un lungo respiro e ci avviammo verso la dimora di quell'uomo. "Vi siamo grati della vostra disponibilità" dissi con cortesia. Il sospetto e l'allerta non volevano andarsene, ero forse rimasta suggestionata dalla visione del rito dei monaci.

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Clio 21-02-2017 01.00.45

Era troppo, cominciava ad essere decisamente troppo, per me che non avevo mai provato nulla di simile.
Tutto quello iniziava a sopraffarmi, a infuocarmi sempre di più.
E lui non la smetteva di guardarmi in quel modo, di guardare la mia gamba con uno sguardo che non sapevo decifrare.
Alla fine capii, e trasalii.
Poteva davvero?
Quell'idea, serpentina e impertinente si fece strada nella mia mente, come un tarlo che piano piano rendeva tutto quello ancora più intenso.
Voleva toccarmi.
D'un tratto riconobbi quello sguardo, era lo stesso che avevo io in albergo, mentre la mia mano sfiorava dolcemente il suo viso, il suo collo, il suo petto.
Poteva davvero essere così?
Magari mi stavo sbagliando, magari invece...
No, quello sguardo era così limpido che quasi mi sembrava di poterci leggere attraverso.
Il cuore accelerò sempre di più a quel pensiero.
E un pensiero ancora più nascosto, recondito e torbido mi attraversò.
Una luce nuova luccicò nei miei occhi, e un sorriso nascosto mi si dipinse sul viso.
Allora piano, lentamente, iniziai a muovere le gambe, una contro l'altra, come fosse un innocente movimento con cui sgranchirsi le gambe, rimaste a lungo nella stessa posizione.
Un movimento quasi distratto, ma lento e sensuale, proprio mentre lo sguardo di Icarius era su quelle gambe.
Stavo impazzendo, dovevo averlo vicino, dovevo trovare il modo di avvicinarlo.
Allora mi alzai appena, rendendo quel movimento intimo più evidente, come se davvero mi stessi stiracchiando.
"Ti va di fare una pausa?" sussurrai, con la voce più calda di quanto avessi voluto.

Guisgard 21-02-2017 01.05.31

“Un giornalista molto noto, signora...” disse il poliziotto a Gaynor “... il suo corpo è stato trovato in un vicolo buio... tornava a casa dopo aver lavorato fino a tardi nella sua redazione...”
“E chi sospettate sia stato?” Chiese turbata Charlotte.
“Per ora non si sa nulla, le indagini sono solo agli inizi...” mormorò il poliziotto “... l'unico indizio è uno strano biglietto trovato accanto al cadavere, quasi fosse una sorta di firma da parte dell'assassino...”
“Che biglietto?” Domandò Charlotte.
“Un biglietto con il disegno di uno scorpione stilizzato...” svelò il poliziotto.


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