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"Suo nonno." Disse Elv a Gwen. "Aveva un emporio nel deserto, con una locanda gestita da una donna nativa. Ma poi suo padre stanco della polvere, degli scorpioni e della poca clientela si spostò qui nel porto ed aprì un'officina. Ma tu come lo sai? Conoscevi quell'emporio? Non credo, sei troppo giovane... avrò chiuso circa 30 anni fa." Fissandola.
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Suo nonno?
Voleva dire che ero trent'anni avanti? Iniziavo a sentire un certo mal di testa, ma in compenso stavo capendo sempre di più cosa stava succedendo, o almeno dov'ero e le mie supposizioni in parte erano corrette, tranne quelle relative all'arco temporale. "Oh, ne ho solo sentito parlare, tutto qui... " liquidai la cosa, facendo spallucce. Restava ora da capire come mi fossi ritrovata in questo periodo dal nulla, ma a quanto pareva dovevo solo pazientare. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il locandiere portò le birre e le sue famose polpette con spaghetti al tavolo di Gwen ed Elv.
"Buon appetito." Disse quello sorridendo, per poi andare via. "Mangia e vedrai che prelibatezza." Elv a Gwen, facendole poi l'occhiolino. "Così a stomaco pieno magari deciderai dove vorrai essere sbarcata." Divertito. |
Le birre e la pasta arrivarono.
Quest'ultima aveva un profumo delizioso ed il sapore era anche meglio. "Davvero ottima, devo ammetterlo" commentai, prendendo un sorso di birra fresca e rifocillandomi. Riflettei ancora sulla sua domanda circa la mia meta. "Quanto è distante da qui il deserto?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lo ascoltai sorridendo mentre sorseggiavo il mio bicchiere di vino.
Dovevo ammetterlo, era parecchio buono, dopotutto il comandante del campo aveva buon gusto. Mi colpì la sua rassegnazione e pensai che non doveva essere stato facile per lui abituarsi piano piano alla prigionia. "Beh, per questo serve un buon piano, non credi?" facendogli l'occhiolino "Ora non sei più solo, io non varrò quanto un esercito, ma ho i miei metodi e sono uscita spesso da situazioni che sembravano senza speranza.." con un sorrisetto. "Non ho intenzione di morire qui, poco ma sicuro, bisogna studiare bene la situazione, capire dove possiamo intervenire e trovare i punti deboli della sicurezza..." pensierosa, sempre sorseggiando il vino. "Cosa ne dici, capitano, siamo soci?" facendogli l'occhiolino. https://i1.wp.com/osservatoreseriale...?fit=669%2C446 |
Ero stupefatta "Ma che sta accadendo?" quando il ragazzo se ne andò dopo che i libri si frantumarono e rimanemmo soli "Persone che non parlano la nostra lingua, vestiario strano e questi libri" osservandoli "Possibile non si sia salvato nemmeno uno?".
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"Oltre il porto" disse Elv finendo il suo pranzo "qui intorno è tutto deserto. Senza un vascello o un'altra imbarcazione volante sarebbe impossibile da attraversare. Le fabbriche e le cittadine edificate negli ultimi anni qui nell'Ovest hanno finito per inquinare e portare alla desertificazione della prateria." Fissando Gwen.
Il capitano guardò Destresya tra il divertito e lo stupito. "Devo ammettere" disse "che mi hai convinto... non sei certo una semplice cameriera. Beh, dato che sembri così convinta ti dirò... ho saputo da un caporale con il quale ho perduto diverse somme giocando a carte e gli uomini tendono a fidarsi di coloro che perdono con sportività al gioco... dicevo, ho saputo da lui che sotto questo campo c'è una vecchia miniera... chissà, potrebbe avere qualche passaggio o galleria ancora comunicante con la superficie..." bevendo. "Sembra una società di giovani apatici..." disse pensieroso il bandito cosmico ad Altea "... una società in cui si è perso l'interesse per tutto... mi stupisce anche qui non si vedano vecchi... purtroppo non riuscendo a comunicare con questi ragazzi per noi è impossibile scoprire di più... forse domattina controllando questa città fantasma ne sapremo di più..." |
Le sue parole non erano consolanti.
Immaginai il nostro bellissimo ranch inesistente, chissà che ne era stato di mio padre, di mio fratello... Per non parlare di Elv... Quell'Elv, inteso. Sospirai silenziosamente, continuando a mangiare. Mi sentivo dispersa, senza passato e senza futuro, non sapevo dove andare e a cosa appigliarmi, ma forse avrei avuto una visione più chiara subito dopo essere partiti, solcando questi ami territori desertici. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ti vedo perplessa..." disse Elv bevendo "... sei una strana ragazza, devo ammetterlo..." fissando Gwen.
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Sospirai stavolta più sonoramente.
"Sono lontana da casa, molto lontana, non ho notizie della mia famiglia e di persone a me care da un molto tempo e ho il terrore di sorvolare queste terre e non trovare più nulla di quello che c'era..." Mormorai. Ero certa che non avrebbe resto così ce avesse saputo il modo in cui ero stata scombussolata nelle ultime ore, ma c'era il piccolo dettaglio che non mi avrebbe creduto se gliene avessi parlato. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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