Camelot, la patria della cavalleria

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Tessa 09-03-2015 17.21.47

Quell'uomo grezzo che mi fece accomodare nella stessa stanza in cui incontrai Pirros per la prima volta, mi sembrava ben disposto al dialogo.
Certo, l'apparenza non era delle migliori, ma mi parve di intuire nel suo sguardo e nelle sue movenze, l'incertezza di chi si è visto cadere fra capo e collo un incarico improvviso.

Inconsciamente, mi sentivo su un terreno più solido del suo, quindi, senza esitazioni, iniziai a parlare.

"Messere, ho parlato giusto ieri con il mio amico Tifonne ed egli mi ha detto che voi mi avreste fatto parlare con il prigioniero dalla maschera di ferro, senza opposizioni. Naturalmente, Sir Tifonne conta molto su di voi e sulla vostra competenza. Inutile dire che il vostro favore sarà ben ricompensato..." discretamente, estrassi un sacchetto di monete d'oro dal mantello e lo allungai verso di lui, sorridendo compiacente.

Guisgard 09-03-2015 17.33.54

Bensuion annuì ad Altea e i due tornarono nella brughiera.
Raggiunsero di nuovo la casa delle tre sorelle e restarono fuori ad osservarle da una finestra.
Sissi era accanto al camino e subito le si avvicinò Atenia.
Poco dopo entrò nella stanza anche Melinne.
“Credo sia il momento di pregare, sorelle mie...” disse Sissi.
Le altre due annuirono.
“Oggi è Lunedì...” mormorò Melinna “... si recitano dunque i Santi Misteri Gaudiosi...”
E le tre sorelle cominciarono a recitare il Santo Rosario.

Guisgard 09-03-2015 17.36.43

Quella figura dagli occhi e dai tratti come quelli di Guisgard, restò a fissare la ragazza di Miral, mentre il suo cavallo tradiva nervosismo.
“Forse siete forestiera” disse “ma da queste parti non è solito vedere giovani tutte sole in un simile luogo. Vi rifaccio la domanda... chi siete e cosa ci fate qui? Perchè forse ignorate davvero le leggi di queste lande... io sono sulla mia terra ed il duca mi conferisce diritto di vita e di morte su chiunque la calchi.”

Guisgard 09-03-2015 17.40.30

Caffon ascoltò Tessa e poi lesse il biglietto scritto da Tifonne.
“Devo dire che tutto ciò è strano ed in un certo senso misterioso.” Disse l'uomo. “Ma non negherei mai nulla a messer Tifonne. Vi chiedo però solo discrezione. Quell'uomo è un soggetto alquanto particolare e credo sia cosa buona e consigliabile non prestare attenzione a ciò che dice. Ho sospetti fondati che mi portano a ritenerlo un folle.” Suonò un campanellino ed arrivò un carceriere.
“Conduci madama dal prigioniero con la maschera di ferro.”
Quello restò turbato, ma poi obbedì.
Tessa così fu condotta nei sotterranei della prigione, dove le pareti di pietra racchiudevano e sorvegliavano un mondo oscuro e dimenticato, a metà tra quello dei vivi e quello dei morti.
Pareti di pietra nude ed umide, come se fossero impregnate dalle lacrime di infinite legioni di dannati.
E mentre passava col carceriere tra le celle, commenti lussuriosi e blasfemi i prigionieri gridavano nel vedere Tessa.
Infine giunsero davanti ad una porta di ferro.
Il carceriere aprì lo spioncino.
“Ci sono visite per te...” al prigioniero “... oggi è il tuo giorno fortunato... una donna!” E scoppiò a ridere. “Parlategli pure da qui.” Indicando lo spioncino, per poi andare via, lasciando Tessa davanti a quella porta.

Altea 09-03-2015 17.47.06

Ci avvicinammo alle finestre e guardammo e dissi a bassa voce.."Nulla di strano recitano il rosario...e poi fanno presagi e riti strani....guardiamo anncora..anzi ascoltiamo..magari diranno qualcosa che potrà aiutarci..non addormentarti per favore..se ci scoprono qui diremmo a Corte non ci hanno voluto..per me celano qualcosa comunque controllerò cosa fanno..chi le sostenta..è impossibile vivano sole in queste brughiere...è pericoloso.. e riguardai genuflessa dalle finestre" mai avrei immaginato di fare tutto questo e alzai gli occhi al Cielo e sorrisi..Guis mettiamo tu sia morto davvero...ti starai sbellicando dalle risate e poi guardai giù..o da laggiù.
Rimasi in silenzio ad ascoltare il Rosario e lo ripetevo pure io a bassa voce prendendo la mia coroncina.

Tessa 09-03-2015 17.48.15

Mi affacciai allo spioncino, con il cuore in tumulto.
Mi imposi di tenere a bada la voce e l'emotività.

Seduto su uno sgabello, con lo sguardo fisso nel vuoto, lo vidi, con i suoi abiti eleganti e la maschera sul volto.

"Sir, vi ho portato in dono dei dadi, avvicinatevi..."

Clio 09-03-2015 17.54.32

Il Re di Cuori ed il Fiore meraviglioso
 
"Dite il vero, sono forestiera, vengo da Miral, ma questo non vi da il diritto di insultarmi..." Sempre seccata "Il mio nome è Clio, e ho perduto la strada... È un reato?" Scuotendo la testa, poi restai sorpresa a quelle parole "Il duca?" Alzando gli occhi per nulla intimoriti su quella figura che mi appariva così simile a Guisgard "Quale duca? Come ho detto, non so dove mi trovo, ma potreste essere così gentile da indicarmi la strada per Capomazda, oppure applicare il vostro diritto di vita e di morte, nessuno vedrà quanto siete coraggioso nel prendervela con una donna sola..." Con un sorriso forzato "Posso sapere con chi ho il piacere di parlare?".

Guisgard 09-03-2015 17.57.13

Le tre sorelle continuarono a recitare i Divini Misteri Gaudiosi, mentre dall'esterno e ben nascosti Altea e Bensuon osservavano ed ascoltavano con attenzione.
La dama de Bastian recitava anch'ella il Rosario, mentre lui sbadigliava.
“Che giornata...” disse annoiato Bensuon “... nel bel mezzo della brughiera a pregare... bah...” sedendosi accanto ad un cespuglio.
Le tre anziane poi terminarono la loro preghiera e Atenia prese a cucinare.
Ma proprio in quel momento arrivò un frate francescano.
Bussò e lo fecero entrare.
“Ci mancava pure il monaco...” seccato Bensuon.

Guisgard 09-03-2015 18.00.00

Tessa guardò dallo spioncino e vide un uomo ben vestito su uno sgabello che fissava ora il vuoto della cella, ora la lieve luce che penetrava da una grata.
“Una donna che porta in dono dei dadi...” disse senza voltarsi il prigioniero “... forse dunque siete madonna Morte? Magari che mi chiede di giocarmi la vita. Ma ho sentito dire che ella ama sfidare con gli scacchi a chi ne reclama l'esistenza. Allora forse siete il demonio, mutato in donna, per contendermi con i dadi l'anima.” Si alzò e si lasciò cadere sulla brandina. “Morte o demonio... non sarebbe male nessuno dei due...” la sua maschera di ferro brillava al leggero alone del Sole “... descrivetevi... come siete fatta? Bella, brutta? Mora, bionda? E poi gli occhi... parlatemi dei vostri occhi...” voltandosi verso lo spioncino da cui parlava Tessa.
http://www.parodos.it/im4/JHFLMASCHER.JPG

Guisgard 09-03-2015 18.04.01

“Bella ed insolente.” Disse la figura alla ragazza di Miral. “Pessimo connubio per una prostituta. Ma ottimo per una serva invece. Deduco dunque che avete lasciato la casa del vostro padrone. Perchè? Rispondete.” Con tono autoritario. “Ha forse cercato di abusare di voi? O siete di quelle che amano credersi libere ed indipendenti, a dispetto del loro sangue e del loro rango?”


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