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“Beh, è una bella idea...” disse Ren a Nyoko “... ed io? Volevo far coppia con te... se tu indossi un kimono, io poi cosa metterò per essere in coppia con te? Non avrai per caso un abito da samurai?” Divertito.
“Si, con tanto di spada!” Ridendo Syro. “Si chiama Katana.” Sorridendo Ren. “Eh?” Syro. “La spada dei samurai...” ribadì Ren “... si chiama katana.” |
Dacey prese il cellulare e rispose.
“Ehi, sono io...” disse Simon dall'altra parte del telefonino “... scusami... spero di non essere inopportuno... volevo solo sapere come stavi...” |
Risi alle loro parole e arrossì all'affermazione di Ren.
"Beh... Non ce l'ho un abito da samurai. Ma tu non hai portato il tuo kimono? Comunque va bene. Hai idee per fare a coppia?" dissi sorridendogli. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Ma va?
Forse ci arrivavo anche da sola... pensai sarcasticamente. Intanto io avevo sempre il sentore che non avremmo dovuto sostare lì oltremodo e saremmo dovuti andare via, non solo per cercare la moto. Improvvisamente arrivò Holb ed io guardai male Elv. Non se ne parlava. Assolutamente no. Non sarei mai salita su quell'auto, e nemmeno lui. Sarei riuscita a smuoverlo da lì. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
" Tu!" con la voce che tremava dalla rabbia.
" Non osare mai più rivolgermi anche solo la parola! Dimenticati di me, cancella il mio numero e sparisci dalla mia vita! Non so come ti sei permesso di fare quello che hai fatto al ristorante ma sei andato oltre ogni limite. E indovina un po'? Un collega di mio marito era in quel dannatissimo ristorante quindi ora il mio matrimonio è... non lo so forse è finito. Tutto a causa tua. Quindi per favore va al diavolo Simon!" Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
“Mi hanno detto che il provino era andato bene e che dovevo presentarmi stamani alla sede della Società Cibernetica Ateon.” Disse Carlotta.
“Perchè ti stupisce tanto?” Jakie ad Altea. “Magari a loro occorrono più modelle, non so.” Di nuovo il cellulare di Altea suonò per un nuovo sms di Guisgard, che così diceva: “Toglierti dai guai ed evitare così di vederti in minigonna sulle strade? Guarda che quelle come te sono ricercate dai clienti notturni (faccina che ride)... ok... ma cosa vuoi che faccia? Correre con te in una di quelle gare clandestine? E' parecchio che non gareggio e magari non sono più bravo come una volta... e poi la storia di tuo fratello avrebbe dovuto insegnarti a stare lontana da certi giri...” |
Guisgard rimise in tasca il cellulare e tornò da Clio, Iasevol e Menya.
“Allora...” disse lo scienziato al pilota “... cosa ci dice dell'auto? Cosa ne pensa?” “Che auto simili, prima di oggi, le avevo viste da piccolo nei cartoni animati e nei telefilm...” ridendo Guisgard “... quindi immagino non serva per gareggiare e battere record...” “Infatti.” Iasevol. “A questo punto mi chiedo...” mormorò lui “... vi occorre più un pilota, o una sorta di astronauta?” Sarcastico. |
Mi scappò un lieve sorriso nel vederlo tornare.
Poi quella domanda di Iasevol e mi voltai verso Guisgard curiosa di sentire la sua risposta. E quello che disse mi fece sospirare di sollievo. Ma dopotutto era lì, con noi, quindi era ovvio che avesse visto qualcosa di speciale in quell'auto. Poi nascosi un risolino divertito a quella batutta sull'astronauta. Attesi così che Iasevol gli spiegasse cosa volevamo da lui molto meglio di come avrei potuto fare io. |
"Si hai ragione...ma abbiamo sentito delle ragazze che dissero era difficile essere ingaggiate, comunque per me non è un problema..anzi sono felice Carlotta abbia una buona possibilità..io l' ho pure avuta con la società di cosmetici. Però...a me quella Società mi turba, parlo della Ateon..stiamo attente"..il cellulare trillò di nuovo.
Risposi sospirando perchè in realtà le ultime parole di Guisgard erano vere.. "Dovresti farmi da copilota..guido io..cosa dovrei fare? Sono stata minacciata e non so nemmeno chi siano queste persone..magari ci presentiamo e vediamo che ne esce, dovrebbe essere domani, ieri sera mi hanno detto tra due giorni ma devono farmi sapere..davvero non puoi guidare? Mi hanno detto dell' incidente..non ho parole, ma nella tua scuderia e in quella di mio padre non mi hanno voluto dire nulla di te...se vuoi puoi venire a parlare di persona, così vedi la minigonna che indosso se ti piacciono tanto..non è uno scherzo sai?(faccino con occhiolino)". Rimisi il cellulare sul tavolino e aggiunsi.."Hanno detto pure a me la stessa cosa comunque...nulla di più". https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...cd1ec316ef.jpg |
L'uomo mascherato rise.
“Credi” disse guardando Gaynor “che coprendoti così tu possa essere al sicuro?” Vicinissimo a lei. “Se volessi prenderti con la forza l'avrei già fatto, no?” Fissandola con i suoi carismatici occhi azzurri, che sembravano capaci di mutare il proprio colore, quasi rispecchiassero i suoi enigmatici stati d'animo. “Anche se...” divertito “... credo tu abbia bisogno di un vero uomo... di essere presa a lungo...” sfiorandole il viso con delicatezza “... magari fino a perdere i sensi per il troppo piacere...” ritrasse la mano “... ora smetti di coprirti... non sono un vigliacco che abusa delle donne... non mi eccita la violenza su una ragazza.” Allontanandosi e raggiungendo un piccolo mobiletto, da cui tirò fuori una pregiata e vecchia bottiglia di vino. “Vuoi brindare con me?” Rivolto a lei. |
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