Camelot, la patria della cavalleria

Camelot, la patria della cavalleria (http://www.camelot-irc.org/forum/index.php)
-   Il palazzo delle arti (http://www.camelot-irc.org/forum/forumdisplay.php?f=17)
-   -   Mie Poesie (Drusus) (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=1588)

Daniel 30-07-2011 19.09.54

Complimenti Sir Drusus:smile_clap: L'ultima è tra le mie preferite!:smile_clap:

Drusus 30-07-2011 19.32.03

Grazie Daniele anco a te per le belle parole.
Premetto dicendo ch' in vita lessi, e tutt'oggi leggo, molte poesie, ma non ei mai portato l'intelletto meo a studiar sillabe et entecasillabi, ergo spero di facere uno bono lavoro nello meo poetare. Speme mea est quella ch' il tutto nello meo operato sea bono, et spero ch' esso piaccia a chi passa presso esta umile pagina mea.

Morris 31-07-2011 15.18.58

Complimenti sentiti, messere...... davvero tutto molto bello!

Sir Morris

Guisgard 01-08-2011 01.41.33

Citazione:

Originalmente inviato da Drusus (Messaggio 35475)
Gentile Guisgard, a grato accolgo le Vostre parole colme di piacevole affetto.
Marzia, pria che Vossignoria me lo dimandi, è una dama a me assai cara, talmente cara ch' ei dedicato e dedico ancor oggi, versi e sogni, spero belli, spero etterni. Cognosco esta dama da quand' ero infante e mai niuna, com' ella, suscitò in me immenso amore,immenso sgomento,paura e letizia.
Attendo, a Vostro piacimento de tempo, qualsivoglia dimanda Vossignoria voglia dimandarmi.
Nel mentre una bona iornata et un bono et felice proseguimento,
et ancor una fiate, Mille Grazie


Amico mio, bastano queste parole per descrivere il vostro animo ed il vostro cuore.
E ora ben comprendo da dove vi giunge questa straordinaria ispirazione, mio buon bardo.
E credo di poter dire che ben poche muse ed eroine possono definirsi fortunate come la vostra Marzia :smile:
Ma visto che mi concedete il privilegio di domandarvi di quella bellissima poesia, io ne approfitterò :smile_lol:
Vi è una ricca e preziosa produzione poetica della Spagna Mozarabica, dove si ama proprio cantare e descrivere la distanza che il poeta sente verso la donna amata.
E la vostra poesia "A Marzia" mi ha ricordato proprio quella raffinata tradizione lirica.
Se i primi versi, come detto, mi hanno affascinato, questi ultimi invece mi hanno incuriosito:

"Sei la paura ch’ eo aggio
Nel sapermi non adatto
De lo cuor tuo ai servigi,
Di non sere chi prediligi."

In tutta la poesia traspare una malinconia neanche troppo velata.
Marzia appare sfuggente, astratta, eterea e chi parla ha paura.
Ma da questi versi non mi è ben chiaro il tipo di paura.
Il poeta ha paura di non essere adatto per servirla, oppure teme di non essere colui che invece lei predilige e quindi ama?
O, forse, crede di non poter incarnare l'ideale prediletto da lei?
E questa sua paura in qualche modo deriva dall'atteggiamento di lei?
Perdonatemi, messer Drusus, se vi ho rubato tempo e spazio.
Ma sono veramente colpito da ciò che anima questa poesia :smile:

Drusus 01-08-2011 19.27.01

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 35514)
Amico mio, bastano queste parole per descrivere il vostro animo ed il vostro cuore.
E ora ben comprendo da dove vi giunge questa straordinaria ispirazione, mio buon bardo.
E credo di poter dire che ben poche muse ed eroine possono definirsi fortunate come la vostra Marzia :smile:
Ma visto che mi concedete il privilegio di domandarvi di quella bellissima poesia, io ne approfitterò :smile_lol:
Vi è una ricca e preziosa produzione poetica della Spagna Mozarabica, dove si ama proprio cantare e descrivere la distanza che il poeta sente verso la donna amata.
E la vostra poesia "A Marzia" mi ha ricordato proprio quella raffinata tradizione lirica.
Se i primi versi, come detto, mi hanno affascinato, questi ultimi invece mi hanno incuriosito:

"Sei la paura ch’ eo aggio
Nel sapermi non adatto
De lo cuor tuo ai servigi,
Di non sere chi prediligi."

In tutta la poesia traspare una malinconia neanche troppo velata.
Marzia appare sfuggente, astratta, eterea e chi parla ha paura.
Ma da questi versi non mi è ben chiaro il tipo di paura.
Il poeta ha paura di non essere adatto per servirla, oppure teme di non essere colui che invece lei predilige e quindi ama?
O, forse, crede di non poter incarnare l'ideale prediletto da lei?
E questa sua paura in qualche modo deriva dall'atteggiamento di lei?
Perdonatemi, messer Drusus, se vi ho rubato tempo e spazio.
Ma sono veramente colpito da ciò che anima questa poesia :smile:

Mio buon amico mi fa piacere tanto affetto et ardore per un qualcosa ch' i' fo.
Or quindi Vi spiego tosto:

Sei la paura ch’ eo aggio
Nel sapermi non adatto
De lo cuor tuo ai servigi,
Di non sere chi prediligi.

Aggio , ora com' aveo un dì, la paura nel non sere adatto ai favori e servigi de lo core suo e di non sere la persona ch' ella ama. La paura mea anni fa era questa, lo è sempre stata. Or ella ha lo cavaliero suo et eo son conscio che non puote amarme, ma oggi ancor tengo la paura e la dimanda: un dì, in quei dì, lindi ma or lungi, ella m'amava?
La paura ch' eo canto in esta poesia è la paura d'un homo che non sa se sarà adatto a stare a lei accanto, non sapendo neppure s' ella ha 'l cor perso per il poeta stesso, o per un'altra persona.
Spero de haber felicitato l'alma Vostra messere :)
Spero che la metrica et endecasillabi siano boni :)

Drusus 01-08-2011 19.28.51

Sogno gli occhi tuoi severi
 
SOGNO GLI OCCHI TUOI SEVERI

Sogno gli occhi tuoi severi
Che desiavan me, i’ credea,
Che li veo deliziosi e fieri
Com’ il cor che si struggea.

Ma i miei son a te stranieri
Che l’ alma tua non li vedea;
E sentii del dolo i carcerieri,
Pur se la tua aridità mi bea

Qual sanz’ acqua ‘l deserto:
Che malgrado arido v’ è vita;
Agogno or l’ arsura, di certo,

Prediligendo l’ alma avvilita
E sere de l’ odio tuo coperto,
Che de l’ occhi tuoi la dipartita.

Guisgard 01-08-2011 20.04.15

Citazione:

Originalmente inviato da Drusus (Messaggio 35544)

Aggio , ora com' aveo un dì, la paura nel non sere adatto ai favori e servigi de lo core suo e di non sere la persona ch' ella ama. La paura mea anni fa era questa, lo è sempre stata. Or ella ha lo cavaliero suo et eo son conscio che non puote amarme, ma oggi ancor tengo la paura e la dimanda: un dì, in quei dì, lindi ma or lungi, ella m'amava?
La paura ch' eo canto in esta poesia è la paura d'un homo che non sa se sarà adatto a stare a lei accanto, non sapendo neppure s' ella ha 'l cor perso per il poeta stesso, o per un'altra persona.
Spero de haber felicitato l'alma Vostra messere :)
Spero che la metrica et endecasillabi siano boni :)

Mio buon poeta, siete stato chiarissimo.
E resto estasiato dai sentimenti che le vostre parole ora hanno tratto da quei versi.
Posso dire che il vostro estro poetico non solo richiama la delicata tradizione lirica Mozarabica, ma arriva a toccare anche le più sublimi descrizioni del Dolce Stil Novo.
Drusus e Marzia: queste due figure mi affascinano e forse un giorno, col vostro permesso, arriverò a scrivere di loro.
Vi ringrazio per esservi fermato a parlare con me di uno dei tanti volti che si celano dietro la vostra straordinaria vena poetica.
Ma non vi ruberò altro tempo; questo uditorio è vostro e, a ragione, vi reclama :smile:

Drusus 02-08-2011 06.28.03

Son io che rendo grazie a Voi per tanto affetto Messere :)

Aura 02-08-2011 09.53.24

non smetterò mai di ripetere che la vostra destrezza con le parole e i componimenti è un dono speciale!:smile:

Complimenti! Davvero!:smile_clap::smile_clap:

Drusus 02-08-2011 10.03.37

Citazione:

Originalmente inviato da Aura (Messaggio 35558)
non smetterò mai di ripetere che la vostra destrezza con le parole e i componimenti è un dono speciale!:smile:

Complimenti! Davvero!:smile_clap::smile_clap:

Aura sempre le Vostre parola arrivano a toccare il core :) di ciò, Madonna et amica, Vi rendo grazie :)


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 15.57.37.

Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli
Creative Commons License