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Non ricevendo risposta, alzai gli occhi e vidi che la gabbia era di nuovo vuota aperta, tanto che pensai di aver immaginato tutto.
Una voce alle mie spalle però mi confermò che era tutto vero. Così mi voltai. |
La musica cessò e tutti i presenti si voltarono verso Sibille, che ferma sulla porta appariva eccitata ed impaziente per l'ingresso dell'atteso ospite.
“Ora sapremo chi è costui...” disse Sophie incuriosita ad Altea. La porta allora si aprì ed un giovane uomo entrò nella sala, attirando su di sé l'attenzione di molte delle dame presenti. Era alto, dal fisico massiccio e scolpito, i capelli chiari e l'espressione di chi sa apparire sicuro di sé. “Amici ed amiche...” Sibille, prendendo il nuovo arrivato sottobraccio “... ho l'onore di presentarvi il capitano Johnata.” http://capishe.se/media/2014/08/REX_...400.jpg?3f87eb |
“Andiamo, altezza...” disse sorridendo il pirata a Gaynor “... davvero non è semplice? Pensate forse che se le Flegee diventassero zavorra i Capomazdesi farebbero di tutto per tenersele? Non dobbiamo sconfiggere i ducali, cosa oltretutto impossibile visto la disparità di forza tra noi e loro, ma solo spingerli ad abbandonare queste acque. Se il nostro piano riuscirà, allora posso assicurarvi che i Capomazdesi se ne andranno, in cerca di porti più semplici da controllare. Certo, non sarà semplice, ma non abbiamo altra scelta.”
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“Si...” disse Pepino a Dacey, destandosi dal terrore che lo aveva inchiodato.
Frustò la cavalla ed il calesse riprese a muoversi. “Dobbiamo avvertire ser Ehiss...” mormorò l'ometto “... ma soprattutto scoprire come una tigre sia giunta qui nella brughiera... voglio dire... dovrebbe essere dall'altra parte del mondo...” Giunsero così, finalmente, a Marchesa delle Rose. E la nobile e vecchia dimora era avvolta da uno strano silenzio. “Forse siamo arrivati tardi...” Pepino “... forse la tigre ha già sbranato il cavaliere...” |
Gwen si voltò e vide un giovane uomo con occhi magnetici e penetranti che sfogliava il libro.
E le illustrazioni sembravano non più in grado di animarsi, come se la ragazza avesse immaginato tutto. “Sono qui...” disse “... mi cercavate?” Fissandola. http://www.deppimpact.com/gallery/al.../crane0301.JPG |
Ad un tratto entrò il famigerato ospite..davvero bello e radioso come il sole indiscutibilmente. Tutte le dame ne erano innamorate, pure Sophie era sognante.."Alla faccia del vedovo attempato..capitano..Johnata..sarà biondo naturale o pure lui avrà una parrucca?" dissi a Sophie sottovoce e la scrollai portandola con me. Eppure non mi aveva colpito..non era scoppiata la scintilla a prima vista che cercavo.."Benvenuto nella nostra dimora e nella nostra festa Capitano..". Perché mai era così particolare non lo sapevo e aspettai mia zia Sibille dicesse di più mentre mi mordevo le labbra nervosamente..eppure per essere seducente lo era ma ero così arida dentro? Ovvio non avrei disdegnato la sua dolce compagnia ma non mi sembrava nemmeno quello giusto.
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Mi voltai e vidi un giovane uomo dagli occhi penetranti che sfogliava tranquillamente il libro, come se fosse un normalissimo testo preso da una normalissima biblioteca.
Per un istante rimasi senza parole alla sua domanda, non sapevo nemmeno io perchè. "Sono la contessa Gwen Ygraal" dissi con un leggero sorriso, sfilando il guanto e porgendogli la mano in segno di saluto "Diciamo solo che i vostri compagni di viaggio mi avevano piuttosto incuriosita su di voi, e dato che si sono presentati oggi per ottenere la licenza, ho pensato di venire a saperne un po' di più su questo spettacolo. Tutta colpa della curiosità " dissi con un sorriso, poi mi feci un po' più seria, ma sempre tranquilla "Mi è stato detto che siete piuttosto insofferente alla burocrazia e alla sua grettezza, lo sono anche io, quindi vorrei che non vedeste la mia visita come mossa da nulla di burocratico e ufficiale, ma solo da un'insofferente e giovanile curiosità" guardandolo, con un leggero sorriso. Quegli occhi erano penetranti, tanto che quasi mi costringevano a distogliere lo sguardo, ma allo stesso tempo erano magnetici e quasi mi obbligavano a guardarlo, era una cosa così contraddittoria, strana ed intrigante, non mi ero mai trovata in una situazione simile. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
Osservai incuriosita il valletto lasciare la stanza.
Non avevo mai parlato con Gervan senza di lui. Evidentemente era qualcosa di davvero segreto ed importante ciò che voleva dirmi. Poi ascoltai attentamente le sue parole, senza mai interromperlo. Sospirai. Avevo capito perfettamente il suo discorso. "Eh.." Sospirai "Non sapete quante volte mi sono fatta la stessa domanda.." Scuotendo piano la testa. "Sua Signoria mi parlava spesso della maledizione, so bene che ci credeva ciecamente... Ma ora lui è morto..." In tono cupo e vagamente malinconico. "Sapete, mi sono chiesta spesso per che cosa dovrei lottare ora che lui se n'è andato... E me lo chiedo ogni volta che sento Rovolin parlare.." Scuotendo piano la testa. "Ma la verità è una sola.. Posso proteggere ciò che lui amava di più: questa terra... Io credo che Lord Anione avrebbe difeso Capomazda a qualunque rischio, anche a costo della sua stessa vita..." Esitai per un lungo istante, mentre il mio sguardo vagava tra i miei pensieri. "Quindi per rispondere alla vostra domanda.. Io credo che Sua Signoria non vorrebbe vedere il ducato nel caos, mentre subisce un'invasione o vittima di un malgoverno. Quindi forse non possiamo stare a guardare..." Dissi infine. |
" Veloci, veloci" pensavo fremente di angoscia mentre il calesse ripartiva, fin troppo lento per i miei gusti.
Saltai subito giù non appena arrivati, ancora il carretto era in movimento. Il silenzio regnava sovrano e inquietante. << Ser Ehiss? Ser siamo Dacey e Pepino? Ser state bene?>> chiesi allarmata correndo verso il cancello. << Pepino cosa dite? Non può essere morto... Non può...>> " Non può, non deve essere morto, non così" pensai con il cuore in gola avanzando fino alla porta. Bussai con insistenza. << Ser? Ser rispondete per favore!>> |
Il giovane sorrise a quelle parole di Gwen.
“Già, la curiosità è donna, come si suol dire...” disse poi togliendosi il mantello e lasciandosi cadere stancamente su una sedia “... bene, sono qui a vostra disposizione... qualunque dubbio abbiate e qualsiasi domanda vogliate porgermi io sarò ben lieto di soddisfare la vostra curiosità, così il nostro spettacolo non avrà segreto alcuno per voi.” |
L'ingresso di Johnata nella sala attirò l'attenzione di quasi tutte le dame.
Era un uomo dal fisico ben scolpito ed i modi sicuri. Anche Altea e Sophie si avvicinarono al bell'ospite. “Salute a voi, mie dame.” Disse il capitano baciando le mani delle due dame. “Profumo davvero intrigante il vostro, madama...” fissando Altea e tenendo la mano di lei nella sua “... potrei azzardare uno scherzoso gioco e tentare di indovinarne l'essenza?” Di nuovo portò alla bocca il palmo della mano di Altea. “Mmm... così, di primo impatto mi verrebbe da dire che è il naturale profumo della vostra pelle... ho indovinato?” Sorridendole. |
Risi piano a quelle parole di Velvot e mi sedetti anche io.
"In verità non so da dove cominciare" dissi con una leggera risata un po' imbarazzata "Ero curiosa di sapere il tipo di spettacolo che porterete in scena, visto che Go lo ha decantato tanto, soprattutto stamani quando l'ho incontrato" sorridendo, e gli raccontai di quando lo avevo visto passare davanti al cottage. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
Avevo circa intuito dell' uomo sicuro di sè. Come da galateo fece il baciamano e spudoratamente trattenne la mia mano, la baciò e noncurante dei presenti parlò del profumo della mia pelle..sorrisi a quella ultima frase.."Il mio profumo preferito..è il gelsomino orientale milord".
Pensava forse di trovarsi davanti a una pudica ragazza ma si sbagliava e non tolsi la mia mano..mi spiaceva solo per lui, se voleva provarci non avevo problemi, solo lo erano per lui se si fosse innamorato in quanto sarebbe rimasto solo con una notte di passione. |
“Go è un entusiasta.” Disse l'uomo a Gwen. “Basta un piccolo numero di prestigio, un trucco di quelli che ogni buon illusionista sa compiere e va in brodo di giuggiole.” Prendendo un mazzo di carte. “Comunque sono lieto vi abbia incuriosito. Dopotutto la nostra fortuna dipende da quanto le persone restano incuriosite dai nostri numeri di magia.” Mischiando le carte. “Posso sapere qual'è la vostra carta preferita?”
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Tutto silenzio intorno a loro, con un lieve vento soffiava tra le vecchie murature dell'antica dimora nobiliare.
Pepino scese lentamente e a fatica dal calesse, con le gambe ancora tremanti per la paura, mentre Dacey chiamava a gran voce il cavaliere. Ad un tratto Ehiss apparve su un basso e consumato muretto, per poi saltare giù con agilità e raggiungere la zingara. “Era da tempo che una donna non mi chiamava con voce così appassionata...” sorridendo “... ciò è dovuto alla vostra impazienza per rivedermi oppure devo pensare che qualcosa vi turbi?” |
"Sì, credo di averlo notato" annuii, ridendo, mentre mischiava un mazzo di carte.
Quella domanda mi fece pensare a quando mia zia mi faceva esercitare con i tarocchi, le mie carte preferite erano il matto, incurante del giudizio altrui e ben disposto nei confronti di qualsiasi cambiamento, sia in meglio che in peggio, e il mago,cultore dell'intelletto. "Asso di cuori" risposi, con un leggero sorriso. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
“La penso esattamente come voi.” Disse Gervan a Clio. “Allora come detto non c'è altro da fare... dobbiamo cercarlo, trovarlo e riportarlo qui a Capomazda...”
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<< Ser! State bene!>> esclamai estremamente sollevata ma cercando di trattenere la felicità in un semplice sorriso.
<< Perdonateci ma... Ma mentre stavamo arrivando qui abbiamo visto un animale... Non prendetemi per pazza ma era una tigre signore. E poi l'abbiamo vista venire qui e così abbiamo temuto per voi... Per questo vi chiamavo a voce alta... Ecco>> Pepino era ancora ammutolito, io per fortuna mi ero rapidamente ripresa. << Vi abbiamo portato qualcosa da mangiare e bere...>> |
“Gelsomino orientale...” disse Johnata, ripetendo le ultime parole di Altea “... l'essenza ideale per un bagno rigenerante...” si avvicinò all'orecchio della dama “... darei metà della mia fortuna per lavarvi mentre siete nuda in quella vasca...”
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“Ottima scelta...” disse l'uomo a Gwen “... l'Asso di Cuori è una carta magica, sapete? Secondo alcuni miti di questa terra il Cuore è anche il simbolo del più felice monarca del mondo... il Re di Cuori... colui che possiede il meraviglioso Fiore Azzurro...” sorridendole “... ah, immagino conosciate il mio nome... ma lasciate che mi presenti... mi chiamò Velvot, conosciuto anche come lo stupefacente...” facendole l'occhiolino.
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Mi si avvicinò all' orecchio noncurante sempre dei presenti e sorrisi alle sue ultime parole rispondendo a bassa voce "Potrebbe essere..potrei farlo..ma rimarreste squattrinato e con un cuore infranto..." lo guardai dall' alto al basso. Possibile non si rendesse conto non ero innamorata? A meno che fosse solo un donnaiolo, appunto...o uno dei tanti da mettere nella lista sedotti, conquistati e lasciati prima dell' Alba.
"Cosa ne dite..un giro in giardino?Così mi narrerete di voi..anche perchè la notte è piccola..e io ho un appuntamento dopo l' Alba..una notte insonne" togliendo la mano con noncuranza. |
“Una tigre...” disse Ehiss a Dacey “... davvero? Una tigre vera? Di quelle che descrivono i romanzieri in quei racconti esotici? Quelle chiamate dagli indigeni del Bengala le mangiatrici di uomini? Ah, ma allora c'è da aver paura...” fissandola, per poi scoppiare a ridere “... oh, perdonatemi, non rido di voi...” divertito “... però se ho ben capito mi avete portato da mangiare, vero? Eh, ma così finirete per viziarmi.” Facendole l'occhiolino.
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Sorrisi quando si presentò sebbene, come lui stesso disse, io conoscessi già il suo nome, e risi piano, divertita, a quell'occhiolino.
"Il Fiore Azzurro, dite? Non ne ho mai sentito parlare" dissi,con curiosità sempre più crescente. Quell'uomo era sempre più interessante, e sembrava più "raggiungibile" di quanto il suo appellativo di stupefacente non volesse far sembrare. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
Annuii a Gervan, lieta di aver trovato qualcuno che la pensasse come me.
Anche se a dire il vero la mia era più una speranza che una certezza. Chi mi diceva che lui sarebbe stato migliore di Rovolin? Dopotutto non è che mi andasse particolarmente a genio. Ma eravamo bambini, erano passati tanti anni. Io stessa non ero impertinente come allora. Quindi speravo che anche lui fosse migliorato con gli anni. Ma la verità era che mi fidavo del giudizio di Anione. E poi, diciamocelo, non ci voleva molto ad essere meglio di Rovolin. "Sì, avete ragione..." Annuii "Voi sapete dove è stato portato? Perché a me Sua Signoria non l'ha mai detto.." Pensierosa "Vi chiedete mai perché non è qui? Perché non è tornato alla morte del duca?" Chiesi infine, dando voce ai miei pensieri. |
<< Guardate che dico il vero. L'ho vista e anche Pepino! É una cosa da prendere sul serio signore. Non dovreste ridere>> aggrottai la fronte quasi infastidita dalla sua risata. Invece di prendermi sul serio se la rideva e probabilmente credeva che stessi inventando tutto.
<< Si beh l'idea l'ha avuta Pepino, quella del mangiare però... Beh ho pensato che forse volevate anche qualcosa di caldo e non solo pane e formaggio>> presi il cestino e glielo porsi, << quindi c'è anche del caffè e qualche biscotto>> mi avvicinai appena al cavaliere, << però questo non ditelo o mio zio verrà a saperlo. Lui adora quei biscotti e sarebbe contrariato sapendo che ve ne ho portati>> e risposi al suo occhiolino con un occhiolino anche io. |
“Con voi vorrei ovunque, milady...” disse Johnata ad Altea, porgendole il braccio “... prego...” ed uscirono in giardino.
Era una serata sufficientemente stellata, fresca, con le luci dei promontori che cingevano, come i diademi di una corona, quello scorcio di giardino. |
“Allora vorrà dire che presto, se vorrete, vi racconterò del Fiore Azzurro.” Disse Velvot a Gwen, che poi si alzò e ripose le carte in una teca di legno. “Ora però perdonatemi, milady... devo esercitarmi con alcuni numeri che dovrò poi mettere in scena stasera. Spero ci sarete anche voi a vederci... naturalmente i biglietti per voi sono gratuiti.” Sorridendole.
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Tipica frase...con voi verrei ovunque..e sorrisi.
Presi il suo braccio e scendemmo in giardino, lo guardai in viso..nulla, le stelle e la luna non sortivano il loro effetto. "No padre...vorreste combinare un matrimonio con quello sbruffone, mi farà soffrire, e poi ..si..io lo amo. Mio padre sorrise.."E allora, siete ragazzini ancora, ma vedrai...il tempo vi farà conoscere e poi siete entrambi testardi e pieni di voi stessi". E poi...se ne andò...eravamo uniti..non mi importava del matrimonio ma credevo in lui..e sparì nelle nebbie di quei luoghi e il mio cuore si indurì." "Dunque, parlatemi di voi..siete Capitano..ovvero?" chiesi schiacciando quel doloroso ricordo e pensiero e curiosa di sapere di Jhonata. |
“Purtroppo solo lord Anione conosceva il luogo in cui fu portato il bambino.” Disse Gervan a Clio. “Però ho un indizio, una pista da seguire... ma a chi affideremo questo incarico? Chi è così leale al ducato da partire e portare a termine questa ricerca senza tradirci?”
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Sorrisi entusiasta quando mi disse che mi avrebbe parlato del Fiore Azzurro.
"Oh certo, vado subito" annuii "Siete gentile, ma vi prego, non voglio essere privilegiata, lo sono sempre stata sin dalla nascita e c'è gente intorno a me a ricordarmelo ogni singolo momento della giornata" dissi, quando mi disse dei biglietti. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
“Avete sottratto i biscotti a vostro zio” disse Ehiss a Dacey “per portarli a me? Oh, ma allora vi sono debitore per un gesto così nobile ed affettuoso.” Sorridendo all'occhiolino della ragazza.
“Comunue Dacey dice il vero, ser.” Avvicinandosi a loro Pepino. “Davvero venendo qui abbiamo visto una tigre. Anzi, un incontro ravvicinato ad essere sinceri. Una grossa tigre. Potrebbe mangiare un uomo in un boccone o quasi.” Annuendo. “Quindi, con tutto il rispetto il vostro spirito è fuori luogo.” “Ma guardate che io vi credo.” Replicò Ridendo piano Ehiss. “Vi credo ciecamente. Anche perchè la tigre di cui parlate è proprio dietro di voi.” Ed infatti la tigre era stesa a terra proprio pochi passi dietro Pepino. http://www.festepatroni.it/public/tigre-bengala.jpg |
Sospirai a quelle parole.
Speravo che almeno con Gervan si fosse confidato. Ma una cosa così complicata non era da affidare a qualcun altro. Così Lord Anione aveva agito in prima persona. Rendendo sicuramente più sicuro il bambino, ma anche più complicate le cose a noi. Le parole di Gervan sembravano conoscere i miei pensieri. "Nessuno.." Mormorai piano "Non sono faccende che si possono delegare queste.." Sospirai "Partirò io stessa se necessario... è troppo importante e non ho nessuno di così fidato... Mi serve solo una scusa, il mio secondo e i miei ufficiali sanno gestire perfettamente le cose a palazzo... Mi serve solo una scusa, per Rovolin, ma lui ascolta ogni cosa dica Reddas e lui mi detesta quindi non credo mi faranno storie..". Era una svolta inaspettata, ma Capomazda aveva bisogno di lui, e speravo che sarebbe stato all'altezza. |
“Nessun privilegio.” Disse Velvot a Gwen. “Solo un invito per assistere al mio spettacolo.” Sorrise e chiamò Nyccio, chiedendo di accompagnare la ragazza a casa sua.
La salutò e si ritirò per esercitarsi con i suoi numeri di magia. |
<< I biscotti li ho fatti io quindi posso anche decidere a chi regalarli giusto?>> dissi con un accenno di fierezza nella voce. Ero una brava cuoca e non ero io a dirlo a me stessa, lo si poteva chiedere persino a Pepino.
<< Perché continuate a ridere?>> chiesi sempre indispettita poi lui disse che la tigre era niente meno che dietro di no. Fu istintivo cercare il pugnale nuovamente ma quando mi voltai l'animale non aveva un aspetto feroce anzi sembrava un grosso e pigro gatto. << Quella bestia... Qui...>> mormorai mentre il mio cervello elaborava. La tranquillità di Ser Ehiss, la sua risata... << Non ci credo. Non può essere vero! La tigre! La tigre é vostra? Ho indovinato vero Ser? Avete una tigre!>> |
“Bene, concordo con voi.” Disse Gervan a Clio. “Allora partirete il prima possibile. Magari domani all'alba. Vi recherete verso la brughiera, in direzione Est... troverete una chiesa isolata... lì vive un eremita, un saggio monaco esorcista... Don Nicola... solo lui conosce dove lord Anione nascose il bambino...”
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Sorrisi a Velvot.
"Ci sarò" mormorai piano, guardandolo. Poi chiamò Nyccio per farmi accompagnare a casa ed io uscii dal carrozzone. Ero impaziente di vedere lo spettacolo,non vedevo l'ora, e speravo che anche Costanza lo sarebbe stata. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
“Ebbene si.” Disse Ehiss a Dacey. “Vi presento Sheylon, il mio compagno di viaggio.” Indicando il magnifico felino.
“Avete una tigre?” Stupito ed impressionato Pepino. “Cioè, tutti hanno un cane, un gatto, al massimo un falcone e voi invece una tigre?” “Già.” Divertito il cavaliere. “Anzi, posso dire che Sheylon è il mio migliore amico, l'unico di cui mi fidi ciecamente.” “Io avrei paura...” fece Pepino “... non mi fiderei mai di un animale così grosso...” “In effetti è vero...” Ehiss “... una tigre ha bisogno di mangiare ogni giorno trenta chili di carne al giorno.” “Bontà Divina!” Esclamò Pepino. |
Ascoltai attentamente le parole di Gervan.
Ogni indizio, ogni dettaglio poteva essere utile. La brughiera, mi piaceva la brughiera, adoravo perdermi in quello scenario così puro e incontaminato. Un eremita, Don Nicola. Fin lì niente di strano. "Perfetto, così non dovrò nemmeno dare troppe spiegazioni, farò dire che sono partita per una missione, per capire come contrastare Cimas, che dopotutto è la verità.." pensierosa. "E dite che il buon chierico mi rivelerà dove Anione ha nascosto il bambino? La vedo un po' impossibile, Anione, Cimas a parte, sapeva scegliere bene i suoi alleati e immagino che questo monaco gli sarà fedele... non credo che il mio titolo basterà.. avete qualche consiglio da darmi?". Mi sarei inventata qualcosa, quello era sicuro, ci sapevo fare con le parole dopotutto. |
Rimasi comunque sorpresa dalla sua risposta affermativa sebbene lo avessi già supposto.
Era strabiliante e quel cavaliere era così pieno di segreti e misteri che avrei tanto voluto scoprire. << Trenta chili? Beh io allora sarei un pasto scarso... Non gli basterei neanche per due giorni.. Pepino invece voi credo siate più appetibile per il nostro amico felino!>> Osservano l'animale con profondo interesse, rapita dalla sua regalità e potenza. << Ser... Credete che Sheylon beh sarebbe incline a fare la mia conoscenza? Vorrei avvicinarmi un poco se fosse possibile...e magari, oh mi piacerebbe tanto accarezzarli se fosse possibile. Io non ho alcuna paura, so che in caso di bisogno c'è un cavaliere pronto a salvarmi>> Guardai Ehiss, << perché mi salvereste se la tigre mi attacca vero?>> |
Nyccio accompagnò Gwen fino al suo palazzo, per poi tornare al carrozzone.
La ragazza trovò ad attenderla Costanza, che le chiese subito come fosse andata la giornata e cosa avesse fatto bello. |
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