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Quell'uomo misterioso ed inquietante entrò e guardò con attenzione il dipinto.
“Eccellente...” disse annuendo, completamente preso dal quadro “... si, davvero perfetto... i miei complimenti... siete una pittrice fuori dal comune...” alzando i suoi occhi neri su Nyoko, quasi a volerle vedere l'anima “... come vi chiamate?” |
Finii il leggero vino frizzante quando si avvicinarono due giovani...e io lo immaginavo e per questo avevo deciso non avrei data molta confidenza. In fin dei conti ero una ricca ereditiera e mi ci mancava solo di cadere nella trappola di qualche nobile squattrinato o borghese che mi volesse solo per la mia condizione.."Mhh..fatemi pensare..bellezza o ricchezza...di ricchezza non ne ho bisogno ma anche se ne avessi, potrei pure innamorarmi di un fruttivendolo se bello e sincero..intelligente ovvero la dote che più ammiro e poi quel particolare che rende diverso un uomo dagli altri..siete soddisfatti?" e sorrisi mentre poggiai il calice in un vassoio di un cameriere di passaggio..avevano aperto il giardino, avrei voluto incamminarmi..e fare un giro, avevo bisogno di aria fresca e a dirla tutta detestavo queste cerimonie..sicuramente questo milord Taddei era un anziano abituato alle vecchie tradizioni. Avrei aspettato il suo arrivo per poi uscire...era veramente un evento mondano notavo e non capivo il perchè di tanto interesse.
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Lion guardò la maniglia annerita di fuliggine.
“Si, vero...” disse a Gaynor “... è strano ci sia sfuggito questo particolare... comunque avete ragione... controlliamo la scalinata d'ingresso...” uscirono nel porticato e controllarono le scalinate, trovando tracce di fumo su alcuni scalini “... bingo!” Esclamò. “Incredibile... tanti poliziotti e nessuno si era accorto di nulla... si, è logico ciò che dite... forse davvero il custode è la vittima di questa storia e non il colpevole... ma mi chiedo... se così fosse... se fosse morto bruciato... beh, avremmo trovato i suoi resti carbonizzati... invece qui non c'era nulla... come lo spiegate?” |
Theris andò a prendere una bottiglia in cantina e ci lasciò da soli.
Lo guardai a lungo, spiazzata. "Prima avete accennato alla magia, ora questo. Chi siete?" chiesi, non con tono inquisitorio, ma calmo. Era davvero una situazione assurda e surreale, come faceva quell'uomo a sapere quelle cose? Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
La festa era sempre più piacevole e allietante e la compagnia di Ernot era davvero buona.
Immaginai che avesse persone più importanti con cui parlare, che una ragazza sconosciuta, ma notavo che restava volentieri e io ero felice di non dover restare sola. Risi a quelle parole sul capo. "Verissimo..." divertita. "La mia idea?" sorpresa da quella domanda, e dire che non ci avevo pensato. Decisi di pensarci in quel momento, dato che Ernot aveva detto che tutto quello lo rappresentava. "Non ci avevo pensato.. vediamo.." pensierosa "È sicuramente un uomo molto ricco, che non disdegna di mostrarlo... ma non è un arricchito, conosce il valore del buon gusto, ama le cose belle.." guardandomi attorno. "E sotto sotto credo che si sia divertito all'idea di avere tutta la città col naso all'insù ad aspettare che facesse il suo ingresso trionfale dalla mongolfiera..." ridendo. "Tutto questo mistero però.. mi da l'idea che sia molto solo, o che comunque non lasci avvicinare facilmente a quanto non sia la superficie.." abbassando poi lo sguardo, un po' imbarazzata. "Beh, sono solo farneticazioni, pensieri a ruota libera.." ridendo "Magari completamente sbagliati.." sorridendo. "Ma devo ammettere di essere un po' curiosa anche io a questo punto.." divertita "Me lo presenterete?". |
Uscendo sulla scalinata, trovammo altra fuliggine, così accertammo che la mia teoria era giusta.
"Tenente, se è come dico io, il corpo e il tappeto sono stati fatti sparire. Dopotutto, un reato c'è effettivamente stato... il furto del Tondo Aureo... e se c'è un reato, ci dev'essere anche un colpevole. Il custode avrà visto qualcosa e il ladro lo ha fatto tacere per sempre..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Fu mentre osservava le porte del giardino spalancarsi che notò un giovane uomo che aveva tutta l'aria di trovarsi li non per scelta sua.
"Forse lui potrà comprendere il mio disagio... quattro chiacchiere non faranno male a nessuno dei due" pensò Marwel avvicinandosi al ragazzo. Quando fu abbastanza vicino cominciò a parlare: "Un bel luogo dove tenere una festa, non vi pare?" |
Quel uomo parve cambiare animo alla vista del dipinto, tanto che quasi i suoi occhi mi parvero accesi di gioia. Per la prima volta ricevetti dei complomenti, chiese pure il mio nome. Mi incbinai cortese e risosi:
"Il mio nome è Nyoko." |
Il professore accennò un lieve e serafico sorriso a quelle parole di Gwen.
“Viviamo in tempi assai curiosi...” disse accendendo la sua pipa con un fiammifero, per poi liberare una boccata di fumo “... sorprende a tal punto la verità? Vi stupite di come io faccia a sapere queste cose? E' importante? Ho solo detto la verità, no? Dovreste stupirvi di chi mente, non di chi è veritiero.” |
Lo guardai sempre più confusa.
Come facevo a non essere sorpresa se quell'uomo sapeva cose che non avrebbe dovuto sapere? "A chi vi riferite?" chiesi "E comunque sì, stupisce, e non capisco come possa sembrarvi assurdo..." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Altea uscì nel giardino, dove l'aria della sera era fresca e gradevole.
Ma i due giovani la seguirono, alquanto incuriositi dalle sue parole. “Un fruttivendolo bello e sincero...” disse uno dei due “... dunque è la bellezza la qualità che più ammirate in un uomo, madama...” |
“Dal vostro tono sembra quasi un terzo grado...” disse divertito Ottan a Dacey “... però lo trovo divertente... no, signora... non ho né moglie, né fidanzata e neanche una ragazza da dover corteggiare. Forse perchè alle donne gli uomini comuni, come infondo mi definisco io, non sono molto attraenti.”
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Mi alzai congedandomi gentilmente ed uscii nel giardino, l' aria era fresca e gradevole e udivo compiaciuta la musica quando mi accorsi i due ragazzi mi avevano seguita e sorrisi loro.."Che curiosità..ebbene sì..ammetto in un uomo mi colpisce la bellezza e il suo carisma ma deve pure avere una forte intelligenza..altrimenti sarebbe una scatola vuota, non pensate? Ma perché tale interesse?" leggermente seccata.
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Ernot sorrise a Vivian.
“Beh, su una cosa avete sbagliato...” disse “... di certo non è un uomo solo. No, senza dubbio...” scuotendo il capo in modo sarcastico “... il suo ingresso? Su questo navigo anche io, come voi e tutti i presenti, nel buio più totale. Se una cosa che ignoro è il modo in cui arriverà. Presentarvelo? Naturalmente... dopotutto è il più grande esperto che io conosca.” Sorseggiando il suo vino. |
" Io.. Non era la mia intenzione scusate..." cercando di addolcire un po' il mio tono di voce.
" Strano... Cioè mi risulta difficile crederlo... Siete una brava persona, avete un lavoro onesto e il vostro aspetto é piacevole. Qualsiasi donna sana di mente sarebbe felice di accettare la vostra corte"" |
"Lietissima di essermi sbagliata.." dissi gaiamente ad Ernot "La solitudine è un fardello non indifferente.." sorridendo.
Tuttavia sapevo che si poteva essere soli anche se circondati sempre da persone. A maggior ragione se circondati sempre da persone. Ma non erano argomenti da tenere in un contesto frivolo e leggero come quello. A quel punto mi immaginai che entrata avrebbe fatto, se si fosse silenziosamente mischiato tra la folla o se avrebbe optato per un'entrata trionfale. La seconda ipotesi mi sembrava quella più plausibile dopotutto. "Oh, splendido.." sorrisi "Chissà che non sappia dipanare qualche mistero, dunque..." sospirando. |
“Mi riferivo a me stesso...” il professore a Gwen, fissandola con i suoi occhi ipnotici e penetranti “... la verità vi stupisce?” Fumando. “Si vede che siete una ragazza dallo sguardo molto pulito, se davvero riesco a leggere attraverso essi...” mentre il fumo della pipa invadeva la stanza “... siete turbata, Gwen? Nome bellissimo... quello della più amata eroina di sempre...”
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“Perchè amiamo le donne belle ed intelligenti come voi.” Disse divertito uno dei due ad Altea.
“E noi?” Chiese l'altro. “Vi sembriamo abbastanza belli, madama?” |
"Allora usatelo, invece di chiamarmi Arianna" con un leggero sorriso, che velava solo le mie labbra, ma non i miei occhi.
Abbassai per un attimo lo sguardo. "Non sono abituata a parlare della mia magia con qualcuno, se non con Theris... O i miei genitori, ovviamente... E mi destabilizza che voi ne siate a conoscenza" alzando gli occhi su di lui. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Oh, vi ringrazio.” Disse sorpreso Ottan per quelle parole di Dacey. “Dunque... anche anche voi sareste felice se io iniziassi a corteggiarvi?” Sorridendo.
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Quei complimenti..le loro domande...li guardai da capo a piedi..."Capisco sono una donna sola, non accompagnata e forse mi prendete per una donna irriverente...siete abbastanza belli per trovare stasera la ragazza dei vostri sogni" feci un leggero inchino e mi allontanai infastidita da tale insistenza...presi un vialetto ed ammirai una fontana dai mille giochi di acqua.
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" Non ringraziate. Dico solo la verità. Se le donne che conoscete non vedono questa verità allora non vi meritano. Ma un giorno si pentiranno di avervi ignorato..." lo guardai con le labbra appena dischiuse. Quella domanda non la attendevo, ne da lui ne da nessun altro.
" Signor Ottan... Non credo che sareste felice con me" |
E mentre Vivian ed Ernot conversavano piacevolmente, ad un tratto uno dei domestici si avvicinò.
“Signore...” disse “... un biglietto del capo...” consegnandolo ad Ernot. Questi lo prese e lo lesse. “Oh...” sorpreso “... pare che stasera il capo si farà attendere più del dovuto... infatti ha avuto un contrattempo e non verrà prima di un paio d'ore...” fissando Vivian “... avverti tutti gli invitati...” rivolto poi al domestico. |
"Sempre più misterioso il vostro capo..." sorrisi, vagamente divertita da quella situazione.
"Già mi immagino il mormorio della gente.." risi piano, per poi guardare intorno "Beh, io non ho alcuna fretta, e credo di potermi benissimo godere questa splendida festa nell'attesa... non trovate?" sorridendo gentilmente. Chissà dove diavolo era per perdersi tutto quello. |
“Ginevra non aveva le conoscenze di Arianna.” Disse sorridendo il professore a Gwen. “Comunque, come volete, userò il vostro nome.” Fumando rilassato. “Non volete che si tocchi l'argomento magia? Comprendo il vostro turbamento...” tra una boccata di fumo e l'altra “.. di cosa volete conversare? Di Amore forse? Mi sta bene...” annuendo “... voi e vostro marito siete molto innamorati... lo si vede benissimo... chiunque se ne accorgerebbe... ma purtroppo è una storia la vostra che rischia di naufragare... e non per colpa di uno di voi due...” fissandola.
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Uno dei domestici raggiunse il centro del salone ed avvertì tutti i presenti del ritardo con cui si sarebbe presentato il misterioso capo della Taddeus stasera.
Altri due domestici fecero lo stesso annuncio nel cortile e nel giardino, generando ovunque la delusione dei presenti. Anche Altea udì ciò, una volta liberatasi dei due giovani borghesi. Poco distante pure Dacey ed Ottan ascoltarono l'annuncio del ritardo. “Tipico dei ricconi...” disse sarcastico il giornalista, per poi guardare la dama “... e ditemi... perchè mai non potrei essere felice con voi, madama?” Nello stesso istante Ernot stava sorridendo per le parole di Vivian. “Benissimo.” Mormorò. “Dopotutto in questo palazzo è impossibile annoiarsi. Abbiamo anche un'orchestra e magari vi va di ballare. Purtroppo io sono negato e temo dovrete cercare un altro cavaliere per danzare...” |
Ero sempre più ansiosa, nervosa e le sue parole non fecero che peggiorare la situazione.
Addirittura questo... Non volevo pensare a ciò che sarebbe stato automatico. ''Se non per colpa nostra, per chi?'' chiesi, anche se credevo di conoscere la risposta. |
Risi a quelle parole di Ernot.
"Oh, no..." scuotendo la testa "Temo di essere una pessima ballerina.." divertita "Sto benissimo così..." ridendo piano. La faccenda era molto più seria di quanto quella risata spensierata non riuscisse a trasmettere. Sapevo ballare? Magari non ero nemmeno mai stata ad una festa come quella, magari non avevo mai ballato in vita mia. Magari invece era ciò che più amavo fare al mondo. E non lo sapevo. Cercai di nascondere un sospiro, mentre avvicinavo la coppa di spumante alle labbra. |
Un'espressione un po' delusa ma soprattutto spazientita si delineò sul mio volto.
" Che tipo odioso deve essere questo signore.. Ci raduna tutti qui e poi non fa altro che accumulare ritardo. Un pessimo, pessimo padrone di casa" il malumore non riguardava solo me ma da quando i domestici avevano diffuso la notizia si udiva un vocio spazientito e stanco " Perché il mio cuore è pietra.. E voi meritata un cuore in grado di amare, ancora" |
All' annuncio sorrisi nascondendo il volto nel ventaglio..voleva una entrata trionfale..che strano personaggio. Mi sedetti sul bordo della fontana e sarei tornata a casa tra breve, la mia presenza era inutile e mi sentivo fuori luogo.
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“Sapete benissimo a chi mi riferisco.” Disse il professore a Gwen. “La zia di vostro marito... quella donne vi detesta e finirà per allontanare lui da voi...” fumando “... anzi, lo sta già facendo... rammentate... le tempeste si annunciano con lieve brezza...”
In quel momento tornò Theris con una bottiglia di vino. |
Appunto.
I miei dubbi erano stati confermati. Sapevo che si riferiva a lei, certo che lo sapevo, benissimo, ma non avevo il coraggio di ammetterlo. In quel momento tornò Theris con la bottiglia ed io cercai di apparire meno turbata possibile. Ma come facevo, dopo le cose che il professore mi aveva detto? Come facevo ad essere serena? |
Ernot sorrise a Vivian, mentre il malumore tra i presenti cresceva.
Anche Altea, ancora nel giardino, tradiva malessere per quella situazione. Ma ad un tratto entrarono in scena alcuni attori in maschera, che cominciarono una pantomima, suscitando la piacevole reazione degli invitati. “Deve trattarsi di una trovata del capo per allietare l'attesa degli invitati...” disse Ernot. |
Quella scena, sorrisi, entusiasta, osservando gli attori.
"Un uomo pieno di risorse, dunque.." sorridendo. Sicuramente era un bel modo per ingannare l'attesa, che sicuramente non era inutile. Chissà che cosa aveva in mente quello strano individuo. Doveva essere un tipo eccentrico, mi ritrovai a pensare. |
“In effetti non è molto cortese da parte del padrone di casa farci attendere così...” disse Ottan a Dacey “... ma ora mi interessa più ciò che avete detto... perchè il vostro cuore sarebbe di pietra?”
I due allora videro entrare nel salone alcuni artisti in maschera, che cominciarono il loro spettacolo. |
Sospirai quando arrivarono degli attori in maschera la qual cosa desto' il mio interesse e mi diressi verso lo spettacolo e in quel momento realizzai che quell' uomo riusciva a sorprendermi, a smuovere il mio animo.
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" Se ve lo dicessi poi voi sareste triste per me.. E vi avrei rovinato questa serata... Non potrei perdonarmelo"
Con lo sguardo seguii l'arrivo degli artisti mascherati e le prime mosee del loro ballo. |
“Nyoko...” disse il misterioso uomo fissando la ragazza “... i miei complimenti... avete una sensibilità non comune...”
“Si, è una pittrice che ho aiutato io a maturare.” Intervenne il capo. “Quanto?” L'uomo a lui. “Quanto cosa?” Chiese il capo. “Quanto volete per entrambi?” L'uomo. “Mi riferisco al dipinto ed alla pittrice.” “Vo... volete acquistare anche la ragazza?” Perplesso il capo. “Esatto.” Annuì l'uomo misterioso. |
L'uomo sembrò entusiasta di sapere il mio nome, ma io rimasi allibita alla sua offerta di comprarmi. Non era mai successa tale cosa e sul volto si dipinse il mio disappunto. Ma cosa potevo dire?
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Theris tornò ed il professore prese tre bicchieri per bere.
Li riempirono e lui invitò il giovane e Gwen a brindare al nuovo futuro che attendeva la società del tempo. “Che sia libera e giusta...” disse il professore “... che dia a tutti le medesime opportunità, senza distinzione alcuna tra gli individui, al di là del colore della loro pelle, delle loro idee politiche, del loro Credo e delle loro abitudini sessuali. Salute.” “Salute.” Rispose Theris, per poi bere. |
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