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“Si, speriamo...” disse Iasevol ai poliziotti.
Quelli salutarono ed andarono via. “Che storia insolita...” mormorò lo scienziato, fissando poi Clio “... è improbabile che il corpo sia stato sbalzato lontano al punto da non essere ritrovato... ho visto il luogo dell'incidente e non vi sono burroni, né fossati e neppure canali o laghi... dove può essere dunque finito il dottor Anellos?” |
Sospirai di sollievo quando la porta si aprì.
"La ringrazio e mi dispiace di averla fatta stare in pensiero. Arrivederci" le dissi, per poi entrare dentro e vedere che stava succedendo in casa mia. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
" E' un bel desiderio sai? Ma invece di una foto, quando ti manco, dovresti venire da me, o se non può potresti chiamarmi. Anche solo sentire la tua voce mi basterebbe..." appoggiando la testa sulla sua spalla.
" Però sarebbe bello fermare questo momento e farlo durare a lungo, dimenticare per un po' i nostri impegni e problemi e restare semplicemente a guardare il sole che sorge" con un leggero sospiro. " Ad ogni modo visto che non possiamo e che tu vorresti avere sempre con te un instante del mio sorriso beh... Dovresti portarti dietro una delle foto del matrimonio, io ne ho una nel portafoglio. Anche se odio il velo che tua madre mi ha obbligata a mettere, il resto della foto è bella, noi siamo così raggianti... e so che potremo esserlo ancora." Misi da parte il cornetto per cercare la foto nella borsa. " Te lo ricordi? Ricordi quanto ero nervosa? Era tutto a causa di quel velo sai? Pensavo che mi avresti trovata ridicola con quello addosso... Non te l'ho mai detto ma giuro che è così!" sorridendo e gli passai la foto. http://i.ndtvimg.com/i/2014-09/ranve...1409737885.jpg |
Quelle parole dei poliziotti mi inquietarono non poco.
Che poteva essere successo? Una volta soli, ascoltai attentamente i dubbi del professore, e poi trasalii. "E se.." mormorai, dapprima piano, per poi alzare lo sguardo su di lui "E se l'avessero rapito?" con gli occhi sbarrati. "E se l'incidente fosse unicamente una montatura per nascondere il suo rapimento?" incalzai "Magari non volevano ucciderlo, ma volevano rubargli la sua invenzione, magari è ancora vivo nelle mani di qualche criminale che vuole usare la nostra auto per i suoi loschi scopi.." preoccupata. "Non sarebbe poi così assurdo, no?" pensierosa "Ci sono persone pronte a tutto..". |
Le due ragazze seguirono le indicazioni del fotografo e cominciarono gli scatti.
Fra le due però fu Altea ha colpire subito Smink, con la sua bellezza e la fresca malizia che sapeva suscitare. “Meravigliosa...” disse lui scattando “... così, perfetta... si... sei bravissima... così... ora ti voglo assorta... come una ragazzina inquieta... pensa all'uomo dei tuoi sogni... al tuo amato... è lontano... partito in mare... e tu lo aspetti... magari ti ha fatto arrabbiare... ma ti manca... lo aspetti... vuoi che torni e ti faccia sua... hai voglia di fare l'Amore con lui... di essere sua... così...” |
Il poliziotto annotò ogni cosa detta da Nyoko e poi quanto visto da Nakakata e dall'uomo che era con loro.
“Un'auto nera...” disse il poliziotto “... dalla descrizione che avete fatto mi sembra sia di grossa cilindrata ed alquanto lussuosa... strano il conducente la rovini così accanendosi contro uno in quel modo... beh, passeremo le informazioni ai vari comandi locali... grazie...” ed andarono via. In quel momento Nyoko vide arrivare Ren. |
Smink continuava a farmi foto e poi quella richiesta, il mio volto si fece serio...il Vento, mi voltai stavolta verso il mare...aspettando lui arrivasse...era una sensazione vera quella che stavo provando. Chiusi gli occhi immaginando lui si ricordasse di me finalmente, chiedendomi dove era..cosa stesse facendo e poi finalmente mi dicesse ero sua, mi stringesse col suo ardore e furore d' amore e mi facesse sua...il Vento e suo Figlio...il Figlio del Vento...e strinsi le braccia tra le gambe e guardai l' obiettivo col viso malinconico e pieno di un sentimento vero in quel momento.
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Impietrita non mi resi conto di stare piangendo. Probabilmente lo shock mi aveva investita quanto quel ragazzo. Poi il poliziotto andò via ed io vidi Ren in lontananza. Ero ancora abbracciata a mio nonno, lo guardai facendolo tranquillizzare e andai incontro al mio amico abbracciandolo stretto per soffocare la paura.
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Gwen entrò e trovò in effetti la tv accesa.
Luois se ne stava rintanato sotto una poltrona, come fosse spaventato. E dal bagno proveniva il rumore della doccia aperta. |
Tardes prese la foto dalla mano di Dacey e la guardò sorridendo.
“Ridicola...” disse “... ma se eri la più bella sposa che io abbia mai visto...” fissando poi sua moglie “... e poi chi ti dice che non possiamo fermare questo momento per sempre...” avvicinandosi alle labbra di lei con le sue “... sei così bella...” In quel momento squillò il cellulare di lui. |
Iasevol trasalì.
“Beh, tutto è possibile...” disse a Clio “... ma chi? Chi potrebbe mai ordire un piano simile? Il suo progetto era super segreto... no, nessuno oltre noi sapeva di quest'auto...” “Professore...” arrivando Stin “... il test dell'acciaio rinforzato è pronto... aspettiamo solo lei.” “Arrivo.” Iasevol. |
" Lo stai dicendo solo per essere carino o lo pensi sul serio?" arricciando un po' il naso sospettosa ma sorridente.
Socchiusi appena gli occhi sfiorando le sue labbra con le mie ma al suono del telefono inarcai le sopracciglia e le mie labbra si mossero in una smorfia di disappunto. " Avevi promesso niente telefono!" con un tono di leggero rimprovero. |
"Le stesse persone che hanno telefonato a casa minacciandolo di morte.." alzando le spalle "Le stesse da cui sapeva di doversi guardare..".
Sospirai. "Un'invenzione così può far gola a molti, non trovate?" Pensierosa "magari un vostro concorrente o semplicemente dei criminali". Poi Stin avvisò il professore che il test dell'acciaio era pronto. "Posso accompagnarvi?" Chiesi, sorridendo. |
“Meravigliosa...” disse il fotografo continuando a riprendere Altea “... si, fantastica... nessuno potrebbe resisterti... nessuno...” fotografandola senza sosta, mentre il mare ed il cielo la baciavano sulla pelle umida e sporca di sabbia.
Il servizio fotografico durò a lungo e dopo un bel po' Smink finalmente permise alle due modelle di fare una pausa. Allora un altro della troupe offrì loro da bere. |
Nyoko andò incontro a Ren e lo abbracciò.
Lui subito comprese come lei fosse scossa. “Ehi, Nyoko...” disse “... cos'hai? Cos'è successo?” Preoccupato. |
Mi sembrava tutti tranquillo.
Luois, la casa. Poi, sentii rumore come di acqua dalla bagno e mi incamminai per vedere di cosa si trattasse. Quella situazione era sempre più strana. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Grazie..troppo gentile" sorridendo a Smink. Ero felice..in quel momento ero me stessa e i miei pensieri e sentimenti liberi.
Dopo estenuanti ore di foto finalmente arrivò un break e ci offrirono da bere.."Non per non fidarmi" dissi sottovoce a Carlotta e gettando il contenuto sulla sabbia bagnata.."Ma io non mi fido di bere..sai..in questo mondo può accadere di tutto". Presi la borsetta e guardai il cellulare.."Per soddisfare la tua curiosità di prima, non ti dirò il nome di quell' uomo ma il suo soprannome...il Falco o Figlio del Vento..così lo chiamavano...comunque pensi abbiamo una possibilità?" togliendomi la sabbia dalle braccia. |
“E' quello di emergenza...” disse Tardes prendendo il cellulare “... sanno che solo in caso di vera necessità devono chiamarmi su questo numero... dammi un minuto...” e rispose “... si... ancora? Pensate sia lo stesso? Avete una descrizione? Ok, arrivo...” staccò “... Dacey...” a sua moglie “... è un'emergenza... devo andare...” sfiorandole la mano.
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“Certo, vieni...” disse Iasevol a Clio.
Raggiunsero così una sala sottostante, completamente insonorizzata. A centro vi era un grosso blocco di acciaio super rinforzato. Un pannello si aprì ed entrò la fantastica auto progettata da Anellos. |
Mi limitai a muovere un cenno con il capo e mentre Tardes era al telefono finii il cornetto di cioccolato.
" Devi andare. Va bene..." mi alzai gettando un ultimo sguardo al mare che rifletteva i rossi riflessi dell'alba. " É stata una serata bellissima, spero ne avemmo avremo altre così" dissi infine andando verso l'auto. |
Gwen, attirata da quel rumore lo seguì.
La doccia nel bagno era aperta e qualcuno se ne stava dentro canticchiando come se nulla fosse. |
“Beh, tu mi sembri sia andata alla grande...” disse Carlotta ad Altea “... il fotografo era entusiasta di te... il Figlio del Vento... era così veloce o solo un megalomane?” Ridendo.
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L'auto partì e tornò verso la città.
Qui Tardes lasciò Dacey a casa loro e raggiunse il comando di polizia. Poco dopo il cellulare della ragazza suonò per un sms. |
"Modestamente..mi sembra di avergli fatto un bel effetto" soddisfatta.."Affatto, non è un megalomane..è un asso..sfreccia impavido e sembra non aver paura di nulla..dimentichi pure andò da mio fratello quando era morto..qualcuno mi ha detto deve essergli successo qualcosa ma non saprei...penso non mi risponderà anzi mi starà odiando".
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Entrai in bagno e rimasi senza parole.
"Ma chi diamine sei e che ci fai nel mio bagno?!" esclamai alla persona che stava sotto la doccia, non potendo vedere chi fosse. Ci mancava anche questa, ora! "Sei tu, Richard?" tentai, sperando che fosse lui. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Ehi, dimmi...” disse Carlotta ad Altea “... perchè mai dovrebbe odiarti?”
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Dalla cabina della doccia la persona sotto l'acqua si voltò nella direzione in cui c'era Gwen, senza però rispondere, anzi continuando tranquillamente a lavarsi.
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Vidi la persona voltarsi, ma senza rispondere.
"So che mi hai sentita! Si può sapere chi sei?" chiesi ancora, spazientita. Ora era veramente il colmo! Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Perché non sono accorsa da mio fratello dopo l'incidente...e poi sono sparita non lasciando traccia di me..neppure a lui..ma tanto vuoi gli interessi? Mi avrebbe chiamato no?..ecco vedi..litigo con lui pure quando non è presente" ridendo amaramente.
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A quelle parole di Gwen, la persona sotto la doccia chiuse l'acqua e si gettò i capelli bagnati all'indietro.
“Mi occorre un accappatoio o dovrò uscire nudo...” disse poi. Aveva una voce famigliare. |
L'acqua si chiuse e finalmente parlò, chiedendo ovviamente un accappatoio.
Rimasi qualche istante pensierosa. Quella voce l'avevo già sentita, ma dove? Mentre ci pensavo, presi un accappatoio dal mobile del bagno e lo allungai verso la doccia. Se era Richard, sarebbe morto presto, davvero presto. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Chissà, magari ha fatto una brutta fine...” disse Carlotta ad Altea “... forse morto pure lui in un incidente, no? O al massimo sarà sposato con figli.” Sorridendo.
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A quelle parole trasalii spaventata..."Morto? Beh per lui penso meglio morto che sposato" ridendo "Però hai ragione...andremo a chiedere nella scuderia..tentar non nuoce..spero stia bene" ma avvertiti una inquietudine.
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La cabina doccia si aprì ed una mano afferrò l'accappatoio.
Un attimo dopo qualcuno uscì. “Ehi, bentornata...” disse il teppista dagli occhi scuri a Gwen “... comoda la tua doccia... ma andrebbe rivisto lo scaldabagno, sai? L'acqua calda dura poco...” sorridendo. http://wac.450f.edgecastcdn.net/8045...r-magazine.jpg |
Credetti di aver perso un battito.
Cosa... Ma perché era in casa mia?! "Tu... Tu che ci fai in casa mia?! Soprattutto chi sei, perché... Perché qui?" chiesi sconvolta. Al primo rituale utile che facevo dovevo ricordarmi di chiedere agli Dèi un po' di serenità, tranquillità e normalità. "Comunque vedi di sbrigarti a rivestirti, non puoi certo restare qui" sentenziai. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Ehi, quanta fretta...” disse divertito il teppista “... vedo non sei molto riconoscente...” asciugandosi “... sei sempre così poco ospitale? Oppure aspetti qualche amico ed io potrei romperti le uova nel paniere?” Ridendo. “Calmati, sto solo scherzando...” fissando Gwen “... è solo che, avendoti dato una mano io oggi, pensavo facessi altrettanto tu ora... sbagliavo?”
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Carlotta annuì ad Altea.
Poi il servizio fotografico riprese e durò fino al primo pomeriggio. “Vi faremo sapere noi, ragazze...” disse il fotografo “... potete andare... lasciateci però l'indirizzo ed un recapito telefonico.” |
Lo guardai senza parole, non senza aver fatto un breve riepilogo nella mia mente: prima mio fratello si mette alla guida ubriaco, rischiando la vita e dicendomi poi che voleva solo farmi una sorpresa, poi dei tizi poco raccomandabili decidono di passarsi il tempo con me ed ora un estraneo fa il bello e il cattivo tempo in casa mia.
Tutto normale, no? "Senti" iniziai, avvicinandomi "Non so quale sia il tuo problema, ma deve essere molto grave se ritieni normale infilarti nelle case altrui e pretendere che gli altri lo accettino tranquillamente" mormorai, fissandolo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Ok ok, ascolta...” disse il teppista a Gwen “... ho bisogno di un posto in cui stare... fino a domattina... un posto insospettabile per uno come me... domattina me ne andrò, promesso? Ho gli sbirri alle calcagna... hanno beccato qualcuno dei miei amici ed io potrei fare la loro stessa fine... qui però nessuno verrà a cercarmi... che dici? Affare fatto? Vedi? Sono disarmato...” alzando le mani “... vuoi perquisirmi?” Facendole l'occhiolino.
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“Ho del denaro da parte...” disse Ardes a Gaynor “... tutti i miei risparmi... quanto al fidarmi, non ho molta scelta, no? E comunque stanotte saprò se ho sbagliato o meno...” fissandola “... ma poi che ti importa? Tra breve me ne andrò e tutto tornerà normale per te, no?”
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