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Entrai nel capanno, era deserto e silenzioso.
Dentro era abbastanza spoglio e semplice..forse non si trovava qui..possibile stavo perdendo i miei poteri da sacerdotessa e quasi Dea in questo posto...passi per il Male che mi voleva bloccare..no, ma ero arrivata fin qui grazie ai Numi. Mi avvicinai a un mobile semplice e tolsi la corona e la poggiai sopra. Ad un tratto udii una voce e il cuore iniziò a sobbalzare..il cuore pulsava forte in un indecifrabile ritmo e non poteva essere fosse per quell' uomo anzi per un uomo. Mi voltai leggermente e non avevo dubbi, era la sua voce e l' avrei riconosciuta tra miliardi e non sapevo il motivo. Cosa aveva quella voce che trafiggeva in modo dolce e melodico il mio petto facendo scuotere il mio cuore come un' improvviso temporale estivo e notturno. Cercai di ricompormi, non potevo permettere tutto questo e la mia voce risuonò sicura e imperiosa.."Mi aspettavate? Spero sia stata una lenta agonia" e stavolta in me tornò quella sorta di sadismo verso un uomo impudente di cui vedevo solo un'ombra e si celava e mi scrutava di nascosto "Non sono delle vostre Terre, vengo da un posto molto particolare e non lo potreste trovare in nessuna mappa ma ho letto molto della vostra cultura e appreso...fate come i Cavalieri al tempo dell' Amor Cortese che bramavano la loro amata in modo celato, remoto? Siamo nel.." a quel punto ricordai le parole di quel Ennius, che tanta antipatia destò in me per il suo poco rispetto verso la Fede di questi posti "siamo nel XIX secolo, e non esistono più questo genere di cose"...figurarsi a Serenica. Eppure quel gioco era intrigante, e se poi avessi preso un abbaglio..ma cosa mai stava accadendo.."e vi stupirò nel confessarvi nel mio Regno non dimorano uomini, intendo solo donne ed è sacrilegio guardare le donne particolari e della mia carica sapete? Potrei punirvi anche se mi trovo in questo remoto posto e come vedete non sono dolce ed innocua come sembra..anzi dovreste stare attento". I miei occhi captarono più Luce possibile per cercare di vedere bene quella figura, pronta a scattare con il mio arco e le frecce invisibili. http://images2.fanpop.com/image/phot...63-500-281.jpg |
Lo sguardo della regina e poi quel suo ordine perentorio, che non ammetteva repliche.
La sala allora cominciò a svuotarsi. Pian piano soldatesse, cortigiane, serve, servi e soldati uscirono. Per ultimi anche Ozz e Surugi che avevano assistito all'investitura, senza riuscire a capire se invidiare o meno la sorte del loro compagno. “Non so se invidiarlo oppure no...” disse pensieroso Ozz a Surugi mentre raggiungevano il cortile del palazzo “... voglio dire... chiunque vorrebbe essere al servizio di una donna così bella ed eccitante... ma lei è anche fredda e crudele... magari una strega!” Ridendo. Intanto, nella sala del trono, Elyse ed Aegos erano rimasti soli. E lui fissò la regina negli occhi con uno sguardo enigmatico. |
Era buio.
Sempre più buio attorno ad Astral. La spettrale luce lunare filtrava attraverso le sottili nuvole ed i fitti rami degli alberi. Ovunque c'era silenzio. Solo quella sagoma agli occhi della ragazza sembrava in grado di animarsi. E di nuovo le fece cenno di avvicinarsi e raggiungerla. |
Non sapevo cosa fare. Era troppo buio e non volevo correre rischi. Tuttavia quella sagoma scusa sembrava ancora chiamarmi. Così mi avvicinai piano, tenendo il pugnale stretto in mano, curiosa e attenta a ciò che avevo davanti.
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Elv era incredulo, stravolto, rapito.
Pensava di sognare, fantasticare. La scena che aveva visto era tanto incredibile, quanto meravigliosa. E forse anche magica. Il corpo della ragazza dai capelli rossi perse in un istante il suo innaturale pallore, con le gote e le labbra che si tinsero di un rosso tenue, pulsante, vivo. E vivo era quel corpo quando cominciò a muoversi. Poi i suoi occhi, quel tocco, quella carezza sul viso di lui che esterrefatto continuava a guardarla. “Sei...” disse a stento Elv “... sei davvero tu, Cassandra?” Mentre lei gli sfiorava una ciocca nera di capelli. |
La penombra regnava su ogni cosa di quel capanno, trafitta appena dal chiarore della Luna tra le alte e leggere nuvole della sera. Allora Eeila vide un'ombra animarsi, un passo, poi due verso di lei.
Poi il bagliore di una candela accesa. La bella sacerdotessa vide così, finalmente, quell'uomo. Era vestito con una sorta di uniforme, non appartenente però a nessun esercito regolare, armato con spada e pistole, lo sguardo chiaro, l'espressione sicura, i lineamenti assai gradevoli. “Certo che vi stavo aspettando...” disse “... ero stanco di fantasticare solo sulle vostre bellissime gambe...” sorridendo “... e devo dire che il resto non è da meno...” guardandola tutta “... venite da un luogo di sole donne? Che spreco...” con tono malizioso. http://www.poster.net/van-helsing/va...ng-6229240.jpg |
Gustavo la sua espressione rapita, stravolta, sorpresa, incredula, che lo rendeva ancora più bello.
Ridacchiai appena. Era molto tenero. "Certo che sono io" sorridendo e tenendo il lenzuolo attorno al busto "Spero tu non sia rimasto deluso nelle tue aspettative" divertita Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Ad un tratto il bagliore di una candela e una figura apparve davanti a me, poteva essere lui? Le ultime parole lo confermarono...
Lo osservai attentamente e mi avvicinai...i suoi occhi erano chiari e i capelli scuri ma ciò che mi colpì fu il suo vestiario..una divisa strana e tutte quelle armi. "Fate meno lo spiritoso..si, solo donne e assai pericolose...potrei sapere il vostro nome? E come mai girate così armato?" sedendomi su uno sgabello e muovendo nervosamente la gamba e non capivo il motivo di quella sensazione di tensione "Nel mio Regno dovreste pure inginocchiarvi davanti a me" sorridendo e mi accorsi in modo malizioso. |
Astral si fece coraggio e cominciò ad avvicinarsi guardinga a quella misteriosa figura.
Tutto era buio intorno a lei. Ad un tratto però udì un fruscio e poi un lungo, sordo, inquietante latrato che gelava il sangue al suo echeggiare. |
Ero quasi vicina, finché un latrato inquietante ml fece sobbalzare. Forse era quella creatura. Forse era arrivata la mia occasione. Cominciai a guardarmi intorno silenziosa, cercando di individuare qualcosa di strano fra gli alberi, nonostante fosse ancora troppo buio.
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“Oh, no...” dise Elv sorridendo finalmente “... deluso? Ma scherzi...” ridendo “... anzi, tutt'altro... ma forse dovresti trovare degli abiti... immagino ce ne siano in giro, no?” Guardando Cassandra.
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L'uomo sorrise ad Eeila, per poi avvicinarsi.
“Beh, sono nell'atto di compiere il mio lavoro” disse “e per questo sono armato. Inginocchiarmi? Davanti a voi?” Con fare teatrale. “Oh, ma ci mancherebbe... posso anche baciarvi i piedi se è per questo.” Con un vistoso inchino, per poi inginocchiarsi ai piedi di lei, guardandole le lunghe gambe nude. “Decisamente piacevole questa posizione, devo dire.” Divertito. |
Un attimo dopo quel terribile latrato cessò e tornò un cupo silenzio sulla brughiera.
Astral cominciò ad avvertire uno strano freddo, come se raggiungesse le sue ossa ed il suo animo. Non si sentivano più animali attorno a lei. |
"Il vostro lavoro? Ovvero che fate nell' imbrunire..sembrate in assetto di guerra" stupita ma ancora di più dalle sue parole, mai un uomo aveva osato tanto.
"Inginocchiarvi per idolatrarmi.." come potevo spiegargli ero una sacerdotessa e una semidea.."Baciarmi i piedi..siete un impudente" e mi alzai avvicinandomi faccia a faccia a lui "Ma non temete la mia ira...sono pure io armata sapete..e non potete sapere in che modo" quel contatto scosse una parte remota e nascosta del mio essere, era questo forse ciò che nel mondo degli uomini chiamavano attrazione o altro..e l' Amore cosa mai poteva far sentire se già mi sentivo turbata. "Eeila..mi chiamo Eeila..potete darmi del tu..solo privatamente.." e lentamente, senza accorgermene la mia mano toccò la sua uniforme e cercai di focalizzarla, i suoi dettagli e le armi, la spada e la sua fattezza. |
Quando il latrato terminò, attorno a me si era formato il silenzio assoluto. Non si sentiva neanche il passo di un topo. Mi voltai verso la figura, la guardai attentamente e continuai ad avvicinarmi. Faceva freddo e il mio respiro formava una nuvoletta nell'aria. Orecchie e occhi erano ben aperti e non sarei scappata.
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Finalmente si aprì in un sorriso.
Un sorriso che, nel momento in cui spuntò, fece battere il mio cuore all'impazzata e quasi rimasi senza parole a quella sensazione che avevo dimenticato. O che forse, non avevo mai provato. Sorrisi di un sorriso luminoso quando mi rispose e poi annuii divertita, guardandomi. "Sì, decisamente." Mi avvolsi nel lenzuolo e mi avvicinai all'armadio che trovai lì in camera. Trovai poi un abito turchese in seta e raso, stretto in vita, dalla gonna morbida e le maniche corte a sbuffo, andando ad indossarlo dietro un paravento parecchio rovinato e impolverato. Anche la sensazione meravigliosa della seta era impareggiabile, pensavo che non avrei mai più provato tutto questo. "Mi aiuteresti, per favore?" chiesi ad Elv, porgendogli i nastri del corpetto che dovevano andare and intrecciarsi sulla schiena. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...d1c0be72c4.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Non vedevo la gente che se ne andava, li sentivo soltanto.
I miei occhi vedevano solo il suo sguardo davanti al mio, così luminoso, azzurro e intenso. Tutti piano uscirono, lasciando la sala del trono silenziosa, e nostra. I nostri sguardi ardevano come le fiamme dei bracieri alle pareti, che illuminavano la stanza di una luce soffusa e calda. Calda come cominciava ad essere il mio corpo, la mia voce, il mio sguardo. Fremevo, mentre la gente usciva dalla sala, bramavo di restare sola con lui. Quando poi le ultime soldatesse chiusero la pesante porta, fu come se mi avessero tolto una pietra sul cuore che mi impediva di respirare. Lo guardai, intensamente, appassionatamente. "Sei mio ora.." con un sorrisetto malizioso, avvicinandomi a lui quel tanto che bastava per poter sfiorare il suo corpo. "Tutto mio..." con voce appassionata, accarezzandogli dolcemente il petto, le spalle. Il mio sguardo diceva molte cose, la forte emozione ora era mutata in caldo fuoco appassionato che mi avvolgeva, mentre lo guardavo. Quello sguardo di solito impenetrabile era ora completamente aperto e acceso, solo per lui. https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...af5f73146e.jpg |
Eeila si avvicinò e lui sorrise.
“Che onore...” disse sorridendo, per poi alzarsi “... allora sfrutterò in pieno la possibilità di poterti dare del tu in privato.” Facendole l'occhiolino. “Il mio lavoro? Diciamo sono un cacciatore... di animali di taglia molto grande, ecco.” Poi lei cominciò a toccare la sua uniforme e lui, piacevolmente colpito da quel gesto, lasciò che che lei continuasse. |
"Animali di grande taglia? Magari pure feroci che uccidono innocenti?" stupita da quella rivelazione.
La mia mano continuava a sentire il contatto con la uniforme per poi prendere la sua mano sempre più curiosa.."Mostratemi la vostra spada, e le armi" guardandolo negli occhi e stavolta mi soffermai su di loro per carpire la loro bellezza...erano chiari come il cielo o come il mare.."Ma non mi hai detto il tuo nome..ah, ovviamente il fatto di darti del tu vale pure per me" accarezzando la mano e mi soffermai accorgendomi di quel gesto spontaneo..Eeila..ricorda le parole di Parvia. http://i752.photobucket.com/albums/x...3h44m49s25.jpg |
Astral riprese il cammino per avvicinarsi alla misteriosa sagoma.
Ma quando la raggiunse si accorse che si trattava solo di uno spaventapasseri, appena lambito dal vento notturno della brughiera. https://s3.drafthouse.com/images/mad...26_81_s_c1.jpg |
“Certo...” disse Elv, per poi avvicinarsi al parapetto ed aiutare Cassandra con quel suo abito.
E nell'allacciare i nastri dell'abito le sue mani sfiorarono più volte la schiena della ragazza. |
Rimasero soli, con la sala tutta per loro.
Lei si avvicinò a lui, sfiorandolo appena col suo meraviglioso corpo, per poi sussurrare quelle calde parole. “Sua altezza” disse Aegos con un sorriso da Guascone “dovrebbe forse rammentarmi i miei compiti, i miei servigi presso di lei...” sorridendo con uno sguardo penetrante “... riguardano la sua preziosa... gemma... vero?” Facendole un occhiolino malizioso. |
“Esatto, proprio quel genere di animali...” disse lui, mentre Eeila prese la sua mano accarezzandola “... il mio nome? Giusto... che scortese... mi chiamo Hiss...” con lei che continuava ad accarezzargli la mano.
E ciò gli piaceva. https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...adde1b5ca3.jpg |
Quando fui abbastanza vicina, tirai un respiro di sollievo. Era solo uno spaventapasseri. Mi pare si usassero per proteggere il frano dagli uccelli. Tornai a guardarmi intorno, rimanendo vigile e attenta ad ogni minimo rumore. Ma vi era troppo silenzio. Così, mi voltai di nuovo verso lo spaventapasseri e lo osservai. "Sembra che ci siamo solo io e te, qui" dissi guardandomi ancora alle spalle.
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Cercai di restare più calma e ferma possibile, mentre ai suoi tocchi le mie mani stringevano forte il telaio in legno del paravento e io sentivo i brividi salirmi su per la schiena.
Non immaginavo di poter provare più sensazioni simili, era tutto meravigliosamente nuovo e stupendo. Trattenevo i sospiri sebbene fosse difficile. Non mi ero mai sentita così viva e non mi sembrava vero che dopo un anno tutto fosse finito. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Hiss..bene ora saprò come chiamarti" sorridendo ma pure turbata dalla sua rivelazione.."Quindi sei qui..per cercare cosa succede dietro queste atroci morti, ero presente e ho visto pure la ragazza appena trovata, uccisa in modo straziante".
Sospirando mentre giocherellavo con la sua mano e guardavo i suoi occhi rapita..avvertivo calore, molto calore e non era dovuto a un rituale e mi venne un' idea. Mi morsi il labbro e iniziai a fare segni strani nel palmo della sua mano.."E se ti dicessi, Hiss, ho dei poteri mi crederesti?" invocai lo spirito del Fuoco e trasmisi in lui calore..molto calore..come quello che mi attanagliava in quel momento ma dato dalla sua presenza. "Cosa senti?" ridendo "Perchè ti ho colpito appena vista?" a questo punto mi accorsi che non vi era una via di un ritorno..ormai ero in ballo ma ballare era divertente e suadente. |
Quelle parole ebbero il pregio di accendermi ancora di più, di risvegliare la mia passione e il mio ardore, che buoni buoni attendevano sopiti di avere altri attimi solo per noi.
Ma riuscirono anche a produrre calde e intense immagini che subito eccitarono la mia mente e il mio corpo di conseguenza. Come se già non bastasse la sua vicinanza, il suo sguardo, il suo tono. Quel sorriso, quel sorriso era capace di sciogliermi come neve al sole. Allora lo guardai, ancora più intensamente, e mi avvicinai a lui. Gli occhi ardenti, appassionati. "Oh, sì.." quasi distrattamente "La mia preziosa gemma... in molti l'hanno cercata ma pare che nessuno sia in grado di trovarla, scoprirla, possederla.." con un sorriso malizioso. "Spetta al mio cavaliere, ora...." con lo sguardo caldo, ardente, malizioso. "Aiutarmi a trovarla, naturalmente..." con aria fintamente innocente. |
Astral restò da sola, fatta eccezione per quello spaventapasseri.
La brughiera era sempre più spettrale e desolata, con il paese che però non era molto distante. Ad un tatto la ragazza notò una luce soffusa in lontananza. Nella direzione opposta al paese. |
Elv allacciò il vestito di Cassandra, sfiorandole più volte la schiena, vicinissimo ai suoi capelli rossi, avvertendone così il profumo fresco, di gioventù e candore.
“Ecco...” disse “... l'abito ora è sistemato... dimmi... hai fame?” |
“Si, sono qui per catturare quella bestia...” disse Hiss, mentre Eeila continuava ad accarezzare la sua mano.
Poi quelle parole e lui naturalmente sorrise. “Il calore?” Fissandola. “Lo sento da quando hai iniziato a toccarmi... strani poteri? Non ne dubito... dopotutto mi hai folgorato solo accavallando le gambe...” facendole l'occhiolino. |
Cosa avrei fatto adesso? Erano passati alcuni minuti e non stava accadendo ancora nulla. Mi sedetti e poggiai la testa ai piedi dello spaventapasseri, rimanendo comunque vigile. Ad un tratto scorsi una luce soffusa in lontanza. Mi alzai subito, con il pugnale in mano e mi misi in posizione di attacco. Fosse stato il mostro, l'assassino, o quello che era, quella sera sarebbe morto, e nel peggiore dei finali, io sarei stata la sua ultima vittima.
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Lo sguardo azzurro di lei, la sua bocca rosata, il suo bellissimo volto, quel corpo da favola.
E poi quel tono, l'aria maliziosa celata da quella finta innocenza. “Ovvio...” disse Aegos ad Elyse “... farei di tutto per quella gemma... altezza...” erano vicinissimi, sforandosi appena “... immagino quanto altri l'abbiano cercata... bramata... ma io non sono come gli altri...” con uno sguardo diventato ora serio, deciso e con la voce che aveva assunto un che di virile, di maschio. Allora le sue labbra percorsero il breve spazio tra loro e quelle della regina, raggiungendole e congiungendosi a quelle. Allora un caldo, umido e sensuale bacio unì la monarca al suo cavaliere. |
"Il calore sarà dato dai miei poteri oppure dalla tua attrazione".
Mi avvicinai al suo viso, guardai la sua bocca mentre parlava...ero attratta ma era come il frutto proibito.."Cosa significa Amare?" dissi a bruciapelo |
I suoi occhi nei miei, quell'azzurro brillante, intenso.
Poi le sue parole, così eccitanti, così complici. "Fareste di tutto?" con aria divertita e maliziosa "Sono fortunata ad avere un cavaliere così devoto..". Poi restai immobile a guardarlo, mentre si avvicinava, come rapita dal suo virile ardore, ed intanto il sangue mi ribolliva nelle vene. Lo vidi avvicinarsi, e un caldo brivido mi attraversò la schiena. Poi le sue labbra sulle mie, quel contatto capace di sprigionare in me sensazioni così forti da travolgermi. Allora lo strinsi a me, e lo baciai con tutto l'ardore che mi sconvolgeva in quel momento, che mi attraversava il cuore e l'anima. Un bacio intenso, fatto di sospiri e gemiti, di labbra e lingue, di mani che si rincorrono e corpi che si cercano. Un bacio, come un suggellare quel patto per la vita che avevamo appena stretto. Perché il cavaliere ha una sola regina, ma la regina ha un solo cavaliere. E quel legame antico e unico, ci univa ora insieme a quello tra uomo e donna. Era una sensazione intensa, meravigliosa. "No, tu non sei come gli altri..." sussurrai, con voce appassionata ed eccitata sulle sue labbra "Tu sei l'unico..." aprendo gli occhi con una luce appassionata "Tu ne sei il padrone...". |
Lo sentivo vicinissimo e sentivo il suo respiro fra i miei capelli.
Era quanto di più meraviglioso potesse esistere e tutte queste nuove sensazioni rischiavano di darmi alla testa. Mi riscossi e gli sorrisi. "Ti ringrazio" gli risposi "Beh, non mangio praticamente da un anno e direi che ho fame" ridendo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Astral restò guardinga a guardare quella luce soffusa e lontana.
Ma quella restò fissa, senza muoversi. Ad un tratto ne spuntò un'altra, e poi un'altra ancora. Più luci, tutte sfocate e lontane, quasi tremolanti, che scintillavano misteriose nella notte della brughiera. |
Eeila era vicinissima ed appariva così inesperta della vita.
O forse mentiva. Ciò turbò e colpì Hiss, che la guardava ormai vicinissima a lui. “Amare...” disse piano “... ignori cosa significhi? Ma sei vera? O ti prendi gioco di me?” |
Elv rise nel vedere Cassandra così gaia, finalmente felice.
“Temo che qui non ci siano le provviste degne per la tua prima cena dopo così tanto tempo...” disse “... cosa ne dici di andare al paese? Magari in una bella locanda?” Facendole l'occhiolino. |
Ero confusa. La luce rimaneva ferma, soffusa. Poi ne comparvero altre. Piuttosto insolito a quell'ora. Volevo avvicinarmi per vedere di cosa si trattava e così feci, con un passo più spedito ma senza perdere la concentrazione.
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Mi piacque la sua risata spontanea, anche se non ne comprendevo appieno la natura.
"Sul serio? Oh sì, mi piacerebbe tantissimo!" annuii contenta prendendogli la mano. Sentivo un'implacabile euforia dentro, una fonte quasi inesauribile di energia che doveva ancora essere smaltita. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
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