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Il tipo sembrò riconoscere il castello o forse no.. Visto non sapeva nemmeno chi ci fosse dentro. Non poteva nemmeno essere un giornalista per uno scoop sull'erede visto non lo nominò.
Mi avvicinai al portone e suonai mentre lui continuava a fissarmi in modo enigmatico.. "Siete un parente dei Taddei? Siete venuto a trovare il nuovo erede.. Guisgard de' Taddei?" sorridendo "Sarò felice di venire con voi.. Sento di avere pure un conto in sospeso" offesa perché Guisgard non aveva mantenuto la promessa ma ero calma e sicura di me.. A dire il vero i miei pensieri si incentravano su questo misterioso uomo. Però ritenni sciocco far venire l'erede al castello se dovevano preservarlo dalla maledizione. https://i.pinimg.com/originals/77/d1...8c90756e4b.jpg |
Pavel guardò Nyoko negli occhi per un tempo che parve infinito.
Poi la sua espressione mutò e scoppiò a ridere. “Si, certo...” disse divertito “... come dicono i Cattolici? Ah, si... ognuno di noi ha un Angelo Custode... e tu sei il mio, dico bene?” Sarcastico. “Si, certo certo... come no... prima mi accoltelli, poi ti sveli...” annuendo ironico “... va bene, sarà meglio che vada...” avviandosi verso l'uscita “... stammi bene... peccato, sei carina e ti avrei preferito una ragazza in carne ed ossa, invece che un Angelo...” scuotendo il capo senza smettere di ridere “... stammi bene, bellezza.” Ed uscì dalla casa di lei. Gwen ed Elv arrivarono all'aberghetto nella brughiera. Era un luogo appartato, tranquillo, di uno stile rustico ed antico. La stanza prenotata era in Arte Povera, accogliente e rassicurante. “Un bel posticino devo dire...” disse Elv guardandosi intorno “... si, mi piace non poco...” guardando il panorama campestre dalla finestra “... e credo mi ispirerà non poco.” Altea e l'uomo misterioso arrivarono davanti al maniero dei Taddei. Lui si guardò intorno e poi fissò l'antico castello. “E' come l'avevo immaginato devo dire.” Disse lui. “Si, non troppo diverso dai disegni e dai quadri che ho visto.” Voltandosi poi verso la stilista. “Sono fortunato ad avere una celebrità come guida.” Con un cenno del capo per ringraziarla. “Le sono debitore.” Altea notò dal finestrino che sul sedile posteriore dell'auto di lui c'era un bellissimo mazzo di rose di un blu intenso. |
La camera era molto carina, in arte povera.
"Bene, ottimo!" esclamai "Visto che il tuo estro e la tua creatività sono tornati a farsi sentire?" facendogli l'occhiolino, mentre sistemavo i vestiti nel piccolo armadio della stanza. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...abca407bc7.jpg |
Lo guardai andare via ma non feci nulla, tanto sapevo che non mi avrebbe creduto e dargli una dimostrazione visiva mi sembrò eccessivo.
Così lo lasciai andare ma, prima che potesse andare via, schioccai le dita e la sua gamba tornò come nuova, anche più sana di quanto non lo fosse prima. "Allora addio" dissi guardandolo seria. Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk |
"Davvero..l' ha visto in quadri e in disegni? E' interessato a comprarlo...pure io perché da bambina venivo a giocarci, Sir Guisgard lo darebbe penso ma dovrebbe vedersela con degli individui che presto incontrerà" aspettando che aprissero la porta ma vidi nel sedile di lui delle rose blu...era un colore meraviglioso, mi ricordavano il colore di quelle porcellane inglesi dove venivano ritratti paesaggi e campagne.
"Le piacciono le rose? Sono i miei fiori preferiti" sorridendo. |
Elv guardò Gwen e sorrise.
“Si, tutto è perfetto...” disse “... anche se il punto forte della mia ispirazione sarà la modella...” fissandola malizioso. Pavel uscì dalla casa di Nyoko, ritrovandosi in strada e dopo qualche passo si accorse che la gamba non gli procurava più dolore. La cosa gli sembrò strana, fece qualche piegamento con la gamba e vide che era in perfetta salute. Restò un attimo interdetto, poi proseguì ed andò via. Non aveva però soldi in tasca e neanche un posto dove andare. Cominciò a sentire fame ed anche freddo. Allora si strinse nel suo giubbotto, camminando da solo per le stradine tra le casupole. “In verità non è esatto dire che vorrei comprarlo...” disse lui sorridendo ad Altea. Poi lei indicò le rose in macchina. “Non sono mie...” fissando la stilista “... sono del mio cliente... è per conto suo che sono venuto qui nella brughiera... io sono un avvocato...” |
"Un avvocato? E perché vi interessa il castello...posso sapere il nome del vostro cliente?" perplessa....vuoi che fosse l' ammiratore stregato? "Posso sapere il vostro nome pure?" sorridendogli, tutta questa storia diventava contorta.
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Rimasi a casa a lavorare su altri gioielli da vendere, tutto sembrava tornato alla normalità e di certo non mi sarei messa a seguire quel ragazzo.
Tuttavia, per non so quale motivo, ce lo avevo sempre in mente... Come una specie di colla fastidiosa ma... Stranamente piacevole. Sospirai e mi fermai dal mio lavoro. Guardai l'orario e mi chiesi dove fosse. Alla fine mi seccai di chiedermelo e andai direttamente a cercarlo. Come feci all'inizio per trovare il vecchio scomparso, feci anche con lui, cercando di localizzarlo. Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk |
Sorrisi alle sue parole su di me.
Poi lo raggiunsi e mi avvicinai, cingendo il suo petto con le braccia. "Ah sì?" chiesi piano, mentre respiravo il suo profumo e facevo scorrere le labbra sulla sua schiena attraverso la maglietta. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Alla fine Nyoko uscì a cercare il ragazzo.
Lo trovò infine in un bar. Stava seduto al bancone,ma non era solo. Con lui infatti c'era il vecchio Stainyus. I due parlottavano fra loro in modo fitto. Lui sorrise ad Altea, guardandola con i suoi occhi chiari ed enigmatici. “Ahimè, il segreto professionale non mi permette di rivelarle il nome del mio cliente...” disse “... quanto al mio non ho alcun problema, anzi è un piacere presentarmi ad una celerità come lei...” ridendo piano “... sono l'avvocato Bell.” Con un cenno del capo. Lui chiuse gli occhi, godendosi quell'abbraccio e quei baci di Gwen sulla schiena. “Certo...” disse stringendo le mani di lei “... non sai che il segreto di ogni artista sta nella modella? Se lui riuscirà a convincerla di qualsiasi cosa allora l'opera sarà perfetta...” |
Lo trovai in un bar e, con mia sorpresa, non era solo. Così decisi di usare i miei poteri per ascoltare ciò che si dicevano senza che potessero vedermi.
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Un mistero dietro l' altro.."Avvocato Bell, ma mi chiedo perché siate tanto interessato al castello o forse il vostro misterioso cliente?" guardando le rose blu.."Fortunata colei che riceverà le rose, non pensa avvocato?" risuonai nuovamente al campanello aspettando il maggiordomo Ergolin ci aprisse.
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Si rilassò e strinse le mie mani, mentre io facevo intrecciare le nostre dita e lo stringevo ancora di più a me.
Dalla finestra entrava l'aria fresca serale, che mi permetteva di inspirare ancora e più forte il suo buonissimo profumo. "Proprio di tutto? Dici?" divertita io. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“Si, è il interessato il mio cliente al castello.” Disse l'avvocato ad Altea. “E non solo al castello.” Con tono enigmatico. “Quelle rose? Credo il mio cliente voglia farle avere a qualche donna molto speciale per lui...” fissandola.
Altea bussò ed Ergolin dopo qualche istante venne ad aprire. “Signora...” stupito il guardiano “... mi dica...” “Ovvio, di qualsiasi cosa...” disse Elv a Gwen “... solo così lui può convincerla di ogni segreto dell'arte e della sua bellezza...” cercando le sue labbra e baciandola con passione. Nyoko usò i suoi poteri per sapere cosa si dicevano i due. “Devi lasciarmi in pace...” disse Pavel al vecchio Stainyus. “Ma voglio solo aiutarti, amico mio...” questi. “Non mi serve il tuo aiuto.” “E dove andrai?” Chiese il vecchio. “Di cosa vivrai? Come mangerai?” Divertito. “Meglio morire che venire a patti con te!” Pavel. “Beh, come vuoi...” alzandosi Stainyus, per poi lasciargli del denaro sul bancone “... mangia e bevi qualcosa alla mia salute.” E ridendo andò via. |
A quelle parole ebbi un fremito..."Al castello...ed altro? Si veramente, fortunata la donna che lui ama...deve essere davvero innamorato" e notai lo sguardo enigmatico dell' avvocato.
Poi apparve il guardiano e gli sorrisi.."Salve, sono tornata perché nella brughiera ho trovato il Signor Bell che si era perso, è un avvocato e stava proprio venendo al castello, viene a nome di un suo cliente...possiamo entrare? Così sapremo cosa il cliente vuole, mi sembra sia interessato al castello" sorridendo ad entrambi gli uomini "Sir Guisgard è ancora al castello?" avanzando senza remore con Bell. |
Mi staccai appena mentre si voltava verso di me.
Sorrisi e poi mi lasciai investire dalla passione del suo bacio. Assaporai le sue labbra facendo scorrere le mani su tutto il suo petto ben fatto, poi il collo, il suo volto e infine i suo lunghi capelli corvini, facendovi affondare le dita. Era bellissimo il pensiero di questa piccola vacanza, quasi una fuga romantica, benché si trattasse di lavoro ed avevo intenzione di godermela tutta. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Li guardai da lontano e mi nascosi quando Stainyus uscì dal locale. Appena fu solo lì dentro, mi materializzai dietro di lui.
"Sei ancora sicuro di voler vivere così?" dissi alle sue spalle. Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk |
Ergolin guardò l'avvocato, poi annuì ad Altea.
“Si, Sir Guisgard è ancora nel castello...” disse “... è da poco giunto anche il dottor Guadag...” li fece allora entrare. Si ritrovarono nel castello, salendo fino al salone, dove c'erano Guadag, Ozzlon e Lion. Ergolin presentò l'avvocato ai tre. Quel bacio li unì, li incatenò l'uno all'altra. “Gwen...” disse Elv baciandola piano, giocando sulle labbra di lei “... la mia arte ha bisogno di te... ti ho sognata e voglio ritrarre quel sogno... voglio ritrarti così come sei... senza paure, senza veli... nuda e meravigliosa...” assaporando la sua bocca. Pavel si voltò di scatto, trovando Nyoko. “Ehi, sei tu...” disse stupito “... mi stai seguendo?” Poi mostrò il denaro al barista. “Voglio bere ancora...” posando i soldi sul bancone. |
Annuii e seguii Ergolin e Bell...perfetto...vi era pure il famoso dottor Guadag..volevo sapere da lui del patto si dice un antenato dei Taddei fece con un gufo...e avrei saputo di più di questa storia, però se questo misterioso cliente voleva il castello avevo un avversario.
Salutai tutti nel salone e prima di sedermi dissi ad Ergolin "Dite a Sir Guisgard che dovrebbe farsi trovare pronto, ho le stoffe e deve farmi da modello" sedendomi poi accavvalando la gamba sinistra sulla destra. |
Il mio nome aveva tutto un altro suono pronunciato da lui.
Sorrisi, gustando il sapore della sue labbra. "Beh, sono qui, no? Una Musa accorsa a sostegno dell'artista..." sussurrai, poi ridacchiai "Anche se temo che tra poco dovremo scendere per la cena..." un po' divertita e un po' dispiaciuta al pensiero che a breve avremmo dovuto interrompere. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Ergolin annuì ad Altea.
“Sir Guisgard in questo momento è in camera sua e si sta preparando, signora.” Disse. “Come mai lei è qui, avvocato?” Chiese Guadag. “Per conto del mio cliente.” Rispose Bell. “Io sono l'amministratore dei beni di Sir Guisgard.” Guadag. “Può dire a me, prego.” “Certo.” annuì l'avvocato. “Vorrà dire che poserai per me stanotte, Gwen...” disse Elv, per poi baciarla con passione. |
Lo guardai inemotiva per poi sedermi davanti a lui.
"Chiedi al cameriere di voler offrire da bere alla bella ragazza che hai davanti" dissi essendomi resa visibile solo per lui e per dargli la prova di quello che realmente sono. Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk |
"Perfetto....allora lo aspetterò" sorridendo.
E sentii i discorsi tra Guadag e Bell, la cosa mi interessava molto. Mi chiedevo come era possibile se Guisgard fosse il vero padrone qualcun altro amministrasse i suoi beni a nome suo...Sir Taddeo non lo avrebbe permesso, lui gestiva i suoi beni e finanze da sé e poi se come sosteneva il caro Ozzlon vi era una maledizione e il castello era ...diciamo...stregato, perché mai portare l' erede proprio dove rischiava la vita? Vi erano certi fatti non mi convincevano e dovevo scoprirli. Ma la tentazione fu forte e dissi ad Ergolin "Portatemi nella stanza di Sir Guisgard.." sorridendo. |
Ridacchiai maliziosamente e risposi con foga al suo ennesimo bacio.
Era come se adesso la mia vita si fosse improvvisamente riempita di quello slancio che cercavo da sempre e l'avevo trovato in lui, nelle sue labbra rosse, nei suoi occhi neri, nel suo respiro unito al mio e nei nostri cuori che battevano all'unisono. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“Ma certo.” Disse Pavel a Nyoko. “Con piacere.” Chiamò il barista, indicando il denaro.
Le banconote però incredibilmente si incenerirono davanti a lui, a Nyoko ed al barista. “Che trucco è questo?” Seccato questi. “Sei un illusionista o un prestigiatore?” Prendendolo per il bavero deciso a malmenarlo. “No, fermo!” Intimorito Pavel. “Andiamo giù, scendiamo per la cena...” disse Elv stringendo Gwen “... voglio cominciare a dipingere quanto prima...” con tono basso e passionale. Ergolin annuì ad Altea. Intanto Guadag e Bell continuavano a parlare. “Mi parli di questo suo cliente...” disse il medico. “Per ora non posso.” L'avvocato. “A breve mi raggiungerà e potrà egli stesso rivelare le sue intenzioni. Per ora sono qui solo per vedere il castello.” “Il suo cliente è un possibile acquirente?” Chiese Guadag. “Forse...” Bell annuendo. |
Mi alzai seguendo Ergolin ma mentre me ne stavo andando udii quelle parole...un possibile acquirente...ma come il castello era dei Taddei, di Guisgard...e lo vendevano così?
Ohh il cliente doveva ancora arrivare e mi voltai verso Bell.."Sarò onorata di conoscere il vostro cliente signor Bell, poiché pure io ho mire su questo castello, quindi dovrà contrattare pure con me" sicura "E poi me lo deve per la gentilezza, non pensa..scusate vado a salutare quello che per ora sarebbe il padrone di casa ma mi aspetti" e seguii Ergolin verso la stanza di Guisgard ma molto perplessa. |
Sorrisi divertita ed eccitata al pensiero.
Oh, non vedevo l'ora. Qualunque cosa fosse successa in questa camera, non vedevo l'ora. Così mi cambiai per la cena, indossando un semplice maglione nero a collo alto e dei jeans. "Andiamo?" sorridendo.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...933d603daf.jpg Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Vidi le banconote diventare cenere e allora capì tutto. Con un altro schiocco di dita feci apparire delle banconote nelle mani di Pavel e sorrisi in attesa del suo reso conto.
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Il barista era sul punto di picchiare Pavel, quando il ragazzo si ritrovò in mano altre banconote, stavolta vere.
“Ecco...” disse mostrandole al barista. “Bene.” Prendendole quello. “Ed ora fila, non farti più vedere.” Spintonandolo via. Pavel allora guardò Nyoko ed uscì dal bar. Elv guardò Gwen e sorrise. I due scesero al pianterreno per cenare. L'alberghetto era a gestione familiare e nel menù c'erano piatti tipici della cucina Afragolignonesi. Il tutto fu accompagnato da un vinello della casa. Elv riempì due bicchieri e ne offrì uno a Gwen. “Brindiamo al nostro quadro...” disse piano e fissandola. “Certo, signora.” Disse annuendo Bell ad Altea. Poi la stilista andò con Ergolin e raggiunsero la stanza di Guisgard. Qui il padrone di casa si stava preparando per scendere. Aveva indossato un jeans, con una felpa sportiva. Ergolin bussò. “Mi sto pettinando...” lui da dentro “... un momento e sono pronto.” “Si, milord.” Ergolin. |
Sorrisi a Bell in segno di consenso.
Poi arrivai alla stanza di Guisgard...si doveva pettinare...oh certo..."Guisgard, sono Altea...mi fai entrare o devo aspettare fuori? Devi venire al mio Palazzo, devi aiutarmi con la collezione...ricordi?" con voce bassa "E poi dovevi portarmi a cena pure...i patti sono patti, o ceneremo da me...soli" e quell' ultima parola ebbe una inflessione di ordine. Poi mi vennero in mente le rose rosse e quelle rose blu...e se fosse stato l' ammiratore segreto..davvero lui...oh, ma che gioco interessante, vedere quale uomo mi avrebbe saputa conquistare..chi fosse il più bravo. Mi misi ad aspettare con le braccia incrociate. |
Il fatto che l'albergo fosse a conduzione familiare, voleva dire una sola cosa: cucina tipica e casalinga.
Fra tutti i pranzi e le cene di lavoro, entravo ed uscivo da ristoranti pregiati e raffinati, che a lungo andare potevano risultare stancanti e una cucina così era il massimo. Sorrisi al suo brindisi e alzai il bicchiere. "Al mio Picasso personale..." dissi, poi mi feci pensierosa "Anzi, al mio Francisco Goya, sperando di poter essere ancora a lungo la sua Maja" facendo tintinnare i bicchieri "Se Vestida o Desnuda lo lascio alla fantasia dell'artista..." aggiunsi piano poi, con un occhiolino, prendendo un sorso di vino. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“Si, signora, sono quasi pronto.” Disse Guisgard con la voce che tradiva il suo imbarazzo.
Qualche attimo dopo aprì la porta ed uscì, guardando Altea e sorridendole un po' in soggezione. “Bentornata, miss.” Disse timido. A quel brindisi di Gwen, Elv rise e fece tintinnare il suo bicchiere contro quello di lei. “Wow, che impegno mi dai...” disse pianissimo lui, con voce bassa e calda “... però dici così poi il qui presente artista non riuscirà a godersi la cena, visto che la voglia di ritrarti sarà troppo forte... insopportabile...” bevendo e guardandola nei suoi occhi verdi. |
Rimasi a guardarlo, visto che il barista (e nessun altro) poteva vedermi.
"Hey!" dissi alzandomi seguendo il ragazzo. "È stato un piacere aiutarti eh!?" dissi seguendolo fuori dal bar. Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk |
Lo guardai con un sorriso enigmatico, poggiando il mento sulla mano.
"Ah, perché, non lo era già?" chiesi, fingendomi dispiaciuta e quasi imbronciata. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Aspettai ben poco e poi lo vidi col viso arrossato...oh eccolo il bel timidone.
"Ah si? Sei contento sono tornata? Piuttosto devi ritenerti fortunato...dai scendiamo, ci sono ospiti e forse ti prenderanno il castello sai?" sospirando guardando i jeans e la felpa, ma dove si vestiva...possibile non gli avessero dato dei vestiti di un Taddeo vero e proprio? Ma era così bello, semplicemente semplice e mi avvicinai a lui.."Quanto sei bello quando arrossisci..hai mai avuto una donna? Mmmhh penso di no...forse non una che abbia saputo dominarti, avanti andiamo, non ho tempo da perdere" sfiorandogli la guancia rossa con un dito, il mio viso era vicino al suo ma mi trattenni, non volevo baciarlo..no..lasciarmi andare proprio no. |
Pavel era visibilmente agitato, nervoso, frustrato.
“Volete farmi impazzire...” disse voltandosi verso Nyoko, vero? Si, volete farmi impazzire! Ma io sono giovane, ho tutta la vita davanti e posso finalmente realizzare il mio sogno!” Elv sorrise. “Certo che lo era...” disse fissando Gwen “... ora però la voglia rischia di diventare insopportabile... intendo la voglia di ritrarti...” facendole l'occhiolino. Guisgard divenne ancora più rosso visto la vicinanza di Altea. I suoi modi, la sua voce, poi quel tocco sulla sua guancia. “Ehm, si...” disse intimidito da come lei sapeva essere autoritaria e sicura di sé “... si, certo...” stringendosi le mani in modo nervoso “... si, andiamo...” Intanto nel salone Guadag stava mostrando alcune guide del castello a Bell. “Struttura fantastica...” l'avvocato “... antica, solenne e tenuta benissimo... e poi sono molto folkloristiche le sue leggende.” “Già.” Annuì Guadag. “Ora però temo di dover andare.” Fece l'avvocato. “Ringrazio tutti voi per la vostra disponibilità. Arrivarono anche Guisgard ed Altea. Il medico presentò il rampollo all'avvocato, che lo salutò, fissandolo con molta attenzione, quasi studiandolo. “Ora devo andare.” Annuì Bell. |
Lo seguì per poi uscire le sue parole.
"Hai fatto un patto con un demone vero?" dissi mettendo le mani in tasca e continuando a seguirlo. Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk |
Scesi con Guisgard tenendolo per mano...non volevo si perdesse pure nel castello...ma possibile fosse sempre timido ed impaurito.
Quando scesi l' avvocato Bell se ne stava andando e io gli diedi il mio biglietto da visita.."Avvocato, ci sentiamo quando arriverà il suo cliente...voglio vedere se riesco a convincerlo a vendermi poi il castello...e non dimentichi le rose...la sua innamorata le starà aspettando". Ma non mi sfuggì come guardò Guisgard..quasi a volerlo studiare. |
Sorrisi maliziosamente, giocherellando con la sua mano sul tavolo.
Già, anche il mio desiderio di salire di nuovo in camera, solo noi due, era ogni secondo più forte, ma forse l'attesa avrebbe fatto bene, avrebbe reso quel momento ancora più dolce. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Le mani dei due giovani si intrecciavano fra loro, accarezzandosi, giocando.
Arrivarono i piatti. La serata era tranquilla, una vaga foschia era scesa sulla brughiera. L'atmosfera nel ristorantino dell'albergo era molto raccolta. Elv non distolse mai lo sguardo da Gwen per tutta la cena. “Io non credo nei demoni” disse Pavel a Nyoko “e neppure negli Angeli, vuoi capirlo?” Seccato, quasi frustrato. “Perchè continui a seguirmi?” Camminando. E camminando camminando i due si ritrovarono davanti alla casa di Stainyus. Bell prese il biglietto da visita di Altea, le baciò con eleganza la mano, salutò lei e Guisgard ed andò via. “Beh, temo di dover andare anche io, milord.” Disse Guadag. “Lei viene con me, signora?” Rivolto ad Altea. Intanto Ozzlon e Lion ripresero il loro giro nel maniero. |
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