![]() |
"Perché pensi che sia io ad aver bisogno di coraggio e non tu" risposi con altezzosità.
Era piacevole questo piccolo momento di spensieratezza fra noi, prima dell'inizio dell'inferno. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La notte era giunta, la Luna era sorta e splendeva in quella Fonte.
Osservai in tono solenne ogni gesto del fabbro, lo ascoltai e in quel momento mi chiesi da dove provenisse questo uomo, chi fosse veramente per avere tali conoscenze. Ad un tratto mi inginocchiai vicino a lui, osservando la spada, ascoltando quelle strane parole e avverti nuovamente la stessa sensazione di prima, ma più intensa quasi da mancarmi il respiro, la Natura stessa era quasi mutata. |
"Beh, perchè tu sei una ragazza" disse Velv cercando di darsi un tono "e perciò io devo proteggere te." Fissando Gwen negli occhi.
Voleva apparire più forte e coraggioso di quanto invece non fosse. Nello stesso istante, Altea guardava quel rituale antico e misterioso. Ad un tratto vide 2 luci di colore differente, simili a lucciole che sorgevano dall'acqua. Le 2 luci presero allora forma di 2 guerrieri e cominciarono a combattere davanti alla spada. https://i.pinimg.com/236x/f8/17/4a/f...ts-weapons.jpg |
Lo guardai con aria ironicamente annoiata.
"Ma sul serio?" chiesi retoricamente "Ma ti prego... Sei tu quello che è finito gambe all'aria..." con un sorriso soddisfatto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Fu un attimo, dall' acqua apparvero due guerrieri, si trovavano davanti alla spada ed iniziarono a combattere. Avrei voluto chiedere, intervenire ma sapevo non potevo. Osservai la scena con dignitoso silenzio, osservavo le mosse straordinarie dei due guerrieri.
|
Velv scoppiò a ridere.
"Solo perchè mi hai preso di sorpresa..." disse divertito a Gen. Ora appariva più sereno, disteso, dall'aspetto solare. "Comunque è vero..." facendosi serio "... io ti proteggerò." Deciso, anche se appariva più dolce che credibile. Nel frattempo, alla fonte, Altea assisteva a quel mistico scontro. I 2 guerrieri apparivano uno di luce blu e l'altro di luce bianca. Alla fine fu quello di luce bianca a vincere. Allora lei lo vide penetrare nella lama della spada. |
Compresi tutto, erano due spiriti e si battevano per chi dovesse governare la spada, ero emozionata, mille sensazioni si muovevano nel mio corpo come una turbolenza.
Osservai il guerriero bianco tornare luce ed entrare nella spada, la Natura si ammutolì ed io osservai la spada. A quel punto presi coraggio, presi la spada in mano e la estrassi dalla terra, osservando le fattezze e capendo le sensazioni che emanava "Parlatemi della mia spada ora, Oluk...chi era lo spirito" osservandola. |
"Lo scoprirete durante il viaggio..." disse il fabbro ad Altea "... solo a voi parlerà lo spirito nella spada." Fissando lei con la spada.
|
"Sì certo, fai lo sbruffone..." con un sorriso di superiorità.
Però, appariva rilassato, sereno ed ero felice. Non sapevo perché, ma questo mi faceva proprio sentire felice. Poi, lo guardai alle sue parole e mi sembrò così dolce, anche se non sapevo spiegare il motivo. Sorrisi intenerita e gli diedi un bacio sulla guancia, le mie labbra che rimasero un paio di secondi sul suo viso. "Che premuroso sei, rampollo..." dissi, dolcemente divertita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Annuii come se non dovessi infrangere quella sacra Legge "Possiede un nome?".
Tenevo l' elsa della spada salda alla mano, sentivo una forza crescere in me "E ci darete ospitalità per stanotte, partiremo domani all' Alba" osservando il filosofo. |
Dopo quel bacio lui guardò Gwen negli occhi.
"Stanotte era più bello però il bacio..." disse serio, senza lasciare la sua mano. |
"Sarà lo spirito a rivelarvi il nome della spada." Disse il fabbro ad Altea.
Poi annuì e condusse lei ed il filosofo nella sua casa, dando loro ospitalità per la notte. Infatti aveva cominciato a piovere sulla foresta. |
La sua frase mi colpì come un fulmine a ciel sereno, anche se prima o poi me l'aspettavo.
Feci per avvicinarmi, esitai, ma dopo un istante mi avvicinai comunque e lo baciai. Di sicuro era sbagliato, ci saremmo illusi entrambi che potesse funzionare quando invece non era così, ma in questo momento era questo che doveva succedere. Mi lasciai andare rispetto a stanotte e ci misi dentro tutta la passione di cui ero capace. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Velv rispose naturalmente subito a quel bacio di Gwen, abbandonandosi anche lui a quell'intreccio di labbra di lingue.
In un attimo la ragazza sentì tutto il giovane ardore di quel ragazzo e si ritrovò con le spalle contro il tronco di un tamarindo. Era sera e una pallida Luna sempre più coperta dalle nubi illuminava a stento la foresta. I 2 ragazzi si baciarono a lungo, ma poi una fitta pioggia prese a scendere sul terreno. |
Quel bacio si accese immediatamente, all'istante e mi scappò un risolino quando mi ritrovai contro il tronco di un albero.
Esplorai nuovamente il suo viso ad occhi chiusi nel mezzo del bacio, proprio come avevo fatto la scorsa notte ed era esattamente come lo ricordavo. Seguii quei tratti delicatamente virili ed i sentieri dei suoi capelli più e più volte, travolta dal suo ardore. Ma all'improvviso, iniziò a piovere. "Maledizione..." sospirai con una smorfia "Non ci voleva dover fare la strada sotto un temporale..." scuotendo la testa ed alzando il cappuccio, poi alzai anche il suo. Ad un certo punto, sorridendo cercai il suo viso sotto al cappuccio e reclamai un altro bacio. C'era qualcosa di estremamente poetico in quel bacio bagnato da quella pioggia fitta e costante. "Ecco, adesso possiamo andare..." sussurrai divertita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Vieni, ripariamoci dalla pioggia..." disse Velv prendendo per mano Gwen e correndo insieme sotto i rami di un grosso oleandro "... almeno qui non ci bagneremo ancora di più..." osservando le goccioline che battevano forte sulle foglie dell'albero.
I loro vestiti erano zuppi e la pioggia non accennava a smettere. |
Ci riparammo sotto un oleandro, ma la pioggia non accennava a smettere.
"Se non ci ammazzerà quel mostro, lo farà la polmonite..." dissi con piatto sarcasmo, riferita ai nostri vestiti zuppi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Dobbiamo trovare un posto dove asciugarci..." disse Velv guardandosi intorno nella sera buia e bagnata.
Poi ad un tratto vide una luce lontana. "Guarda lì" Indicò a Gwen. "C'è una luce laggiù!" |
"Lo so, ma qui è impossibile, siamo in mezzo al nulla..." sospirando.
Poi, mi indicò una luce. "Possiamo provare a raggiungerla, sperando non sia un trucchetto di quel maledetto mostro..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Un mostro non accende luci nella foresta." Disse Velv, per poi prendere ancora la mano di Gwen e correre ia con lei sotto la pioggia, fino a quella luce che si rivelò essere una finestra illuminata.
"Una casa!" Esclamò Velv correndo con Gwen sotto quell'acquazzone. |
"Sì ma..." iniziai, ma poi gettai la spugna.
Forse questa storia del mostro multiforme mi aveva fatta diventare paranoica. In ogni caso, avevamo davvero bisogno di riscaldarci ed asciugarci, dunque lo seguii e scoprimmo che si trattava di una casa. Il vecchio non ci aveva parlato di una casa, ma ero comunque curiosa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen e Velv arrivarono davanti alla porta di quella casa bagnati fradici.
Lui bussò con forza, più volte. Allora la porta si aprì ed apparve una donna. https://www.giapponeinitalia.org/wp-...na-geisha1.jpg |
Velv bussò con forza non appena ci avvicinammo.
La porta si aprì e spuntò una donna. "Buonasera. Perdonate l'ora, ma vorremmo poterci asciugare e riparare dalla pioggia, se foste così gentile. Non vi recheremo disagio alcuno." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gli occhi a mandarla della donna si fissarono per un lungo istante su Gwen e su Velv, brillando di una luce misteriosa al chiarore della lampada di cabnapa che illuminava dall'interno la casa.
"Non saprei..." disse lui con voce dimessa, quasi avesse soggezione dei 2 giovani "... mio marito non è in casa e non so se posso ospitare degli estranei..." |
Gli occhi della donna brillarono di una luce strana, ma essendo sola in casa non sapeva se farci entrare.
Non potevo darle torto. "Vi capisco, ma anche se aveste una stanza qui fuori, possiamo arrangiarci" annuii. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si, sta piovendo ed è notte..." disse Velv alla donna, mentre la pioggia scendeva forte sulla foresta "... possiamo sistemarci anche in una stalla o in un capanno..." stando vicino a Gwen.
La donna apparve titubante, poi un barlume di compassione affiorò dai suoi occhi sottili ed allora annuì, facendoli entrare in casa. "Però se tornerà mio padre dovrete nascondervi..." mentre richiudeva la porta dopo che i giovani erano entrati. |
Lei era ancora titubante, ma alla fine accettò.
"Sì, non temete, non vi daremo problemi" annuii, mentre entravano in casa sua. Speravo a questo punto che chiunque fosse non tornasse prima che noi andassimo via, perché non volevo trovarmi nel mezzo di un litigio. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La casa era pulita, ma indefinita, con le pareti ed il soffitto bianco, il pavemento di legno chiaro e le finestre coperte da tendine di una stoffa perlacea.
Un braciere ardeva scaldandola, ma si respirava un che di apatico, come se mancasse in quel luogo il calore umano delle case abitate. "Posso offrirvi del tè, se volete..." disse la donna a Gwen ed a Velv. |
La casa era semplice, ma non solo questo.
Era... Fredda. Mi ricordava un po' la mia e non pensavo di tornare a provare quelle orrende sensazioni, ma certe cose capitavano a prescindere dalla nostra volontà. Nemmeno il fuoco riusciva a scaldare quella piatta apatia. "Sì, grazie" annuii sorridendo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La donna annuì a Gwen e poi cominciò a preparare del tè.
"Si è confusa o tradita..." disse sottovoce Velv a Gwen "... prima ha parlato del marito e poi del padre... che siano ostili entrambi? O forse era solo una scusa la sua per non farci entrare?" |
Andò a preparare il nostro tè e Velv ne approfittò per parlarmi.
"Sì, l'ho notato anch'io" ammisi "Non so, immagino che vedremo adesso... Ma certamente c'è qualcosa di strano, in questa storia... Questo posto è terribile, freddo, apatico... Sembra casa dei miei..." scuotendo la testa nervosa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La donna servì ai 2 ragazzi del tè e poi sistemò il braciere.
Velv guardò Gwen con un cenno di intesa, come se si preparasse a scoprire la verità. "Dunque..." disse alla donna "... vivete in 3 in questa casa..." "No, in 2." Rispose lei. |
Iniziai a bere il tè e certamente mi scaldai un po'.
Poi, Velv chiese alla donna se vivessero in tre in casa. Ma no. Erano in due. "Avete detto che attendete vostro padre, giusto?" chiesi "O forse avete parlato di vostro marito? Perdonate, ero infreddolita dalla pioggia che avrò sentito male..." con un sorriso cortese. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Mio padre è mio marito." Disse la donna con un candore disarmante a Gwen.
|
Rimasi a bocca aperta ed impallidii, non sapendo cosa dire.
Cioè... Davvero? Davvero potevano accadere queste cose? Ma era... Normale? Era giusto, soprattutto? "Oh... Capisco..." risposi, con voce stentata, seppellendo il viso dietro la tazza di tè. "È una cosa un po'... Insolita..." commentai, con tono cauto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Insolita..." disse la donna a Gwen "... perchè mai? In questa provincia accade molto spesso." Tornando poi a sistemare il fuoco.
"Ho sentito questo genere di cose solo nelle leggende..." sottovoce Velv a Gwen. "Venite, vi mostrerò dove potrete dormire." La donna ai 2 giovani. |
Ancora non riuscivo a crederci.
Era qualcosa che andava forse davvero oltre la mia comprensione. Non ce la facevo a capacitarmi di questa cosa. Guardai Velv ancora a bocca aperta. Come poteva essere una cosa simile "normale"? Mi alzai come un automa e la seguii verso la camera, stringendo forte la mano di Velv come per cercare un ancoraggio alla realtà. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La donna sistemò i 2 ragazzi in una sorta di catino, dove poi portò delle lenzuola da usare come giaciglio.
"Vi auguro un buon riposo." Disse con un inchino. "Vi chiedo solo di restare qui e non lasciare questa camera. Sarò io a venire da voi." Ed andò via. "E' tutto molto strano qui..." perplesso Velv a Gwen. |
Ci condusse in un catino e ci diede delle coperte da usare come giaciglio e ci disse di non uscire.
Annuii per rassicurarla, ma ero ancora sconvolta. "Più che strano, è paradossale, sconvolgente..." scossi la testa, mentre mi sistemavo sul giaciglio. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ti ho detto..." disse Velv a Gwen, sistemando le coperte sul pavimento in legno "... questa cosa l'ho sentita in vecchi racconti su certi spiriti dei boschi... ma forse è in uso anche fra le persone quaggiù..." perplesso.
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 18.37.37. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli