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Risi spontaneamente a quelle parole, aprendo la porta d'ingresso.
"Addirittura..." con tono divertita. "Beh, allora la mia cucina sarà a tua disposizione, a patto che lo sia per me anche la tua caffettiera in ufficio" con un occhiolino. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Le pazienti terminarono di cenare e nel refettorio trillò la sirela elettrica, segno che bisognava raggiungere la camerata per dormire.
Infatti le pazinti di quella sezione dormivano tutte insieme. Anche Destresya. |
"ah, per me va benissimo." Disse divertito Elv. "Un caffè si fa in 5 minuti, una cena immagino in un pò di più." Dando la mano a Gwen. "Grazie per la cena e soprattutto per la compagnia." Fissandola.
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Ridacchiai annuendo.
Strinsi la sua mano, una stretta salda, ma morbida, confortevole. "Grazie a te. Soprattutto per aver accettato di accompagnarmi domani mattina, è davvero importante per me" con tono riconoscente e sguardo serio dei mie occhi verdi nei suoi neri, la mia mano ancora stretta nella sua.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...3130c00a5d.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si, ho lo spirito del principe azzurro sempre pronto a correre in aiuto di una donzella." Disse divertito Elv, stringendo ancora la mano di Gwen. "Buonanotte allora..." fissandola "... ora meglio che vada..."
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Risi di cuore.
"Sì, forse è vero" divertita. Poi annuii e mi decisi a lasciare la sua mano. "Buonanotte" sorrisi, mentre lui usciva sul pianerottolo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Un ultimo sorriso, ancora uno sguardo ed Elv andò via, lasciando Gwen sulla porta a fissarlo.
Era ormai passata la Mezzanotte. |
Lo guardai andare via, scomparendo nell'ascensore.
Era passata la mezzanotte. Così mi premurai a sparecchiare la tavola e andai a dormire, visto il mattutino appuntamento col giornalista, che mi faceva sentire ancora tesa, nervosa. Ma il pensiero della presenza di Elv mi rassicurava molto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Così Gwen mise un po' in ordine dopo essere rimasta sola.
Dai vetri la città era muta e luminosa, con infinite insegne al neon che scintillavano nella notte. |
Faticavo a prendere sonno.
Le insegne al neon, grandi, psichedeliche e intermittenti irrompevano con violenza nella mia camera buia. Così, mi alzai e chiusi le sottili tende chiare per smorzare quella forte luce e tornai a dormire, cercando di non pensare all'incontro della mattina seguente. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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