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A quelle parole ero più stupita...e chi mai era quella persona per essere cosi in pericolo e dover scappare addirittura la notte stessa...no, non dovevo cedere.
"Non vi fidate di me...voglio sapere chi sia..non posso parlare con quella persona? E' in pericolo grave...magari posso aiutarlo...non voglio nulla in cambio...ormai io non ho nulla da perdere...anzi presumo sia più io una traditrice che voi..come vi hanno apostrofato quei soldati" sorrisi al frate.."Dovete fidarvi di me, se non segue i vostri consigli forse non vuol partire". |
Scoppiai a ridere a quelle parole di Elas.
"Sinistre divinità pagane germaniche? Mi prendi in giro? Sono i cristiani a credere che esistano entità positive e negative, nel politeismo questa è un'assurdità bella e buona... Non esistono divinità negative, come non ne esistono di positive... Se si rifanno davvero all'antico pantheon germanico beh.. è evidente che non hanno la più pallida idea di cosa stanno parlando... che invochino i demoni se vogliono fare i cattivi, ma lascino in pace gli dei!" divertita, ma vagamente irritata. Questa mania di demonizzare tutto ciò che non è cristiano storpiandolo e dandogli un senso che assolutamente non ha mi aveva sempre dato fastidio. "Ad ogni modo, quello vuole portarmi a letto mica sfidarmi a duello... se davvero è abile come dici, vorrà dire che nel caso continui a fare il gradasso con me attenderò che sia con le brache calate prima di accopparlo, contenti?" sentenziai "In realtà spero sia sufficientemente intelligente da capire che darmi fastidio non è una buona idea..." sbuffai "Quindi che dite, andiamo a trovare l'oscuro maresciallo?". |
<< Vi chiedo licenza di alzarmi ed andare da quei due, barone>>
Odiava le sue stesse genti, la stessa religione nel quale era cresciuto. Non potevo proprio condividere il suo pensiero. |
“Benedetta ragazza...” disse Frate Roberto ad Altea “... ma cosa andate blaterando? Vi sentite una sorta di Santa Giovanna D'arco in lotta contro il tiranno? Non avete visto che fine ha fatto vostro fratello? Volete anche voi finire nelle grinfie degli uomini del Maresciallo? Badate a voi e cercate di restare fuori dai guai. Su, recitate il Santo Rosario affinchè la Vergine Maria vi dia giudizio.”
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Lanciai un'altra occhiata a Josephine.
"Se diventassi vostra serva potrei occuparmi delle vostre piante, delle vostre erbe e dei fiori, ho molta competenza in questo" azzardai. In fondo avevo scelto una delle sue alternative. "Spero solo che mi diciate dov'è Emon... Non chiedo altro..." mentre una lacrima sgorgava silenziosa. |
“Non vi sono dei in Germania ed in nessun altro luogo di questo mondo.” Ad un tratto una voce che sorprese Clio ed i suoi mercenari. “Sono solo demoni che gli stolti e gli ignoranti credono invece divinità.” Era una donna.
“Chi siete?” Chiese Anty. “Perdonatemi, sono ospite qui al castello con mio figlio...” spiegò la donna “... egli è stato assalito da uno dei cani del barone ed ora è ferito. Il mio nome è Dauna e cercavo l'aiuto di qualcuno per poter lavare mio figlio, essendo egli impossibilitato a muoversi. Qui purtroppo nessuno vuol darmi una mano e se non lavo due volte al giorno le sue ferite c'è il rischio che s'infettino.” |
Recitai il rosario in silenzio poi guardai frate Roberto sorridendo.."No, sono solo Altea, e non sono una donna cavaliere come Giovanna d' Arco...se non volete farmi parlare, nascondete qualcosa e io rimarrò qui finchè non potrò essere di aiuto..se questa persona deve andarsene vuol dire egli è una persona speciale..non come Tomas.." mi sedetti al bancale davanti a lui...d' altronde ero una povera illusa, per tutti..quindi...la mia pancia brontolava.."Non ho fatto colazione" dissi al frate.
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“Prego, andate pure...” disse con distacco Ferico a Dacey “... se vi preme così tanto andare da quella gente allora qui nessuno vi tratterrà ancora.” Guardò Jean. “Potete accompagnare la vostra berbera, messere.”
“Grazie, milord.” Rispettoso Jean. E lui e la principessa uscirono dalla sala. “Non è opportuno” Jean a Dacey mentre si incamminavano nel corridoio “mostrare interesse verso quella gente così invisa al barone. Siate più prudente e giudiziosa, vi prego.” |
Percorsi quasi tutto il bosco, ma di Adespos nessuna traccia. Il cuore mi batteva forte, ero ansiosa di trovarlo, sentivo che non sarei riuscita a stargli lontano ancora per molto. Stavo galoppando da tanto, quando sentii delle voci non molto distanti. Fermai la corsa di Elinor e mi avvicinai cauta, cercando di non fare rumore.
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Il padrone fissò per un lungo istante Gwen.
“E sia...” disse infine annuendo “... resterete qui come serva e vi occuperete dei miei fiori... ma non vi sarà permesso nominare nessun uomo... i vostri viziosi compagni non devono essere conosciuti in questo castello. Intesi?” |
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