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Gwen sentì tutto e si nascose per osservare meglio.
Vide così i due parlare in modo affabile con la vicina e suo marito. Tuttavia di tanto in tanto lanciavano occhiate in giro, come se cercassero qualcosa. Nel frattempo, al castello, Il nipote del duca era geloso di Altea. "Si, il regalo..." disse chinandosi su di lei "... è un cavallo... un cavallo unico... l'ho comprato per te... non esiste un cavallo migliore nel ducato... sarà tuo..." sfiorandole il viso, sebbene ancora geloso. Intanto Destresya e Drew erano col portiere. "Oh, il signor Drew Star..." questi fissando Drew "... ma certo... certo! Vi farò entrare... venite!" E fece entrare in casa Destresya ed il suo affascinante capo. "Ora mettiamoci in cerca di indizi..." Drew a Destresya appena rimasti soli. Cercarono a lungo, tra libri e scatole, in ogni camera, senza però trovare nulla di che. Poi ad un tratto Destresya notò un bigliettino. Era quello di uno studio di bellezza con tanto di nome: "Effetto Santa Caterina" |
Quei tipi parlavano in modo affabile, ma entrambi, spesso, si guardavano in giro, come se cercassero qualcosa.
O qualcuno. Sentivo ancora più paura dentro, così per evitare di farmi sentire mandai un sms ad Herbert. Chiamarlo sarebbe stato pericoloso. Credo siano qui, in salotto, sono nascosta Inviai i messaggio con mani tremanti, ma almeno l'avevo avvisato. Dovevo solo aspettare e sperare che arrivasse. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Un cavallo.." entusiasta "Ti prego mostramelo. È qui? E mi porterai quindi a cavalcare di notte con te? Dove lo hai trovato e come si chiama?" lo strinsi a me, potevo sentire quel suo profumo particolare.
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Non appena il nome di Drew Star ci spalancò la strada, gli feci l'occhiolino.
Beh, allora davvero poteva essere una cosa buona quella collaborazione. Ma in realtà, già lo sapevo da un po'. Solo, non lo volevo ammettere con me stessa. Entrammo e ci mettemmo a cercare indizi. Finchè non ne trovai uno. "Drew.." lo chiamai "Ehi, guarda qui!" prendendo il foglietto per poi farlo vedere al mio finto capo. "Beh tutte le ragazze hanno la bellezza in comune... magari vuol dire qualcosa! Possiamo provare a indagare su questa clinica..." azzardai. "Tu hai trovato niente?". |
Un attimo dopo Gwen non sentì più nulla.
Uno strano silenzio era sceso nella casa. Come se non ci fosse più nessuno. O forse erano andati tutti in un'altra camera. Nel frattempo Destresya aveva trovato quel bigliettino, per poi mostrarlo a Drew. "Io non ho trovato nulla" disse "ma tu forse hai fatto bingo... ottimo scoperta... magari non è nula di che, ma è già un inizio... torniamo in ufficio e facciamo qualche ricerca su questo studio di bellezza..." Intanto, al castello diroccato, lui aveva svelato il regalo ad Altea. "Si, è per te..." a lei "... il nome sta a te sceglierlo... sarà solo tuo... è qui al castello, nelle scuderie... vuoi vederlo?" |
Un attimo dopo sentii solo silenzio.
Uno strano e cupo silenzio che non mi faceva ben sperare. Ero terrorizzata per sbirciare, non mi fidavo e sembrava che Herbert non dovesse mai arrivare, come se la strada fosse lunga il doppio. Buttai allora un occhio oltre l'angolo, con tutta l'accortezza e il silenzio possibili, anche se la situazione non faceva ben sperare. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Un silenzio assurdo ed innaturale.
Gwen sbirciò, senza vedere nulla. Come se tutti fossero andati via dalla casa, lasciandola sola. |
"Sarebbe il primo indizio dopo moltissimo tempo!" sorrisi "Speriamo in bene, sì, andiamo in ufficio prima che ci becchino qui i poliziotti che non amano la stampa!" divertita.
Non vedevo l'ora di saperne di più su quel bigliettino. Ci pensai per tutto il viaggio di ritorno. Una volta in ufficio, iniziai subito a indagare. |
Non vidi nulla, come fossi stata improvvisamente sola.
Non avevo il coraggio di muovermi. Ricordai ciò che aveva detto Herbert, in merito al restare dentro casa senza uscire, benchè adesso non fossi certa di essere al sicuro nemmeno qui. Nel frattempo, l'unico suono che sentivo era il battito incessante del mio cuore, insieme al rombo assordante del sangue che pompava nelle orecchie, facendomi sentire una paura mai provata prima. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Destresya e Drew tornarono nello studio e qui lei cominciò a fare ricerche su quell'istituto di bellezza.
La ragazza scoprì così che quella clinica di estetica aveva aperto solo da pochi mesi e la sede si trovava appena fuoricittà, nella campagna Afragolignonese. Intanto Gwen era ancora ferma a casa della vicina. C'era un silenzio ormai insopportabile. Nulla si sentiva, neanche il più piccolo sospiro o rumore, come se la casa fosse vuota. |
La casa era totalmente in silenzio, come se improvvisamente si fosse svuotata, all'improvviso.
Da un momento all'altro. Cercai allora di uscire dall'angolo in cui mi ero nascosta, per cercare di capire cosa stesse succedendo in questa casa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Non ci mettemmo molto a scoprire di più sulla clinica, aveva la sede di poco fuori città ma era stata aperta solo pochi mesi prima.
"Beh, anche la dottoressa era qui da poco, clinica nuova, dottoressa appena arrivata..." alzai le spalle "Non so, c'è qualcosa, qualcosa che mi sfugge ma penso che le due cose siano collegate... dopotutto, tutto ciò che hanno in comune le ragazze scomparse è il loro essere incredibilmente belle..." mormorai. Ma l'avevo già detto, diventavo ripetitiva quando la mia mente vagava alla ricerca di indizi. "Che dici, capo, andiamo a curiosare?" con un sorrisetto divertito. |
"Si, dire che è d'obbligo andarci a questo punto." Disse Drew a Destresya. "Ottimo lavoro, mia bella assistente." Facendole l'occhiolino.
Così i due presero l'auto e lasciarono la città, arrivando in campagna. Dopo un pò videro un grande edificio ed un grosso cartello indcava essere proprio la clinica Effetto Santa Caterina. Nel frattempo Gwe si era decisa a dare un'occhiata in giro. Vagò per un paio di camere ed il corridoio, senza però notare nulla di strano. Ma poi, entrando nel salotto uno spettacolo terribile simostrò ai suoi occhi. I corpi sventrati della vicina e di suo marito erano sul pavimento in una pozza di sangue. Erano stati legati, spogliati e torturati come animali da macello. https://ci.memecdn.com/1760607.jpg |
Sorrisi, più divertita di quello che pensavo a quelle parole di Drew.
Effettivamente... sì, non era poi così male avere un partner in quell'indagine, dovevo ammetterlo. "Andiamo!" prendendo la borsa e le chiavi della macchina. Poco dopo la clinica era lì che sembrava attenderci. "Ci servirà un piano o entriamo facendo valere il nostro desiderio di verità giornalistica?" gli chiesi, fissando l'edificio. |
Vagai per un po', senza vedere o sentire alcunché.
Poi, mi avvicinai al salotto. E mi sentii morire. Coprii la bocca con le mani per soffocare l'urlo straziato che minacciava di erompere vedendo quella scena da macello che mi si presentò davanti. Iniziai a piangere ed uscii dal salotto. Mi sentivo terrorizzata, mi sentivo in pericolo e, non meno, in colpa. Erano stati brutalmente trucidati come bestie per colpa mia, perchè quei bastardi cercavano me e così si erano rifatti su di loro, che di certo erano innocenti e non avevano alcuna colpa. A questo punto, non riuscivo a quantificare la portata di questa storia, i cui contorni si facevano sempre più ampi, coinvolgendo seme più persone ed io non sapevo che fare. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si, scendiamo nelle scuderie... Un nome.. Lo devo vedere e capire che sensazioni mi dia, è femmina o maschio". Mi misi le scarpe e chiesi al bel nipote del Duca di portarmi a vederlo "Se potessi gli darei il tuo nome" prendendo delicatamente il suo nome. Poi mi sovvenne un pensiero, se io fossi stata il cambiamento? Guardandolo.. Se avessi scelto il cugino tutto sarebbe stato diverso e soprattutto per la mia vita attuale. Perché presupponevo io stessi vivendo la vita della mia antenata, ma come fare... Possibilità non vi era e sorrisi leggermente.
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"No no..." disse Drew a Destresya, mentre la loro auto si avvicinava all'istituto di bellezza "... niente giornalisti... non ne ricaveremmo nulla... occorre un'idea, una genialata... un'Ultramanata!" Rise. "Gà, immagino tu non sappia di cosa io stia parlando... beh, Ultraman era il mio eroe preferito e da ragazzo leggevo ogni fumetto e guardavo ogni serie in tv." Ridendo piano. "Perciò il piano è questo... ci presenteremo come due sposini con te decisa a farti fare qualche aggiustatina, mentre io, da buon marito innamorato e romantico, chiederò parere ai medici cercando man forte, visto che per me sei bellissima e non necessiti di alcun intervento estetico. Geniale, no?" Facendole l'occhiolino.
Nel frattempo Gwen aveva scoperto il macrabo spettacolo. I poveri vicini erano stati trucidati e lasciati in una pozza di sangue. Era una scena terrificante, barbara ed inumana. Ma mentre lei era ancora sconvolta cominciò a sentire dei passi. C'era qualcun altro in casa. Intanto, al vecchio castello, il nipote del duca aveva donato un cavallo ad Altea. I due scesero allora nelle scuderie. "Beh..." lui divertito "... dare il mio nome ad un cavallo? Lo prendo come un complimento." Divertito. "Si, è un maschio... un magnifico esemplare di stallone Caivanese. Il migliore che ci sia." Nelle scuderie trovarono il poderoso cavallo. Era nero come la notte, con una macchia bianca sulla fronte. "Secondo la leggenda" il nipote del duca ad Altea "Liutprando, il re dei Longobardi, montava un cavallo simile quando riuscì a fuggire da alcuni duchi e Gastaldi che gli avevano preparato un'imboscata. Il mito narra che percorse tutta la distanza fra la Longobardia Maggiore e quella Minore, fino a quando i cavalli dei suoi nemici stremati persero la vita, mentre il suo non avvertiva la fatica." |
Ascoltai con viva attenzione la storia e leggenda "Mi fai un dono particolare" osservando il cavallo "Sembra una croce quella macchia.. Lo chiamerò Cruz" accarezzandolo e salii sopra "Cosa dici usciamo.. Portalo tu che hai l'abbigliamento adatto.. È ancora buio".
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Ero ancora lì, distrutta e terrorizzata, come se fossi in un film dell'orrore, quando sentii dei passi.
No. No no no. Mi allontanai silenziosamente dal salotto, nascondendomi in un angolo della camera da letto, sperando che Herbert arrivasse prima possibile. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lui sorrise ed annuì ad Altea. Sellò allora Cruz e con lei montò in groppa al bel destriero.
Un attimo dopo i due lasciarono il castello e galopparono veloci nella magia della notte e nei misteri del bosco. Una Luna pallida e primordiale scintillava con riflessi d'agata fra i folti alberi ed i fiori notturni, che nella vaga foschia che precede l'incedere dell'aurora brillavano come geme di un antico tesoro perduto. Nel frattempo, in quella casa diventata degli orrori, Gwen aveva sentito dei passi. Qualcuno era ancora in casa e camminava lentamente. La ragazza sent' quei passi muoversi piano in ogni angolo della casa, metre la paura in lei saliva sempre più. "Gwen..." disse ad un tratto una voce "... Gwen dove sei?" Chiamò Herbert. |
Continuai a sentire unicamente il battito del mio cuore, nient'altro, a far da contrappunto a quei passi.
Trattenni il fiato per un tempo infinito, fin quasi a sentire bruciare i polmoni, mentre i singhiozzi mi scuotevano con violenza. Alla fine, una voce. Quella di Herbert. Tirai un sospiro di sollievo e i polmoni smisero di bruciare, incamerando aria. A quel punto lo raggiunsi, ancora tremante e sconvolta in lacrime. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La notte ci avvolse con i profumi del bosco, le stelle screziate come gemme nella volta celeste color zaffiro. Il vento scostava i lunghi capelli biondi, li sfiorava con una carezza assieme al diafano volto. Mi strinsi a lui.. "Che sarà di noi.. Sento il nostro Amore rimarrà eterno, solo temo ci dividano. Se accadrà sia maledetto il mio Casato" uscirono quelle parole leggere che il vento trasporto'... "Ogni donna del mio Casato sarà sempre sola".
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Herbert si voltò e vide Gwen spuntare fuori dal nulla, in lacrime e sconvolta.
"Stai bene per fortuna..." disse prendendola fra le braccia "... c'è l'Inferno qui dentro... ho temuto di essere arrivato tardi anche per te..." lanciando un'ultima occhiata verso la camera dove c'erano i cadaveri maciullati dei poveri vicini "... vieni, andiamo via da qui..." Uscirono fuori, salirono nell'auto di lui e andarono via dal paesino. Nel frattempo Altea ed il suo cavaliere galoppavano nello splendore della notte, fra alberi frondosi, bacche selvatiche e fiori dai colori resi fiabeschi dalla Luna. Ma ad un tratto il rumore di altri cavalli riempirono l'aria. "Sono gli sgherri di tuo marito..." lui a lei "... tieniti forte!" Spronando Cruz. Corsero veloci, ma poi il bosco terminò ed un lago apparve a sbarrare la strada. Tutto si fece buio ed Altea svenne. |
Appena lo raggiunsi, inaspettatamente mi prese fra le braccia e pur nel terrore e lo sconcerto per l'accaduto, rimasi interdetta, ricambiando solo appena quelli strano abbraccio.
Nonostante sentissi bisogno di conforto in quel momento, non mi sentivo di condividere questo con lui. Annuii quando disse di andare via, infatti poco dopo eravamo già in macchina. Ci stavamo lasciando dietro una scia di sangue e non sapevo per quanto ancora avrei sopportato la cosa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
L'auto correva veloce sulla strada, mettendosi velocemente dietro il paesino e poi la costa.
"Raccontami tutto, Gwen..." disse Herbert guidando "... cosa è accaduto in quella casa? Chi li ha ridotti così?" |
Ci allontanammo, ma non mi sarei più sentita sicura da nessuna parte.
"Te l'ho detto. C'erano questi due tizi che volevano fare propaganda religiosa, erano quelli che avevano chiesto al vicina di me, ne sono certa. Solo che non so perchè lì abbia fatto entrare dal momento che le sembravano sospetti..." sospirando avvilita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"A questo punto" disse guidando Herbert "è chiaro che non siamo davanti ad un maniaco isolato... no, sembra più una banda o qualcosa di simile... potrebbe esserci di tutto dietro questa storia... e visto che Kim e le altre ragazze sparite erano tutte molto belle mi viene il terribile sospetto che potrebbe esserci in ballo la tratta delle bianche, forse a scopo di prostituzione..." guardando Gwen.
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"Non so, è qualcosa di enorme, io non capisco..." sospirando e scuotendo la testa.
"Continuo a pensare a Loff e mi chiedo cosa possa entrarci in tutto ciò... Perché doveva entrarci anche lei, che cosa voleva dirmi e perchè quel microchip? Troppe domande .." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Tutto accadde ad un tratto.. Erano i cavalieri di mio marito. Lui prese a correre.. Forte.. Galoppava veloce Cruz, niente lo avrebbe fermato come il re longobardo della leggenda. Ma apparve un lago e io presa da quella concitazione non capii più nulla.. Probabilmente persi i sensi.
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"Concentriamoci su un problema per volta..." disse Herbert guidando "... la cosa più importante ora è metterti al sicuro... ti stanno cercando, forse perchè sospettano che Loff ti abbia rivelato qualcosa... è l'unica spiegazione... e forse l'unica possibilità è andare dalla polizia, Gwen..."
Nel frattempo la luce del giorno e le galline che beccavano nel cortile svegliarono Altea. Era stesa in un letto, in una piccola stanza dall'aspetto rustico. Da fuori giungevano voci di diverse persone. |
"Ho paura di ciò che potrebbe pensare Goz... Cosa potrebbe pensare vedendo che ci sono sempre di mezzo io quando muore la gente? Idiota e superficiale com'è sarebbe capace di incriminarmi..." Sospirando.
"L'unico posto sicuro al momento è sulla luna..." sarcasticamente. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gli occhi si aprirono appena, udii delle galline e mi alzai di scatto. Cosa stava accadendo? Ricordai poi il lago e ora ero in una casa tipicamente rurale. Mi alzai e dissi "C'è qualcuno? Sono la baronessa De Bastian, cosa ci faccio qui".
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Herbert guardò Gwen e poi la strada che stavano percorrendo.
"Si, forse hai ragione..." disse pensieroso "... ma la Luna ora è troppo lontana... a questo punto c'è un solo posto in cui poterti nascondere..." guidando. Nel frattempo Altea si era svegliata in quel luogo in modo inaspettato. Qualcuno bussò ed entrò poi una vecchia. "Come state, madama?" Chiese alla nobildonna. |
Accennai un sorriso, ma che svanì poco dopo.
Infatti lo guardai perplessa ma anche curiosa. "A cosa ti riferisci?" aggrottando la fronte. Ero davvero curiosa di capire cosa si sarebbe inventato ora. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Vidi entrare una donna anziana molto gentile e mi sedetti sul letto. "Sto bene grazie, ma come mai sono qui. Devo aver perso i sensi mentre ero a cavallo.. E il nipote del Duca come sta?".
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"Nell'unico posto sicuro che mi sia rimasto..." disse Herbert a Gwen "... la facoltà in cui insegno..." guidando.
Nel frattempo Altea si era svegliata. "Non so, madama..." la vecchia "... so solo che verso l'aba vi hanno portata qui e pagato una camera per voi... questa infatti è una locanda... sichiama Il molosso dei Taddei..." fissandola. |
"Sapete chi ha pagato.. Il molosso dei Taddei? Perché questo nome insolito?" incuriosita e cercando di rimanere calma
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"Era un uomo ma non so chi fosse, madama." Disse la vecchia ad Altea. "Il nome della locanda? Oh, detesto questo nome, ma fu mio nonno a sceglierlo... credo si rifaccia ad un'antica maledizione... ma a me mette i brividi..."
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"Per favore.. Fatevi coraggio.. Ne va della mia vita" sospirando come una supplica.
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"Era un uomo avvolto in un lungo mantello, madama..." disse la vecchia ad Altea "... dai modi nobili... credo fosse un gran signore... di più non saprei dirvi.. ora perdonatemi, ma devo preparare da mangiare... a breve passeranno i soldati... qui vicino c'è una torre usata come prigione..."
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