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Lo guardai, poi distolsi lo sguardo.
"Non credo sia indispensabile sapere il mio nome. E a me, comunque, non interessava il vostro" guardando davanti a me. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Si misero così a cercare i due scomparsi.
Tutti, tranne Missan. Le due soldatesse cercarono al pianterreno, mentre Aegos ed Elyse al primo piano. Il tutto durò un'ora, ma senza risultati. “Sembrano spariti nel nulla...” disse inquieto Aegos. |
"Proveniva da Uaarania? Un legame vi è allora con coloro che stai cercando..sia una specie di covo?" perplessa "Entriamo? Magari troviamo il barone...armi in mano mi raccomando, eppure sembra tutto tranquillo qui".
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Seth rise.
“Un nome è importante per conoscere chi abbiamo davanti...” disse a Cassandra “... vediamo se riesco ad intuire il tuo...” fissandola “... occhi verdi... di un verde enigmatico, come le acque di un lago al primo crepuscolo... e poi i tuoi lineamenti... quei capelli di un rosso inquieto, quasi fulvo... ed il tuo temperamento celato... sembri una bellezza direi celtica... di qualche verde lande del Nord... lande dove sono nate le saghe di re Artù... e la dama per eccellenza di quei canti era la regina Ginevra...” rise “... ti chiami forse Gwen?” Con i suoi occhi in quelli di lei. |
Hiss annuì ad Eeila e si voltò verso l'ingresso diroccato di quella casa fatiscente.
Sul muro sopra la parta batteva la luce sinistra della Luna e i due videro qualcosa. Una lapide semicoperta dall'edera. |
Missan non venne con noi, e già la cosa non mi piaceva.
Allora mi avvicinai all'altra soldatessa, Runa. "Tieni d'occhio.. lo straniero.." riferita a Missan "Non mi piace per niente... seguilo e riportami ogni cosa..". Runa era dispensata dalla ricerca, mi interessava più sapere cosa avrebbe fatto quel viscido. Mi avvicinai poi ad Aegos. "Andiamo fuori io e te..." annuendo "Non temere, li troveremo..". |
Stavamo per entrare quando entrambi, in sintonia, notammo qualcosa sopra la porta, nascosta dall' edera ma la Dea Luna ci fu di aiuto.."Guarda Hiss, una lapide..cerchiamo di vedere cosa vi è scritto".
Presi un legno e lo illuminai di leggero fuoco con le mani dirigendolo verso quella lapide. |
Lo ascoltavo, ma le sue parole non mi raggiungevano.
Accennai per un istante una risata isterica, quasi stizzita, poi scossi la testa in segno di diniego. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Aegos annuì ad Elyse ed uscirono dalla casa.
Fuori era buio e la brughiera non prometteva niente di buono. Il cavaliere cominciò allora a chiamare i suoi due amici. Li chiamò più volte ad alta voce, ma non trovando mai risposta. |
Uscimmo fuori, ed era buio, nessuno che rispondesse alle grida di Aegos.
"Non mi piace.." mormorai al mio cavaliere "Non mi piace per niente questa storia! È successo qualcosa, sicuramente..." pensierosa. "Faccio mettere sotto torchio la vecchia?" Proposi. |
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