Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gwen 14-04-2016 02.09.29

Le sue dita si muovevano con una sinuosità e agilità sul mio vestito, che era quasi impossibile seguirle con lo sguardo.
Chiusi infatti gli occhi, che si serravano insieme alle dita che stringevano forte le lenzuola a quei tocchi così leggeri, eppure così intensi, che sentivo quasi il sangue ribollire nelle vene.
La mia pelle diventava sempre più ardente e l'estasi che provavo a quelle carezze era sempre più crescente, come il piacere via via più intenso che quel contatto mi provocava; la tentazione di attirarlo a me di nuovo era forte, ma l'estasi di quel momento lo era di più.
Fra i trucchi su un palco scenico e quelle carezze agili e audaci non vi era alcuna differenza, se non per il fatto che le seconde provocavano sensazioni irripetibili.
Quando anche le ultime parti del vestito scivolarono via, accrescendo i brividi sulla mia pelle, cercai il suo sguardo; mi faceva impazzire il mondo in cui mi accarezzava, in cui mi guardava e non volevo che quella dolce tortura avesse fine.

Guisgard 14-04-2016 02.22.29

Velvot spogliò interamente Gwen.
Ora la ragazza era completamente nuda tra quelle bianche lenzuola davanti a lui.
Ed il mago restò a guardarla.
Tutta.
Lei sentiva gli occhi di lui che si posavano colmi di desiderio su ogni sua forma, ogni sua grazia.
“Sei bellissima...” disse lui in un sussurro.
E cominciò a baciarla ovunque, lungo tutte le gambe, i fianchi, i seni e dove era più sensibile.
E la baciò a lungo.
Causandole sensazioni che mai aveva provato.
Con quei baci e quei giochi instancabili, incessanti, assaporando il suo sapore come l'ape fa col nettare del fiore.

Lady Gwen 14-04-2016 02.35.43

Mi spogliò interamente e restò a guardarmi.
Seguivo avidamente il suo sguardo, che si posava con desiderio su ogni singola parte del mio corpo.
Un sorriso estatico e innamorato si dipinse sul mio viso a quelle parole sussurrate, mentre sentivo la sua bocca calda e morbida ovunque su di me e lunghi e languidi sospiri sfuggivano al mio controllo.
Non pensavo si potesse provare un simile abbandono. Perchè di questo si trattava: abbandono più totale, ai suoi baci, alle sue carezze, al nostro desiderio e a quel piacere assoluto.

Guisgard 14-04-2016 02.51.15

Quei giochi di labbra e di lingua che portarono Gwen sull'orlo della follia, tanto era il piacere.
Così intenso, profondo, assoluto.
E continuò fino a quando lei non oltrepassò la soglia del godimento.
Allora Velvot si alzò, per poi chinarsi su di lei.
Ed i due giovani si unirono in una danza di passione.
Una danza in cui i loro corpi arrivarono a fondersi, a divenirne uno soltanto.
Lui la possedeva con lo slancio del suo amore, mentre lei sotto il suo corpo vibrava come il più armonioso degli strumenti.
Tutto ciò con le loro mani strette, intrecciate, raggiungendo insieme il piacere più bello ed appagante.
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Lady Gwen 14-04-2016 03.04.34

Quei baci e quei giochi sul mio corpo mi facevano impazzire,la testa vorticava freneticamente e i sospiri erano sempre più intensi.
Ad un certo punto si alzò, chinandosi poi su di me.
I nostri corpi divennero un tutt'uno, ci amavamo con slancio, passione, Amore e quel pizzico di stupenda complicità che rendeva la nostra unione ancor più bella ed appagante.
Pensai che non ci potesse essere nulla di più bello dei nostri corpi fusi in uno solo e delle nostre mani intrecciate, nulla, e stavo avendo, durante questa magnifica notte, tutto ciò che non avrei potuto chiedere in tutta una vita.

Dacey Starklan 14-04-2016 07.10.32

Mi avvicinai subito alla donna con fare affabile e un grande sorriso, lasciando che i bracciali tintinnassero durante i miei movimenti.

<< Benvenuta, prego venite da questa parte... Che cosa volete sapere dalle carte? Quale pensiero vi angustia?>>

Altea 14-04-2016 07.58.24

Eravamo a Baias..come raggiungere Palazzo delle Ginestre, ma poi realizzai che ora ero pure una ricercata dalle guardie ducali..mica mi avrebbero fatto fuggire così.."Si" dissi all' anziano marinaio "Sto cercando proprio un riparo e non solo dagli attacchi ma pure dalle guardie ducali..ho appena visto la morte in faccia in uno dei loro galeoni e stavo per essere impiccata..no..non sono una criminale e sarebbe stata una esecuzione ingiusta." E mostrai al marinaio pure i lividi sul volto e la bocca .."Potete aiutarmi?" e guardai nella osteria "Qui potrei essere al sicuro?" pensierosa "Non penso vi sia una via di fuga o questa gente sarebbe già esodata".

Clio 14-04-2016 15.13.14

Chiusi gli occhi per un lungo istante, e inspirai profondamente.
Ora mi era tutto più chiaro, ecco perché non si era fatto vivo dopo la morte del duca.
Da una parte la cosa mi rincuorava, non sapendo chi era non poteva certo sapere che c'era bisogno di lui.
Dall'altra parte però era un disastro, un ragazzo della brughiera sul trono ducale.
Era un'idea folle, altroché.
Come poteva essere in grado di governare un regno?
E non poteva nemmeno essere solo un burattino, manovrato da chi poi?
Da me e Gervan?
Scossi la testa.
Non saremmo stati migliori di Rovolin.
Ad ogni modo, non era una decisione che spettava a me, avrei portato il ragazzo da Gervan e avremmo deciso insieme.
Guardai il ragazzo per un lungo istante e poi sbuffai piano.
"Senti, Icarius... È Icarius, giusto?" Con gli occhi azzurri nei suoi "La faccenda è molto più complicata di quanto tu creda..." Sospirai, scuotendo la testa "Dalle tue parole deduco che tu non sappia nulla, non ricordi la tua infanzia, quindi non puoi ricordarti di me, ma noi ci siamo conosciuti molti anni fa, da bambini..." Nascondendo un sorrisetto divertito al pensiero che mi prendeva in giro allora, e l'avevo disarmato in quattro e quattr'otto.
Lo squadrai delicatamente.
"Ti ho sentito suonare l'ocarina già allora... E beh, gli occhi azzurri non sono tutti uguali.. Le tue donnette ti avranno detto che sono molto belli, ma io posso dirti che sono..." Esitai, per cercare la parola giusta "Inconfondibili.." Dissi poi, scrutando i suoi occhi coi miei, che pur essendo anch'essi azzurri mi sembravano diversissimi.
"Quindi fidati, so chi sto cercando ..." Sospirai "Perciò ti prego di starmi a sentire e non farmi perdere tempo... Chi altro è venuto a cercarti? Prima hai detto soltanto - Loro -" con lo sguardo serio e preoccupato nel suo "A chi ti riferivi?".

Lady Gaynor 14-04-2016 17.59.35

La bimba non rispondeva alle mie domande, i bombardamenti l'avevano resa muta. Corsi con lei in braccio fino a palazzo, rimasto pressoché vuoto. Scesi nei sotterranei e la consegnai ad Anmara.
"Povera piccola, il trauma le impedisce di parlare... abbine cura come sai fare, forse è rimasta sola al mondo... io torno in strada, voi restate qui tranquilli... in qualche modo ne usciremo..."
Tornai fuori, tra le macerie e i corpi della mia gente... Lacrime di rabbia e impotenza rigavano il mio viso, rendendomi conto della devastazione intorno a me. Mentre camminavo, una mano afferrò saldamente il mio braccio, facendomi voltare di scatto.

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Guisgard 14-04-2016 19.14.56

Velvot e Gwen si amarono a lungo.
Fino a Mezzogiorno.
In quella stanza così intrisa di passione, desiderio e travolgente enfasi.
Tutto ciò mentre fuori tutto nel palazzo procedeva con la normalità di ogni giorno.
Ma loro due invece sembravano abitare un mondo a parte.
Il mago era giovane e vigoroso, capace di scuotere e far vibrare ogni parte del corpo della ragazza.
Più e più volte.
Era un amante instancabile ed un innamorato devoto.
E lei trovò giovamento a lungo.
Fino a quando sudati e col respiro rotto, caddero sfiniti ed addormentati l'una sull'altro.
Il morbido corpo di Gwen su quello robusto e ben fatto di Velvot.


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